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MADDALONI- Qualunque decisione sarà adottata sarà un insuccesso. Nel senso che avrà ricadute amministrative-giuridiche o politiche difficili da gestire. Tra cinque settimane, il Comune di Maddaloni (unitamente ai creditori del Villaggio dei Ragazzi) sarà chiamato a votare contro o a favore dell’ipotesi di concordato preventivo per l’ex ente morale. Mai contenzioso fu più tormentato. Premesso che la maggioranza dei crediti è nelle mani dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate, posto che il concordato prevede la restituzione integrale elle somme e abbatte (al cinque per cento) le sanzioni e visto pertanto che la decisione degli Organi dello Stao sarà determinante, si pone il dilemma cruciale o cornuto di cosa farà il Comune. Più che le opinioni e delle convinzioni personali contano solo e solamente i numeri: Sebbene il commissario giudiziale Roberto Tizzano abbia espresso riserve sull’esatto ammontare dei crediti vanatati dal comune si tratta comunque di cifre notevoli. Si parla di oltre un milione e 300 mila euro di Ici/Imu non versata. Ma anche di 16 mila euro per Tarsu/Tasi e oltre 350 mila euro per il ruolo idrico. Cifre importanti. E qui il Comune è ad uno scomodissimo bivio. Il nodo è quello delle tasse comunali non pagate che è un fatto grave. Pertanto, se in ossequio ai criteri di corretta gestione e della tutela delle casse pubbliche, esprimerà parere contrario dovrà affrontare le critiche di chi vuole il Villaggio salvo a prescindere. Se vota a favore, sarà difficile giustificare al contribuente medio, quello che paga le tasse e tributi comunali alle massime aliquote, che proprio un ente (finanziato con denaro pubblico e considerato un’eccellenza) non debba pagare le tasse in maniera più che considerevole. Qualunque decisione sarà presa avrà la sua ricaduta. La posizione dell’amministrazione e del Consiglio Comunale è, comunque la si voglia vedere, oltremodo scomoda.

bocchetti