00 3 min 5 anni

MADDALONI- E il comune si fa pignorare la cassa. Ma è un altro regalo che viene dal passato. Ad onore del vero se la gestione politica ha fatto male quella dei commissari è riuscita a fare pure peggio. Risultato: pignorate le casse del comune di Maddaloni dalla Banca Farmafactoring Spa. E affiorano gli scheletri inquietanti del passato. Dell’emergenza abbiamo parlato con il sindaco Andrea De Filippo.

Andrea De Filippo

Cassa pignorata che succede?

Diciamo che è un altro regalo confezionato dai commissari che hanno sostituito le amministrazioni e che dovevano risollevare le sorti della città. Quattro fatture, presentate dalla DHI di Nardi Holding Industriale, per servizi realmente resi, non sono state pagate. Non sono state onorate sebbene ci fossero fondi in bilancio di copertura. Da un punto di vista amministrativo è un’assurdità. Scontata l’azione giudiziaria con l’aggravio delle spese legali.

Risultato, sconfitta giuridica e pagamento degli interessi?

E non poteva andare diversamente se non si adempie ad obblighi contrattuali. Quindi, è arrivato il pignoramento di cassa ma anche un accordo per risolvere bonariamente il contenzioso.

In che consiste?

Nel pagamento di poco più di un milione e 500 mila euro che è l’ammontare delle fatture non onorate volontariamente. Ma a questo va aggiunto, con oppurtuno dilazionamento entro febbraio 2020, anche il pagamento degli interesssi maturati che ammontano a 188 mila euro circa. Nella transazione è ovviamente prevista la caduta dell’azione di pignoramento.

Scusi, ma non è stato detto e ridetto che era meglio un commissario che un sindaco?

Tutte le opinioni sono legittime ma è alla prova dei fatti che cambia tutto. Mi limito solo a dire che i commissari hanno lasciato in eredità più di una situazione critica. Per esempio, il rischio delle perdita degli 8 milioni di euro del ristoro per la linea ad alta velocità che abbiamo ripreso per i capelli e ci accingiamo a firmare la convezione con Regione e RFI. Adesso, è venuto al pettine il caso DHI. E faccio un’anticipazione: la DHI contesta anche altri 700 mila euro non versati.

Redazione