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Rilanciare il settore attraverso un cambiamento radicale: qualità del prodotto e promozione della filiera

SANTA MARIA A VICO – Trasformare i problemi e le criticità dell’economia agricola in opportunità per rilanciare l’intero settore. È questo il principale obiettivo dell’incontro promosso dal Rotary Club Maddaloni Valle di Suessola, che ieri ha messo intorno ad un tavolo i sindaci del distretto rotariano da una parte, Coldiretti e assessorato regionale all’agricoltura dall’altro. In mezzo loro, coltivatori ed imprenditori agricoli il cui settore è tra quelli più appesantito dall’attuale peggioramento della crisi economica. «L’idea di una discussione sul rilancio del settore agricolo e sulle opportunità ad esso destinate – dichiara Maria Carola, presidente del Rotary Club Maddaloni Valle di Suessola – mi è venuta vedendo i numerosi campi coltivati e lavorati, percorrendo tutte le mattine le strade che collegano Caserta a Benevento. Abbiamo pensato di mettere insieme le istituzioni, gli enti e gli operatori del settore, per sollevare i problemi e le criticità esistenti nel settore agricolo dell’intera valle e studiare soluzioni e prospettive future». Una vera e propria risorsa economica, un tesoro prodotto dalla terra: dall’oro giallo dell’olio, all’oro rosso della mela annurca, passando per le nocciole di Talanico, alla noce di Sorrento, per non dimenticare la storica patata novella. Presenti tutti i comuni, con le conclusioni affidate a Nicola Caputo, assessore regionale all’agricoltura. A fare gli onori di casa, Veronica Biondo rotariana e vice sindaco di Santa Maria a Vico. La sfida lanciata dal Rotary è subito colta dagli amministratori coinvolti. «Dobbiamo essere solidali con gli imprenditori agricoli – dichiara Andrea Pirozzi, sindaco di Santa Maria a Vico – a maggior ragione dopo la grave crisi acuita dalla guerra. Dobbiamo chiedere a viva voce che il governo sblocchi fin da subito le risorse per il settore». Raccoglie la sfida anche Giuseppe Vinciguerra. «Oggi dobbiamo chiederci – afferma il primo cittadino di Cervino – non tanto cosa possa fare un imprenditore agricolo per rilanciare il settore, ma cosa facciamo noi sindaci per questi imprenditori. Va valorizzata questa ricchezza e forse rilanciata l’idea di un’unione dei comuni agricola». Una strategia comune, ma anche un cambio di passo. «Dovremo essere in grado – dichiara Francesco Bruzzo, sindaco di Valle di Maddaloni – a indirizzare e guidare gli imprenditori a fare rete e creare indotto: da piccoli imprenditori bisogna diventare aziende agricole strutturate». Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Guida. «Mettersi insieme per ottenere marchi dop e doc – commenta la fascia tricolore arienzana – anche così i nostri prodotti varranno di più sul nostro mercato». Unire e fare rete tra operatori agricoli, ma anche tra Enti Comunali. Lo richiedono a viva voce l’assessore Mario Verlezza in rappresentanza del sindaco di San Felice a Cancello e Andrea De Filippo, sindaco di Maddaloni. «Uniti anche per avere più forza, quando rivendicheremo le esigenze del nostro territorio innanzi all’assessore Caputo – dichiara il primo cittadino maddalonese -. L’agricoltura viene da tutti chiamata attività primaria; un ossimoro perché oggi nei fatti è un’attività sussidiaria. Occorre che la ricchezza del nostro territorio resti nel nostro territorio e quindi favorire i processi per i quali possano svilupparsi tutte le attività connesse alla coltivazione, fino ad arrivare alla trasformazione dei prodotti». È Roberto Mazzei ad affrontare la questione per conto del Rotary Club. «Ai sindaci va chiesto un solo impegno: iniziare con ascoltare le esigenze degli agricoltori per mettere in campo anche solo piccole azioni – dichiara Mazzei – in grado di alleviare le molteplici problematiche del settore. Sediamoci, ascoltiamo gli imprenditori e nello stesso tempo progettiamo insieme. L’impresa agricola va rinnovata, così come è cambiato il prodotto e il mercato. Oggi la chiave è nell’aggregazione per creare percorsi nuovi. Non a caso la stessa Coldiretti sta rilanciando forte due tematiche progettuali: i Consorzi Agrari e Filiera Italia. In questo senso va riscoperto il ruolo sociale dell’agricoltura, allargano i servizi che erogano, come nel settore degli agriturismi e sfruttare i relativi finanziamenti che già a settembre saranno operativi. Come a breve saranno operative le nuove misure dei Psr, senza dimenticare le opportunità della 4.0 e dei finanziamenti relativi ad innovazione e tecnologia». Fa eco Manuel Lombardi, presidente di Coldiretti di Caserta. «Occorre una rivoluzione culturale – commenta Lombardi -, una rivoluzione che abbracci tutti. Da una parte bisogna fare in modo che i cittadini dei nostri territori acquistino i prodotti del nostro territorio; dall’altra che le imprese agricole investano su formazione e professionalità per stare al passo coi tempi». A concludere i lavori, l’assessore regionale Nicola Caputo che ha sintetizzato tutte le iniziative economiche che presto saranno attivate dalla Regione Campania in termini di PSR e Bandi di Filiera. Nicola Caputo ha affrontato anche il problema della ripartizione delle risorse economiche tra le varie province, «Problema – annuncia Caputo – che sarà affrontato prossimamente, con la convocazione degli stati generali dell’agricoltura alla presenza di sindaci ed assessori». La sfida lanciata dal Rotary non si ferma al convegno e va oltre. «Non si può concludere una simile discussione – termina Maria Carola – senza dare prosecuzione alle tematiche poste. Abbiamo, quindi, intenzione di creare una piattaforma digitale sui cui si iscriveranno agricoltori e agroimprenditori. Lavoreremo inoltre all’istituzione, sul nostro territorio, di una fiera d’area di campagna amica condotta da Coldiretti». Presenti ieri sera presso la Sala Sant’Eugenio de Mazenod – Complesso Aragonese di Santa Maria a Vico, anche il Direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli, il presidente di zona Giovanni Carfora, il Segretario di zona Antonio Canzanella gli operatori Coldiretti Arturo Villetti,Luigi Zimbardi.

Redazione On Line