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MADDALONI- Ben tornati nel modo delle meraviglie e del surreale. Ore 7.30: sul Ponte Vapore non si passa. Non perchè non sia possibile farlo con le auto (in ambo i sensi); non perchè esiste un impedimento legato al blocco del traffico ma perchè il solito Tir (nonostante i divieti grossi come una casa) pretende di passare nella strettoia. E vai con la solita tarantella. La verità come al solito ha una doppia faccia: la prima, esiste una tracotanza, una prevaricazione, una strafottenza e una spavalderia nonchè un assedio da parte dei camionisti che la dice lunga sull’assenza delle più elementari forme di legalità sul territorio. Atteggiamenti resi ancora più plateali dal fatto che esistono, e come, strade alternative. Secondo: è evidente e plateale che il dispositivo messo in piedi dal comune di Maddaloni fa ridere per non dire piangere: chi vuole interdire la circolazione ai mezzi pesanti non occupa la carreggiata con piccoli cordoli e micro new jersey ma costruisce restrizioni fisicamente inamovibili e proporzionali alla stazza dei mezzi. Perchè non è stato fatto? Perchè la strada non è stata chiusa veramente ai Tir che provengono dal napoletano? Siamo al cospetto di misteri buffi, gli stessi che per anni hanno tenuto occultati le perizie tecniche di ufficio sulla pericolosità del Ponte Vapore, poi impugnate innanzi alla magistratura. Ma poi se potessimo vorremo parlare direttamente al camionista: “Caro amico, tu che pensi che facendo una doppia infrazione guadagni tempo? Lo guadagni rimando bloccato per oltre mezz’ora e facendo manovre assurde? E ci guadagni mettendo a rischio il Tir con il pericolo di danneggiarlo? Non costa meno e fai prima facendo il giro per via Calabricito e rispettando i divieti? Fai due conti: ti conviene?”. Tutto il resto è cronaca ordinaria: code, traffico, smadonnamenti e imprecazioni. Ben tornati nel mondo alla rovescia…

Redazione