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In EvidenzaMADDALONI- Avevamo detto e scritto che Rfi va avanti come un treno. E il treno è arrivato questo pomeriggio: il progetto esecutivo della nuova infrastruttura è stato consegnato nelle mani dell’assessore Giuseppe D’Alessandro. Nemmeno il tempo di redigere e pubblicare la delibera, che sancisce l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale, che già è pronto il progetto. Rfi sta pressando tutti: il comune, i gestori dei sottoservizi (Tim, Italgas, l’acquedotto comunale) e la Soprintendenza, che in ossequio ad una tradizione di straordinaria lentezza, ancora non ha risposto. La Procura, che segue passo passo tutti gli atti della fase di progettazione, chiede certezza sulla ricostruzione dell’opera. E Rfi è pronta pure all’affidamento delle opere appena approvate. Tempi strettissimi. Se tutto andrà, secondo il cronoprogramma di Rfi, per la seconda metà dell’anno cominceranno i lavori o comunque tutti gli interventi propedeutici all’attivazione del cantiere. Entro la fine del 2020, il nuovo Ponte Vapore dovrebbe essere quasi pronto e forse inaugurato. Con una spesa di circa 2 milioni e mezzo di euro parte il primo progetto di ammodernamento della rete ferroviaria e della viabilità locale. Il Ponte sarà lineare è fungerà da naturale continuazione dell’attuale sede strada di via Cancello. Due ampia carreggiate per ambo i sensi di marcia e due marciapiedi laterali (oggi del tutto inesistenti) da ambo i lati. Una struttura capace, in contemporanea, di soddisfare il transito veicolare sostenuto, quello dei mezzi pesanti e quello (oggi totalmente negato) dei pedoni e dei ciclisti. Ma secondo le ultime direttive, emerse nel Consiglio Comunale, c’è un ferma volontà di restituire a via Cancello l sua vocazione residenziale e fermare il transito del traffico pesante da dirottare sul altri assi viari interprovinciali.
Terminato il turno di lavoro, non aveva fatto rientro presso la sua abitazione di Grottaminarda, facendo perdere le proprie tracce. La 34enne si sarebbe allontanata con intenzioni suicide e con tutta probabilità avrebbe portato a termine il suo intento, senza l’intervento dei Carabinieri. Dopo qualche […]
Dalla RegioneTerminato il turno di lavoro, non aveva fatto rientro presso la sua abitazione di Grottaminarda, facendo perdere le proprie tracce.
La 34enne si sarebbe allontanata con intenzioni suicide e con tutta probabilità avrebbe portato a termine il suo intento, senza l’intervento dei Carabinieri.
Dopo qualche ora di angoscia e ricerche, questa notte i Carabinieri della Stazione di Dentecane, unitamente ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Mirabella Eclano, hanno rintracciato la giovane donna nell’area industriale di Venticano, in stato di incoscienza nella sua autovettura.
Dopo aver prontamente forzato la portiera del veicolo, i militari hanno praticato le prime manovre di rianimazione alla donna fino all’arrivo dei sanitari del 118 che l’hanno trasportata all’ospedale di Avellino dov’è tuttora ricoverata.
All’interno dell’auto è stata rinvenuta una confezione vuota di ansiolitici.
«All’indomani dell’approvazione della mozione sul sito di compostaggio a Maddaloni da parte del Consiglio comunale in città si è sviluppato un dibattito che non ha nulla a che vedere con quello che è stato votato ieri. Abbiamo assistito ad un’azione di terrorismo psicologico che ha […]
Cronaca«All’indomani dell’approvazione della mozione sul sito di compostaggio a Maddaloni da parte del Consiglio comunale in città si è sviluppato un dibattito che non ha nulla a che vedere con quello che è stato votato ieri. Abbiamo assistito ad un’azione di terrorismo psicologico che ha spostato l’attenzione da quello che è il vero problema: il ciclo dei rifiuti. Non è una partita tra chi vuole inquinare e chi non vuole inquinare o tra chi pensa di salvare vite umane e chi vuole uccidere tutti con l’inquinamento. Da figlio di un padre morto trent’anni fa di tumore, così come tutti i suoi fratelli ritengo che oggi chi ha scelto di avere un ruolo pubblico debba impegnarsi per dare finalmente una soluzione allo smaltimento dei rifiuti per permettere che il ciclo si completi e si evitino i disastri ecologici e sanitari di un paio di settimane fa». Netta la presa di posizione del capogruppo del Partito democratico Angelo Campolattano dell’approvazione della mozione presentata dal collega di minoranza Angelo Tenneriello. «Ci tengo a precisare che quello di ieri è un atto di indirizzo politico che, ora, deve essere sostanziato da un punto di vista tecnico – ha chiosato – in altre parole, non abbiamo deciso nulla, se non espresso la volontà di realizzare un impianto ad impatto ambientale zero che possa permettere di completare il ciclo dei rifiuti senza gravare in maniera così pesante come accade oggi sulle finanze dei maddalonesi e che, anzi, consente una riduzione significativa delle tasse». Campolattano va diretto alla questione. «I fatti dicono che pensare di realizzare impianti a Maddaloni non è una cosa che ci deve fare paura – ha aggiunto – Purtroppo, le emergenze cicliche di cui la città è vittima, non ci offrono percorsi differenti. Chiaramente, quando parliamo di impianti, dobbiamo sapere di cosa parliamo e, soprattutto, a che cosa andiamo incontro come maddalonesi. A prescindere da tutto, magari chiedendo un consulto all’università e all’Arpac, è opportuno che ci sia uno studio per individuare l’area più idonea e meno impattante sulla città per realizzare l’impianto». L’esponente del Partito democratico sgombera il campo dai rischi sulla salute. «Quella dell’impianto di compostaggio potrebbe essere una soluzione perseguibile per la città di Maddaloni, dal momento che, è quella meno impattante per la noi tutti. Non è un caso che in molte grandi città del Nord o straniere tali impianti esistono e funzionano, quelle città che spesso prendiamo a modello di civiltà. Certamente se lo hanno adottato come sistema non sono meno intelligenti di noi… – ha spiegato – Nell’impianto di compostaggio viene trattato l’umido, gli scarti di cucina, di giardino che vengono lavorati ad una temperatura bassa che non supera i 70 gradi. Questa cosa, secondo studi accreditati, non comporta alcun rischio per la salute dei cittadini. Inoltre, tale operazione, comporterebbe una riduzione sostanziale della Tari per i maddalonesi che oggi pagano la tariffa più alta in assoluto. Giusto per dare l’idea per uno studio professionale a Maddaloni paghiamo quasi 15 euro al metroquadro contro i circa undici di Caserta. 4 euro in più al metro quadro per una distanza di pochi chilometri. Per le utenze domestiche tra Maddaloni è Marcianise, la tariffa si differenzia di 70 centesimi. 3,20 euro contro i 2,50 euro». Campolattano mette anche in evidenza gli errori da non commettere. «Chiaramente la gestione dell’impianto di compostaggio non è semplice – dice – Il rischio più grande è quello della puzza che si sviluppa non perché l’impianto emani cattivi odori, ma, perché non c’è una corretta gestione della raccolta differenziata. Un impianto che funziona a regola d’arte deve avere tutti i rifiuti differenziati in maniera corretta, gettati in apposite buste biodegradabili e in un piazzale che deve funzionare in maniera perfetto. Si tratta di operazioni complicate che comportano un’educazione del personale della raccolta e dei cittadini. Parallelamente all’impianto, quindi si deve pensare a gettare le basi per un suo corretto funzionamento».
L’estate della Mozzarella di Bufala Campana Dop è all’insegna della cultura. Per la prima volta il Consorzio di Tutela è partner del Ravello Festival, l’evento internazionale dedicato all’arte e alla musica, sotto la guida del commissario Mauro Felicori. In particolare, il Consorzio sostiene e presenta […]
Dalla RegioneL’estate della Mozzarella di Bufala Campana Dop è all’insegna della cultura. Per la prima volta il Consorzio di Tutela è partner del Ravello Festival, l’evento internazionale dedicato all’arte e alla musica, sotto la guida del commissario Mauro Felicori.
In particolare, il Consorzio sostiene e presenta il “Concerto dell’alba”, l’appuntamento più suggestivo del cartellone, già sold out da mesi. Nella notte tra il 10 e l’11 agosto, alle 4.45 del mattino, andrà in scena il concerto sulla terrazza dell’infinito, sospesa tra terra e cielo. A esibirsi sarà l’orchestra filarmonica salernitana “Giuseppe Verdi”, diretta dal maestro Lorenzo Passerini, su musiche di Grieg, Puccini, Stravinskij e Mendelssohn.
E per i circa 600 spettatori previsti ci sarà anche una sorpresa: subito dopo il concerto, sarà servita la mozzarella di bufala campana Dop a colazione, accanto a un dolce tipico, le Santarosa preparate però con ricotta di bufala campana Dop, commissionate dal Consorzio di Tutela alla storica pasticceria Pansa di Amalfi.
“L’affinità elettiva con Ravello si inserisce nel solco delle scelte già messe in atto dal Consorzio e finalizzate a promuovere il legame tra beni culturali ed eccellenze enogastronomiche”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
“Da due anni – aggiunge – la sede del nostro organismo di tutela è stata trasferita nelle Reali Cavallerizze della Reggia di Caserta, grazie a un progetto pilota in Italia. Inoltre il Consorzio ha intensificato i rapporti di collaborazione con gli altri Consorzi italiani, portatori di cultura nel mondo del food”.
Il commissario Felicori plaude all’iniziativa: “Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop – sottolinea – negli ultimi anni ha adottato una strategia comunicativa precisa che lo ha messo al centro dell’attenzione. Fra le scelte compiute, due mi sembrano di grande prestigio: l’insediamento nella Reggia di Caserta, uno dei monumenti più importanti d’Europa, e l’accordo con il Ravello Festival, manifestazione essa stessa internazionale. Del resto mondiale è la vocazione di questo straordinario prodotto campano, del resto cultura e gastronomia vivono ormai insieme e si arricchiscono l’un l’altra. Sono coinvolto in ambedue queste iniziative del Consorzio, e dunque ringrazio in modo speciale il presidente Raimondo, il direttore Saccani e tutto il Consiglio di amministrazione”.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise (CE), in San Nicola La Strada (CE), durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, hanno proceduto all’arresto, per detenzione ai fini di spaccio, dei cittadini del Gambia, B. […]
Dalla ProvinciaI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise (CE), in San Nicola La Strada (CE), durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, hanno proceduto all’arresto, per detenzione ai fini di spaccio, dei cittadini del Gambia, B. A., cl. 2000, e J. K., cl. 1998, entrambi in Italia senza fissa dimora.
I militar dell’Arma hanno bloccato i due mentre cedevano una dose di Hashish, del peso complessivo di gr. 2,07, ad un occasionale acquirente, subito identificato e segnalato alle autorità competenti.
Gli arrestati, a seguito di perquisizione personale, sono stati trovati in possesso anche di € 165.00 in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Gli stessi sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
MADDALONI- Accende gli animi e il dibattito la questione della gestione dei rifiuti (anche alla vigilia di un periodo difficile), e quella degli impianti che non ci sono. Non poteva mancare una coda al voto del Consiglio Comunale di Maddaloni che formalizza la disponibilità del […]
In EvidenzaMADDALONI- Accende gli animi e il dibattito la questione della gestione dei rifiuti (anche alla vigilia di un periodo difficile), e quella degli impianti che non ci sono. Non poteva mancare una coda al voto del Consiglio Comunale di Maddaloni che formalizza la disponibilità del territorio ad accogliere un impianto. Il sindaco Andrea De Filippo non si sottrae anche al confronto aggiuntivo.
Sindaco sulla “questione compostaggio” siamo già ai tempi supplementari?
In meno di 24 ore dal voto del Consiglio si sono dette tante cose. Purtroppo davvero tante senza fondamento. Allora più che alle parole mi affido alla sintesi dei numeri.
Siamo alle cifre contro cifre, diamo i numeri?
Si, diamo i numeri. Anche perchè è stato scritto che un impianto per essere gestibile dovrebbe servire almeno un bacino di 400 mila abitanti. Bene, partiamo da Maddaloni e dai suoi 40 mila abitanti. Produciamo 200/220 tonnellate di umido al mese. Una cinquantina a settimana pari a tre compattatori. Moltiplicando per dieci (cioè tornando ai 400 mila abitanti) fanno 30 compattatori a settimana. Mi chiedo dove stanno i 500 camion giornalieri? Dove è l’assedio?
Non ci troviamo con i numeri?
I numeri non tornano. E’ evidente che si sta disegnando uno scenario tragico che sfiora il terrorismo psicologico.
Ma ci sono state anche altre obiezioni…
Diciamo di ordine politico che sono tutte facilmente smontabili. Siamo stati tacciati di essere dei geni visto che altri comuni hanno fatto altre scelte. Ecco prendiamo Caserta, comune di centrosinistra, che ha scelto a spada tratta il biodogestore. E anche il Pd di Caserta è sulla stessa linea. Anche il discorso politico non torna.
Sindaco ma è in discussione la certezza del ristoro per i territori…
E torniamo ai numeri e agli indennizzi. Caserta parte con 27 milioni di euro di finanziamento iniziale. E’ previsto, per i nuovi impianti, un primo finanziamento a fondo perduto pari al 10 per cento dell’investimento. E questi sono solo alcuni aspetti del quadro finanziario. Veniamo alla questione ristori. Acerra, per il termovalorizzatore riceve mezzo milione di euro all’anno.
Ma questo potrebbe non valere per altri impianti…
E questa, aggiungo, è una cosa non vera. Possiamo dire tranquillamente un atto di disinformazione clamorosa che ci obbliga a fare chiarezza. I ristori ci sono con l’aggiunta dell’esenzione dai costi di conferimento che, laddove si produce biogas, si sommano anche all’incasso di royalties. Basta con la disinformazione. E su questo ci sarebbe molto, ma molto, da dire.
Poi c’è la questione dell’impatto ambientale in un territorio come il nostro che già ospita strutture inquinanti. Non è mica un fatto secondario?
Non lo è. Ma anche qui camminiamo sul terreno della pura disinformazione. In Lombardia, tanto per dare qualche altro dato, ci sono ben 65 impianti come quello che vogliamo noi. Ben 47 in Veneto. Cifre analoghe nell’Emila Romagna culla del Pd. Di cosa stiamo parlando? Capisco di più chi chi è ideologicamente contrario a questi impianti. Ma non comprendo chi accampa scuse senza fondamento.
La questione dell’impatto ambientale, dell’olezzo e altro è senza fondamento?
Si, è una bugia clamorosa. Diversamente, non si comprende perchè in altre Regioni il ciclo dei rifiuti è stato chiuso con successo da decenni. Non voglio tirare per le lunghe questa storia di valutazioni campate in aria. Dico solo una cosa: lo standard della qualità dell’aria a Maddaloni è in linea con quelli provinciali. Dipingere il territorio (che pure ha le sue criticità) a tinte fosche non è accettabile L’aria che respiriamo è nettamente superiore a quella che si respira nella pianura Padana. E assolutamente non a rischio. Si possono coltivare opinioni diverse, anche con piglio fideistico. Ma il terrorismo psicologico non lo accetto. Tra l’altro, nel 2005 si disse no agli impianti. E ora, dopo tre lustri, la situazione è peggiorata. Non mi sembra, con il senno del poi e con prove provate, che quel modo di ragionare o programmare, sia efficace.
MADDALONI- L’accordo e la votazione all’unanimità della convenzione con Rfi, comunque, segna un’epoca. Il voto, visto in contro luce da Gaetana Crisci, la consigliera comunale dl Gruppo Misto (ieri assente) ha un sapore e un valore ben diverso . Ha seguito la seduta? Che impressione […]
In EvidenzaMADDALONI- L’accordo e la votazione all’unanimità della convenzione con Rfi, comunque, segna un’epoca. Il voto, visto in contro luce da Gaetana Crisci, la consigliera comunale dl Gruppo Misto (ieri assente) ha un sapore e un valore ben diverso .
Ha seguito la seduta? Che impressione ne ha ricevuto?
Devo riconoscere che ad un certo punto mi è sembrato di rivedere una scena del film “un angelo alla mia tavola”: non riuscivo a capire se fossi io a distorcere la realtà o chi in quel consiglio cercava di far passare come accordi e investimenti storici le guerre perse e le magre figure che ci avevano coperto di vergogna nei tribunali di mezza Italia.
Fa riferimento alla lunga e infausta stagione dei contenziosi?
Quando ha preso la parola l’Assessore con delega ai lavori pubblici in merito al protocollo di intesa per la soppressione dei P.L. con Rfi tutte le mie certezze sulla sua inadeguatezza sono diventate ancora più chiare. Non sopporto che i cittadini maddalonesi vengano presi in giro da una politica che continua con il gioco al rimbalzo delle responsabilità tra vecchi e nuovi amministratori. Sinceramente questo, unitamente ai sermoni, inizia a stancarmi.
Sta dicendo che la narrazione, fatta su quello che è successo in questi anni di deriva giudiziaria, è distorta o lacunosa?
E allora raccontiamola la verità ai cittadini maddalonesi. Raccontiamo come e perché siamo arrivati a questo punto di non ritorno.
E raccontiamola…
In 3 minuti l’assessore ha raccontato la querelle tra il comune e Rfi che dura da 30 anni per la soppressione definitiva del passaggio a livello al KM 220+ 821 della linea Cassino- Napoli.
Non condivide la ricostruzione fatta?
Si dica ai cittadini che una prima convenzione con Rfi, proprio in merito alla soppressione, risale al 1986. Pensate che il comune di Maddaloni per atti conseguenziali e fatti concludenti successivi aveva accettato quella convenzione e poi l’aveva impugnata nei Tribunali. Una querelle iniziata nelle sedi giurisdizionali civili e poi riunita dinanzi ai giudici amministrativi ma in ciascun rito è sempre emerso per i giudici con chiarezza un dato oggettivo e incontrovertibile: “la condotta gravemente, reiteratamente e consapevolmente inadempitiva degli obblighi derivanti dalla convenzione del comune di Maddaloni” e i cittadini maddalonesi sono stati condannati al ristoro integrale del costo del personale addetto alla gestione del passaggio a livello in questione , ai costi per utenze e per la sua manutenzione e degli impianti ad esso connessi e funzionali, ai costi per la manutenzione correttiva e preventiva dell’impianto e pure al ristoro integrale per la progettazione di opere alternative la cui realizzazione si è resa impossibile dal contegno inadempitivo del Comune.
Un vero rovescio giudiziario…
Per le tasche dei maddalonesi un danno che va ben oltre un milione di euro e che Rfi non ha cancellato! L’unica nota positiva è stata la compensazione delle spese processuali dopo la manifesta infondatezza del ricorso in appello n. 8371/2016 anche agli occhi di chi di diritto non è un cultore.
Ma questa è acqua passata…
Insomma, far passare questo passaggio obbligato, evitando tra l’altro ulteriori danni per le casse comunali , come una delibera consiliare storica che tutela i cittadini maddalonesi da Rfi e che chiude una vergognosa vicenda giudiziaria mi pare davvero troppo. Se il Sindaco ha chiarito i dubbi dei miei colleghi di opposizione ne ha sollevati non pochi in me.
Onestamente, negli anni scorsi, sulle vere cause del contenzioso si è favoleggiato molto. E si sono dette molte cose non vere. Ora, anche questo è stato superato…
I maddalonesi sono stati raggirati. Si è rovesciata la realtà delle cose e pure quella processuale. Secondo la nostra politica creativa, e in questo siamo veri fuoriclasse, è stato detto che tutti i disagi erano opera di Rfi e non del Comune di Maddaloni. E’ come se si dicesse che non è il collettore ex Casmez a creare problemi a via Cancello ma via Cancello a crearne al collettore. Non sono i Tir a creare problemi alla staticità del Ponte Vapore ma il Ponte ad arrecare danni ai Tir. Devo ammettere che un tale capolavoro non l’avevo nemmeno mai immaginato.
ROMA- Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e il generale di Corpo d’armata Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell’Esercito, hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa volto a regolare e coordinare l’attivita’ di collaborazione in materia di consolidamento della banca dati delle posizioni assicurative del personale […]
ItaliaROMA- Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e il generale di Corpo d’armata Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell’Esercito, hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa volto a regolare e coordinare l’attivita’ di collaborazione in materia di consolidamento della banca dati delle posizioni assicurative del personale militare e civile dell’Esercito italiano e della connessa erogazione delle prestazioni pensionistiche e previdenziali. In base a tale protocollo, come riferisce un comunicato stampa, dal primo novembre sara’ istituito presso la direzione provinciale Inps di Chieti il “Polo nazionale Esercito” che accentrera’ tutte le prestazioni Inps a favore del personale dell’Esercito, attualmente in carico alle singole direzioni provinciali dell’Istituto. Il Polo subentra nella gestione degli assicurati appartenenti all’Esercito Italiano che alla data del primo novembre non risulteranno aver presentato all’Inps domanda di prestazioni pensionistiche. Compito del Polo, pertanto, sara’ quello di gestire le posizioni assicurative e la liquidazione di pensioni e indennita’ di buonuscita (Tfs), le procedure di riscatto e ricongiunzione dei periodi di servizio, nonche’ quelle relative alla concessione dei prestiti, ottimizzando cosi’ le comunicazioni tra le due istituzioni e uniformando la gestione delle prestazioni, anche sotto il profilo della tempistica e dei risparmi dei costi di gestione. La firma del protocollo rappresenta un altro significativo passo dell’Esercito a migliorare le condizioni e le attenzioni rivolte ai propri uomini e donne;
un canale diretto atto a ottimizzare l’offerta e la qualita’ delle prestazioni svolte in favore del personale militare e civile della Forza armata, nonche’ favorire un risparmio dei costi di gestione delle amministrazioni coinvolte.
NAPOLI- Questa mattina il presidente della III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania, Gianpiero Zinzi, ha consegnato un riconoscimento di merito all’atleta maddalonese Pietro D’Angelo, medaglia d’oro ai Campionati Nazionali Universitari Taekwondo Forme. La premiazione è avvenuta a […]
In Evidenza SportNAPOLI- Questa mattina il presidente della III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania, Gianpiero Zinzi, ha consegnato un riconoscimento di merito all’atleta maddalonese Pietro D’Angelo, medaglia d’oro ai Campionati Nazionali Universitari Taekwondo Forme. La premiazione è avvenuta a margine della seduta di Consiglio regionale di oggi.
L’iniziativa, fortemente voluta dal consigliere Zinzi, ha lo scopo di mettere in risalto le tante eccellenze di un territorio che viene identificato come ‘Terra dei Fuochi’, ma che va ben oltre questa etichetta.
“Molto spesso – ha dichiarato Zinzi – sono proprio i più giovani a soffrire del marchio negativo impresso sulla nostra Campania. Abbiamo in diversi campi, invece, tantissimi ragazzi competenti, determinati e bravi. Pietro, riuscendo a coniugare sport ad alti livelli e Università, ne è un esempio. A lui i complimenti personali e a nome del Consiglio, augurandogli di portare ancora in alto il nome della Campania”
“In una terra come la nostra -spiega il giovane atleta dell’Atlhetic Lab Team Renga- questo è un messaggio positivo. E’ una risposta alle negatività che spesso condizionano, etichettano e influenzano. In questo territorio, ci siamo noi ragazzi, atleti, studenti, che cercano di portare in alto, non solo la città a cui apparteniamo, ma di far capire che non siamo solo quel negativo, ma anche ventata di positività”. Anche il vicesindaco Gigi Bove si unisce al plauso: “Abbiamo bisogno di esempi positivi, di modelli alternativi e di persone capaci di imporsi all’attenzione dei tanti giovani spesso senza speranze. Lo sport, quello vero, è questo: costruire speranze colide e concrete”.
MADDALONI- A Maddaloni si può. Almeno, durante le campagne elettorali, le affissioni selvagge erano terreno di scontro e anche di denunce. Invece, al posto della pubblicità autorizzata impazza la «sagra della pannocchia», quella «sansilvestrese», e le «Serate sotto le Stelle» con annessa cucina e vini tipici. La lotta per […]
Cronaca In EvidenzaMADDALONI- A Maddaloni si può. Almeno, durante le campagne elettorali, le affissioni selvagge erano terreno di scontro e anche di denunce. Invece, al posto della pubblicità autorizzata impazza la «sagra della pannocchia», quella «sansilvestrese», e le «Serate sotto le Stelle» con annessa cucina e vini tipici. La lotta per reclamizzare eventi gastronomici e danzanti surclassa la tanto deprecata fame di visibilità dei candidati. Assaltate tutte le plance per l’affissione regolamentata. Non basta. Adesso, si può anche ricorrere alla cartellonistica in «divieto di sosta»: basta la segnaletica verticale, un incrocio, uno spartitraffico, una ringhiera e il gioco è fatto. Gli eventi, si legge dai manifesti abusivi, si tengono a Limatola o a Sant’Agata dei Goti e dintorni. Provate ad andare nel vicino beneventano e ad affiggere i manifesti abusivi. Provate. E giustamente sarete redarguiti e sanzionati. Ma a Maddaloni si può coprire i manifesti autorizzati, mura, spartitraffico, incroci. E i controlli? Insomma, cornuti e mazziati. Si paga inutilmente una pubblicità che poi viene coperta. E mazziati pure perché altrove non succede. Beffati in casa propria, anche se è fondato il sospetto che all’opera ci sia una squadra locale di attacchini abusivi. La repressione non può attendere. O no?