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MADDALONI- Avanti con le assunzioni. Se non fosse che i concorsi non si espletano, in maniera massiccia, da 35 anni, sarebbe ordinaria gestione. Invece, è un un “programma di rinnovamento generazionale”. Per capirne di più ne parliamo direttamente con il sindaco Andrea De Filippo.

Andrea De Filippo

Parliamo di cose concrete. E’ stato pianificato il fabbisogno occupazionale per il Comune per il 2020?

Si certo. E non parliamo di proiezioni o previsioni. E nemmeno di principi astratti. Con quelle dell’anno prossimo puntiamo a raggiungere quota 20 nuove assunzioni.

Nel dettaglio, di cosa si tratta?

Ci sarà il terzo dirigente selezionato per il settore ecologia-cimitero. Così si completa, con la direzione tecnica e l’Area amministrativa, il quadro di vertice oggi totalmente sguarnito.

Scusi, ma parliamo sempre e solo di mansioni apicali?

Questa volta, assolutamente no. Uno dei problemi rilevati nel comune è la presenza diffusa di funzionari e l’assenza di quadri operativi intermedi. E noi daremo una risposta anche a questo problema. Primo: si procederà all’assunzione di sette geometri. Una misura necessaria per adeguare l’Ufficio tecnico, e non solo, agli standard o meglio al fabbisogno del territorio. In più, ci sarà l’assunzione di sette impiegati di categoria C. Ripeto categoria C, visto che in comune c’è un esubero di personale di categoria D.

Saranno contenti i sindacati che hanno sempre avversato le scelte pro funzioni apicali?

Oggettivamente avevano ragione. Stiamo infatti ponendo un rimedio.

E i vigili urbani?

Previste altre sei assunzioni. Nel computo complessivo di questo percorso, lento nelle procedure ma essenziale, si sta innescando un rinnovamento generazionale della macchina comunale. E’ chiaro evidente che si tratta di un lavoro essenziale e urgente ma i cui risultati si toccheranno con mano a medio termine. Stiamo cambiando un sistema sebbene sembri che nulla muti. Invece, è in atto una rivoluzione silenziosa che avrà ricadute dirompenti. E’ solo una questione di tempo e vedrete.

Rivoluzione silenziosa, non è eccessiva come valutazione?

E’, per chi conosce le dinamiche interne alla macchina comunale e i problemi sedimentati in un quarto di secolo di immobilismo, un’espressione oltremodo benevola che non rende a pieno quello che stiamo innescando. Dico solo che esistono, in alcuni settori del comune, delle sacche di privilegio inenarrabili e inimmaginabili.

Tipo?

Faccio un esempio su tutti: sapevate che il comune di Maddaloni, negli scorsi anni, ha creato ben cinque (dico cinque) direttori amministrativi nei sistemi di comunicazione. Ve ne siete mai accorti? Quando parlo di sacche di privilegio, tollerate e protette, non mi limito a segnalare solo questo. Non aggiungo altro per carità di patria. Ecco stiamo smantellando questo sistema.

E’ la solita storia in un comune con un alta concentrazione di funzionari e di progressioni verticali?

Si potrebbero dire molte cose. Ma, oggi, è urgente concentrarsi sulle soluzioni che non sono ipotetiche: stiamo parlando del piano del fabbisogno per l’anno prossimo, in un orizzonte temporale di dieci mesi.

Scusi l’insistenza, ma quando parla di sacche di privilegio a cosa si riferisce?

Ad un modo di gestire la macchina comunale, e non solo, ad immagine e somiglianza dei bisogni o desiderata dei dipendenti. E’ chiaro che non parliamo solo dei dipendenti. Nel prossimo consiglio comunale stiamo mettendo in ordine tutte le procedure post dissesto e liquidando una montagna di debiti che l’organo di liquidazione straordinaria non ha smaltito. Ebbene, nel lungo elenco di insolvenze spicca una lunga serie di parcelle di avvocati: il comune di Maddaloni, per tanti anni, è stato il terreno di conquista o il gioia dei legali. E non solo.

Redazione