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di Luigi Ottobre

Vigilia di Napoli-Lecce (domani alle 15), Gennaro Gattuso presenta la sfida in conferenza stampa: “Per la Champions ci siamo anche noi”

Due vittorie consecutive in campionato contro Juventus e Sampdoria: il Napoli non vuole fermarsi per continuare a inseguire il difficile obiettivo del quarto posto che significa qualificazione in Champions. Ma del Lecce Gattuso non si fida: “Domani c’è una grande trappola, la trappola dei 40 mila e passa spettatori. Non è frase fatta. Se domani la mia squadra non interpreta la gara come fatto con Lazio e Juve sarà una gara molto difficile. Il Lecce ha fatto punti con Inter e Juve, possono farci male. Domani dobbiamo essere bravi a preparare bene la gara mentalmente, voglio vedere cattiveria, senza sottovalutare nessuno. Abbiamo tutto da perdere. In questo momento bisogna ragionare in questo modo”.

“Liverani sta facendo un gran lavoro”

“Oggi non possiamo sottovalutare questo avversario. Non dobbiamo innervosirci. Non dobbiamo pensare che non possano palleggiarci in faccia. Dobbiamo rispettarli, bisogna prepararla così. Non me lo invento io. Siamo in sala video 3-4 giorni a settimana, lo vedono anche loro. Le conoscono le qualità dei giocatori: non hanno grandi nomi ma bisogna affrontarli come una grande squadra. Domani vale più di tre punti.

Come affrontare il Lecce? Faccio i complimenti a Liverani, ha fatto un miracolo già alla Ternana. E’ molto giovane e preparato, molto furbo. Sa di calcio e ne sa tanto. Fa giocare bene le sue squadre. E’ per questo che domani non dobbiamo perdere la testa. Dobbiamo essere bravi a tenere botta. E’ merito di Liverani, vanno in qualsiasi stadio e ci provano. Da anni Fabio sta facendo un grande lavoro”.

“Pensiamo partita dopo partita, uniti siamo forti”

“Contro la Fiorentina abbiamo toccato il fondo, è stato imbarazzante. Non ci voglio pensare. Oggi abbiamo il dovere di preparare ogni partita, poi vediamo dove arriveremo. Siamo forti, c’è consapevolezza: oggi la società sa di valere 30 punti. Insigne ha detto che hanno fatto i danni, ma i danni li abbiamo fatti tutti. Li ho fatti io, li ha fatti Lorenzo con i suoi compagni: ognuno di noi li ha fatti. Non possiamo permetterci di pensare al futuro. Pensiamo a domani. Abbiamo riacceso l’entusiasmo in città, già questo è un passo in avanti. Quando il ferro è caldo bisogna battere sempre. Bisogna pensare gara dopo gara, con la consapevolezza che se siamo uniti siamo una squadra forte.

Arrivare in Champions? So che è difficile però voglio vedere la consapevolezza della squadra e dei miei ragazzi. Voglio vedere continuità, non solo 30-40 minuti. Tutti soffrono, dobbiamo migliorare questo aspetto. Dobbiamo essere forti anche in quello che non ci piace: oggi non ci piace andare a battagliare. Non bisogna buttare le gare in caciara o metterle sulla rissa. Sono contento di quello che stiamo facendo, la soddisfazione arriva durante la settimana. Sono contento per come la squadra lavora, per l’impegno quotidiano. Se ogni giorni li stuzzichi loro recepiscono subito. Hanno voglia di stare in campo. Il nostro più grande lavoro è non perdere giocatori: abbiamo cambiato qualcosa a livello fisico e su come tenere il campo. La squadra mi ha dato grande disponibilità. Spero l’entusiasmo non venga a mancare. I complimenti vanno fatti ai ragazzi, non a me. Quando ho il fischietto in bocca per quelle due ore per me è bellissimo”.

“Torna Koulibaly, ognuno giocherà al suo posto”

“Se i quattro centrali stanno bene allora Di Lorenzo torna al suo posto. In ogni gara ognuno di loro si gioca un posto. Speriamo rientri Ghoulam per avere quattro terzini. I doppi ruoli li abbiamo voluti per questo motivo. Sicuramente domani Koulibaly giocherà dal primo minuto, faccio gli scongiuri appena esco (ride, ndr). Il mio futuro non ha importanza: ho un contratto di un anno e mezzo con delle opzioni. Io penso ad oggi, non ho fretta. Sono orgoglioso di allenare questa squadra. Non mi sembra nemmeno il caso di parlare del mio contratto. La priorità è esprimere un gioco all’altezza di questa società”.

“C’è ancora da migliorare, per farlo è necessario stare bene insieme”

“La paura di domani c’è. Domani pensiamo che con 40 mila tifosi è facile e la sottovalutiamo. Si può migliorare durante la settimana, in campo e fuori, mettendosi a disposizione non solo durante l’allenamento. C’è gente nuova: non basta solo allenatore e dirigenza, bisogna far sentire loro il calore, farli sentire a casa anche fuori dal campo. Oggi abbiamo bisogno di questo. La squadra ha sofferto di questo, ne è uscita fuori. Hanno avuto voglia di uscire dal momento negativo. Dobbiamo continuare senza pensare di aver risolto i problemi. La squadra è stata migliorata venti giorni fa, bisogna pedalare. Serve stare qui per 5-6 ore al giorno con entusiasmo. Quando stai bene in un ambiente, non ti pesa. Il salto lo abbiamo fatto su questo. La squadra vive il centro tecnico, voglio vederlo ancora di più. Non deve essere un peso venire qui, devono stare bene tutti con noi: il segreto è in queste parole.

Come ho fatto rinascere la squadra? Ho ancora paura, non ho fatto nulla per entrare nella testa dei giocatori. Sono arrivato e ho iniziato a lavorare. Abbiamo detto alla società cosa fare, i giocatori si sono messi a disposizione. Non è stato immediato perché non è facile. E’ difficile per una squadra che vuole costruire dal basso. L’errore mio quando sono arrivato, è stato andare alla ricerca di quello che volevo. Se cominci a chiedere una roba e fai un passo indietro dai il segnale sbagliato alla squadra, una cosa a metà. Ho preferito prendere qualche legnata prima, lo so. Ho messo la squadra nella condizione di sbagliare, ma lo sapevo. La colpa è stata la mia, quella di iniziare subito con la mia idea. I meriti sono i loro, il lavoro più difficile e bello è far rispettare le regole. Dopo, al resto ci arrivi, però prima le regole. Se ognuno pensa di fare quello che vuole poi non va bene”.

“Lozano avrà la sua chance. Meret-Ospina? Abbiamo 3 portieri forti”

Lozano? Sta lavorando. In questo momento deve esserci la bravura nel farlo lavorare così. E’ un qualcosa da parte mia nel potergli dare una possibilità. E’ un patrimonio della società, sta soffrendo perché non sta giocando, lo so ma non ho nulla contro di lui. Bisogna provarlo anche a sinistra, può fare qualcosa anche di là. Secondo me, vedendolo per come si muove, sta facendo vedere qualcosa di diverso. Sono due settimane che è in quella posizione. Esterni con i piedi invertiti? Sì. A sinistra mi sta dando più soddisfazioni. Con lui ci parlo, anche se non ha una grande chiacchiera. Dobbiamo farlo migliorare, spero arrivi la sua possibilità.

Dualismo Meret-Ospina? Da quando sono arrivato io sembra che ce l’ho con Meret. In passato 60% Meret e 40% Ospina. Perché mi rompete sempre le scatole su chi gioca? La verità è che c’è un problema. Che Giuntoli e il presidente hanno comprato tre portieri forti. Anche Karnezis è forte, quando lo vedo penso: «Ma che ci fa a fare il terzo questo?». Il livello dei portieri è alto, chi vedo meglio gioca. Meret è importante, in questo momento però c’è pure un altro forte, c’è pure il terzo che è forte. Non faccio scelte per antipatia e simpatia, lo faccio per il bene della squadra”.

“Diversi meccanismi ancora da migliorare, dobbiamo giocare da squadra”

Chi ha detto che non si può palleggiare per 70-80 minuti? Bisogna muoversi e creare linee di passaggio. Non si riesce a palleggiare perché non sei più in movimento. Il problema non è Milik. È uno dei più forti in attacco, come lui ce ne sono pochi in Europa. Dobbiamo farlo esprimere al massimo, lui ti dà una mano. Quando la palla arriva lui dobbiamo salire, non lasciarlo solo. Noi dobbiamo muoverci per quello che dobbiamo fare, dobbiamo creare linee di passaggio. Dobbiamo essere bravi su questo. Quando i difensori ed il portiere vogliono fare cose diverse tra loro, bisogna migliorare. Le decisioni si prendono da squadra, altrimenti buttiamo palla su e facciamo così.

Se contro la Samp non prendevi il gol di Quagliarella sarebbe finita diversamente. Quando hanno cambiato modulo potevamo sempre palleggiare, ma poi i movimenti sono stati di meno. E’ questo che dobbiamo migliorare. Contro di loro non ho pensato al punto, se la partita con la Samp finiva 2-2 sarebbe stato come perderla. Ho scelto così, sarebbe stata una mazzata difficile da recuperare.

Bisogna pensare tutti allo stesso modo. A volte palleggi e hai la squadra in movimento: dobbiamo migliorare questi aspetti. Dobbiamo giocare da squadra. Se perdiamo palla bisogna andare a metterci una pezza, se vogliamo attaccare il palo la mezz’ala deve buttarsi dentro: questo bisogna migliorare. A volte non diamo continuità. Servono sessanta, settanta, ottanta minuti ad alta intensità. Mi piace una mezz’ala che si butta, non è un caso che Elmas si sia trovato in area. Sono contento dei giocatori, non solo del centrocampo. Chi ha meno spazio? A loro dico pazienza. Siamo in tanti. Sono contento di avere difficoltà di scegliere chi deve giocare. So che non è bello quando uno non gioca, l’importante è lavorare con serenità. A volte è difficile dire ad uno che non gioca mai di impegnarsi, è il nostro lavoro. Si fanno delle scelte”.

“Milik e Mertens possono giocare insieme, abbiamo tante opzioni”

Milik e Mertens possono essere un coppia o uno alternativo all’altro. Si può giocare anche con due attaccanti, in questo momento continuiamo sulla nostra strada. Mertens può fare qualsiasi ruolo, sono entrambi giocatori importanti. Politano può essere una buona opzione. E’ forte, ha velocità e tecnica. Ci può dare una grandissima mano. E’ diverso da Callejon, abbiamo tante alternative in tutte le posizioni, non solo sulla destra.

Guardare nuovamente la classifica? Oggi lo dirò ai ragazzi (ride, ndr). Sono scaramantico, domani non bisogna ricordare la classifica, bisogna giocare con umiltà. Ci possono mettere in difficoltà, dobbiamo avere il veleno addosso. La gara di domani dobbiamo vederla come una finale di Champions League“.

Luigi Ottobre