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MADDALONI- Tasse sotto l’ombrellone: la ricreazione è finita. Dopo tre mesi di campagna elettorale acefala, resa surreale dalle scorribande di un improbabile esercito di aspiranti curatori dei mali cittadini e aggravata da 12 mesi di gestione commissariale lacrime e sangue, la “Uallera dei maddalonesi” (che aspirano ad uno straccio di normalità) ha raggiunto dimensioni perimetrali superiori a quelle delle mongolfiere. Tradotto: il tempo delle fesserie in libertà è scaduto. E’ cominciato quello degli esami. Si comincia dalle cose serissime: dai numeri e dalle tasse da pagare. Dopo il versamento dell’acconto Imu, entro il 31 luglio (prorogabile al 31 agosto per il rallentamento dei tempi di recapito) si deve pagare la Ta.ri. E sempre entro la medesima scadenza cominciare a pagare il ruolo idrico. E quando dall’overdose di chiacchiere si passa ai numeri, emerge una Maddaloni imbarazzante. Uno su due non paga la Ta.ri. (lo ha fatto solo il 53 per cento degli iscritti al ruolo nel 2017), salvo poi lamentarsi dei disservizi della Nu. Per alcuni le tasse comunali sono come i sacchetti della spazzatura: meglio abbandonarli davanti alla porta dei vicino e quindi fare pagare le tasse agli altri. Mancano i dati di dettaglio. Ma emergerebbe, oltre alla lista degli elusori o morosi, anche quella degli evasori parziali, guidata da insospettabili professionisti che pagano la Ta.ri. del loro lucroso studio professionale come quella addebitata alla vecchietta della porta accanto. Cose tremendamente serie. Staremo a veder se, quest’anno, dopo un crollo dell’11% del gettito Ta.ri (passato dal 2013 al 2017 dal 64 al 53 per cento), ci sarà un’inversione di tendenza. Un cambiamento c’è stato. E si registra nell’ambito della gestione del ruolo acqua: la Iap ha recapitato l’ultima annualità di competenza del 2017. Il servizio futuro passa al comune. E’ il primo atto dell’internalizzazione dei tributi o “gestione in house” che coinvolgerà anche Ta.ri., Imu e Tosap. Bisognerà riorganizzare i servizi di riscossione e forse allestire un ufficio unico delle entrate. Intanto, mancano all’appello 16 milioni di euro di gettito, preventivato e non riscosso. Il tempo della ricreazione è davvero finita: il riequilibrio di bilancio, necessario entro fine agosto 2017, è urgente per evitare il predissesto finanziario. E’ provato con i numeri la “Maddaloni del chiacchiericcio da marciapiede” è l’esatto opposto di quella fotografata dai numeri.

bocchetti