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di Luigi Ottobre

Azzurri attesi in Austria, dove mercoledì alla Red Bull Arena andrà in scena il match che potrebbe dire molto del cammino dei ragazzi di ancelotti in Champions League

Dopo la doppia sfida degli ottavi della scorsa edizione di Europa League, il Napoli ritorna in Austria in casa del Salisburgo per il match valido per la terza giornata del girone di Champions. Lo scorso anno ebbero la meglio gli azzurri (3-0 al San Paolo, 3-1 al ritorno), riuscendo ad approdare ai quarti di finale. Ora la gara dello Stadion Wals-Siezenheim potrebbe essere già decisiva ai fini del passaggio agli ottavi della Coppa dalle Grandi Orecchie dopo l’inaspettato mezzo passo falso dei partenopei contro il Genk che ha reso leggermente più intricato il discorso qualificazione.

chi sono gli austriaci

Il Napoli affronterà una società che dal 2005 ha cambiato nome (prima si chiamava Austria Salisburgo), colori sociali e simbolo col passaggio alla Red Bull, socio di minoranza ma controllante di fatto. Una scelta che ha creato una spaccatura all’interno della tifoseria che a oggi si divide tra chi sostiene la nuova società e chi invece vi si oppone. Tant’è che un gruppo di tifosi ha fondato un’altra squadra, lo Sportverein Austria Salzburg, che richiama, appunto, il nome originale del club. Il risultato europeo più importante raggiunto dal club austriaco è stata la finale di coppa Uefa nel 1994, persa contro l’Inter. Lo scorso anno invece, il suo cammino in Europa League fu interrotto proprio dai partenopei.

Dominatore assoluto della Bundesliga austriaca (9 scudetti negli ultimi 10 anni, 6 di fila) il Salisburgo è primo dopo 11 gare, con 9 vittorie e due pareggi, con un vantaggio di 3 punti sul Linzer Athletik-Sport-Klub – meglio noto come LASK – e 6 sul Wolfsberg, avversario della Roma in Europa League. Non sarà semplice per il Napoli affrontare la squadra di Marsch nel suo stadio: la squadra della Red Bull infatti non esce sconfitta tra le mura amiche da ben 19 partite europee. Rispetto allo scorso anno però la rosa ha dovuto dire addio ad alcuni dei suoi uomini migliori: Dabbour è passato al Siviglia, mentre Lainer, vicinissimo al Napoli, si è trasferito in Germania al Borussia Monchengladbach. Stesso destino per Samassekou, acquistato dall’Hoffenheim.

Sono arrivati invece Wober (difensore centrale preso dal Siviglia), Kristiansen, terzino dall’Ajax e numerosi giovani, tra cui Sesko (16 anni), già messosi in evidenza. Due le stelle, entrambe classe 2000: Dominik Szoboszlai, centrocampista ungherese e Erling Braut Håland, attaccante norvegese. Su entrambi già si sono posati gli occhi di Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli. Soprattutto il bomber si è messo in evidenza nelle ultime settimane, non solo per aver segnato 4 gol in 2 partite di Champions (tripletta all’esordio contro il Genk e uno al Liverpool ad Anfield), ma anche per averne messo a segno 11 in 11 gare di campionato e 3 in 2 gare di ÖFB-Cup, la coppa nazionale austriaca. Già è stato paragonato da alcuni a Van Basten, mentre altri vedono in lui l’erede di Ibrahimovic e non a caso sulle sue tracce si sono già mossi i grandi club europei, su tutti il Real Madrid.

Formazione tipo: Stankovic; Kristiansen, Ramalho, Wober, Ulmer; Bernede (Mwepu), Junuzovic, Szoboszlai; Minamino, Chan, Håland (Daka).

Salisburgo-Napoli, i convocati per la trasferta austriaca

Luigi Ottobre