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Sono i più famosi, riconosciuti ed ascoltati del grande carico di esordienti sbarcati a Sanremo71. Primo posto in radio e su Spotify. Già dopo la prima esibizione, sono entrati nelle simpatie e nelle preferenze del grande pubblico. Hanno fatto ingresso da indie, escono dal Festival in mainstream. Comunque andranno le cose. La loro “Musica leggerissima” è una hit sicura che sarà adottata anche sui social (vedi i balletti Tik Tok già in trend) con le possibilità di salire sul podio finale che salgono in maniera vertiginosa. “Io, comunque, ho scommesso dieci euro su Ermal Meta, il ruolo di favoriti proprio non fa per noi”, scherza Lorenzo Colapesce, 37 anni siracusano, ancora emozionato dalla serata delle cover dove hanno cantato “Povera Patria” di Franco Battiato con il contributo in voce del Maestro. “Battiato ci ha cambiato la vita, ha ribaltato il paradigma della musica italiana e questo brano in particolare ci sembrava adatto al tempo che stiamo vivendo. Più che interpreti – sottolinea Antonio Dimartino, 38 anni palermitano – ci siamo sentiti messaggeri delle sue parole”. Il duo siciliano con i loro completi dandy sono da anni protagonisti della scena musicale autoriale prima in singolo e da dieci anni in duo, con tantissimi live all’attivo. Al primo Sanremo della carriera si sono ritrovati davanti ad un teatro vuoto dopo aver costruito proprio con attraverso il rapporto con il pubblico il loro successo. “Ci siamo incontrati su un palco, non su Instagram e la musica è quella che fai anche insieme al pubblico di cui senti il fiato. Non è un caso se i teatri esistono da 2500 anni”.

Antonio e Lorenzo durante un’esibizione

Alla vigilia dell’ultimo atto del Festival, la loro “Musica leggerissima” viaggia nei quartieri alti delle preferenze anche se Colapesce & Dimartino gettano acqua su fuoco. “Al televoto non siamo forti. Chi ci può votare a noi? Qualche parente di Solarino, il paese di Colapesce in provincia di Siracusa. Vuoi mettere Fedez? I suoi non sono followers ma un popolo…”. La loro canzone è una boccata di colore ed allegria in questo momento difficilissimo. Ci sono gli Anni 80 ed Alan Sorrenti, ci sono gli Empire of the Sun e i gelati mangiati sul lido. L’ingresso in scena della pattinatrice pluricampionessa, Paola Fraschini, riporta per un attimo nella scuola di “Saranno Famosi”. Ascolti “Musica Leggerissima” e ti viene voglia di farla ripartire subito un’altra volta. Per carità non definitela canzoncina facile in presenza degli autori: “In realtà nasce dall’osservazione del disagio psicologico che abbiamo visto intorno a noi, causato da questo anno di stop forzato per la pandemia. Veicola un messaggio pesante, dunque, ma stemperandolo nella struttura musicale, nelle parole, in modo che possa arrivare a tutti. Una canzone esistenzialista, che unisce la nostra anima di autori a quella della canzone pop per antonomasia. Cantiamo il grande potere che ha la musica di salvarci nei momenti difficili. Il brano parla anche di depressione e di quei buchi neri che si trovano spesso ad un passo da noi”.

Colapesce & Dimartino

ll 19 marzo uscirà “I mortali²”, doppio album che contiene, oltre tutti i brani del precedente “I mortali”, 10 nuove tracce tra cui la canzone in gara al Festival, la cover di “Povera Patria” e due chicche: la prima versione italiana di “Born to live” (“Nati per vivere”) di Marianne Faithfull e sei brani tratti dalla loro rispettiva discografia da solisti che si sono divertiti a scambiarsi o a suonare insieme. Colapesce & Dimartino già vincitori morali di questa edizione senza la classica giostra che senza sosta che ruota intorno alla settimana festivaliera. “Sono sincero – afferma Colapesce – questo Sanremo più silenzioso a me non dispiace. Sono uno che non fa vita mondana e alle undici e mezza vado già a letto. Il contorno festivaliero – ribatte Dimartino – mi avrebbe fatto piacere soprattutto in termini di relazioni umane. La kermesse sta stiamo praticamente vivendo dietro uno schermo…

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Vincenzo Lombardi