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MADDALONI- Bisognerà aspettare circa 48 ore per conoscere i dati sull’inquinamento potenziale, reale o ipotetico causato dal rogo del deposito dei contenitori per prodotto ortofrutticoli in via Carrarone. Il ciclo di campionamento dei materiali aerodipersi durerà 24 ore a cui bisogna aggiungere i tempi di analisi dei filtri. E questo per quanto riguarda il controllo dell’aria. In corso anche i prelievi del terreno superfiale per misurare la ricaduta del particellato. Sono cominciate le verifiche delle aree circostanti il deposito e di tutte quelle interessate dal fall out o ricaduta delle ceneri. Le operazioni sono seguite dall’assessore all’ecologia Salvatore Liccardo e dal comandante Domenico Renga. Intanto, in attesa del pronunciamento degli ispettori dei Vigili del Fuoco e degli atti della Procura della Repubblica (che ha sequestrato il deposito) arrivano i primi due provvedimenti restrittivi di natura amministrativa. Come ampiamente annunciato e spiegato ieri pomeriggio, tutti gli atti del sindaco Andrea De Filippo saranno sinergici con l’operato degli organi di controllo. Intanto, si accinge a firmare due ordinanze restrittive: si fa divieto (fino a verifiche e indicazioni contrarie degli organi di controllo ambintale), di coltivazione, commercializzazione utilizzo di prodotti agricoli nonché di pascolo entro un raggio di 500 metri dal luogo dell’incendio. La seconda è invece perentoria: si ordina al proprietario di rimuovere i rifiuti combusti, speciali e tutti quelli esistenti all’interno dell’area sottoposta a sequestro.

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