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MADDALONI- Dovrà scalare una montagna il nuovo direttore di esecuzione del contratto della Nu. Il servizio non soddisfa. Lo spazzamento non funziona. Ma la tutto il sistema di raccolta, differenziazione e trasporto dei rifiuti è lontano dallo soglia  minima ammesso per legge. Un dato su tutti: la raccolta differenziata non supera (da 5 anni) il 35 per cento. E poi c’è sempre l’eterno contenzioso tra comune, Buttol e dipendenti. Così, l’ente locale si affida al «direttore di esecuzione del contratto Nu» (Dec). E’ un arbitro, un garante ma anche un sanzionatore. Ma il lavoro dell’arch. Filippo Virno non sarà in discesa. Il 2021 è cominciato nel peggiore dei modi: da quattro giorni, la raccolta dei rifiuti, di fatto, è a singhiozzo. Non in tutte le aree, e non dappertutto, è garantita la rimozione dei rifiuti. Lo spazzamento poi lascia molto a desiderare. La sensazione, girando da giorni, è che il personale della Buttol sia diventato, dopo i mesi dei contenziosi sindacali, totalmente anarchico: non si comprende quale sia l’orario effettivo di lavoro, le zone di competenza e le mansioni effettivamente svolte e quali gli standard qualitativi da garantire. Diventa un miracolo incrociare un operatore ecologico dopo le 9.30 del mattino. Ma quale è l’orario di lavoro canonico? E quali i percorsi delle navette. Anche la rimozione dei rifiuti differenziati è lacunosa. Così, nello stesso quartiere non dappertutto arriva la rimozione. Torneranno le multe, le contestazioni e le segnalazioni dei disservizi. Ma serviranno a ben poco. Quello del Dec si preannuncia un lavoraccio. Si occuperà di tutto ciò che non c’è: «attività dì coordinamento, direzione controllo tecnico e contabile» dei servizi di igiene urbana. Ma anche delle attività accessorie (dal decespugliamento, al lavaggio della strade, alla sanificazioni fino al pulizia delle caditoie) che l’attuale gestore unico non garantisce e che sono oggetto di continue sanzioni  del comune. E poi ci saranno le attività quotidiane di   «verifica sulla regolarità dell’esecuzione dei servizi e di erogazione delle prestazioni» in materia di igiene urbana. Insomma, c’è da scalare una montagna.

Redazione