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ESEGUITA UNA MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE NEI
CONFRONTI DELL’IMPRENDITORE NEL SETTORE DEL
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI LUIGI FERRARO, FRATELLO DI NICOLA,
EX CONSIGLIERE DELLA REGIONE CAMPANIA. SEQUESTRATI BENI
NELLE PROVINCE DI CASERTA E FOGGIA PER UN VALORE DI OLTRE
1 MILIONE DI EUR
In esecuzione di apposito decreto emesso dalla Sezione per l’applicazione di misure di
prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, personale della Questura e
del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha sottoposto a sequestro
immobili, siti nelle provincie di Caserta e Foggia, beni mobili registrati e rapporti finanziari
per un valore di oltre 1 milione di euro, nella disponibilità di FERRARO Luigi [nato a
Casal di Principe (CE) il 19.01.1964], già imprenditore nel settore del trattamento dei rifiuti.
Il destinatario della misura è fratello di FERRARO Nicola, ex esponente politico di rilievo
regionale (consigliere della Regione Campania eletto nelle fila dell’Udeur in data
03.04.2005) e imprenditore sempre nel settore del trattamento dei rifiuti, già attinto nel
2017 da misura di prevenzione patrimoniale, unitamente al quale è stato definitivamente
condannato, in data 16.04.2015, con sentenza passata in giudicato per concorso esterno
in associazione di tipo mafioso.
L’esecuzione del sequestro dei beni rappresenta l’epilogo della complessa e articolata
attività investigativa svolta – con il coordinamento della Sezione per l’applicazione di
misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – dalla Divisione
Polizia Anticrimine della Questura di Caserta e dal Nucleo di Polizia Economico-
Finanziaria di Caserta che ha permesso di ricostruire gli asset patrimoniali e finanziari
nella disponibilità, diretta e indiretta (tramite i suoi familiari), di FERRARO Luigi acquisiti
con i proventi delle attività illecite commesse nel tempo.
Come evidenziato nel provvedimento della Sezione per l’applicazione di misure di
prevenzione, nell’ultimo ventennio FERRARO Luigi, insieme al germano Nicola, per
garantirsi il successo imprenditoriale ha intrattenuto rapporti di affari con i gruppi criminali
che controllano il territorio casertano, ove l’ex Consigliere regionale Nicola ha intrapreso la
sua carriera politica in modo da poter incrementare la propria influenza sugli organi
decisionali degli enti locali e ottenere più facilmente l’aggiudicazione di appalti per la
raccolta dei rifiuti solidi urbani, avendo ragione in tal modo di una – pur agguerrita –
concorrenza.
Pertanto, la pericolosità sociale di FERRARO Luigi è da ricollegarsi alla sua posizione di
rilievo all’interno della consorteria facente riferimento alla famiglia Schiavone, egemone sul
potente sodalizio criminale noto come “clan dei casalesi”, a tutt’oggi vivo e operante in
modo dominante nell’area casertana e con ramificazioni in altre località italiane e
all’estero. Il monopolio di tale compagine criminale si sostanzia, tra l’altro, nel controllo
sistematico delle attività economiche, anche attraverso la gestione esclusiva di interi
settori imprenditoriali e commerciali, e tramite il conseguimento di concessioni e di
autorizzazioni amministrative, l’acquisizione di appalti e servizi pubblici, nonché l’illecito
condizionamento dei diritti politici dei cittadini in modo tale da influire sulla composizione e
sulle attività degli organismi rappresentativi locali. Peraltro, esiste un diretto rapporto di
affinità di FERRARO Luigi con il capo clan, Francesco SCHIAVONE, detto “Sandokan”,
capo indiscusso del menzionato sodalizio criminale, da molti anni ristretto in regime
detentivo speciale ex art. 41-bis O.P: invero, la moglie di FERRARO Luigi, SCHIAVONE
Nicolina (cl. 1969), è cugina proprio di SCHIAVONE Francesco. Rapporto familiare,
questo, che ha determinato notevoli problemi alle società riconducibili ai fratelli FERRARO
per l’acquisizione dei c.d. certificati antimafia, tanto da spingerli a realizzare le condotte di
interposizione fittizia che sono state loro contestate in vari procedimenti penali.
Una volta delineata la pericolosità sociale qualificata di FERRARO Luigi, al fine di
disvelare l’origine del rilevante patrimonio dello stesso e del suo nucleo familiare, è stata
acquisita, con riferimento all’ultimo ventennio, copiosa documentazione, tra cui i contratti
di compravendita dei beni nonché numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel
tempo l’intero nucleo familiare investigato, verificando poi, per ogni transazione, le
connesse movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della necessaria provvista
economica. Il materiale così reperito è stato oggetto, pertanto, di circostanziati
approfondimenti che hanno consentito di accertare che gran parte dei beni entrati nella
disponibilità del proposto e dei propri stretti congiunti è stata acquistata con proventi
ottenuti grazie alla stretta contiguità dell’ex imprenditore al “clan dei casalesi”.
In esecuzione del decreto emesso dai Giudici della Sezione per l’applicazione di misure di
prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono stati, quindi, sottoposti a
sequestro in vista della successiva confisca n. 2 fabbricati, n. 34 terreni, n.1 autovettura e
disponibilità finanziarie presenti in numerosi conti correnti e conti di deposito a risparmio,
per un valore stimato pari a oltre 1 milione di euro.

bocchetti