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Prima la riunione della commissione medica della FIGC; poi il consiglio straordinario di Lega Calcio: si programma la ripresa della Serie A

Prima la Serie A; poi la B; infine la C: una partenza a scaglioni, come indicato chiaramente dal presidente della FIGC Gabriele Gravina. Il tutto seguendo il protocollo che sta mettendo a punto il comitato medico-scientifico della Federcalcio. La prima parte del documento prevede per le squadre un ritiro “isolato” per la fase iniziale della ripresa degli allenamenti. Il che potrebbe rappresentare un problema (di spesa) per i club privi di strutture alberghiere all’interno dei propri centri sportivi. Sarà necessario per queste società trovare un albergo e sanificarlo.

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72 o 96 ore prima dell’inizio del ritiro, l’intero “gruppo squadra” di ogni club dovrà essere sottoposto ad uno screening. Per gruppo squadra s’intende giocatori, staff tecnico, medici, fisioterapisti, magazzinieri, dirigenti e altri dipendenti quali chef, autisti e così via. Saranno sottoposti a tamponi, test sierologici, visita clinica e analisi strumentali e del sangue. Se i risultati saranno negativi per tutti – e trovandosi in ritiro – non dovrebbero sorgere problemi per l’allenamento. Tuttavia le modalità degli allenamenti dovranno seguire le linee del protocollo stesso, che dovrà anche stabilire come deve essere gestito il ritiro e in che modo utilizzare le diverse strutture, come gli spogliatoi, la sala medica e fisioterapica. Una volta terminato, il protocollo sarà consegnato a Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza, rispettivamente Ministro dello Sport e della Salute.

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Nel frattempo la Lega Calcio continua a lavorare nel tentativo di stabilire una data che segni la ripartenza del campionato. Prima però si vorrebbe dar precedenza alla Coppa Italia: restano infatti da disputare le due semifinali di ritorno – JuventusMilan e NapoliInter – oltre alla finale. L’idea è di far giocare i due match il 26 e il 27 maggio e successivamente far ripartire il campionato, disputando prima i recuperi della 25ª giornata e poi le restanti 12. Se così dovesse accadere, è altamente probabile che si scenderà in campo ogni tre giorni.

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Luigi Ottobre