MADDALONI- Il delegato alla sicurezza formalmente ancora non c’è. Ma sulla scrivania del consigliere comunale Claudio Marone (Riscossa Maddaloni) c’è già un bel faldone zeppo di questioni irrisolte. C’è una vasta fetta di territorio che è fuori controllo, e che dopo un centro orario, è terreno di bivacco e incursioni per bande. Da qualche giorno, è chiusa l’area verde attrezzata di pizza don Salvatore D’Angelo ha chiuso i battenti area di degrado, incursioni vandaliche e di spaccio. E’ una misura preventiva. Ma anche il primo atto, indirettamente collegato al documento unitario (siglato dal sindaco e dai capigruppo consiliari sulla sicurezza in area urbana inviato al prefetto Raffaele Ruberto il 31 dicembre). In attesa di allestire in tempi certi un servizio di guardania o vigilanza volontaria (magari affidata a pensionati) meglio chiudere i cancelli. Ma è anche una misura preventiva che rende però difficile l’accesso dai disabili agli uffici al secondo piano (Anagrafe e tributi) del confinante municipio. In attesa, della risposta del prefetto sulla raffica di furti a domicilio e in attesa della formalizzazione del conferimento della «delega alla sicurezza» al consigliere comunale Claudio Marone non resta che compilare l’elenco delle priorità. Su tutte, al di là dei problemi che competono le forze dell’ordine, c’è quello della sicurezza ordinaria: messa in sicurezza delle villette; bonifica ambientale e la ricostruzione delle parti cadenti; tutela degli spazi verdi; riconquistare alla città la piena fruibilità tutti gli spazi verdi che sono stati trasformati, per assenza di manutenzione e vigilanza, in zone non frequentabili: abbattuti i muretti, distrutti i marmi, abbattuti i cestini, smantellate le giostrine. E nel vasto mondo della sicurezza, in attesa del decollo del servizio dei parcheggi a pagamento, il problema del riordino della viabilità urbana (letto in chiave di sicurezza) è una sfida non secondaria e tutta da vincere. E’ in gioco la qualità della vita su tutto il territorio.