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In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) Si fa sempre più interessante la discussione, a seguito dell’approvazione della mozione sulla disponibilità di allocare l’impianto di compostaggio a Maddaloni. E’ inutile nasconderlo: la divisione tra i sì e i no si fa sempre più marcata. Le motivazioni non mancano, ma è ancora una volta il Consigliere d’opposizione, Angelo Tenneriello, a dare ulteriori chiarimenti sull’argomento.
In Consiglio ho detto chiaramente che la città ha bisogno di uno shock, per uscire dal pantano in cui siamo precipitati. La città vive in uno stato di coma vigile la cui guarigione richiede terapie ad alto impatto sociale ed economico. Ci vuole coraggio e pare che stia venendo fuori, nel dovuto rispetto di chi la pensa diversamente. Ma attenzione alla pretestuosità delle argomentazioni.
Sia più chiaro, consigliere Tenneriello…
Partiamo dal referendum, per dare la parola ai cittadini. Potrebbe essere la soluzione migliore. Tengo a precisare che ci vuole più tempo ad indire il referendum cittadino che a realizzare l’impianto di compostaggio.
Per quale motivo?
Siamo in regola con lo statuto, ma manca il regolamento attuativo per istituire il referendum. Il Regolamento deve essere preparato ed approvato in Commissione e poi votato in Consiglio. Si va alle calende greche, ma ciò non toglie che bisogna provvedere al più presto, per fare in modo che si possa ricorrere anche a Maddaloni all’importante istituto giuridico, che fa esprimere il cittadino.
Quindi niente referendum. Passiamo ad altro: ci sono altri motivi pretestuosi, che contesta?
Non voglio assolutamente entrare nei fatti tecnici e puzze varie perché è un discorso che oggi è improponibile. E’ come il referendum: esiste e non esiste. Non siamo ancora alla posa della prima pietra e già vengono fuori tante questioni inutili che danno la dimensione della credibilità di chi le pone. Il percorso dell’impianto di compostaggio è lungo, richiede attente valutazioni e non siamo ancora certi della fattibilità dell’opera. Siamo ad una proposta, ad un impegno. Partiamo dal deliberato del Consiglio per mettere in moto la macchina. Ovviamente essendo stato il presentatore della mozione pretenderò di essere informato su ogni passo dell’iter procedurale e tecnico da parte dell’Amministrazione Comunale
Non vuole entrare nel merito dei fatti tecnici ed è giusto, ma ci dia altri e più convincenti motivi sul da farsi?
Abbiamo il primato negativo della multa più pesante mai inflitta dalla Corte europea, per numero insufficiente di impianti per il trattamento dei rifiuti nella regione Campania. Una maxi multa da 20 milioni più 120 mila euro al giorno fino a quando non sarà risolto il problema. Sono fardelli che ricadono anche sui cittadini di Maddaloni. Poi se vogliamo parlare di percolato, di impatti e di mancati ristori, sono a disposizione. Il comune di Maddaloni in piena emergenza ha conferito l’umido ad oltre 300 euro la tonnellata e si appresta a stipulare un nuovo accordo a 240 euro a tonnellata;vi è il rischio concreto che il banco salti e, come confermato dal Sindaco in Consiglio comunale, vi è la possibilità che si debba provvedere ad un aumento della Tari per il prossimo anno mentre i siti privati di conferimento e gli intermediari continueranno ad arricchirsi.
Andiamo avanti. C’è dell’altro?
Iniziamo dalle spedizioni transfrontaliere dal varco di Ficucella di Maddaloni. Dopo il trasporto su gomma, i rifiuti trattati provenienti dallo Stir di Giugliano, sono trasferiti a bordo dei treni. I convogli assemblati presso lo scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise, raggiungono la sede del recupero finale presso lo stabilimento austriaco EVN (WarmkraftwerkeGmbH). A gennaio del 2019 sono stati autorizzati le prime 2700 tonnellate, in regime di proroga. Come mai siamo ancora in pochi a parlarne? Sono mai state fatte ispezioni, chieste valutazioni sull’impatto ambientale e sui ristori? Poi la storia del termovalorizzatore di Acerra la conosciamo bene: è ubicato ai confini di Maddaloni ed anche in questo caso nessun ristoro viene corrisposto. L’elenco è lungo ed è preferibile fermarsi. Infine c’è da mettere fine alla politica del fosso.
La politica del fosso? Di che si tratta?
Ne abbiamo parlato qualche settimana fa. Non abbiamo escluso un sito di trasferenza provvisorio per fronteggiare l’emergenza dell’umido. Si parla ancora di discariche temporanee per la manutenzione del termovalorizzatore. Basta discariche e fossi. Tanti si sono riempiti la bocca sostenendo che per sconfiggere la camorra dei rifiuti bisognava passare agli impianti di filiera e superare la politica del fosso, della discarica. Ora che si vuole fare il grande passo, eccoti le puzze, le matrici ambientali, l’impianto a freddo o a caldo. Quando? Nella fase della proposta. Col niente in atto.E’ assurdo!
E’ deluso dal voto contrario di parte delle opposizioni alla sua mozione?
Assolutamente no. Ognuno si comporta come meglio crede. Però in politica c’è bisogno di coerenza: ricordo a tanti che l’argomento compostaggio era presente anche nel programma elettorale di Razzano. Semplicemente mi ha stupito chi ha definito la minoranza appiattita sulle posizione della maggioranza. Costoro o sono in malafede o seguivano un altro consiglio comunale. Purtroppo tanti ambiscono ad entrare nelle grazie del Re e denigrare le opposizioni può essere utile alla causa. Noi abbiamo sempre dichiarato che siamo alternativi all’attuale maggioranza, ma nell’interesse della città e soprattutto sui grandi temi non si possono escludere future convergenze, Ripeto Maddaloni ha bisogno di terapie ad alto impatto. Ha bisogno di scelte coraggiose. La politica del tirare a campare, del poltronifici, dei carrozzoni politici e delle prebende pubbliche ha portato la città al fallimento riducendola nelle condizioni in cui è ora.
MADDALONI- E ora? Dopo un lungo percorso, oltremodo accidentato e giuridicamente imbarazzante (per la lunga serie di sconfitte gravose), si apre il capitolo dei progetto esecutivi, delle conferenze dei servizi e delle convenzioni. Più di ogni altra analisi basta un dato su tutti: il primo agosto […]
In EvidenzaMADDALONI- E ora? Dopo un lungo percorso, oltremodo accidentato e giuridicamente imbarazzante (per la lunga serie di sconfitte gravose), si apre il capitolo dei progetto esecutivi, delle conferenze dei servizi e delle convenzioni. Più di ogni altra analisi basta un dato su tutti: il primo agosto del 2000 l’allora sindaco Gaetano Pascarella (il Baffolino di via Caudina) affrontava le maestranze di Italcocer che volevano chiudere il passaggio a livello di via Appia. Poi è toccato nell’ottobre 2003 al sindaco Franco Lombardi. Poi la storia si è ripetuta nel maggio 2007. L’ultimo presidio nell’aprile 2018. Tra una presidio e l’altro dei soliti quattro gatti contro la celere, si sono susseguite una serie imbarazzante di brutte figure e di proposte avanzate da esperti provenienti da tutte le latitudini. Risultato: zero opere e oltre un milione di euro di danni.
Sindaco De Filippo, e ora che succede? Nell’ultimo consiglio non ha voluto attardarsi ad elencare responsabilità e brutte figure passate, come mai?
Perché la sfida è il futuro prossimo. Attardarsi in valutazioni sul passato prossimo o remoto non aiuta a centrare l’obiettivo. Ad onore del vero, ho parlato di professori di mandolino (locali e di importazione) che sulla questione soppressione passaggi a livello ci hanno fatto girare in tondo. E’ stato un gioco dell’oca: ogni volta, una nuova proposta progettuale. E ogni volta si è tornati alla casella di partenza. Adesso, si sta lavorando per sgombrare definitivamente il campo dalle macerie giudiziarie, azzerare tutti gli effetti dei contenziosi e porre un nuovo inizio. Questo è il vero obiettivo che già abbiamo centrato. E ora massima attenzione sui progetti, sui tempi e le modalità di realizzazione delle opere.
Sindaco, l’Ad di Rfi Maurizio Gentile ha così commentato il voto del Consiglio Comunale: “Molto bene, Percorso lungo ma positivo”. Concorda?
Potrei dire la stessa cosa ma al contrario: potevamo chiudere prima ma abbiamo dovuto aspettare a lungo prima che Rfi inviasse le bozze corrette della convenzione. Sono pronto per la firma: aspetto che l’Ad di Rfi formalizzi la sua disponibilità. Un minuto dopo, passeremo all’analisi cronologica e operativa dei singoli si parte da via Appia.
La sfida sembra essere doppia: la realizzazione di pere che la città attende ma anche qualche risposta occupazionale…
Si certo, è doppia. In Consiglio Comunale è emersa la volontà trasversale di liberare opportunità, anche occupazionali per il territorio. Ecco su questo tema molto sentito posso annunciare: entro questo mese terremo un “tavolo occupazionale in Prefettura”.
Sarebbe?
Il nostro territorio è interessato da ben sette cantieri per la costruzione della linea Alta Capacità Bari-Napoli. In aggiunta, ci saranno i cantieri sulla soppressione dei passaggi a livello. Chiediamo e chiederemo un protocollo d’intesa affinché le maestranze locali possano trovare le giuste risposte. Queste è un sentito comune. E proprio per questo, ci mobiliteremo nelle prossime settimane. Abbiamo un obiettivo, tra i tanti obiettivi che ci siamo posti: un protocollo occupazionale prima che si approdi a progetti esecutivi. Sul territorio, solo per i passaggi a livello, si costruiranno opere per 25 milioni di euro. Ci deve essere anche una risposta occupazionale come hanno tutti auspicato nell’ultimo consiglio comunale.
Ieri sera, presso la Casa Comunale di San Felice a Cancello, si è celebrato il consiglio comunale, sei i punti all’ordine del giorno: convalida dei consiglieri comunali, Marco Sardella e Francesco De Lucia; lettura e approvazione verbali seduta precedente, nomina vicepresidente del consiglio comunale, approvazione […]
Dalla ProvinciaIeri sera, presso la Casa Comunale di San Felice a Cancello, si è celebrato il consiglio comunale, sei i punti all’ordine del giorno: convalida dei
consiglieri comunali, Marco Sardella e Francesco De Lucia; lettura e approvazione verbali seduta precedente, nomina vicepresidente del consiglio comunale, approvazione “regolamento per lo svolgimento di attività di volontariato nelle strutture e nei servizi del comune”, approvazione accordo per lo svolgimento congiunto dei servizi di polizia locale per il contrasto del fenomeno dell’abbandono e incendio dei rifiuti, verifica
sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio e sullo stato di attuazione dei programmi e progetti 2019/2021 ed assestamento generale. Attribuite anche le deleghe agli assessori durante la giunta che ha preceduto
l’assise: Enrico Pignata, Bilancio e Tributi; Orlando Savino, Ecologia, Ambiente, Manutenzione; Maria Basilicata, Personale, Urbanistica Privata e Assetto del Territorio; Patrizia Lettieri, Istruzione, Sport, Spettacolo;
Mario Verlezza, Affari Generali. Durante il Consiglio sono stati approvati all’unanimità il “regolamento per lo svolgimento di attività di
volontariato presso le strutture e servizi del comune” e l’accordo per contrastare, tramite il lavoro congiunto della Polizia Locale e dell’Esercito Italiano organizzato e promosso dalla Prefettura di Caserta, il fenomeno dell’abbandono e l’incendio dei rifiuti. Approvato con 14 voti favorevoli e 4 astenuti il documento relativo agli equilibri di bilancio
che, come ha spiegato l’assessore Pignata, è prospettico, è un bilancio di previsione e di programmazione che per una serie di fattori non è stato possibile pianificare nel migliore dei modi, sarà di sicuro argomento di
revisione e riflessione, ma, date le perentorie scadenze imposte dalla legge, andava approvato. Grazie alla rinuncia alle indennità del sindaco Giovanni Ferrara e di tutta la Giunta è stato raggiunto anche l’obiettivo
dell’equilibrio di bilancio. A Gelsomina Piscitelli la nomina di vice presidente del Consiglio Comunale. Durante la seduta Carmine De Lucia ha espresso la volontà di uscire da Forza Italia.
ROMA- Sequestri, arresti, denunce. Il potenziamento dell’attività di vigilanza e controllo, messo in campo nei pressi degli istituti scolastici contro la diffusione delle droghe, ha dato i suoi risultati.Questi i numeri dell’iniziativa “Scuole Sicure 2018-2019” conclusa il 30 giugno, con la chiusura dell’anno scolastico: • […]
ItaliaROMA- Sequestri, arresti, denunce. Il potenziamento dell’attività di vigilanza e controllo, messo in campo nei pressi degli istituti scolastici contro la diffusione delle droghe, ha dato i suoi risultati.Questi i numeri dell’iniziativa “Scuole Sicure 2018-2019” conclusa il 30 giugno, con la chiusura dell’anno scolastico:
• 14,7 chili di droga sequestrati;
• 31 arresti;
• 45 denunce all’autorità giudiziaria;
• 855 violazioni amministrative e reati accertati.
Il progetto ha interessato 598 gli istituti scolastici sparsi in 11 regioni e 15 capoluoghi di provincia: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona.Fra Polizia locale e Forze di polizia, ha coinvolto di più di 26 mila unità di personale, con oltre 13 mila servizi effettuati singolarmente o con operazioni congiunte.Per l’anno prossimo, lo stanziamento è salito a oltre 4 milioni di euro, finanziati con il Fondo per la sicurezza urbana. Questa cifra consente di estendere l’iniziativa, per l’anno scolastico 2018-2019, a 100 comuni su tutto il territorio nazionale.Ogni ente locale ha ricevuto un contributo da 33 a 67 mila euro, calcolato in base alla popolazione residente, destinato a:
• realizzare sistemi di videosorveglianza;
• pagare lo straordinario e assumere agenti a tempo determinato per la polizia locale;
• comprare mezzi e attrezzature e promuovere campagne informative.
MADDALONI- Il confronto sul sito di compostaggio non è ancora iniziato. Gaetano Correra (portavoce di Alternativa per Maddaloni) non ci sta. Il consenso, espresso dal consiglio comunale, si reggerebbe su una grave carenza di informazione. Che fa rilancia la polemica? Non mi interessa fare il […]
In EvidenzaMADDALONI- Il confronto sul sito di compostaggio non è ancora iniziato. Gaetano Correra (portavoce di Alternativa per Maddaloni) non ci sta. Il consenso, espresso dal consiglio comunale, si reggerebbe su una grave carenza di informazione.
Che fa rilancia la polemica?
Non mi interessa fare il ping pong. Tutte le riserve politiche le conferme integralmente. Dico solo che il sindaco, nel suo intervento, ha dato i numeri ma quelli sbagliati. E giocando a sparare le cifre è riuscito a costruire la solita cortina fumogena, fatta da attacchi personali e accenti polemici, che gli permette di scappare dalle questioni imbarazzanti.
Può essere più esplicito?
Le nostre critiche ragionate agli impianti di compostaggio, le confermiamo in pieno. Ma erano solo il prologo per affrontare le questioni vere. Il sindaco ha commentato il nostro prologo ma si è guardato bene dal rispondere alle domande che chiudevano il nostro intervento. E queste si che colgono i veri problemi di Maddaloni. Le ripropongo vediamo se ci risponde.
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Il Napoli, il mercato, la piazza. Un triumvirato ormai di origini ataviche che si presenta ad ogni estate. I tifosi azzurri che sognano sotto l’ombrellone il colpo ad effetto. Magari arriva uno dei difensori centrali più forti del mondo, tipo un certo Manolas, ma i […]
Dalla RegioneIl Napoli, il mercato, la piazza. Un triumvirato ormai di origini ataviche che si presenta ad ogni estate. I tifosi azzurri che sognano sotto l’ombrellone il colpo ad effetto. Magari arriva uno dei difensori centrali più forti del mondo, tipo un certo Manolas, ma i tifosi vogliono il 10. Magari quel 10 che non potrà mai sostituire IL10, ma un diecino, tipo quel James Rodriguez, mai realmente convincente. Ma ad Ancelotti serve veramente un colpo ad effetto? Più che necessità tecnico tattica, sarebbe una esigenza di piazza, mediatica.
Perché? Beh, andiamo ad analizzare la squadra; in porta il Napoli si presenta con Meret, tra i giovani italiani più interessanti, un ex portierino che sta conquistando la stima dei più scettici. In difesa Re Carlo dispone della coppia di centrali tra i più forti d’Europa, Koulibaly ed il neo acquisto Manolas. A sinistra quello che potrebbe essere considerato un acquisto ex novo, quel Ghoulam tanto richiesto dalle big d’Europa. A destra la novità, Di Lorenzo, uno che fa proprio al caso del mister azzurro per la sua filosofia di gioco. Passiamo al centrocampo dove talento e fantasia abbondano. Allan, Zielinski e Fabian Ruiz. Un trio di straordinaria capacità e qualità. Presi singolarmente rappresentano realmente un patrimonio incredibile sia economico che tecnico. E ora parliamo dell’attacco, il reparto che fa sognare tutti gli ultras del mondo. A sinistra il capitano, Lorenzo Insigne. A destra l’infaticabile Callejon. Il centravanti? C’è un certo Milik, un attaccante moderno, dal fisico importante e dalle ottime capacità tecniche. E Mertens? Beh, lui è uno che può fare il titolare in qualsiasi squadra al mondo. E se pensiamo che un talento come lui possa fare l’alternativa, beh, questo Napoli può addirittura avvalersi della facoltà di parlare di quel piacevolissimo problema d’abbondanza.
MADDALONI- Avevamo detto e scritto che Rfi va avanti come un treno. E il treno è arrivato questo pomeriggio: il progetto esecutivo della nuova infrastruttura è stato consegnato nelle mani dell’assessore Giuseppe D’Alessandro. Nemmeno il tempo di redigere e pubblicare la delibera, che sancisce l’approvazione all’unanimità […]
In EvidenzaMADDALONI- Avevamo detto e scritto che Rfi va avanti come un treno. E il treno è arrivato questo pomeriggio: il progetto esecutivo della nuova infrastruttura è stato consegnato nelle mani dell’assessore Giuseppe D’Alessandro. Nemmeno il tempo di redigere e pubblicare la delibera, che sancisce l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale, che già è pronto il progetto. Rfi sta pressando tutti: il comune, i gestori dei sottoservizi (Tim, Italgas, l’acquedotto comunale) e la Soprintendenza, che in ossequio ad una tradizione di straordinaria lentezza, ancora non ha risposto. La Procura, che segue passo passo tutti gli atti della fase di progettazione, chiede certezza sulla ricostruzione dell’opera. E Rfi è pronta pure all’affidamento delle opere appena approvate. Tempi strettissimi. Se tutto andrà, secondo il cronoprogramma di Rfi, per la seconda metà dell’anno cominceranno i lavori o comunque tutti gli interventi propedeutici all’attivazione del cantiere. Entro la fine del 2020, il nuovo Ponte Vapore dovrebbe essere quasi pronto e forse inaugurato. Con una spesa di circa 2 milioni e mezzo di euro parte il primo progetto di ammodernamento della rete ferroviaria e della viabilità locale. Il Ponte sarà lineare è fungerà da naturale continuazione dell’attuale sede strada di via Cancello. Due ampia carreggiate per ambo i sensi di marcia e due marciapiedi laterali (oggi del tutto inesistenti) da ambo i lati. Una struttura capace, in contemporanea, di soddisfare il transito veicolare sostenuto, quello dei mezzi pesanti e quello (oggi totalmente negato) dei pedoni e dei ciclisti. Ma secondo le ultime direttive, emerse nel Consiglio Comunale, c’è un ferma volontà di restituire a via Cancello l sua vocazione residenziale e fermare il transito del traffico pesante da dirottare sul altri assi viari interprovinciali.
Terminato il turno di lavoro, non aveva fatto rientro presso la sua abitazione di Grottaminarda, facendo perdere le proprie tracce. La 34enne si sarebbe allontanata con intenzioni suicide e con tutta probabilità avrebbe portato a termine il suo intento, senza l’intervento dei Carabinieri. Dopo qualche […]
Dalla RegioneTerminato il turno di lavoro, non aveva fatto rientro presso la sua abitazione di Grottaminarda, facendo perdere le proprie tracce.
La 34enne si sarebbe allontanata con intenzioni suicide e con tutta probabilità avrebbe portato a termine il suo intento, senza l’intervento dei Carabinieri.
Dopo qualche ora di angoscia e ricerche, questa notte i Carabinieri della Stazione di Dentecane, unitamente ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Mirabella Eclano, hanno rintracciato la giovane donna nell’area industriale di Venticano, in stato di incoscienza nella sua autovettura.
Dopo aver prontamente forzato la portiera del veicolo, i militari hanno praticato le prime manovre di rianimazione alla donna fino all’arrivo dei sanitari del 118 che l’hanno trasportata all’ospedale di Avellino dov’è tuttora ricoverata.
All’interno dell’auto è stata rinvenuta una confezione vuota di ansiolitici.
«All’indomani dell’approvazione della mozione sul sito di compostaggio a Maddaloni da parte del Consiglio comunale in città si è sviluppato un dibattito che non ha nulla a che vedere con quello che è stato votato ieri. Abbiamo assistito ad un’azione di terrorismo psicologico che ha […]
Cronaca«All’indomani dell’approvazione della mozione sul sito di compostaggio a Maddaloni da parte del Consiglio comunale in città si è sviluppato un dibattito che non ha nulla a che vedere con quello che è stato votato ieri. Abbiamo assistito ad un’azione di terrorismo psicologico che ha spostato l’attenzione da quello che è il vero problema: il ciclo dei rifiuti. Non è una partita tra chi vuole inquinare e chi non vuole inquinare o tra chi pensa di salvare vite umane e chi vuole uccidere tutti con l’inquinamento. Da figlio di un padre morto trent’anni fa di tumore, così come tutti i suoi fratelli ritengo che oggi chi ha scelto di avere un ruolo pubblico debba impegnarsi per dare finalmente una soluzione allo smaltimento dei rifiuti per permettere che il ciclo si completi e si evitino i disastri ecologici e sanitari di un paio di settimane fa». Netta la presa di posizione del capogruppo del Partito democratico Angelo Campolattano dell’approvazione della mozione presentata dal collega di minoranza Angelo Tenneriello. «Ci tengo a precisare che quello di ieri è un atto di indirizzo politico che, ora, deve essere sostanziato da un punto di vista tecnico – ha chiosato – in altre parole, non abbiamo deciso nulla, se non espresso la volontà di realizzare un impianto ad impatto ambientale zero che possa permettere di completare il ciclo dei rifiuti senza gravare in maniera così pesante come accade oggi sulle finanze dei maddalonesi e che, anzi, consente una riduzione significativa delle tasse». Campolattano va diretto alla questione. «I fatti dicono che pensare di realizzare impianti a Maddaloni non è una cosa che ci deve fare paura – ha aggiunto – Purtroppo, le emergenze cicliche di cui la città è vittima, non ci offrono percorsi differenti. Chiaramente, quando parliamo di impianti, dobbiamo sapere di cosa parliamo e, soprattutto, a che cosa andiamo incontro come maddalonesi. A prescindere da tutto, magari chiedendo un consulto all’università e all’Arpac, è opportuno che ci sia uno studio per individuare l’area più idonea e meno impattante sulla città per realizzare l’impianto». L’esponente del Partito democratico sgombera il campo dai rischi sulla salute. «Quella dell’impianto di compostaggio potrebbe essere una soluzione perseguibile per la città di Maddaloni, dal momento che, è quella meno impattante per la noi tutti. Non è un caso che in molte grandi città del Nord o straniere tali impianti esistono e funzionano, quelle città che spesso prendiamo a modello di civiltà. Certamente se lo hanno adottato come sistema non sono meno intelligenti di noi… – ha spiegato – Nell’impianto di compostaggio viene trattato l’umido, gli scarti di cucina, di giardino che vengono lavorati ad una temperatura bassa che non supera i 70 gradi. Questa cosa, secondo studi accreditati, non comporta alcun rischio per la salute dei cittadini. Inoltre, tale operazione, comporterebbe una riduzione sostanziale della Tari per i maddalonesi che oggi pagano la tariffa più alta in assoluto. Giusto per dare l’idea per uno studio professionale a Maddaloni paghiamo quasi 15 euro al metroquadro contro i circa undici di Caserta. 4 euro in più al metro quadro per una distanza di pochi chilometri. Per le utenze domestiche tra Maddaloni è Marcianise, la tariffa si differenzia di 70 centesimi. 3,20 euro contro i 2,50 euro». Campolattano mette anche in evidenza gli errori da non commettere. «Chiaramente la gestione dell’impianto di compostaggio non è semplice – dice – Il rischio più grande è quello della puzza che si sviluppa non perché l’impianto emani cattivi odori, ma, perché non c’è una corretta gestione della raccolta differenziata. Un impianto che funziona a regola d’arte deve avere tutti i rifiuti differenziati in maniera corretta, gettati in apposite buste biodegradabili e in un piazzale che deve funzionare in maniera perfetto. Si tratta di operazioni complicate che comportano un’educazione del personale della raccolta e dei cittadini. Parallelamente all’impianto, quindi si deve pensare a gettare le basi per un suo corretto funzionamento».
L’estate della Mozzarella di Bufala Campana Dop è all’insegna della cultura. Per la prima volta il Consorzio di Tutela è partner del Ravello Festival, l’evento internazionale dedicato all’arte e alla musica, sotto la guida del commissario Mauro Felicori. In particolare, il Consorzio sostiene e presenta […]
Dalla RegioneL’estate della Mozzarella di Bufala Campana Dop è all’insegna della cultura. Per la prima volta il Consorzio di Tutela è partner del Ravello Festival, l’evento internazionale dedicato all’arte e alla musica, sotto la guida del commissario Mauro Felicori.
In particolare, il Consorzio sostiene e presenta il “Concerto dell’alba”, l’appuntamento più suggestivo del cartellone, già sold out da mesi. Nella notte tra il 10 e l’11 agosto, alle 4.45 del mattino, andrà in scena il concerto sulla terrazza dell’infinito, sospesa tra terra e cielo. A esibirsi sarà l’orchestra filarmonica salernitana “Giuseppe Verdi”, diretta dal maestro Lorenzo Passerini, su musiche di Grieg, Puccini, Stravinskij e Mendelssohn.
E per i circa 600 spettatori previsti ci sarà anche una sorpresa: subito dopo il concerto, sarà servita la mozzarella di bufala campana Dop a colazione, accanto a un dolce tipico, le Santarosa preparate però con ricotta di bufala campana Dop, commissionate dal Consorzio di Tutela alla storica pasticceria Pansa di Amalfi.
“L’affinità elettiva con Ravello si inserisce nel solco delle scelte già messe in atto dal Consorzio e finalizzate a promuovere il legame tra beni culturali ed eccellenze enogastronomiche”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
“Da due anni – aggiunge – la sede del nostro organismo di tutela è stata trasferita nelle Reali Cavallerizze della Reggia di Caserta, grazie a un progetto pilota in Italia. Inoltre il Consorzio ha intensificato i rapporti di collaborazione con gli altri Consorzi italiani, portatori di cultura nel mondo del food”.
Il commissario Felicori plaude all’iniziativa: “Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop – sottolinea – negli ultimi anni ha adottato una strategia comunicativa precisa che lo ha messo al centro dell’attenzione. Fra le scelte compiute, due mi sembrano di grande prestigio: l’insediamento nella Reggia di Caserta, uno dei monumenti più importanti d’Europa, e l’accordo con il Ravello Festival, manifestazione essa stessa internazionale. Del resto mondiale è la vocazione di questo straordinario prodotto campano, del resto cultura e gastronomia vivono ormai insieme e si arricchiscono l’un l’altra. Sono coinvolto in ambedue queste iniziative del Consorzio, e dunque ringrazio in modo speciale il presidente Raimondo, il direttore Saccani e tutto il Consiglio di amministrazione”.