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MADDALONI- “Il carattere fondamentale della rotazione straordinaria è la sua immediatezza. Si tratta di valutare se rimuovere dall’ufficio un dipendente che, con la sua presenza, pregiudica l’immagine di imparzialità dell’amministrazione e di darne adeguata motivazione con un provvedimento”. A stabilirlo è la Delibera n. 215 del 26 marzo 2019 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Sul trasferimento della rettrice Pirozzi, c’è il decreto, ma la motivazione rimanda ad ispezioni, i cui contenuti sono chiariti forse in altri atti e probabilmente anche riservati.“La misura, pertanto, deve essere applicata non appena l’amministrazione sia venuta a conoscenza dell’avvio del procedimento penale”. Qui non ci siamo, perché non si ha notizia di procedimenti penali.“L’avvio del procedimento di rotazione richiede da parte dell’amministrazione l’acquisizione di sufficienti informazioni atte a valutare l’effettiva gravità del fatto ascritto al dipendente”. In questo caso ha agito correttamente l’On. Antonio Del Monaco, chiedendo al Ministro Bussetti di fare chiarezza al più presto. Un fatto è certo: “l’avvio del procedimento di rotazione richiede da parte dell’amministrazione l’acquisizione di sufficienti informazioni atte a valutare l’effettiva gravità del fatto ascritto al dipendente”.E’ sempre l’ANAC a sancirlo nelle linee guida in materia di applicazione della misura della rotazione straordinaria. Infine, sempre secondo l’Anac:“Il provvedimento, poiché può avere effetto sul rapporto di lavoro del dipendente/dirigente, è impugnabile davanti al giudice amministrativo o al giudice ordinario territorialmente competente, a seconda della natura del rapporto di lavoro in atto. Particolare attenzione va posta sulla rotazione straordinaria applicata ad un soggetto titolare di incarico dirigenziale”. Anche sui tempi, l’Anac detta regole precise:“Dato il carattere cautelare del provvedimento, destinato a una durata auspicabilmente breve, le amministrazioni potrebbero prevedere, nei loro regolamenti di organizzazione degli uffici, che l’incarico dirigenziale sia soltanto sospeso e attribuito non in via definitiva, ma interinale, ad altro dirigente”. Più passa il tempo e più diventa difficile capire che cosa sia successo al Convitto G. Bruno di Maddaloni. Ad oggi abbiamo solo poche certezze: i documenti di solidarietà, l’intervento e l’interrogazione dell’On. Antonio Del Monaco e il trasferimento della Dirigente Pirozzi, avvenuto con atto monocratico. A quanto la verità? Giornale news andrà avanti nel tentativo di cercare un perché all’inspiegabile allontanamento della Dirigente. Nel frattempo tra le bocche cucite e i silenzi dei sindacati e delle associazioni dei Dirigenti Scolastici, si sta consumando probabilmente un dramma, che sta mettendo a dura prova una persona integerrima e stimata non solo dal personale del Convitto.

Redazione