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La gestione dei rifiuti a San Felice a Cancello non trova pace, in ovunque delle direzioni si guardi. Se è vero che con lo stop all’inceneritore di Acerra per i lavori di manutenzione previsto da tempo, se è altrettanto vero che le piattaforme atte a ricevere i rifiuti organici respingono i mezzi per saturazione e tutto ciò è comune a tutti i Comuni della Campania, la situazione sanfeliciana sembra surreale. Fino al 26 maggio, data delle elezioni, non c’erano rivendicazioni da parte di Buttol, sulle mensilità arretrate dovute dal comune, o dei dipendenti in riferimento agli stipendi, che però dovrebbero essere erogati proprio dalla Buttol. Di agitazioni sindacali nemmeno parlarne, mentre ad oggi non solo è all’ordine del giorno, ma gravi situazioni per i dipendenti (sacrosante se vere, ma da rivolgere alla Buttol quale datore di lavoro e non al Comune). Solo ieri è saltata la carica al funzionario responsabile (che dichiara di aver appreso dai social la rimozione) accusato della raccolta altalenante di luglio ed agosto; mentre nelle settimane scorse il vicesindaco Verlezza e il delegato all’Ecologia Savino accusavano a vivavoce la Buttol dei disservizi. I rifiuti giacevano per strada e le ordinanze di non deposito dell’umido (non un semplice invito ai cittadini) avvenivano finanche su Facebook in tarda serata. In realtà, la piattaforma dove scaricare è stata individuata solo stamani nella TRINCONE srl di Pozzuoli, dove sono stati conferiti i rifiuti raccolti oggi, al posto della Gesco Ambiente precedentemente individuata. Ovviamente il costo di conferimento a tonnellata, ad ogni saturazione va ad aumentare, creando un nuovo appetibile lucro da parte di questi operatori commerciali.
Finalmente anche i rifiuti organici verranno raccolti, ma fino a quando? E a quale prezzo?

Redazione On Line