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NAPOLI- (di Elio Bove) A sei mesi dalla firma del piano d’azione del governo per la Terra dei fuochi, a tre mesi dall’istituzione della cabina di regia governativa affidata all’ing Curcio, in Prefettura a Napoli sono stati analizzati i dati del primo quadrimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018. Sono aumentati i controlli, sequestri e anche gli arresti. Nelle due province di Napoli e Caserta, le attività controllate sono aumentate da 469 a 506; quelle sequestrate da 119 a 132; i veicoli sequestrati da 340 a 393, le persone controllate da 2930 a 4190, le arrestate da 19 a 30. Funziona la cooperazione tra il Ministero dell’Ambiente e della Difesa. In particolare, il Ministero della Difesa ha deciso di impegnare, oltre quanto già schierato dall’Esercito, anche ulteriori assetti e capacità operative resi disponibili dall’Aeronautica; così oggi, satelliti, aerei, droni, piattaforme terrestri e analisti dei dati immagine coopereranno in un sistema integrato che utilizza il paradigma ben noto in ambito militare, denominato ISR (Intelligence, Sorveglianza, Ricognizione).In tale contesto gli assetti dell’Aeronautica Militare saranno presto impiegati nelle attività di sorveglianza aerea e raccolta informativa su aree ampie o specifici punti di interesse, con l’impiego di sensori provenienti da diverse piattaforme.Attualmente è in corso una sperimentazione proprio nella Terra dei Fuochi, con l’obiettivo di estendere l’attività di monitoraggio e intelligence anche in altre zone di Italia. Nelle sole ultime due settimane sono state compiute 4 missioni (per un totale di circa 10 ore di volo) ed altre sono previste nei prossimi giorni.Per le prossime missioni è stato già pianificato l’impiego dei velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ-9.E’la prima volta che tale tecnologia militare viene impiegata per affrontare problematiche ambientali, ponendo sicuramente l’Italia ai primi posti ed ai massimi livelli di eccellenza per l’impegno istituzionale in campo ambientale.

Redazione