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Dopo 134 lunghissimi ed angoscianti giorni, si conclude la prima fase di riabilitazione per il tecnico audio e luci di Maddaloni, coinvolto a febbraio, in un drammatico investimento

Un giorno tanto atteso che, in quel maledetto 12 febbraio appariva lontanissimo, ma che in queste ore diventa meravigliosa realtà. Andrea Barletta torna a casa! E’ una notizia che vogliamo dare in maniera secca e senza troppi ornamenti. A quasi cinque mesi dai tragici fatti di Napoli, il famoso tecnico audio e luci di Maddaloni torna nella sua casa natale per la gioia di papà Giuseppe, della mamma Enza e della sorella Adele che in questi 134 lunghissimi e angoscianti giorni, non hanno smesso un secondo di essere vicino al loro caro.

Determinante, ovviamente, anche l’amore delle migliaia di persone che hanno pregato per lui. Il quarantenne torna nella sua Maddaloni e, nonostante il percorso riabilitativo sia ancora lungo e con tante fasi da affrontare, la notizia rappresenta la fine della prima delicatissima fase di cure iniziata con il ricovero al Cardarelli, nelle ore in cui si è temuto il peggio (CLICCA E LEGGI LA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO AL PERSONALE SANITARIO DELL’OSPEDALE NAPOLETANO DA PARTE DEL PAPA’ DI ANDREA) e proseguito con le decisive riabilitazioni alla Neuromed di Pozzilli, struttura di eccellenza in materia neurologica.

Andrea insieme a papà Giuseppe durante una partita del Napoli

Andrea, lo scorso 12 febbraio, è stato vittima di un terribile investimento da parte di un pirata della strada mentre si trovava sulle strisce pedonali in Piazza Sannazzaro a Napoli in compagnia della fidanzata Nunzia, anch’essa gravemente ferita, al termine di una serata in pizzeria. E’ stato in coma, ha iniziato a riprendere conoscenza, è stato sottoposto ad interventi chirurgici, ha ripreso una lenta ma importante attività motoria, ha esultato per lo scudetto del Napoli.

In redazione sono arrivate due lettere: la prima è di Andrea che parla a cuore aperto al personale della Neuromed. La seconda è del padre Giuseppe che ripercorre questi mesi terribili

Cinque mesi che hanno segnato una piccola rinascita e, dopo tanta sofferenza e dolore, finalmente un sorriso. Andrea ha varcato la soglia di casa poco dopo le 17 per ricominciare a riprendere confidenza con la normalità e le abitudini di un tempo. Per questo ritorno tanto atteso, sono giunte due lettere alla redazione di Giornale News. Uno porta proprio la firma di Andrea che, attraverso le nostre colonne, ringrazia il personale della Neuromed per averlo fatto sentire come in famiglia e per avergli ridato “la gioia di poter progettare un nuovo futuro“.

La lettera di Andrea Barletta

La seconda lettera è di papà Giuseppe che ripercorre lo strazio e il tormento di questi cinque lunghissimi mesi, il dolore per il destino atroce ma anche la gioia per una vita ritrovata. Una lettera dove più volte viene citata la fede e la preghiera, elementi fondamentali che hanno permesso a tutta la famiglia Barletta di trovare la forza e le energie per combattere contro un destino atroce. Un destino dove è finalmente ritornato un raggio di sole

La lettera di Giuseppe Barletta

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Vincenzo Lombardi