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MADDALONI- Le opere non si sa se verranno completate e quando saranno consegnate. Intanto, si sono materializzati oltre «due milioni di euro per i lavori di messa a norma, funzionale e impiantistica per adeguare il presidio di San Felice a Cancello». E’ la seconda parte dei finanziamenti (appena resi disponibili dalla direzione generale dell’Asl), destinati alla ristrutturazione, ammodernamento e riqualificazione logistica dei nosocomi (fondi ex art. 20), che si sommano ai 2,8 milioni di euro destinati a Maddaloni. Con effetto immediato, nel periodo di semichiusura estiva o contrazione dei reparti, aprono i cantieri. E finalmente anche San Felice a Cancello si prepara ad organizzare le strutture secondo le nove indicazioni del «Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera». Parte il rifacimento dell’impianto elettrico, delle condotte dei gas medicali, dell’ossigeno. Ma soprattutto, secondo il progetto esecutivo affidato alla Sintec srl, è prevista la «ristrutturazione dell’intero terzo piano del presidio» che attualmente ospita la cardiologia e che, a regime, dovrebbe essere adeguato per ospitare i servizi di geriatria, lungodegenza e in parte anche di oncologia. Fin qui gli annunci. Poi c’è la lista d’attesa delle opere in sospeso. Si parte dall’Hospice di San Felice Cancello: il servizio, destinato ad accogliere malati terminali e ad erogare cure palliative, doveva essere inaugurato un anno fa (nel luglio 2018). Non ha aperto i battenti, come promesso, nemmeno il 31 maggio scorso dopo sette mesi aggiuntivi concessi per completare i lavori.  I «lavori spezzatino» continuano: infatti, nonostante le risorse finanziarie disponibili, a Maddaloni la facciata esterna è stata rifatta a metà, grazie alla prima tranche dei 2,8 milioni di euro. A metà completati pure i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso: manca la costruzione della camera calda, il completamento del percorsi pulito-sporco, l’adeguamento della sala d’attesa e degli accessi. Opere già finanziate per circa 300 mila euro. A 16 anni dall’inaugurazione, si aspetta ancora l’adeguamento dell’impianto di microclimatizzazione nelle quattro sale operatorie, rimandato a settembre prossimo. Molti annunci, tante delibere e pochissimi lavori. La sanità pubblica può attendere? E continua il silenzio, sbadato, complice o colpevole, Tutti al mare, ne parliamo al ritorno? Poi tutti alle urne, ci sono le provinciali meglio parlarne dopo. Poi si ritorna alle urne per le regionali, è più prudente parlarne dopo… L’importante è mantenere la consegna del silenzio. Silenzio, si vota… 

Redazione