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MADDALONI- Si scrive Trenitalia e si legge «TreniTaglia». L’azienda silente agli appelli sindacali (filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil) sulla «mancata sicurezza sul trasporto pubblico locale». Silente sugli appelli per la mancata sicurezza nella stazione di Caserta. Silente dopo l’aggressione al capostazione di Piedimonte. Silente a tutte le richieste del personale viaggiante. Ora minaccia di sospendere, per ritorsione, le fermate dei treni regionali dalle ore 6 alle 12 e dalle 16 alle 20 a Maddaloni Inferiore. Meglio tardi che mai perché c’è voluta un’aggressione ad un capotreno e la devastazione, aggravata e prolungata del materiale rotabile, per ottenere una flebile, burocratica e unilaterale decisione. Tra l’altro inapplicabile. Infatti, l’azienda (ben consapevole della reazione durissima che avrebbe scatenato nei sindacati che rappresentano il personale viaggiante, parte lesa in queste vicende) e le ritorsioni degli utenti per l’interruzione di un servizio pubblico essenziale, si è salvaguardata dichiarando di sospendere la decisione. Sospesa la sospensione di fermata dei treni a Maddaloni Inferiore. Eppure le avvisaglie delle scorribande dei soliti ragazzotti erano state messe in evidenza in tempi non sospetti. «Invece di fare prevenzione –spiega Angelo Lustro –segretario provinciale della Filt-Cgil- si preferisce sempre fare sensazione. Lanciare allarmi e non fare vigilanza attiva. Ora apprendiamo che si vuole fare un’azione di vigilanza concertata con forze dell’ordine e polizia municipale. Quando l’abbiamo chiesto noi abbiamo ottenute alzate di spalle, pacche sulle spalle, silenzio e porte in faccia. Visto il conto danno presentato in Prefettura vorremmo anche noi sindacati presentare il nostro contro danni. Se fosse possibile dimostreremo, dati e e testimonianze alla mano, che bisognerebbe chiudere Caserta e soprattutto Napoli Centrale. Altro che minacciare la soppressione della fermata a Maddaloni Inferiore. Oltre ai proclami servono poliiche attive di collaborazione con il territorio. Certe levate di scydi lasciano il tempo che trovano. Infatti, per analoghi episodi si è fatto finta di nulla».
Ecco il comunicato di Trenitalia.Nelle ultime due settimane vandali in azione nella stazione Maddaloni Inferiore contro le vetture di treni regionali e il personale Trenitalia. Bilancio: numerosi vetri di porte e finestrini frantumati, intimidazioni e aggressioni al personale ferroviario.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, lunedì sera. Un gruppo di persone hanno distrutto 12 vetri di una carrozza del treno R 26248 Napoli – Caserta. Altre cinque vetture erano state vandalizzate fra domenica 28 e lunedì 29 gennaio.
In particolare, domenica 28, sull’R 26165 Caserta – Salerno una dozzina di ragazzi disturbava la fase di salita dei viaggiatori nella stazione Maddaloni Inferiore. Alla chiusura delle porte alcuni di loro vi si aggrappavano esternamente per saltare sulla banchina un attimo prima della partenza. La capotreno era già pronta ad azionare il freno di emergenza nel caso fosse stato necessario.
La sera stessa, il capotreno dell’R 26156 Battipaglia – Caserta è stato vittima di un vero e proprio agguato, sempre a Maddaloni Inferiore, dove due teppisti lo hanno atteso sul marciapiedi e, quando il ferroviere è sceso dal treno per le abituali operazioni di servizio viaggiatori, lo hanno insultato per poi aggredirlo con spintoni e sputi. Dopo averlo scaraventato a terra gli hanno sottratto il tablet aziendale dandosi alla fuga.
Per tutti gli episodi è stata presentata denuncia all’Autorità Giudiziaria.
In seguito a tali vicende, Trenitalia Campania aveva già predisposto, comunicandolo a Regione e Prefettura di Caserta, la cancellazione della fermata a Maddaloni Inferiore a tutti i treni fuori dalle fasce orarie 6.00/10.00 e 16.00/20.00 a partire da lunedì 12 febbraio.
Grazie alla disponibilità delle autorità competenti di presidiare stazione e treni con forze di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, il provvedimento ipotizzato dall’azienda è stato momentaneamente sospeso.
 

bocchetti