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MADDALONI- “E’ stata una bravata di adolescenti. Ho riflettuto molto prima di denunciare. Lo faccio per dire loro soltanto una cosa: con il vostro incivile comportamento non avete offeso nè la Città, nè la memoria di mio fratello Alberto bensì avete offeso i vostri coetanei e cioè gli alunni del 3° Circolo Didattico di Maddaloni che all’epoca con tanto amore lo avevano realizzato”. Danneggiata la composizione in ceramica presente nel vicolo Alberto Marzaioli. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Resta il disappunto e la voglia di ricominciare.
A mente fredda ne parliamo con Amedeo Marzaioli.
E’ sorpreso?
Non mi meraviglio. E’ stata una ragazzata. Ma la bravata va denunciata: spero che gli autori leggano e riflettano. E’ giusto che si sappia in giro. E’ giusto rilevare comportamenti che di fatto sono lesivi dello sforzo fatto da latri ragazzi.
Non è la prima volta..
E forse non sarà l’ultima. Ma proprio per questo abbiamo il dovere di trasformare questi episodi in un’azione di educazione preventiva. Anche questi fatti spiacevoli vanno messi in conto. E forse sono l’occasione per ribadire e riaffermare che la tutela dell’arredo urbano e degli spazi comuni sono un valore da difendere. Non per il fatto in sè ma per il valore educativo che discende da una simile azione.
I ragazzi si educano è il contesto ambientale che forse lascia desiderare. Non crede?
Un certo vuoto sociale e la mancanza di un presidio capillare del territorio certamente lasciano molti spazi alle scorribande. Ma la soluzione non sono le telecamere e né la repressione fine a se stessa. Forse i ragazzi sono troppo soli. Vanni educati con pazienza e perseveranza. Questi fatti ci dimostrano che c’è molto da fare.
E ora, che fate?
Riprendiamo i cocci e ci rimettiamo al lavoro per il “restauro”. Ma ho un obiettivo: spero che i ragazzi capiscano, leggano, riflettono e comprendano.

bocchetti