All’attenzione della signora Pirozzi,
ho ricevuto dall’Avvocatura dello Stato su sollecito della signora Pirozzi l’invito diffida a pagare circa ottomila euro per le parcelle liquidate all’avvocato scelto a dirimere la Questione TELECOM; spiego: quando Ho preso servizio al Convitto Nazionale ho trovato un debito contratto sotto il rettore buonanima Pascarella per 52000 euro:era scaduto il tempo della notifica e nessuno,chiaramente aveva impugnato la condanna. Mi sono messo in moto ,per evitare che la somma fosse affibbiata agli eredi del povero Ciro. Ma i tempi erano strettissimi e rivolgersi all’Avvocatura dello Stato con i tempi biblici che ciò comporta,sconsigliabile ed ho incaricato a stretto giro l’avvocato Di Nuzzo,stimato professionista,che è riuscito a far sospendere l’esecutività e a trattare il versamento di quanto dovuto in comode rate. Nel frattempo si provvedeva a notificare ai dipendenti che avevano beneficato delle Carte Telecom, le somme dovute.
Non credo si potesse fare di meglio nel pochissimo tempo a disposizione.
Ebbene,il primo atto della nuova dirigente del Convitto,signora Maria Pirozzi,è stato quello di inviare tutto all’Avvocatura dello Stato che mi intima il pagamento.
E’ una vigliaccata senza altri aggettivi … per il Convitto ho dato tre anni di vita ed attività e rivendico orgogliosamente di averlo portato a livelli di grande spolvero.
Quest’anno già il Convitto ha perso numerose iscrizioni e c’è ancora l’effetto alone … vedremo presto a cosa lo porterà la disamministrazione in atto.
Nel frattempo sottolineo questo agire da squali nei confronti di un collega che probabilmente si invidia senza saperlo imitare.
Non si fa carriera gettando a mare i colleghi. Io mi difenderò nelle sedi opportune ma nel frattempo affido alla stampa queste note.
Michele Vigliotti