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MADDALONI- Il disastro viene da lontano. Da oltre 25 anni di inedia, di assoluta mancanza di iniziative e di totale disinteresse. Anni scanditi solo dalla cronaca di incidenti, sinistri mortali e lutti. Fanno due morti in media al chilometro per anno lungo i cinque chilometri che uniscono valle di Maddaloni fino alla località Giardinetti. Non servono le parole ma i numeri: stiamo parlando della terza arteria per pericolosità (dati Polstrada) della Provincia di Caserta. Le ragioni del “Comitato per la sicurezza della statale 265” sono tutte in queste cifre. Iniziative che ha ispirato i consigli comunali, gli amministratori locale e mobilitato la Prefettura. Adesso. il tempo è scaduto: servono risposte responsabili in nome di tutti i morti e per conto di tutte le famiglie che hanno pianto lutti o vissuto traumi collegati a incidenti e altro. L’obiettivo vero è che i residenti tornino ade essere cittadini e non più operatori del primo soccorso catapultati in eventi tragici e luttuosi. Basta con i morti, basta con l’autoscontro e basta con la scia di sangue. Da qui la richiesta di incontro finale in prefettura per un tavolo tecnico.

on. Antonio Del Monaco

Ecco il testo della missiva.

Oggetto: richiesta tavolo tecnico-gravi problemi di viabilità nel tratto di strada da “località Giardinetti”

fino a Ponti della Valle di Maddaloni, ex SS 265 attuale SP 335, e relative competenze

A seguito del sopralluogo tenutosi in data 6 luglio  2020 presso il sito in oggetto, lo scrivente, in accordo con gli interessati presenti al suddetto sopralluogo, ANAS compresa, ha potuto verificare le non poche difficoltà presenti sul tratto stradale in oggetto.

Nonostante i  vari interventi, anche  da  parte  dell’ANAS,  sulla  tratta  di  competenza,  continuano  a  verificarsi, sistematicamente, diversi incidenti, molti dei quali mortali.

Sulla  pericolosità  di  tale strada  incide  senza  dubbio  anche  il  continuo  attraversamento  di  mezzi  pesanti  che trasportano gli inerti calcarei e le terre di scavo ricavati sia dal Tunnel ferroviario che dai cantieri dell’Alta Velocità e alta Capacità della Napoli/Bari.

Purtroppo, come ribadito in diverse occasioni, si riscontra una notevole difficoltà in termini di viabilità, sia per gli automobilisti che per i residenti della zona, i quali non hanno alcuna possibilità di passare da un lato all’altro della strada: infatti, sull’angusta strada di due carreggiate vige la doppia striscia continua ininterrotta per circa cinque chilometri, non permettendo pertanto a tutti i frontalieri, gli opifici, negozi, punti vendita e residenti con immissioni a raso né l’inversione del senso di marcia né il cambio di corsia, se non con un’infrazione del codice della strada.

È bene tener presente che tale arteria attraversa aree residenziali e si collega alla stazione Ferroviaria di Valle di

Maddaloni.

Siamo a conoscenza di un progetto/proposta presentato all’ANAS, da parte dei Comuni di Maddaloni e Valle di Maddaloni e votato all’unanimità dai rispettivi Consigli Comunali lo scorso anno, anche a seguito di alcuni incontri presso la Prefettura di Caserta.

Ciò che va rivalutata è la competenza comunale di parte della strada: il tragitto che va dalla zona dei cosiddetti

“Giardinetti” fino al bar/chiosco nei pressi dell’area di servizio di recente costruzione  è di circa 1,4 Km, di competenza del comune di Maddaloni; fatta eccezione di un breve tratto della strada di competenza dell’ANAS, si

ritorna ad un’altra competenza comunale, quella di Valle di Maddaloni, per circa 1 Km. Non è possibile apportare

soluzioni parziali su una strada ad altissima percorrenza e quindi a rischio continuo di sinistri.

Si ritiene ormai indispensabile la messa in sicurezza della strada, integralmente, partendo proprio dal progetto/proposta presentato e verificando le condizioni di attuabilità dello stesso.

La precaria situazione, diventata insostenibile da parte dei cittadini e residenti della zona compresa fra i due

comuni, rischia di alimentare ulteriori malumori e sfociare in rabbia, scatenando proteste spontanee degli stessi.

Pertanto si richiede un autorevole intervento presso la Prefettura di Caserta attraverso un tavolo tecnico, come lo fu per lo scorso anno, di tutti i soggetti in indirizzo, al fine di evitare che la situazione degeneri ulteriormente e trovare un punto di incontro per ovviare a quest’annosa problematica: è auspicabile valutare che l’intera tratta diventi di competenza dell’ANAS, per una risoluzione definitiva in merito alle modifiche necessarie per la sicurezza e la manutenzione della strada in oggetto. Nell’attesa di un Vostro riscontro e ringraziando per l’attenzione e la disponibilità, porgo distinti saluti.

Redazione