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Curiosità MaddaloniSembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un […]
Cultura & Spettacoli CuriositàGianmarco Viggiano è un ragazzo brillante, sempre attento agli avvenimenti che si susseguono all’ombra delle due torri. La sua comprovata esperienza nel campo del giornalismo, fa di lui un conoscitore del territorio maddalonese. Maddaloni News, lo ha contattato e corteggiato affinché potesse inoltrarci qualche suo […]
In EvidenzaGianmarco Viggiano è un ragazzo brillante, sempre attento agli avvenimenti che si susseguono all’ombra delle due torri.
La sua comprovata esperienza nel campo del giornalismo, fa di lui un conoscitore del territorio maddalonese.
Maddaloni News, lo ha contattato e corteggiato affinché potesse inoltrarci qualche suo pensiero, fonte preziosa di arricchimento del nostro portale.
Il pensiero di un giovane dinamico ed esperto di comunicazione.
In queste ore, in diverse zone del paese, si trascorre il ferragosto in famiglia, fuori o con gli amici. Alcuni, forse i più fortunati ma, non certo tutti. Perché quelli della satira “politica”, o meglio, chiacchieroni, sono sempre attivi. In giorni di festa è difficile non parlare di rifiuti. I raduni, le grandi tavolate. Diventa quasi inevitabile. Eppure, notiamo tutt’oggi, a mesi di distanza da uno degli scandali più grandi e gravi a cui il nostro comune ha dovuto tristemente assistere, quanto faccia sogghignare il tono di chi, con assurda prepotenza, cerca di evidenziare il malfunzionamento di una città o il suo malaffare. Pur essendo, timoniere di impicciose marchette. La monnezza a Maddaloni ha suscitato, negli ultimi anni, non poche discussioni. Tra incompetenze, sollevo da incarico e arresti, tutto è andato un po’ come la cara, vecchia moto di Edgar negli Aristogatti (a cazzi suoi). Ma non è questo a meravigliare. A destare profondo sgomento sono i commenti, quelli impazienti di chi aspetta con ansia i prossimi candidati. Quelli contro cui scagliarsi, perché a questo giro le autorità non hanno dato nè modo, nè tempo. Saranno di destra, di sinistra, magari di centro. Chissà. Quello che so, o meglio che tutti noi sappiamo, è di vivere in una città commissariata. Lasciata in balia di se stessa fino alle prossime amministrative ma, intanto la colpa è davvero solo della politica?
Che Maddaloni ribolla in un pentolone pieno di sugo e “braciole”, ormai, lo sanno anche i cani. Ma, pur essendo difficile in un giorno di festa come questo, proverei a togliere un po’ di prosciutto dagli occhi. Anzitutto, smettiamola con i soliti luoghi comuni della destra, della sinistra e soprattutto della politica. Che questa si sia arricchita e negli ultimi mesi amministrativi abbia lucrato, e inginocchiato un intero paese lo si è capito ma, spesso un problema diventa grande dopo esser stato piccolo e nel piccolo ci sarebbe molto da dire o da discutere. La verità è che prendersela con la politica è facile: perché è un mezzo per ottenere qualcosa, conoscere qualcuno. Darle meriti e demeriti è semplice come scegliere tra un caffè napoletano e uno americano. Ma perché parliamo sempre e solo di politica? Perché parliamo sempre degli stessi e mai di quelli che eleggono, decidono, sovvertono. Perché nessuno parla mai dei cittadini? Non si può certo fare di tutta l’erba un fascio ma, vi siete mai chiesti a chi appartengano tutti i rifiuti che spesso capita di fotografare per strada? A chi appartengano gli ingombrati, le cassette di legno, di alluminio e bottiglie varie? La cruda verità è che a Maddaloni è consuetudine il politichese, tanto da dimenticare il villano. Quello che, senza vergogna alcuna, incita il nipotino a lanciare i rifiuti sul marciapiede. Quello che dopo aver scolato una birra, ti fa un rutto in faccia, prima di gettare la bottiglia lungo la corsia di una strada. Senza dimenticare la grande abboffata del sabato sera a casa. Quando per strada i rifiuti dovrebbero essere solo un ricordo e invece……. fazzoletti sporchi, gomme, sigarette. Nessuna di queste cose però ha colori politici. Perché di quelli ci si riveste solo in caso di elezioni e molti signori lo sanno bene. Purtroppo però, quello a cui assistiamo per strada e ben altro: figlio di un’ignoranza cresciuta, sviluppata e profusa nelle viscere di un paese, che ha scelto come testimonial i nuovi masanielli al posto di liceali e laureandi. Maddaloni non ha ideali, modelli da seguire. E’ una città morta nel suo stesso menefreghismo, con iniziative esclusivamente pubblicitarie e mai dal reale impatto formativo. Per cui, se dovessi scegliere cosa votare alle prossime elezioni, direi senz’altro… LA CULTURA! Se non quella scolastica, almeno quella civica.
Si sta creando un fuggi fuggi generale nei confronti del consorzio ASI, Area di Sviluppo Industriale. Mezza terra di lavoro, cerca di svincolarsi dagli impegni presi con il suddetto consorzio, presieduto da Raffaella Pignetti. Quando fu fatta la scelta di aderire all’ASI, fu un ragionamento […]
In Evidenza
Si sta creando un fuggi fuggi generale nei confronti del consorzio ASI, Area di Sviluppo Industriale.
Mezza terra di lavoro, cerca di svincolarsi dagli impegni presi con il suddetto consorzio, presieduto da Raffaella Pignetti.
Quando fu fatta la scelta di aderire all’ASI, fu un ragionamento politico, magari con una lungimiranza a carattere ottimista; ed invece, come allora, Maddaloni, è ancora sprovvista della zona industriale.
Per questo motivo, il Comune, sta tentando di risparmiare circa 8mila euro l’anno, visto e considerato che l’ASI, non porta alcun vantaggio al comune di Maddaloni.
Sulla stessa linea di pensiero, anche il comune di San Felice a Cancello, Valle di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Calvi Risorta…
Tra l’altro, l’Ente comunale, nei mesi scorsi, ha avviato una proposta transitiva con il consorzio in virtù del debito accumulato che si aggira intorno ai 50mila euro.
“Si oggi è ferragosto, dove stai? Scommetto che stai a casa! Ho sbagliato stai a mare?” Comunque non importa, l’importante che stai bene e ti stai riposando. Lo so che tutti, almeno una volta, abbiamo commentato, tra una fetta di cocomero e un’altra, che questo […]
In Evidenza
“Si oggi è ferragosto, dove stai?
Scommetto che stai a casa! Ho sbagliato stai a mare?”
Comunque non importa, l’importante che stai bene e ti stai riposando.
Lo so che tutti, almeno una volta, abbiamo commentato, tra una fetta di cocomero e un’altra, che questo paese è sporco, pieno di rifiuti ecc.ecc..
Ma io vorrei farvi questa domanda, ma chi sporca è di destra o di sinistra. Questo interrogativo già lo feci quando governava la sinistra a Maddaloni e tutti a darmi addosso dicendo che erano tutti di sinistra. Poi ha governato la destra e fu fatta la stessa domanda e tutti a rispondere che chi sporcava era di destra.
Quindi possiamo dire con certezza che chi sporca non è nè di destra e nè di sinistra; infatti nella storia il termine sinistra o destra non ha mai avuto un valore identitario perché l’identità di un partito era dato dai suoi astratti, dai suoi valori, programmi o ideologia. Possiamo dire che l’ideologia era il valore fondante di un partito che si candidava a risolvere le problematiche di un paese.
Tornando alla storia di qualche anno fa basta ricordarsi lo scontro epocale che anticipava la seconda guerra mondiale i fascisti da nemici diventano i compagni in camicia nera per poi ritornare nemici dei comunisti? O i socialisti che diventano socialfascisti quando si oppongono all’Unione Sovietica per poi ridiventare compagni durante il fronte popolare del 1948 alleati con il Pci, e diventare al soldo degli americani quando si alleano con il Psdi per iniziare la stagione del centrosinistra? Queste dimostrazioni di ricordi storici servono a racchiudere come nel nostro Paese una forte cultura identitaria si configurava o con valori che ne davano il senso di un’appartenenza per i socialisti o con un’ideologia che ugualmente per i comunisti era il senso profondo della loro appartenenza.
Questa manifestazione destra/sinistra in Italia si caratterizza con la nascita del sistema maggioritario, e con la scomparsa dei partiti democratici della Prima Repubblica per via giudiziaria.
Un altro paradosso di questa falsa rappresentazione della realtà è data dalla politica a livello cittadino, nei nostri comuni: aggiustare in quella strada una buca, far funzionare la macchina amministrativa, eliminare il malaffare, sveltire le pratiche, raccogliere i rifiuti sono cose di destra o di sinistra? Sono atti amministrativi legati al buon senso, alla razionalità del vivere comune.
A Maddaloni questa dualità tra destra e sinistra ha fatto crescere una classe politica impreparata, senza arte e ne parte, perché per essere candidati si richiedeva da che parte stare, senza la dovuta partecipazione dei cittadini che la democrazia richiederebbe come controllo sugli eletti. Questa dicotomia ha avuto una conseguenza a cascata sui cittadini determinando comportamenti di demotivazione ed impoverimento culturale.
Per terminare voglio dirvi che non è un caso che alcuni movimenti come il Movimento 5Stelle siano in crescita, perché nonostante ci sia chi cerca di etichettarli come fascisti, populisti ed estremisti, le loro parole d’ordine affrontano problemi concreti dei cittadini e non si nascondono nelle vuote appartenenze dicotomiche. Non lo so se la soluzione di un ciclo di sano civismo (da liste civiche) possa ripresentare al Paese un insieme di valori per la ricostruzione di partiti che possono proporre progetti ed ideali per il futuro del Paese. Comunque chi sporca ha la stupidità innata e la stupidità appartiene al genere umano ed è diffusissima ovunque; anche se a sinistra o a destra si preferisce pensare che sia più diffusa a sinistra o a destra, certo non è mai provato! Per di più anche persone molto intelligenti possono avere delle zone cieche, degli ambiti circoscritti di stupidità di cui non hanno sentore.
Tutto questo spiega come esistano pregiudizi a destra e a sinistra, anzi tipici pregiudizi dell’una e dell’altra parte
Insomma se questo stato di cose non ci piace, non possiamo chiamarci fuori, dipende anche da noi.
Eccolo qui il regalo di ferragosto. Via Pietro Colletta, zona mercatale, ancora una lesione alla condotta idrica. E non ci venite a dire che si tratta di refrigerio per chi è rimasto in città. Una rottura che avviene nello stesso punto dove nei mesi addietro […]
In Evidenza
Eccolo qui il regalo di ferragosto.
Via Pietro Colletta, zona mercatale, ancora una lesione alla condotta idrica.
E non ci venite a dire che si tratta di refrigerio per chi è rimasto in città.
Una rottura che avviene nello stesso punto dove nei mesi addietro ci sono stati interventi di riparazioni proprio per via di una perdita che costrinse i funzionari dell’ufficio alla chiusura della strada.
Questa mattina, il sempre operativo geometra comunale, Sergio Carrano, si è recato sul posto e, con appositi segnalatori, ha messo in sicurezza la zona.
Nei mesi a venire, anche via Pietro Colletta sarà oggetto del rifacimento della condotta idrica e di conseguenza anche del manto stradale.
Oggi, compie un mese Maddaloni News. Il primo mese di vita del nuovo portale, ha dato responsi più che positivi con circa 15mila utenti raggiunti tramite 150 articoli pubblicati. Oltre le più rosee aspettative. Migliorare è il nostro obiettivo da perseguire, giorno dopo giorno. Invitiamo, pertanto, […]
Eventi
Oggi, compie un mese Maddaloni News.
Il primo mese di vita del nuovo portale, ha dato responsi più che positivi con circa 15mila utenti raggiunti tramite 150 articoli pubblicati. Oltre le più rosee aspettative. Migliorare è il nostro obiettivo da perseguire, giorno dopo giorno.
Invitiamo, pertanto, l’intera cittadinanza ad una partecipazione sempre più importante in modo tale da creare una rete virtuale e partecipare in modo attivo alla quotidianità.
Rendere partecipe tutti è sinonimo di democrazia, aggregazione e cultura.
Informare vuol dire contribuire allo sviluppo della città.
Maddaloni News, è frutto di un’idea giornalistica/editoriale, nata con il fine di sopperire alla mancanza di un organo esclusivamente locale che possa informare la cittadinanza in merito alle vicende che si susseguono all’ombra delle due torri perché Maddaloni merita uno spazio più ampio ed un’attenzione maggiore, al cospetto di un’informazione seppur eccellente, ma a carattere almeno provinciale.
Cronaca, sport, politica, attualità ed eventi saranno le sezioni che caratterizzano Maddaloni News, con aggiornamenti continui e costanti con spazi riservati a tutti indistintamente, a prescindere dalle appartenenze politiche e partitiche, mantenendo de facto un’equidistanza deontologica.
Con estrema umiltà, ma con altrettanta determinazione e passione, Maddaloni News vuole imporsi in questo scenario fino a 30 giorni fa inesplorato, con l’obiettivo di essere testimone e partecipe attraverso un linguaggio che sia in primis corretto e veritiero ma al contempo coerente e chiaro, affinché possa guadagnarsi la fiducia dei lettori e divenire col tempo la homepage dei Maddalonesi i quali avranno la possibilità di essere i protagonisti principali con le loro segnalazioni, proposte e osservazioni, spaziando nelle varie tematiche di relativa attitudine e pertinenza.
#IlRiscattoUnDovere
Dario Bocchetti
Mentre Il comune di Maddaloni, il gruppo FS, la provincia di Caserta e Autostrade Italiane si contendono l’onere per quel che riguarda la rimozione dei rifiuti di via S.Fede, Maddaloni, anzi, quel territorio denominato Terra dei Fuochi, continua ad ardere. L’episodio riportato ieri clicca per […]
CronacaMentre Il comune di Maddaloni, il gruppo FS, la provincia di Caserta e Autostrade Italiane si contendono l’onere per quel che riguarda la rimozione dei rifiuti di via S.Fede, Maddaloni, anzi, quel territorio denominato Terra dei Fuochi, continua ad ardere.
L’episodio riportato ieri clicca per leggere l’articolo
non è nulla di sorprendente al cospetto di quello che accade quotidianamente. In effetti, a conferma di quanto detto, sono stimati circa 40 roghi in 30 giorni, solo per il comune di Maddaloni. Più di uno al giorno. Purtroppo, spesso, vengono dati alle fiamme rifiuti speciali come pneumatici, eternit, plastica, guaine, ecc… materiali palesemente e gravemente nocivi, tossici.
L’episodio avvenuto ieri e che oggi riproponiamo con foto e video esclusivi, si è concretizzato in contemporanea con la resa dell’Ente comunale che chiede alla prefettura un aiuto nel contrastare questo fenomeno. Una chiara dichiarazione di impotenza nel controllo del territorio. A questo punto dovremmo parlare ancora di videosorveglianza ma, ormai, siamo stufi di dire sempre le stesse cose.
Ma la domanda sorge spontanea: com’è possibile non recepire che gli strumenti di controllo rappresentano, forse, la vera priorità per la città di Maddaloni? Mah …
Terra dei fuochi continua a bruciare… Ci arriva una segnalazione in merito ad una nube di fumo scuro in zona via Ficucella. E’ certo che qualcosa sia stato dato fuoco e l’intensità del fumo come anche il colore non lasciano presagire a nulla di buono. […]
CronacaTerra dei fuochi continua a bruciare…
Ci arriva una segnalazione in merito ad una nube di fumo scuro in zona via Ficucella.
E’ certo che qualcosa sia stato dato fuoco e l’intensità del fumo come anche il colore non lasciano presagire a nulla di buono.
L’aria nei pressi di via Ficucella è irrespirabile ed il fumo stesso provoca bruciore alla gola e agli occhi.
Sono arrivate al comando dei vigili urbani di Maddaloni le segnalazioni.
E’ stato uno dei pochissimi calciatori ad essere riconfermato dalla Maddalonese. Il portiere Carlo D’Auria è una delle certezze dell’undici guidato da mister Di Napoli e non nasconde la grande voglia di rivalsa. “La scorsa stagione è stata per tutti fallimentare, non c’è stato neppure […]
Sport
E’ stato uno dei pochissimi calciatori ad essere riconfermato dalla Maddalonese. Il portiere Carlo D’Auria è una delle certezze dell’undici guidato da mister Di Napoli e non nasconde la grande voglia di rivalsa. “La scorsa stagione è stata per tutti fallimentare, non c’è stato neppure bisogno di incontrare la società per accettare un nuovo contratto. Sia io che Barletta così come Rossi, abbiamo tanta voglia di rifarci e toglierci qualche sassolino dalla scarpa”. Strategia completamente diversa quest’anno. La famiglia Aveta ha puntato su giocatori affamati di calcio e vittorie. “Abbiamo ingaggiato ragazzi che volessero dimostrare il proprio valore – continua l’estremo difensore – e credo che in questa stagione il gruppo sarà la nostra arma in più. Ci sono meno nomi e più motivazioni e nel calcio quelle contano davvero tanto”. L’obiettivo è quello di ben figurare e portare il nome di Maddaloni quanto più in alto possibile. Come sempre ce la metteremo tutta – prosegue D’Auria – anche se ci sarà molto da lavorare. Contiamo di fare meglio del precedente torneo, ma forse questa è la cosa più semplice visti i risultati ottenuti. Con un po’ di fiducia e il supporto dei nostri tifosi riusciremo a toglierci belle soddisfazioni. Magari lotteremo anche per un posto nei playoff, ma questi sono discorsi che faremo nel corso dell’anno. Dobbiamo pensare a lavorare bene dal prossimo 18 agosto e pensare partita per partita”.
Ufficio Stampa Maddalonese
Dopo mesi di grave silenzio, si torna a parlare della questione shunt, o meglio di non shunt o, per essere più precisi, del progetto che riguarda l’alta capacità Napoli-Bari . E’ stata convocata per settembre la conferenza di servizi per la città di Maddaloni, quando […]
In EvidenzaDopo mesi di grave silenzio, si torna a parlare della questione shunt, o meglio di non shunt o, per essere più precisi, del progetto che riguarda l’alta capacità Napoli-Bari .
E’ stata convocata per settembre la conferenza di servizi per la città di Maddaloni, quando Ferrovie dello Stato, presenterà il progetto definitivo che, appunto, prevede l’eliminazione dello shunt.
Scongiurato il pericolo che avrebbe dovuto prevedere la circoscizione della città con piloni di cemento a sostenere la linea ferroviaria per l’alta capacità, FS, proporrà il raddoppio della linea Napoli Cancello con interventi di adeguamento alle strutture rendendole idonee per l’alta capacità.
All’ombra delle due torri, c’è chi ancora invoca l’interramento della linea ferroviaria, gli stessi che erano in netto contrasto con la proposta della passata amministrazione comunale che prevedeva la soppressione dei passaggi a favore dei muri di cemento che avrebberò spaccato in due la città.
Il cordoglio della città di Maddaloni per la scomparsa di Matteo Sforza, è stato palesato sia al funerale, terminato da poco presso la Parrocchia di San Francesco, sia con i messaggi di vicinanza alla famiglia ma, soprattutto per Matteo, storico dirigente del PCI della sezione […]
In EvidenzaIl cordoglio della città di Maddaloni per la scomparsa di Matteo Sforza, è stato palesato sia al funerale, terminato da poco presso la Parrocchia di San Francesco, sia con i messaggi di vicinanza alla famiglia ma, soprattutto per Matteo, storico dirigente del PCI della sezione maddalonese.
Eccoli alcuni:
Michele Cerreto: Riposa in Pace, Matteo. Un ricordo che sento di condividere. Quando ero piccolo e qualcuno mi infastidiva perché più grande di me trovavo sempre negli Sforza “un amico” a darmi una mano. Uno di questo era Matteo. L’altro Vincenzo, cui sono profondamente affezionato.
Giusy Pascarella: L’ho conosciuto personalmente solo in questi ultimi anni e abbiamo parlato spesso… mi ha raccontato tante cose e ho apprezzato molto la sua conoscenza su alcune opere di cui lui si stava prendendo cura con il suo lavoro…. sono dispiaciuta…. porgo le mie condoglianze alla moglie, i figli e a tutti voi della famigia…. Rip
Giuseppe Iaculo: Una tristissima preannunciata notizia…culminata con la morte di un carissimo amico, compagno di infanzia e di tante battaglie condotte con coraggio e genuinità nel nome della libertà. Matteo se ne va per sempre così come i tantissimi vittime del male che oramai falcidia le nostre realtà. Se ne va un ragazzo umile, coraggioso, sincero. La sua sofferenza e quella dei suoi cari portino forza a tutte le persone, che soffrono…sono convinto, che lui si batterà ancora ovunque e per sempre….addio amico!
Angelo Tenneriello: I tuoi interventi non erano mai casuali o scontati. Appartenevano al popolo come si addice a chi crede ancora nei valori di sinistra. Mi piace immaginarti ancora paladino delle ingiustizie a tutela dei più deboli nell’aldilà. Ciao COMPAGNO Matteo Sforza.
Carlo Scalera: C’è un tempo nella vita di ognuno di noi nel quale i ricordi dei momenti belli, che hanno inciso, con maggior forza, le fibre più intime dell’anima, riaffiorano, vividi e lucidi, con il loro enorme carico di memorie, dolori, speranze, paure, illusioni…attimi di gioia, prove d’amicizia e d’affetto. E’ successo al sottoscritto.
Stavo consultando, nel mio perdere tempo quotidiano facebook, quando, come un fulmine a ciel sereno, mi appare una notizia: è morto Matteo Sforza. Resto pietrificato. Il cervello non invia più impulsi, il cuore si ferma e non ossigena più i miei muscoli, sembra che tutta la mia persona affoghi nel lago del nulla.
Quasi ad accusare e condannare il mio computer, ambasciatore di cattiva notizia, abbandono la mia postazione, mi metto alla ricerca spasmodica di una foto che mi ritrae con te Matteo: ADDIO, MATTEO…
Non si dice così quando si perde un amico? Addio è sempre una parola difficile da pronunciare, specie quando in ballo ci sono gli affetti che tracimano dalle persone e invadono gli animi. E noi resteremo increduli, quasi impigliati in quella parola così definitiva, perché ogni volta che la si pronuncia, una persona, un sentimento profondo, muoiono una volta di più… Addio, MATTEO… la tua eredità non farà litigare nessuno, perché appartiene a tutti ed è racchiusa in quattro parole, uno stile di vita: bontà, morale, entusiasmo, impegno. Purtroppo, non ho fatto parte di quella folta schiera che ti ha accompagnato verso l’ultima dimora, ma voglio comunque far parte di quella avanguardia che reclama un pezzetto dei tuoi RICORDI, farciti di etica e di altruismo. Ai fratelli, alla sua famiglia, ai parenti tutti vi sono vicino, so che cosa significa il dolore che state provando.
Ovviamente questi sono solo alcuni dei messaggi. Segno di tanta stima per una famiglia che si è distinta sempre per la coerenza di ideologie e la genuinità dei valori. A tal proposito, Maddaloni News ribadisce la vicinanza alla famiglia Sforza.
Ciao compagno Matteo.