Ha adescato la vittima grazie al social Facebook, facendola trasferire da Venafro a Maddaloni, con la promessa di un lavoro. La realtà è stata molto più perfida per una 53enne rumena, sequestrata per tre giorni in casa da un suo connazionale e costretta a subire le violenze dell’uomo.
Stamattina, i carabinieri, hanno messo fine alla terribile storia, forzando la porta di un abitazione ubicata al piano terra in via Carmignano, e liberato la donna.
Durante il blitz dei militari dell’arma, giungeva Alexe Curut, l’aguzzino responsabile del sequestro. La donna, ha riconosciuto l’uomo indicandolo ai carabinieri che lo hanno tratto in arresto.
Un episodio molto simile, è accaduto nel Comune di San Felice a Cancello, ai danni di una donna maddalonese, anch’ella vittima di un caso analogo e di sequestro di persona.
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