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PoliticaMADDALONI- Anche il sindaco Andrea De Filippo è tra «Quelli che aspettano». Sulle prospettive della Colacem (ex Cementir), dopo la precedente transizione dal Gruppo Caltagirone a Italcementi, il primo cittadino ha in Consiglio Comunale (durante la prima seduta di insediamento) detto, spiegato e chiarito ai consiglieri e al folto pubblico presente che «settembre, dal punto di vista economico per il territorio sarebbe stato un mese caldo, ma per sciogliere i quesiti lasciati aperti dalla riorganizzazione dello stabilimento, all’interno del nuovo gruppo, sarebbe stato necessario un supplemento di pazienza». Su questo tema, nonostante le diverse sensibilità, c’è un orientamento quasi unanime nel civico consesso: aspettare il nuovo piano industriale per avere risposte certe, e non emotive o infondate, dell’impianto maddalonese. Il sindaco, nel giorno del suo insediamento, si è fatto interprete del sentire collettivo annunciando «massima attenzione» e la volontà di incontrare il nuovo management dell’azienda al più presto.
Maddaloni. Domani 24 Agosto dalle ore 23.30 intervento di disinfestazione in tutta la Città di Maddaloni. Volontari della Protezione Civile accompagneranno gli addetti preposti.
In EvidenzaI militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise, in data odierna, hanno rinvenuto e posto sotto sequestro quasi 6000 pacchetti di sigarette di contrabbando di varie marche, tra cui Marlboro e Chesterfield, per un peso complessivo di circa 150 kg. In particolare, questa […]
Dalla Provincia
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise, in data odierna, hanno
rinvenuto e posto sotto sequestro quasi 6000 pacchetti di sigarette di contrabbando di varie
marche, tra cui Marlboro e Chesterfield, per un peso complessivo di circa 150 kg.
In particolare, questa mattina la pattuglia operante ha intercettato su strada un’autovettura alla
guida della quale vi era E.A., quarantaseienne di origini marocchine, già noto ai militari per
precedenti specifici.
Seguito il mezzo, questo si fermava nei pressi di un immobile di Portico di Caserta,
apparentemente abbandonato, ma in realtà utilizzato come deposito per lo stoccaggio delle
sigarette destinate alla minuta vendita locale. L’immediato intervento dei finanzieri permetteva
dunque di sorprendere il contrabbandiere mentre era intento a caricare il proprio mezzo e di
sequestrare l’intero quantitativo lì stoccato, che una volta piazzato nel mercato locale avrebbe
fruttato oltre 20.000 euro.
Il responsabile, è stato quindi arrestato e sarà processato per direttissima per contrabbando di
tabacchi lavorati esteri.
Questo ulteriore risultato operativo testimonia il costante presidio assicurato dalla Guardia di
Finanza per contrastare l’illecito traffico e per interrompere i rifornimenti per i venditori al dettaglio
che inquinano il mercato legale e alimentano le casse della criminalità organizzata.
MADDALONI- «Scontiamo le conseguenze del peccato originale in materia di programmazione urbanistica». Così Angelo Schiavone (Associazione Maddaloni Green), da tempo impegnato nei progetti per un «idea smart del territorio», giudica la bozza del Puc presentata dall’architetto Romano Bernasconi. A naso, qual è stata la prima […]
Politica
MADDALONI- «Scontiamo le conseguenze del peccato originale in materia di programmazione urbanistica». Così Angelo Schiavone (Associazione Maddaloni Green), da tempo impegnato nei progetti per un «idea smart del territorio», giudica la bozza del Puc presentata dall’architetto Romano Bernasconi.
A naso, qual è stata la prima impressione?
E’ una bozza che sconta purtroppo il peccato originale delle programmazione urbanistica a Maddaloni: per pochi euro non si è mai arrivati a porre le basi dello studio geologico e dell’aggiornamento fotogrammetrico. Sempre per pochi passi non compiuti, non è stata elaborata una completa indicazioni delle linee strategiche.
Quindi una bozza molto incompleta?
Francamente, con il materiale a sua disposizione Bernasconi ha fatto il lavoro che poteva fare. Ma non fasciamoci la testa: c’è tutto il tempo e lo spazio per ripensare, approfondire, ammodernare. E poi delle linee guide comunque erano state elaborate. Vanno rimessi in moto i discorsi interrotti e le fila dei confronti sociali che non sono mai decollati.
Quindi è adesso che si entra nel vivo.
Tutto quello che si è detto fino ad ora è solo un prologo di un discorso tutto da scrivere?
Ma il Puc è un percorso tutto da scrivere. Sia chiaro una cosa: nessuno inventa niente. Questo territorio, sulla base delle indicazioni di provincia e regione, ha già delle linee guida urbanistiche da seguire. Ed è in questi paletti sovra comunali e territoriali che bisogna partire.
Può essere più esplicito?
La programmazione urbanistica provinciale ci assegna un’area di sviluppo della logistica che non si può ignorare. Ma poi il grande programma incompiuto di riqualificazione del centro storico: qui, bisogna riorganizzazione rilanciare la vocazione residenziale perduta.
Quindi zero cemento e via alla riqualificazione?
Ma certamente. Maddaloni ha bisogno di infrastrutture e servizi. E poi c’è un’area da riqualificare come l’ex Face Standard, quelle da sviluppare come l’ex Pip. Abbiamo in poche battute indicato quattro grandi direttrici di sviluppo più che sufficienti per costruire linee strategiche. In questo alveo possiamo poi fare scorrere tutti gli interventi integrativi. Ma non bisogna inventare nulla. Chi pensa che il Puc sia guadare ai singoli interventi, particella per particella, è fuori dalla storia o non sa di cosa parla. Bisogna decidere cosa deve essere Maddaloni: questo è un libro tutto da scrivere altro che bozza.
Maddaloni Green, già fucina di progetti, come intende muoversi?
Per esempio organizzando momenti di dibattito pubblico qualificanti. E un grande convegno dove invitare e soprattutto ascoltare esperti che possono ispirarci e orientarci. E arrivato il momento di lavorare. Ma anche di coltivare l’umiltà dell’ascolto di chi ne sa più di noi e la lucidità di capire suggerimenti e idee per la nostra città. E’ il momento di alzare il livello del confronto per innalzare le aspettative di futuro per il nostro territorio.
Maddaloni. Nel silenzio generale abbiamo iniziato questa battaglia di civiltà che intendiamo portare avanti. Come accadeva in via Starzalunga relativamente alle inadempienze dei proprietari dei fondi terrieri che non ottemperavano al loro dovere di sfalcio dell’erba, ci giungono segnalazioni da ulteriori zone di Maddaloni. C’è […]
In Evidenza
Maddaloni. Nel silenzio generale abbiamo iniziato questa battaglia di civiltà che intendiamo portare avanti. Come accadeva in via Starzalunga relativamente alle inadempienze dei proprietari dei fondi terrieri che non ottemperavano al loro dovere di sfalcio dell’erba, ci giungono segnalazioni da ulteriori zone di Maddaloni.
C’è un’emergenza igienico sanitaria chiara. Ratti e insetti proliferano attraverso la sporcizia e l’erba incolta.
In via Starzalunga la proprietà circostante il civico 27 ha rimediato con un intervento che ha garantito quantomeno il taglio dell’erba. Resta ora lo sfalcio che spetterebbe al Comune di Maddaloni nell’area all’interno del civico stesso.
Ma la situazione simile ed analoga, lo ribadiamo, si manifesta un po’ ovunque.
Da via Cornato a via Appia, passando per via Forche Caudine, via della Vigna, zona Cucciarella…. praticamente segnalazioni che ci giungono da ogni angolo della città.
Di particolare interesse quelle relative ai plessi scolastici di via G. Sani e via Feudo.
Disagi che caratterizzano anche la sicurezza; infatti, in molte zone, l’erba incolta ostacola anche la visuale degli automobilisti.
Urge evidentemente un’azione decisa da parte dell’amministrazione comunale affinché i signori proprietari possano porre rimedio ed ottemperare ai rispettivi doveri.
Da troppi anni, anzi, forse da sempre, questo aspetto è stato sottovalutato dalle amministrazioni comunali che si sono susseguite. Ed a tal proposito, in regime commissariale abbiamo fatto decine e decine di articoli a denuncia di questa situazione. Ricordate i nostri servizi denominati “Monnezzopoli”?
Bene, NOI, indipendentemente da ogni tipo di amicizia e scevri da qualsiasi condizionamento, come sempre ascoltiamo soprattutto i cittadini dando loro voce attraverso le rispettive testimonianze.
I giovani della Provincia di Caserta, tra l’ altro impegnati in politica con dei ruoli amministrativi, provano indignazione rispetto alla lettura di alcuni passaggi della guida turistica “Italia del Sud e isole” edita dalla Feltrinelli . Ad intervenire sono tre giovani amministratori di tre […]
Dalla Provincia
I giovani della Provincia di Caserta, tra l’ altro impegnati in politica con dei ruoli amministrativi, provano indignazione rispetto alla lettura di alcuni passaggi della guida turistica “Italia del Sud e isole” edita dalla Feltrinelli . Ad intervenire sono tre giovani amministratori di tre diversi comuni della Provincia di Caserta e vale a dire : Bove Luigi, Masiello Maurizio e Vinciguerra Giuseppe in qualità di Vice Sindaco di Maddaloni, Consigliere e Assessore Comunale di Santa Maria a Vico e già per due volte Consigliere Comunale di Cervino. I tre giovani esponenti politici dichiarano “La nostra Terra è davvero stufa di subire attacchi del genere. La guida turistica in questione, edita dalla Feltrineli, trasuda di ignoranza , becero pregiudizio e di gratuita volontà di fare del male ad una Terra, quale quella della Provincia di Caserta, che è già piena di sofferenze”. Bove, Masiello e Vinciguerra affermano “non ci voleva certamente la Feltrinelli per dire che esiste la camorra in queste zone ma scrivere che in questa zona bisogna solo transitare di passaggio significa essere razzisti e ignoranti. Esistono tante altre regioni d’ Italia dove insistono fenomeni strutturati di delinquenza , almeno pari alla camorra, ma sarebbe altrettanto stupido e improduttivo dire che in quelle determinate regioni non bisogna fermarsi perché esiste la mafia, la ndrangheta o altro. Sarebbe demenziale pensarlo e offensivo dirlo”. I tre giovani amministratori comunali affermano “La provincia di Caserta ha il grosso problema della delinquenza e anche della malavita ma è piena di risorse non solo potenziali ma concrete; è piena di persone perbene , giovani e non; è ricca di insegnanti che non hanno il clamore di un marchio ma che in maniera anonima contrastano la camorra; pullula di Magistrati che incalzano i delinquenti e magari non hanno alcuna protezione. La nostra è la Terra di persone ( e non li citiamo per evitare strumentalizzazioni) che per combattere la camorra sono andati consapevolmente incontro alla morte. Questa è una zona piena di gente onesta; di membri delle Forze dell’ Ordine e di Polizia e dell’ Arma dei Carabinieri che ogni giorno rischiano la vita per un po’ di centinaia di migliaia di euro per consegnare e assicurare delinquenti alla giustizia. E’ anche la Terra in cui esistono disoccupati dignitosi che senza 1 euro in tasca continuano ad essere onesti. E’ anche la Terra in cui esistono amministratori pubblici che contrastano la camorra.” Infine sull’ importanza della Reggia di Caserta, i tre amministratori affermano “Sulla bellezza storica , artistica, culturale, architettonica, culinaria, enograstonomica della nostra Provincia, diciamo solo che chi ha scritto queste cose – con la volontà della Feltrinelli di patrocinare il tutto – è semplicemente un asino. Per il momento noi pretendiamo che la Feltrinelli con una nota ufficiale chiesa scusa altrimenti proporremo delle pacifiche forme di boicottaggio nei confronti delle attività commerciali della Feltrinelli”.
. Luigi Bove
Vice Sindaco e Assessore di Maddaloni
. Maurizio Masiello
Consigliere – Assessore Comune S.Maria a Vico
Giuseppe Vinciguerra
Già due volte Consigliere Comunale Cervino
Segue comunicato stampa: “Nella giornata successiva all’incendio, circa dodici ore dopo l’effettivo spegnimento dei fuochi, alle ore 13:00 è stato effettuato l’intervento da parte di tecnici dell’ARPAC Caserta per certificare ufficialmente l’assenza di nubi tossiche per la salute dei cittadini. Nella giornata di domani saranno […]
Dalla Provincia“Nella giornata successiva all’incendio, circa dodici ore dopo l’effettivo spegnimento dei fuochi, alle ore 13:00 è stato effettuato l’intervento da parte di tecnici dell’ARPAC Caserta per certificare ufficialmente l’assenza di nubi tossiche per la salute dei cittadini. Nella giornata di domani saranno presenti, presso gli uffici dell’ARPA Campania nostri preposti per verificare lo stato della nube tossica e delle analisi.
Tuttavia, siamo venuti a conoscenza che nella giornata successiva all’incendio, alle ore 11:00, un attivo ambientalista di Acerra ha proceduto ad effettuare analisi ambientali circa la qualità dell’aria nella zona colpita dall’incendio. I risultati delle analisi, che si riportano allegati integralmente, riportano un valore di Pm10 (cd. polveri sottili) molto basso, al di sotto di 20 microgrammi/mc., quando il limite legale è di 40 microgrammi/mc.
Senza dubbio le condizioni atmosferiche, la pioggia e il vento hanno contribuito a dissolvere con facilità la nube tossica aizzata, ma è importante osservare da parte nostra che la parte colpita dall’incendio era un deposito di materie di consumo, e solo in minima parte di materia prima (plastica). Pertanto la quantità plastica bruciata, a dispetto dell’idea comune quando si legge “incendio in fabbrica di plastica”, è un valore molto basso. Non è comunque un dato da sottovalutare, e per questo l’attenzione è e resterà altissima, per evitare il propagarsi di ulteriori focolai che si dovessero ancora eventualmente attivare.
Una squadra di nostri dipendenti ha provveduto, senza esitazione, ad allontanare la plastica rimasta dalla zona interessata, per evitare ulteriori danni, e le balle in plastica saranno regolarmente smaltite da ditte certificate, al fine prevenire che ulteriori focolai o incendi facciano disperdere nubi tossiche. Nella seconda foto si vede chiaramente la minima parte di plastica che è andata bruciata.
Grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco è stato possibile evitare il propagarsi delle fiamme all’area dove veniva depositata plastica. In fotografia, si vede un valore di Pm10 pari addirittura a 14 mg/mc. Citando le parole del Sig. Petrella, che ringraziamo attivamente da parte di tutto il Team, “le condizioni atmosferiche di ieri (pioggia e vento) hanno aiutato a disperdere la nube tossica”.
Senza togliere meriti a nessuno, è opportuno osservare che anche grazie al nostro impegno passato è stato possibile spegnere l’incendio ed evitare il propagarsi delle fiamme, grazie all’esistenza di un corretto smaltimento delle acque reflue (per il quale nessuno ha mai manifestato disappunto), che viene da noi costantemente tenuto pulito. Osserviamo ancora una volta che l’acqua utilizzata per la pulizia durante il processo di rigenerazione segue un ciclo chiuso e viene depurata regolarmente. Il capannone è comunque intatto e l’incendio ha riguardato solo la struttura esterna, e si vede chiaramente dalle fotografie che l’impianto di depurazione interno funziona correttamente e non è stato danneggiato.
Spesso queste situazioni preoccupano testate giornalistiche e abitanti della zona, che si preoccupano e accusano persone innocenti di aver aizzato incendi per far sparire qualcosa. Esprimere giudizi senza aver compreso il necessario e senza informazione denota nei confronti di tutti noi, che lavoriamo con costanza, impegno e attenzione per rimuovere e smaltire correttamente quanto più possibile, una mancanza di rispetto. Riteniamo che questo sia merito non delle persone ma della scarsa informazione e della cattiva pubblicità di coloro che scrivono su temi ambientalisti e poi si rifiutano di pubblicare risultati di così forte interesse. Ci teniamo a ribadire un concetto: da sempre abbiamo operato, e sempre continueremo ad operare, nel pieno rispetto della normativa ambientale.
Ancora una volta ringraziamo in modo sentito tutto il personale dipendente per l’impegno profuso anche oggi.”
Birba film SRL
MADDALONI- Quelli che aspettano. Alla Colacem (ex Cementir) si scruta l’orizzonte. Se a gennaio, quando si è perfezionato il closing tra il Gruppo Caltagirone e Italcementi, l’attenzione era tutta monopolizzata dalla inevitabile cessione dell’asset (imposta su chiara disposizione dell’antitrust) e poi sull’acquirente, oggi si riflette […]
In Evidenza
MADDALONI- Quelli che aspettano. Alla Colacem (ex Cementir) si scruta l’orizzonte. Se a gennaio, quando si è perfezionato il closing tra il Gruppo Caltagirone e Italcementi, l’attenzione era tutta monopolizzata dalla inevitabile cessione dell’asset (imposta su chiara disposizione dell’antitrust) e poi sull’acquirente, oggi si riflette sul possibile piano industriale. Calendario alla mano, potrebbe essere settembre, ma più probabilmente ottobre, il mese in cui la nuova proprietà disegnerà la riorganizzazione definitiva dell’impianto maddalonese e il suo ruolo produttivo all’interno del gruppo Colacem. Quindi tutti gli interrogativi (potenzialità e livelli occupazionali, attività produttiva, regime di impiego dell’impianto), posti prima della pausa estiva, al momento non potranno avere risposte. E’ troppo presto per tirare le somme di quanto è successo in questi mesi e ipotizzare scenari. Quindi bisogna aggiornare i calendari sindacali e le questioni aperte rimarranno senza indicazioni chiare e vincolanti anche alla tradizionale ripresa di settembre. L’altro scenario è l’integrazione dello stabilimento maddalonese nella struttura produttiva Colacem: sulla base di principi di complementarietà produttiva e ottimizzazione dei costi, non è lontano dalla realtà ipotizzare che impianti o segmenti produttivi uguali possano funzionare in contemporanea in due impianti a pochi chilometri tra di loro come quello di Sesto Campano e di Maddaloni. Il pensiero va all’altoforno dell’impianto di Maddaloni che potrebbe non essere più riacceso. Ma per conoscere i dettagli del nuovo riassetto produttivo e dell’integrazione degli impianti bisognerà aspettare ottobre.
Nella nottata di ieri, la Polizia di Stato di Caserta traeva in arresto, nella flagranza del reato di rapina impropria, resistenza a p.u., tentato omicidio, ricettazione, possesso non giustificato di oggetti atti ad offendere e di arnesi atti allo scasso, TASHA Meritan, albanese classe1996, irregolare […]
Dalla Provincia
Nella nottata di ieri, la Polizia di Stato di Caserta traeva in arresto, nella flagranza del reato di rapina impropria, resistenza a p.u., tentato omicidio, ricettazione, possesso non giustificato di oggetti atti ad offendere e di arnesi atti allo scasso, TASHA Meritan, albanese classe1996, irregolare sul territorio dello Stato, CERA Kostandin, albanese classe 1984, irregolare sul territorio dello Stato, DACI Mensur, albanese classe 1985, BODINI Adem, albanese classe 1991, irregolare sul territorio dello Stato, tutti con precedenti di polizia.
In particolare, nel corso di servizi predisposti per il contrasto ai reati predatori in Caserta e provincia, personale della Squadra Mobile individuava una Alfa 147 aggirarsi in maniera sospetta in zona di Santa Maria Capua Vetere (Ce); gli operatori notavano all’interno dell’autovettura quattro individui, i quali rallentavano la marcia nei pressi di private abitazioni. Il comportamento tenuto dai quattro attirava l’attenzione dei poliziotti intervenuti che iniziavano un pedinamento nel corso del quale i malviventi, dopo aver lasciato l’auto in strada, venivano visti entrare in una stradina periferica per poi far perdere le loro tracce. I poliziotti continuavano a perlustrare la zona riuscendo a rintracciare poco dopo la stessa auto con i quattro soggetti a bordo e con un grosso oggetto scuro, che si intravedeva dal portabagagli.
L’auto veniva seguita a distanza attraversare le zone di Teverola, Frattaminore sino in via Atellana di Caivano, luogo in cui la macchina veniva bloccata dagli agenti. Ne scaturiva una violenta reazione da parte dei malviventi due dei quali, dopo aver colpito due operatori intervenuti, riuscivano a darsi alla fuga.
Gli altri due rimanevano a bordo della 147, ingranavano la marcia accelerando velocemente, impattando prima contro una auto di servizio e poi, ripresa la marcia, colpivano con l’auto uno degli agenti alla gamba, facendolo rovinare a terra. Ne scaturiva un inseguimento all’esito del quale l’Alfa 147, dopo aver percorso a folle velocità la periferia di Caivano a bordo della Alfa 147 veniva bloccata dalle auto della Polizia. Nel corso delle operazioni di cattura proseguiva la violenta reazione dei malviventi uno dei quali, armato di pistola, veniva ferito ad un piede da un colpo esploso da uno degli agenti intervenuti. L’altro, il conducente del veicolo, tentava una nuova disperata fuga scagliandosi violentemente a folle velocità con la propria auto contro le auto di servizio e, riuscendosi a creare un varco tra le stesse, percorrendo la via Provinciale Frattamaggiore Crispano raggiungeva la rampa di immissione che dal Parco Verde di Caivano immette sulla Nuova SS 87, venendo nuovamente affiancato. Ne iniziava un violento speronamento a seguito del quale sia l’auto di servizio che quella del malvivente uscivano fuori strada finendo nell’aiuola spartitraffico che delimita lo svincolo. Lì il malvivente veniva bloccato. All’interno dell’Alfa 147 veniva rinvenuto un televisore e diversi oggetti in oro e argento, risultati provento di furto perpetrato poche ore prima in una abitazione sita in Santa Maria Capua Vetere, i cui proprietari erano in vacanza. All’interno dell’auto venivano rinvenuti anche diversi arnesi atti allo scasso. A quel punto i poliziotti si mettevano alla ricerca, per tutto il Comune di Caivano, degli altri due malviventi datisi alla fuga, che, ad un certo punto venivano visti uscire da un’Audi nera ed entrare all’interno di una abitazione sita nel centro storico di Caivano, dove venivano bloccati. All’interno dell’abitazione venivano rinvenute somme di denaro, orologi, bottiglie di liquore di ingente valore e svariati oggetti preziosi del cui possesso non erano in grado di fornire spiegazioni. Veniva rinvenuta anche la fede nuziale appartenente alla proprietaria dell’appartamento di Santa Maria Capua Vetere depredato nella notte.
I quattro rapinatori venivano tratti in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, tre venivano condotti presso il carcere di Poggioreale mentre il ferito veniva piantonato in stato di arresto presso l’ospedale civile di Frattamaggiore.
Peraltro, dagli accertamenti svolti sui quattro arrestati, emergeva, altresì, che DACI Mensur era stato tratto in arresto, nel mese di marzo 2017, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione a delinquere finalizzata al compimento di furti in abitazione e scarcerato lo scorso 18 gennaio; analogamente CERA Kostandin era stato arrestato nel dicembre 2017 per un furto in abitazione e scarcerato nel marzo 2018. Analogamente i due complici registrano diversi precedenti per reati contro il patrimonio.
I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda a termine di un’attività d’indagine finalizzata al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato in stato di libertà un 45enne della provincia di Bari ritenuto responsabile del reato di ricettazione e falsità in atti. L’attività investigativa avviata dai […]
Dalla RegioneI Carabinieri della Stazione di Grottaminarda a termine di un’attività d’indagine finalizzata al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato in stato di libertà un 45enne della provincia di Bari ritenuto responsabile del reato di ricettazione e falsità in atti.
L’attività investigativa avviata dai Carabinieri prendeva spunto dalla denuncia presentata da un uomo del posto che, da alcune settimane, non vedeva recapitarsi un assegno a titolo di rimborso da parte di una nota società fornitrice di energia elettrica.
Gli accertamenti effettuati dai militari dell’Arma, permettevano di risalire all’identità del soggetto che, con modalità ancora da accertare, era riuscito ad impossessarsi dell’assegno e ad alterarne i dati anagrafici del destinatario ivi impressi. Successivamente, recatasi presso un istituto di credito, ne incassavano la somma.
Alla luce delle evidenze raccolte, per il 45enne scattava il deferimento alla Procura della Repubblica di Benevento.