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MADDALONI- Non c’è professore di mandolino maddalonese che, in questi giorni, pensi ad altro. Dopo che la Provincia ha formulato 44 osservazioni al nuovo Puc, i professori (tanto cari al sindaco De Filippo e, da sempre, guardie pretoriane dei maggiorenti della politica locale) hanno passato un agosto tormentato dai dubbi. Ora, lo staff del redattore arch. Romano Bernasconi ha prodotto altrettante risposte agli interrogativi ed emendamenti amministrativi sono vincolanti per ottenere il via libera definitivo. Ad ogni rilievo, c’è stata una risposta documentata e mappata. Accolto e adeguatamente distribuito il «dimensionamento della proposta di Puc» sulla base degli alloggi abusivi riconosciuti, quelli edificati e quelli che potranno essere ancora costruiti. In cifre, dal carico urbanistico (ovvero la necessità residenziale fissata in 2419 nuovi alloggi al 2018) vanno stati sottratti i 1043 alloggi già costruiti. Pertanto, resta vincolante la totalità dei nuovi alloggi che è 1376. Accolti anche i due vincoli: primo, sottrarre tutti gli alloggi abusivi legittimati, concessi in sanatoria e recupero abitativo dei sottotetti; secondo; il Puc deve approdare in Consiglio Comunale corredato con una specifica tabella riportante il numero massimo di alloggi realizzabili in ciascuna zona edificabile. E proprio su quest’ultimo aspetto, quello più atteso dai tecnici, sono state specificate tutte le potenzialità edificatorie, che non ledono i diritti acquisiti e garantiscono il più adeguato utilizzo degli spazi evitando di ricadere nel paradosso dell’esistenza di aree con destinazione urbanistica puramente nominale e non corrispondente al reale utilizzo consentito dei suoli. E’ in atto la preparazione delle planimetrie aggiornate sui siti contaminati, le ex cave dismesse e gli impianti di telefonia mobile che saranno trasmesse all’Asl. Iter analoghi, sono in atto verso la Soprintendenza.

Redazione