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MADDALONI- E’ iniziato pure lo «schiattamuorto tour». Nel cimitero, interdetto per crolli per metà delle aree storiche, è partita la mobilitazione occupazionale dei becchini ovvero dei necrofori seppellitori espulsi dal cimitero. Voluti e formati dall’ente locale, non servono più. Non era così nei giorni  tristissimi quando circa 1220 salme giacevano sepolte sotto le macerie della cappella crollata della «Concezione nuova». Quando sotto la lente di in gradimento della magistratura, la calura estiva e il fetore dei cadaveri in putrefazione, hanno lavorato al recupero dei resti mortali. Archiviato il caso e messi a tacere i fantasmi, si ritorna allo scontro tra i precari e il comune che, sebbene non sia in gradi di gestire in maniera decente e dignitosa il camposanto (da dove ha assunto a piene mani capitali ingenti e gettiti ingentissimi), è alle prese con la gestione del nuovi servizi la cui assegnazione è finita sotto la lente di ingrandimento del commissario straordinario Benedetto Basile. Oggi, l’ex prefetto di Modena è chiamato a gestire l’ennesima grana. Intanto, lo «schiattamuorto tour» porterà nella prossime settimane i necrofori a protestare civilmente presso tutti gli uffici comunali. Vestiti di cartelli di protesta li vedrete per le strade cittadine e presso il cimitero. Stamattina, hanno presenziato davanti alla casa comunale.

bocchetti