00 3 min 4 anni

di Luigi Ottobre

Sarebbe dovuta essere la stagione della sfida lanciata a Juventus e Inter per il titolo di campione d’Italia; finora è il peggior inizio di campionato dal 2013

E ora il Genoa, spartiacque di una stagione che può ancora regalare al Napoli piccole soddisfazioni o rimarcare problemi che possono trasformarsi in fratture insanabili. Dalla parte degli azzurri c’è il tempo: 27 partite per risalire la china e andare a conquistare uno dei 4 posti che aprono la strada all’Europa che conta, senza dimenticare che ci sono gli ottavi di Champions League da conquistare per poter stare tra le 16 big europee e una coppa Italia spesso ancora di salvezza di un’intera stagione. Ma il tempo è anche nemico dei partenopei, perché ci sono solo 90 minuti per dare un segnale ora da tutti atteso. Un match per capire quale strada sarà intrapresa di fronte al bivio in cui il Napoli si trova.

Novanta minuti per dimostrare che in fondo ci sono le potenzialità e la voglia di raggiungere gli obiettivi ancora a portata di mano e che qualsiasi cosa possa aver generato il caos dell’ultimo periodo non può intaccare la professionalità di chi finora ha dato tanto alla causa azzurra. Novanta minuti per riappacificarsi con i tifosi arrabbiati e delusi per il mancato rispetto nei confronti loro e della maglia e preoccupati di vedere sfaldarsi un gruppo che in questi anni ha provato a regalare un sogno mai realizzatosi. Novanta minuti per mettersi tutto alle spalle e affrontare e sanare le cause di quanto è successo.

Ma c’è anche il rischio che tutto questo possa non verificarsi e dunque ripartirebbero le accuse, la caccia ai colpevoli, le contestazioni, le discussioni e le analisi infinite. E allora tutto sarebbe ancora più difficile, la svolta attesa da settimane tarderebbe ancora una volta e la luce in fondo tunnel in cui il Napoli si è infilato diventerebbe più fioca. Tutto in 90 minuti.

Luigi Ottobre