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NAPOLI- (di Elio Bove) A seguito del Protocollo d’intesa, sottoscritto nel novembre del 2018 dal Presidente del Consiglio, sette Ministri e dal Presidente della Regione Campania, l’ente di Santa Lucia rafforza i suoi interventi nelle aree a rischio della Terra dei Fuochi. Viene ad essere implementata l’attività per il contrasto dei roghi dei rifiuti, il monitoraggio ambientale e lo studio della salute della popolazione.  Nel nuovo Piano d’Azione, le novità di rilievo sono rappresentate: dalla realizzazione e messa a sistema di un sistema informativo unitario, all’interno di tutte le aree interessate dai roghi di rifiuti, con l’obiettivo di rendere immediatamente disponibili e aggiornati in tempo reale accurati dati relativi alle patologie sanitarie (in particolare, le patologie neoplastiche maligne, in base ai criteri di inclusione dei registri tumori nazionali) rilevate nei medesimi territori, in stretta correlazione con i fenomeni dei roghi di rifiuti o con la presenza di discariche a cielo aperto con ingenti quantità di rifiuti di diversa natura. L’obiettivo è quello di realizzare, anche con il coinvolgimento di medici di medicina generale, una banca dati pubblica, produrre periodici report per la popolazione residente nei territori in questione e per le autorità sanitarie sulla situazione delle patologie rilevate; valutare l’incidenza e la prevalenza delle malattie oncologiche; avviare studi sulla causa di eventuali incidenze anomale; creare una mappatura per valutare zona per zona l’incidenza e la prevalenza di malattie tumorali; avviare conseguenziali progetti di prevenzione primaria e secondaria che coinvolgano istituzioni politiche e sanitarie. Per la realizzazione di quanto previsto dal Documento Programmatico 2019/2021,  è stato finanziato fino ad un massimo di euro 23.380.000,00 per: produrre un Atlante regionale di Mortalità; attivare un piano di monitoraggio dinamico per campionamento di aria e acqua in territori sensibili; sviluppare un modello di dispersione dei contaminanti atmosferici; elaborare Linee Guida per la gestione di fenomeni di inquinamento diffuso e per l’uso igienico-sanitario delle acque sotterranee (Water SafetyPlane); realizzare il Catasto Unico delle Utenze Idriche della Regione Campania; svolgere uno studio di esposizione di soggetti affetti da differenti patologie cronicodegenerative; svolgere uno studio su lavoratori esposti a rischio di particolari attività lavorativa (Vigili del Fuoco, addetti a Lavanderie e Concerie, operai di Impianti di trattamento rifiuti, benzinai, agricoltori); promuovere attività di prevenzione primaria e secondaria; promuovere attività di informazione alla cittadinanza e di comunicazione del rischio epidemiologico-ambientale; sperimentare nuove procedure di bonifica delle acque di falde.

Redazione