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CronacaI militari della Nucleo Carabinieri Forestale di Volturara Irpina, il 22 luglio scorso durante il
servizio ordinario, hanno prestato soccorso a un gruppo di sei scout, di età compresa tra i 12 e i 16
anni, e al loro responsabile. Il gruppo aveva perso l’orientamento a causa di un forte temporale e si
era smarrito all’interno di una zona boscata.
Nella mattinata del 22 luglio, il gruppo scout aveva intrapreso il sentiero CAI “Passo di Annibale” in
località Tortoricolo, nel comune di Volturara Irpina, con l’intenzione di raggiungere il rifugio sito in
Acqua delle Logge. Durante il tragitto, un improvviso temporale ha fatto perdere loro l’orientamento,
conducendoli nelle vicinanze di un precipizio inaccessibile. Il responsabile del gruppo ha
immediatamente contattato il capo gruppo dell’”AGESCI Gruppo Avellino 5″, inviandogli anche la
loro posizione.
Il Capo Gruppo ha successivamente contattato il Nucleo Carabinieri Forestale di Volturara Irpina
tramite l’utenza telefonica fissa del reparto. I militari, acquisita la posizione degli scout e conoscendo
approfonditamente il territorio, hanno informato il responsabile degli scout dell’impossibilità di
proseguire e di ritornare indietro.
Il personale del Nucleo si è recato immediatamente sul posto, imboccando a piedi il sentiero
rintracciando il gruppo disperso. Dopo aver verificato che gli scout e il loro responsabile non
necessitavano di cure mediche, i militari hanno contattato il sindaco di Volturara Irpina per
predisporre un alloggio sicuro per la notte.
Il sindaco ha prontamente messo a disposizione le camere dell’albergo comunale e ha predisposto la
cena per il gruppo.
Accusati di estorsione, caporalato; indebita percezione di eorgazioni pubbliche Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attualefase del procedimento fino ad un definitivo accertamento giudiziale) che militari del Comando Provinciale dellaGuardia di Finanza di Cosenza e personale della […]
CronacaSi comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale
fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento giudiziale) che militari del Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Cosenza e personale della Questura di Cosenza hanno svolto una complessa attività di
indagine riguardante un Istituto di Vigilanza operante a Cosenza, ora confluito in un’altra società con sede ad
Avellino.
Le attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, sono state
svolte dalla Squadra Mobile di Cosenza, dai militari del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza e
della Aliquota del Corpo della Sezione di Polizia Giudiziaria nonché da personale dell’Ispettorato Nazionale del
Lavoro e dell’INPS di Reggio Calabria.
L’attività ha avuto origine da un controllo amministrativo effettuato nel 2021 dalla Questura di Cosenza nei
confronti dell’Istituto di Vigilanza cosentino, successivamente acquisito da altro Istituto di Vigilanza con sede in
Avellino.
Le attività tecniche, l’esame della documentazione contabile e l’assunzione a sommarie informazioni dei
lavoratori hanno consentito di ricostruire in maniera compiuta un sistema imprenditoriale connotato dalla
riduzione dei diritti dei lavoratori, costretti ad accettare condizioni di lavoro inique al fine di preservare il proprio
posto di lavoro.
Alle guardie giurate nel corso di incontri tenuti alla presenza dei rappresentanti legali della società e di un
rappresentante sindacale, veniva proposta una sorta di accordo transattivo finalizzato ad accettare meno di un
decimo del credito vantato nei confronti della società derivante da straordinari non pagati, ferie e riposi non
goduti nonché altri emolumenti comunque non corrisposti. In caso di eventuale mancata sottoscrizione
dell’accordo proposto venivano prospettati successivi disagi ai lavoratori, minacciati anche di trasferimenti in
altre sedi in Italia.
Inoltre, l’esame della documentazione acquisita ha consentito di verificare che l’Istituto non ha corrisposto
regolarmente retribuzioni, dal 2016 al 2021, ed evaso i conseguenti contributi per un valore complessivo di circa
un milione e mezzo di euro e che la società, negli anni 2020 e 2021, ha beneficiato di circa 470.000 euro di
sgravi contributivi conosciuti come “Decontribuzione Sud”.
Tale agevolazione, fondata su un regime di c.d. “condizionalità”, in modo da “premiare” soltanto le aziende che
rispettano determinate condizioni imposte per legge che nel caso risultano venute meno in ragione delle condotte
illecite sopra contestate commesse in danno dei lavoratori e consistite nella mancata corresponsione di quote
importanti di retribuzione nonché nella mancata concessione delle ferie spettanti.
L’esito delle complessive attività svolte consentivano quindi di acclarare nei confronti di 3 rappresentanti legali
delle società bruzie ed irpine nonchè di un rappresentante sindacale, episodi di estorsione, caporalato ed indebita
percezione di finanziamenti pubblici, e nei confronti dell’Istituto di Vigilanza irpino si configuravano violazioni
del Decreto Legislativo 231/2001 (Responsabilità amministrativa da reato).
Il G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, in accoglimento della richiesta dell’Ufficio di Procura, ha quindi emesso
una Ordinanza di applicazione di misure cautelari interdittive nei confronti dei tre rappresentanti legali.
Nella giornata odierna personale del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza e della Questura di
Cosenza stanno notificando, ad Avellino e Cosenza, nei confronti di due degli amministratori la misura
interdittiva del divieto di contrarre con la P.A. per un anno e per il terzo la misura del divieto temporaneo di
assumere uffici direttivi di persone giuridiche, sempre per un anno, nonché è in esecuzione, nei confronti della
società idi vigilanza irpina, un sequestro del profitto del reato per un importo di 478.000 euro.
I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda hanno tratto in arresto un 70enne del posto, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento. L’ordinanza scaturisce da una determinazione di pene concorrenti per i reati di tentata truffa e […]
CronacaI Carabinieri della Stazione di Grottaminarda hanno tratto in arresto un 70enne del posto, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
L’ordinanza scaturisce da una determinazione di pene concorrenti per i reati di tentata truffa e simulazione di reato.
Dopo le formalità di rito l’anziano è stato tradotto presso la sua abitazione in stato di detenzione domiciliare.
Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta dai Carabinieri, tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di polizia economico finanziaria e controllo del territorio, i militaridel Reparto Operativo Aeronavale di Napoli hanno ritrovato due natanti rubati nel Golfo di Napoli.Si tratta di un performante gommone sottratto nella notte tra il 23 e il 24 luglio u.s. nella […]
CronacaNell’ambito dell’intensificazione dei servizi di polizia economico finanziaria e controllo del territorio, i militari
del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli hanno ritrovato due natanti rubati nel Golfo di Napoli.
Si tratta di un performante gommone sottratto nella notte tra il 23 e il 24 luglio u.s. nella rada di Sorrento mentre
era ormeggiato accanto ad uno yacht. La segnalazione del furto, pervenuta al numero di pubblica utilità 117, ha
consentito di attivare immediatamente le ricerche ed il rinvenimento dell’imbarcazione alla foce del Fiume
Volturno.
Analogo ritrovamento è avvenuto nella notte tra il 24 ed il 25 luglio nello specchio acqueo antistante San
Giovanni a Teduccio. Più precisamente, in zona Pietrarsa l’equipaggio di una motovedetta delle Fiamme Gialle
ha rinvenuto, abilmente occultato tra gli scogli, un tender il cui furto era stato denunciato negli uffici di reparto.
Poichè quello dei furti in mare è un fenomeno in crescita, sono state ulteriormente sensibilizzate tutte le
marinerie della costa e gli stessi diportisti durante i controlli di polizia sulla necessità di fare maggiore attenzione
ai tender lasciati incustoditi durante le ore notturne.
Nei prossimi giorni è previsto un’ulteriore intensificazione dei servizi di Polizia del Mare atteso il picco del
traffico diportistico stimato nel prossimo mese di agosto.
La confisca ha riguardato beni per un valore complessivo stimato in circa 30 milioni di euro: nel dettaglio si tratta di 2 interi compendi aziendali e quote di altrettante società, 62 beni immobili ubicati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno e Parma (13 terreni, 14 […]
CronacaLa Polizia di Stato di Caserta, la Direzione Investigativa Antimafia di Napoli e la Guardia di Finanza di Caserta stanno eseguendo un decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione.
La misura ablativa, adottata su proposta del Procuratore della Repubblica-DDA di Napoli, del Direttore della DIA e del Questore di Caserta, ha colpito un imprenditore operante nel settore del cemento e della ristorazione del casertano contiguo all’organizzazione camorristica denominata clan “Belforte”, condannato in via definitiva per aver messo in piedi una strutturata modalità di riscossione del “pizzo” fondato su sovrafatturazioni che camuffavano il prezzo delle estorsioni corrisposto dai taglieggiati per “mettersi a posto”.
La confisca ha riguardato beni per un valore complessivo stimato in circa 30 milioni di euro: nel dettaglio si tratta di 2 interi compendi aziendali e quote di altrettante società, 62 beni immobili ubicati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno e Parma (13 terreni, 14 abitazioni, 2 opifici industriali, 32 garage/magazzini ed 1 multiproprietà in costiera amalfitana), nonché 47 rapporti finanziari e 18 beni mobili registrati (2 autovetture e 16 mezzi industriali).
L’importante valore dei beni sottoposti a confisca, verrà tutelato attraverso l’amministrazione giudiziaria già disposta dal Tribunale di Santa Maria C.V. che ripone massima attenzione per questi aspetti. A tal fine, il Tribunale ha istituito un tavolo tecnico che ha deliberato linee guida per la gestione dei beni sequestrati e confiscati, volte a regolare la fase della procedura di prevenzione nella quale si esegue anche l’odierno provvedimento.
Il risultato sopra rappresentato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.
Il decreto eseguito è stato adottato nell’ambito della procedura per l’applicazione di una misura di prevenzione; trattasi di misura provvisoria, in attesa della decisione definitiva sui beni in confisca, avverso la quale i destinatari del provvedimento potranno avvalersi, eventualmente, dei mezzi di impugnazione previsti dalla legge.
Dovranno rispondere a vario titolo di strage e di resistenza aggravata a pubblico ufficiale le due persone che questa notte hanno messo in pericolo non solo carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118 ma soprattutto tantissime famiglie. Siamo ad Acerra e i carabinieri della […]
CronacaDovranno rispondere a vario titolo di strage e di resistenza aggravata a pubblico ufficiale le due persone che questa notte hanno messo in pericolo non solo carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118 ma soprattutto tantissime famiglie.
Siamo ad Acerra e i carabinieri della locale stazione intervengono a via Michele Ferraioli per una lite condominiale. La discussione nasce verosimilmente per problemi legati al parcheggio ma la situazione degenera e due persone – fratello e sorella – minacciano il vicinato. Intanto sul posto arrivano anche vvff, 118 e altre gazzelle dell’Arma.
I carabinieri si trovano a fronteggiare per prima la donna, la 38enne già nota alle forze dell’ordine Elisabetta Tufano. La 38enne perde le staffe e armata di coltello aggredisce i carabinieri. I militari riescono a disarmala e la bloccano. Sembra che l’emergenza sia rientrata ma in realtà è solo l’inizio del vero allarme. Entra in scena il fratello della 38enne. Lui – Mauro Tufano che appena un giorno prima ha compiuto 39 anni – si è rintanato in un locale al piano terra dello stabile. Il 39enne, già noto alle forze dell’ordine, minaccia di far esplodere delle bombole di gas. Ha inizio una mediazione tra l’uomo e i carabinieri mentre i vigili del fuoco dopo diversi tentativi entrano nel locale sfruttando una finestra secondaria. A quel punto i carabinieri fanno irruzione e bloccano l’uomo. Nel locale puzza di gas e 4 bombole con le valvole aperte.
I vigili del fuoco mettono in sicurezza la struttura mentre i militari arrestano uomo e donna per poi trasferirli in carcere.
*TUFANO ELISABETTA, NATA A CERCOLA (NA) IL 15/07/1986
**TUFANO MAURO, NATO A NAPOLI (NA) IL 23/07/1983
La tradizione toscana vuole che i ladri di Pisa di giorno facessero finta di litigare e di notte andassero a rubare insieme. Una storiella che spesso in politica calza a pennello con l’atteggiamento che assumono maggioranza e opposizione e che ci è venuta alla mente […]
Dalla Provincia MaddaloniLa tradizione toscana vuole che i ladri di Pisa di giorno facessero finta di litigare e di notte andassero a rubare insieme. Una storiella che spesso in politica calza a pennello con l’atteggiamento che assumono maggioranza e opposizione e che ci è venuta alla mente di fronte ad una recente iniziativa.
Come si ricorderà, dopo i nostri interventi sull’abnorme massa di multe per infrazione del Codice della strada, multe che posizionano Mondragone al top in Italia e presumibilmente elevate mediante apparecchi autorizzati ma non omologati (https://giornalenews.it/ambc-nessuno-in-italia-guadagna-dalle-multe-piu-di-mondragone-ma-e-normale/), i Consiglieri comunali di minoranza Cennami, Marquez e Martucci avevano presentato una puntuale interpellanza per chiedere al Sindaco di far conoscere se fosse a conoscenza della non omologabilità degli apparecchi usati e le iniziative attivate sia nei confronti di chi ha comprato, installato e usato tali apparecchi per anni, sia per evitare che i cittadini continuassero illegittimamente ad essere vessati.
I tre Consiglieri comunali espressero anche rimostranze di fronte al mancato inserimento dell’interpellanza all’odg del Consiglio comunale convocato dopo la presentazione dell’interpellanza. E anche l’AMBC è intervenuta un paio di volte protestando contro un atteggiamento del presidente del Consiglio comune che contrasta con le norme statutarie e regolamentari e lede i diritti dei Consiglieri. L’ultima volta siamo intervenuti qualche giorno fa: https://www.casertanotizie.com/politica/2024/07/22/accendiamo-un-faro-sui-servizi-sociali-di-mondragone/.
Ma, incredibilmente e senza giustificazione alcuna, appuriamo che nella Conferenza dei Capigruppo di ieri 24 luglio, convocata in vista di una seduta consiliare da tenere il prossimo 30 luglio, assenti i Capigruppo Luigi Alberico, Marika Pero, Achille Cennami e Luisa Spatrisano, il Capogruppo Pasquale Marquez, in rappresentanza anche di tutti i firmatari dell’interpellanza (e quindi anche di Cennami e Martucci), ha chiesto che la stessa non fosse inserita all’odg del prossimo Consiglio comunale, bensì posticipata al successivo. Ovviamente la richiesta, anche se contrastante con le norme regolamentari attualmente vigenti, è stata accolta all’unanimità.
Siamo di fronte all’incomprensibile. Ma, avendo stima dell’azione amministrativa dei tre Consiglieri e non potendo affatto considerare la possibilità che Cennami, Marquez e Martucci stiano togliendo le castagne dal fuoco alla maggioranza, siamo convinti che ci sia una valida motivazione a supporto della richiesta di Marquez e che i tre Consiglieri sicuramente non tarderanno a renderla pubblica. Una motivazione che non può ridursi a qualche assenza. L’oggetto dell’interpellanza è troppo importante per essere trattato con leggerezza vacanziera, sarebbe offensivo per i cittadini, che hanno il diritto di sapere se le multe vengono elevate con apparecchi omologati e se, quindi, sono legittime o meno e hanno il sacrosanto diritto di saperlo subito e non “a babbo morto”.
Dopo i nostri interventi e al netto dell’interpellanza, un’Amministrazione che agisce con la massima trasparenza avrebbe già fornito pubblicamente tutte le risposte del caso, dichiarando se gli strumenti utilizzati per elevare le multe siano o meno omologati (non solo autorizzati), anche perché qualora non omologati, dopo la sentenza della Cassazione scatta qualche responsabilità d’omissione.
Perché tutto tace? Cosa non si può dire? E pensare che c’è stato un tempo in cui questi signori vaneggiavano addirittura di “Palazzo di vetro”.
Aggressore 58enne arrestato dai Carabinieri Poco prima delle 18.00 di ieri, a seguito della segnalazione di una violenta lite in corso tra due cittadini extracomunitari, prevenuta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Maddaloni attraverso il numero di emergenza “112”, i militari della locale Stazione […]
CronacaPoco prima delle 18.00 di ieri, a seguito della segnalazione di una violenta lite in corso tra due cittadini extracomunitari, prevenuta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Maddaloni attraverso il numero di emergenza “112”, i militari della locale Stazione sono intervenuti in piazza Castra Marcelli a San Felice a Cancello, nel casertano.
Giunti dopo sul posto i carabinieri hanno trovato, riverso a terra, con una evidente ferita da taglio nella zona ascellare, un 45enne di origini marocchine, subito soccorso da personale sanitario del servizio “118” contestualmente sopraggiunto.
Gli immediati accertamenti eseguiti dai militari della Stazione di Cancello hanno consentito di rintracciare l’aggressore, che nel frattempo si era allontanato con l’intento di far perdere le proprie tracce, presso il vicino scalo ferroviario. Il 58enne tunisino, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato e arrestato.
La violenta lite, ricostruita dai militari anche grazie alle testimonianze di alcuni cittadini presenti in piazza Castra Marcelli, sarebbe stata innescata poco prima da futili motivi e sarebbe poi degenerata in uno scontro a colpi di bottiglie di vetro durante il quale il 45enne avrebbe avuto la peggio vendo trafitto nella zona ascellare dai cocci acuminati.
Quest’ultimo, trasportato in ambulanza presso l’ospedale di Caserta, è stato sottoposto ad intervento chirurgico per la sutura dell’arteria ascellare sinistra e delle vene recise. Al momento rimane ricoverato in prognosi riservata.
L’arrestato, dopo essere stato medicato presso lo stesso nosocomio a seguito di una ferita allo zigomo causatagli dalla vittima nel corso della colluttazione, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di tentato omicidio.
Sequestrate sostanze stupefacenti e contestate violazioni per somministrazione di bevande e alcolici senza autorizzazione Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Benevento, in collaborazione con la Polizia Municipale – Nucleodi Polizia Giudiziaria – sono intervenuti in un’area antistante un campo da rugby della città, trasformato […]
CronacaLe Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Benevento, in collaborazione con la Polizia Municipale – Nucleo
di Polizia Giudiziaria – sono intervenuti in un’area antistante un campo da rugby della città, trasformato in un
locale di intrattenimento.
Essenziale è stato l’ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza che, unitamente ai militari della Sezione
Mobile del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, hanno accertato il consumo di sostanze stupefacenti da
parte di vari giovani presenti nell’area sottoposta a controllo e, contestualmente, segnalato gli stessi alla locale
Prefettura, con il sequestro della sostanza stupefacente rinvenuta.
In particolare, all’atto dell’intervento, nell’area in argomento, trasformata in un locale di intrattenimento dove
poter ascoltare musica ad alto volume, guardare partite di calcio e consumare bevande, anche alcoliche, in totale
assenza di qualsiasi autorizzazione, stazionavano circa 400 ragazzi.
La struttura, di proprietà del Comune di Benevento, era stata data in concessione nell’anno 2022 ad
un’Associazione Sportiva del luogo, per finalità di promozione sportiva ed attività ricreative.
Il locale è risultato sprovvisto dell’autorizzazione amministrativa necessaria per la somministrazione di alimenti
e bevande e del previsto “nulla osta” per l’impatto acustico.
Il titolare dell’attività è stato segnalato alla locale Procura per la violazione dell’art. 79 D.P.R. 9 ottobre 1990, n.
309 (Agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope).
L’attività condotta conferma il costante impegno assicurato dalla Guardia di Finanza di Benevento nel contrasto
dei traffici illeciti, a tutela della collettività.
SAN FELICE A CANCELLO- Duello all’arma bianca. Due extracomunitari si sono afrontatei a colpi di bottiglie, in piazza Castra Marcelli a Cancello Scalo. Tagli profondi e tanto sangue dopo il duello che ha scatenato un fuggi fuggi e molta impressione. L’aggressione, della quale si ignora […]
CronacaSAN FELICE A CANCELLO- Duello all’arma bianca. Due extracomunitari si sono afrontatei a colpi di bottiglie, in piazza Castra Marcelli a Cancello Scalo. Tagli profondi e tanto sangue dopo il duello che ha scatenato un fuggi fuggi e molta impressione. L’aggressione, della quale si ignora le ragioni, è avvenuta nei pressi della sala scommesse. Uno dei duellanti era a terra. Il rivale è stato rintracciatop e fremato presso la stazone dai Carabinieri. A tutela dell’ordine pubblico e della viailità sono intrevenuti anche i vigili urbani.