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Successo di misura per gli azzurri di Spalletti che rischiano di subire il pareggio al 90′, dopo aver sprecato diverse occasioni per chiudere il match. Testa al secondo incontro contro la Spagna con cui condivide il primato nel girone B. L’Italia trionfa nella gara inaugurale […]
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In Evidenza SportUn vero spettacolo di sport e passione si è concluso al ‘Vallefuoco’ di Mugnano di Napoli, dove si è tenuta l’ottava edizione del Trofeo Internazionale D’Alterio Group, organizzato con maestria dalla famiglia D’Alterio, in collaborazione con il Villaricca Calcio della famiglia Tambaro. Dal 29 maggio […]
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Cultura & Spettacoli CuriositàTorniamo a fare due chiacchiere con un altro esponente del Partito Democratico, Francesco Costantino, componente dell’assemblea provinciale del partito, fra i più fedeli alla sezione, convinto sostenitore delle primarie. Il post primarie di coalizione di centrosinistra è stato caratterizzato dalle polemiche con la rottura tra […]
Politica
Torniamo a fare due chiacchiere con un altro esponente del Partito Democratico, Francesco Costantino, componente dell’assemblea provinciale del partito, fra i più fedeli alla sezione, convinto sostenitore delle primarie.
Il post primarie di coalizione di centrosinistra è stato caratterizzato dalle polemiche con la rottura tra Razzano, vincitore della consultazione, e Smarrelli. Una scissione avallata anche dagli ex Giovani Democratici, oggi Democratici.
In città molti amici mi avvicinano e si sentono confusi, soprattutto dopo le dichiarazioni di Smarrelli che aveva riconosciuta la sconfitta ed oggi addirittura crea un’area.
Chi ha perso ha il dovere di sottostare alle regole: le ha sottoscritte e riconosciute. Dopo la sconfitta ha cambiato idea, probabilmente spinto dagli stessi che lo avevano sostenuto
Relativamente ai GD, credo che la loro sia una scelta sbagliata. Avrei preferito un non allineamento; hanno partecipato anche alla stesura del documento che regolava lo svolgimento delle primarie per poi rinnegarle dopo il voto. Basta polemiche, i giovani devono avere più coraggio e impegnarsi con il Pd affinché il controsinistra torni al governo cittadino.
Capitolo Picierno: come si è giunti al commissariamento e perché oggi molti criticano la gestione del commissario?
Siamo giunti al commissariamento dopo le dimissioni del segretario Salvatore Mataluna, dimissioni rese per motivi personali e anche per impegni lavorativi e successivamente perché una parte del partito non si rivedeva nel consigliere anziano Carlo d’Angelo.
Durante le riunioni tutti, ma dico proprio tutti, hanno accettato le primarie quale modus unico per l’individuazione del candidato sindaco del centrosinistra.
Chi critica il Commissario del Partito, Pina Picierno, lo fa solo perché aveva in mente altro.
Come vede la nomina dei 4 sub-commissari?
Era necessario, soprattutto per le compilazioni delle liste. Si tratta comunque di un organo di garanzia.
Si parla tanto di congresso e tesseramento: chi vedrebbe bene come segretario della sezione calatina del PD?
Vedo bene chiunque, ma occorre comunque far di tutto affinché il Pd attragga più cittadini possibili al fine di vincere le elezioni perché se qualcuno pensa esclusivamente alla compilazione delle proprie liste o crea “zizzania” non fa altro che consegnare’ la città in mano agli schieramenti avversi.
ll Pd deve è forte ed ogni altrui tentativo di farlo implodere non trova adesione dai cittadini onesti di questa città.
Maddaloni versa in una condizione di grave disagio. Qual’è la ricetta?
Aprire tavoli con Regione e Governo affinché tutti i problemi possano essere risolti definitivamente ed in modo celere.
Erano riusciti ad accedere all’interno degli uffici comunali alcuni individui ma, sono stati disturbarti alle 5 del mattino circa, dalla donna addetta alle pulizie. Erano intenti a forzare la cassaforte contenente le carte d’identità, servendosi di una fiamma ossidrica portatile ma, i rumori provenienti dal […]
Cronaca
Erano riusciti ad accedere all’interno degli uffici comunali alcuni individui ma, sono stati disturbarti alle 5 del mattino circa, dalla donna addetta alle pulizie.
Erano intenti a forzare la cassaforte contenente le carte d’identità, servendosi di una fiamma ossidrica portatile ma, i rumori provenienti dal corridoio, hanno indotto gli uomini ad una fuga a gambe elevate.
Non siamo a conoscenza se le telecamere di videosorveglianza, ubicate in Piazza Don Salvatore D’Angelo, abbiano potuto fornire un aiuto alle forze dell’ordine preposte per individuare gli artefici del mancato colpo.
Venerdì, 3 febbraio 2017, gli studenti del Liceo Linguistico “Villaggio dei Ragazzi, accompagnati dalla Dirigente Scolastica, dott.ssa Giovanna D’Onofrio, e dai docenti Maria Zampella e Daniele Napolitano, hanno partecipato, alle ore 10.00, presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, all’evento: “Ri – Creazione”. […]
EventiVenerdì, 3 febbraio 2017, gli studenti del Liceo Linguistico “Villaggio dei Ragazzi, accompagnati dalla Dirigente Scolastica, dott.ssa Giovanna D’Onofrio, e dai docenti Maria Zampella e Daniele Napolitano, hanno partecipato, alle ore 10.00, presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, all’evento: “Ri – Creazione”. L’iniziativa, fortemente voluta dal Direttore Generale dell’USR della Campania, dott.ssa Luisa Franzese, e dal Direttore della Reggia di Caserta, dott. Mauro Felicori, si è caratterizzata per la presentazione, da parte dell’Ufficio dei Servizi Educativi, dei progetti di alternanza scuola-lavoro a favore degli studenti delle scuole della Campania. Uno dei progetti, denominato: TRAVEL: TERRAE MOTUS “senza confini”, sarà curato dagli allievi del Liceo Linguistico e dai loro docenti-tutor Zampella e Napolitano e consisterà nel tradurre i contenuti della collezione di arte contemporanea “Terrae Motus” in Russo, in Arabo, in Tedesco, in Spagnolo, in Francese ed in Inglese. Gli stessi contenuti saranno, poi, presentati ai fruitori attraverso una App. Il tutor di questo progetto è il dott. Vincenzo Mazzarella dell’Ufficio Promozione Culturale della Reggia.Nella stessa giornata, invece, alla Reggia di Caserta, gli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero “Villaggio dei Ragazzi”, accompagnati dai docenti Giuseppe D’Addio e Vincenzo Russolillo, hanno preparato per l’Afidop un light lunch organizzato dai Maestri Chef Giuseppe D’addio e Rosanna Marziale. L’ Associazione dei più importanti Formaggi Italiani DOP (Afidop), presso le Regie Cavallerizze di Palazzo Reale, ha infatti presentato, in anteprima nazionale, i risultati del mercato nel 2016. Insieme al Presidente Afidop, Cesare Baldrighi, sono stati presenti i Consorzi di Tutela del Grana Padano, del Parmigiano Reggiano, del Gorgonzola, del Pecorino Toscano, del Pecorino Romano, oltre al direttore di Assolatte, Massimo Forino. “Con i progetti di alternanza scuola-lavoro – ha dichiarato il Generale Giuseppe Alineri, Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi – si intende fornire ai nostri studenti, oltre alle conoscenze di base, le competenze necessarie ad inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio alle ore di formazione in aula ed all’esterno della scuola. L’obiettivo è quello di garantire ad essi l’esperienza “sul campo” che rende sicuramente più facile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi”. “Con l’alternanza scuola-lavoro – ha affermato la Dirigente Scolastica del Liceo Linguistico e dell’Istituto Alberghiero “Villaggio dei Ragazzi”, dott.ssa Giovanna D’Onofrio – riusciamo ad integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro al fine di mettere in condizione i nostri studenti di imparare concretamente un “mestiere” in grado di proiettarli in un mercato del lavoro in cui le aziende investono sempre più in capitale umano”
La formazione giovanile del Partito Democratico cambia nome e simbolo e prosegue il percorso politico con il candidato alle primarie di coalizione del centrosinistra, Flavio Smarrelli. Un’azione preventiva, forse, quella dei Giovani Democratici che avevano intuito che, prendendo le distanze con il vincitore delle primarie, […]
Politica
La formazione giovanile del Partito Democratico cambia nome e simbolo e prosegue il percorso politico con il candidato alle primarie di coalizione del centrosinistra, Flavio Smarrelli.
Un’azione preventiva, forse, quella dei Giovani Democratici che avevano intuito che, prendendo le distanze con il vincitore delle primarie, Peppe Razzano, sarebbero andati incontro ad un probabile commissariamento.
Gongola dunque Flavio Smarrelli che continuerà ad avere il sostegno dei ragazzi che l’hanno supportato in quella traversata delle primarie e alimenta così l’obiettivo di riproporsi come candidato sindaco, non più a capo della coalizione di centrosinistra, ma bensì avverso allo “Scacchiere Picierniano” che tanto aveva sostenuto in sede di campagna elettorale per le consultazioni interne quando assicurò l’appoggio incondizionato a Razzano in caso di eventuale vittoria.
Nel 1984 Fiorella Mannoia cantava “Come si cambia per non morire”…
In calce all’articolo, il comunicato degli ormai ex rampolli Democrat.
Il Movimento politico “Pronti per Maddaloni”, nella frenetica competizione che si sta delineando in vista delle prossime amministrative, ci tiene a rendere pubblica la sua posizione. In un momento in cui ci sono ancora troppi interrogativi sulla data, sugli schieramenti, ed addirittura sulla effettiva […]
PoliticaIl Movimento politico “Pronti per Maddaloni”, nella frenetica competizione che si sta delineando in vista delle prossime amministrative, ci tiene a rendere pubblica la sua posizione. In un momento in cui ci sono ancora troppi interrogativi sulla data, sugli schieramenti, ed addirittura sulla effettiva chiamata alle urne, il nostro movimento preferisce rallentare, non solo per guardarsi intorno, ma anche per interrogarsi sulle risposte necessarie ai problemi della città. “Non vogliamo rincorrere gli altri schieramenti politici – ha dichiarato il portavoce Avv. Franco Roberti – in una gara di promesse e di programmi, di tanta forma e poca sostanza. Non vogliamo accordarci in un momento di crisi della politica con chi è ancora legato alle vecchie consuetudini. Preferiamo fermarci, preferiamo interrogarci sul nostro effettivo apporto alla crescita politica e sociale della città, facendo scelte oculate e non spinte da interessi di natura personale o di partito”. Tenendo ben presente questo intendimento, il nostro movimento intende ponderare con calma il proprio appoggio ad un candidato a sindaco, riservandosi la scelta di concorrere, con una propria lista, alle prossime elezioni. “Non abbiamo ancora trovato, a nostro modesto parere, – continua Roberti – il candidato che possa allinearsi con i nostri ideali. Per questo motivo, almeno per il momento, non vogliamo esprimerci in proposito, appropriandoci del diritto di analizzare le varie possibilità”.
Torna al successo la Maddalonese che supera 3-0 il San Vitaliano rilanciando le proprie ambizioni playoff. Partita dominata nel primo tempo dai granata che dopo aver sfiorato il vantaggio con Izzo e De Falco passano alla mezz’ora. Liccardi atterrato in area e per Luongo di […]
Sport
Torna al successo la Maddalonese che supera 3-0 il San Vitaliano rilanciando le proprie ambizioni playoff. Partita dominata nel primo tempo dai granata che dopo aver sfiorato il vantaggio con Izzo e De Falco passano alla mezz’ora. Liccardi atterrato in area e per Luongo di Napoli massima punizione. Sul dischetto si presenta Liccardi che non perdona, 1-0 e gara in salita per gli ospiti. Palla al centro e al 33′ il raddoppio: passaggio filtrante di Izzo per De Falco che si invola sulla sinistra, dribbling sul portiere Menna, pallone che tocca il palo e finisce in rete. Grande festa sugli spalti con i numerosi tifosi festanti. In panchina mister Santonastaso si sgola, prova a motivare i suoi, ma nel terzo minuto di recupero ecco il 3-0 griffato nuovamente Carlo De Falco. Dopo aver saltato due uomini scaglia un tiro imprendibile. A questo punto entrano Montagnuolo e Mascolo ad inizio ripresa, il San Vitaliano tenta di accorciare le distanze per riaprire l’incontro, ma Merola particolarmente attento e la sua porta resta inviolata. Al triplice fischio festa per l’undici di Sannazzaro che ritrova i tre punti e soprattutto una tifoseria tornata numerosa ad affollare il ‘Cappuccini’.
MADDALONESE: Merola, Buonanno, Piccirllo, Picozzi V. (75′ Picozzi), Pucino, Gargiulo, Izzo (63′ Barletta), Pingue, Liccardi, De Falco, Verdone (80′ Di Letto). All. Sannazzaro
SAN VITALIANO: Menna, Caporaso (46′ Montagnuolo), De Luca, Sais, Pastore L., Notaro, Picardi, Liguori, imparato (72′ Rispoli), Pastore F., iaquingelo (46′ Mascolo). All. Santonastaso
ARBITRO: Luongo di Napoli
RETI: 30′ Liccardi, 33′ e 48 pt De Falco
AMMONITI: Caporaso, Gargiulo, Franchini, Picardi, Montagnuolo
MADDALONI- Ritorna la sinistra, rigorosamente senza centro, anche Maddaloni. Si registrano segnali di vita, dopo anni di difficoltà e incomprensioni: si è rimesso in moto un movimento per arginare la diaspora. Si riparte dalla convocazione di un’assemblea pubblica per costruire un percorso condiviso e alternativo. […]
Politica
MADDALONI- Ritorna la sinistra, rigorosamente senza centro, anche Maddaloni. Si registrano segnali di vita, dopo anni di difficoltà e incomprensioni: si è rimesso in moto un movimento per arginare la diaspora. Si riparte dalla convocazione di un’assemblea pubblica per costruire un percorso condiviso e alternativo.
Pubblichiamo l’appello lanciato e firmato da Ciro Cortese ( Partito Comunista Italiano); Angelo Vigliotta (Partito della Rifondazione Comunista) e Michele Vinciguerra (Sinistra per Maddaloni)
Sarebbe facile presentare l’ennesima analisi della degenerazione politica, civile e culturale che ha colpito la nostra città nell’ultimo decennio. Un declino sicuramente allineato a quello dell’intera Italia, attraversata da una crisi economica e sociale di proporzioni inedite, anche se prevedibili. L’analisi dell’esistente appare, infatti, inutile non già perché non dia indicazioni per invertire la rotta, ma perché è ormai esercizio accademico a cui sono aduse sia le formazioni politiche sia la rete di movimenti e associazioni che animano il territorio. A Maddaloni, più che nei comuni limitrofi, il graduale smantellamento del tessuto produttivo e commerciale ci ha consegnato una disoccupazione giovanile ben al di sopra della media nazionale, ma anche il dilagare di una povertà materiale e immateriale che, soprattutto nelle periferie, ferisce ampie fasce di quel «ceto medio» che era il bacino della mobilità sociale verso l’alto. Se la povertà materiale conduce a nuove schiavitù nelle forme del lavoro nero, sottopagato e irregolare, la povertà immateriale incide sulla psicologia individuale e collettiva, alimentando paure per le quali si cercano risposte semplici e apparentemente efficaci, sebbene ingannevoli. È la povertà immateriale e di cultura civica che ha condotto, per esempio, diversi nostri concittadini a cedere al voto di scambio, un modo per ottenere immediati vantaggi (la spesa per la domenica, 20 euro o il favore personale) che però si rivela una spia della perdita di fiducia nelle istituzioni. Il populismo, spinto alle estreme conseguenze dalle destre, con derive xenofobe e razziste, fa credere che chi si presenta agli elettori voglia solo assicurarsi i propri interessi, tutelare qualche proprio accolito o soddisfare una vanità di potere, convincendo il cittadino che quelli della «casta» sono tutti uguali, che il «nemico» è il più povero, l’immigrato, il «diverso», l’altro da sé. Se l’analisi è condivisibile, è sul «che fare?» che sono chiamate a esprimersi le forze politiche della città. Stando alle attuali «discese in campo», è chiaro come alcuni puntino a cavalcare l’onda del degrado, esasperandolo. A molti, a troppi, conviene che il cittadino consapevole si degradi ad atomo di un «popolo bue», a garanzia della conservazione. I comuni, per le scelte degenerate degli ultimi governi nazionali, hanno pagato la crisi economica più delle istituzioni regionali e centrali. A Maddaloni la situazione è stata ulteriormente aggravata da scelte irresponsabili, che risalgono indietro nel tempo, dirette a obiettivi elettoralistici immediati e mai a una pianificazione finanziaria strutturale. In questo contesto, la sinistra ha il dovere di lasciare il cantuccio della mera critica dell’esistente per elaborare una nuova visione della società e della città, declinata in una nuova «lotta di classe». A livello locale, il cambiamento di rotta è tale solo se interviene in profondità e in totale discontinuità rispetto al passato, con una proposta che miri all’innovazione nell’organizzazione amministrativa, affinché questa sia effettivamente posta al servizio della collettività, con scelte coraggiose nel senso del recupero delle periferie e della lotta all’emarginazione, alle solitudini e alle povertà. È il tempo di un programma nutrito da grandi ideali, ma al contempo traducibile in risposte che ricadano sulla vita dei cittadini in termini di accresciuto benessere individuale e collettivo: scuole sicure, strade percorribili, servizi sociali all’altezza dei bisogni della collettività, equità fiscale, dunque giustizia sociale. Una sinistra «unita», che parta dalle persone e dalla pluralità di bisogni ma anche di risorse di cui ciascuna è portatrice, deve intendersi, dunque, al servizio della città, non di questo o quel notabile, pertanto estranea alle beghe interne del Partito democratico e delle sue bande l’un contro l’altra armata. L’auspicio è di costruire uno spazio di elaborazione politica e culturale nel quale tutte le forze di sinistra della città – che siano partiti (termine che ci proponiamo di usare senza vergogna alcuna), movimenti o associazioni – siano chiamate a coagularsi per sviluppare un’idea di città possibile e realizzabile. Un’idea da alimentare insieme a partire da un’assemblea pubblica che convocheremo nei prossimi giorni con tutti i soggetti che accoglieranno questo appello, in radicale alternativa alle proposte attualmente in campo, che denotano non già quello che i nuovi populisti chiamano «vecchia politica» (peraltro non tutta da buttare), bensì la tendenza a concepire il campo pubblico come affare privato per pochi intimi e non come la sfera «sacra» della partecipazione e dell’agire collettivo per il bene comune.
Gigi Bove è uno stakanovista. L’ultima conferenza stampa l’ha fatta tre settimane fa per presentarsi come candidato a sindaco attorniato da tre liste: Cambiamo Maddaloni, Maddaloni Bene Pubblico e Maddaloni Pulita. Tempo 21 giorni, e le liste sono salite a cinque con l’arrivo di ben […]
PoliticaPer assicurare un sempre maggiore coinvolgimento del circolo cittadino del Partito Democratico di Maddaloni, impegnato dopo la grande mobilitazione per le Primarie nel fondamentale rilancio dell’azione politica in città, in vista anche della sfida per le prossime elezioni amministrative, i Sigg. Alfonso Ventrone, Maurizio Reitano, […]
Politica
Per assicurare un sempre maggiore coinvolgimento del circolo cittadino del Partito Democratico di Maddaloni, impegnato dopo la grande mobilitazione per le Primarie nel fondamentale rilancio dell’azione politica in città, in vista anche della sfida per le prossime elezioni amministrative, i Sigg. Alfonso Ventrone, Maurizio Reitano, Angelo Campolattano e Luigi Correra affiancheranno il commissario del circolo, On.le Pina Picierno, con funzioni di sub-commissari.
On.le Pina Picierno
Flavio Smarrelli non si arrende e invece di lavorare all’unione del Partito Democratico, cosi come chiesto dal Commissario Provinciale e membro della Commissione Antimafia Franco Mirabelli, spacca nuovamente il suo fronte interno. Allo sconfitto delle primarie non è bastata la sonora sconfitta contro Peppe Razzano, ora pare […]
PoliticaFlavio Smarrelli non si arrende e invece di lavorare all’unione del Partito Democratico, cosi come chiesto dal Commissario Provinciale e membro della Commissione Antimafia Franco Mirabelli, spacca nuovamente il suo fronte interno. Allo sconfitto delle primarie non è bastata la sonora sconfitta contro Peppe Razzano, ora pare che sta lavorando incessantemente alla ricerca di soggetti civici che possano seguirlo in un progetto che non si capisce quali prospettive possa avere e su quali basi possa essere fondato. Secondo i ben informati, nelle ultime ore sta sondando il campo con esponenti di destra, sinistra e centro pur di riuscire nel tentativo di mettere insieme uno schema di coalizione che possa consentirgli di avere l’aspirazione di arrivare al ballottaggio. Chi sta con Smarrelli? In tanti si stanno ponendo la domanda, in pochi conoscono la risposta, visto e considerato che da sempre molti dei suoi sostenitori, come dichiarato più volte pubblicamente, hanno rimarcato il sentimento di non sentirsi rappresentati dall’ex Assessore dell’Amministrazione guidata da Michele Farina, ma di avergli fornito solo un contributo elettorale per le primarie. Ormai di politica c’è ben poco, esiste solo il disegno chiaro di creare una difficoltà a Peppe Razzano, che dal canto suo aspetta l’evolversi della situazione in piena comodità blindato dai vertici provinciali del Partito Democratico, che in più occasioni hanno ribadito e precisato che chi non accetta il responso della competizione popolare resterà fuori dal partito. Il precedente di Dario Abbate a Marcianise è l’esempio eclatante di come il partito quando vuole sa svolgere bene il lavoro da attuare. Come si sa, le divisioni sono il pezzo forte del Partito Democratico e quindi, sempre dai rumors cittadini, il gruppo guidato da Enzo Correra, Francesco Capuozzo e Giovanna Sabba sono ormai appiattiti sulla candidatura del Giudice di Pace Alfonso Di Nuzzo, persona sponsorizzata dall’ex Sindaco Tonino Cerreto. Una sorta di ritorno al passato visto che nel Partito Popolare prima e nella Margherita poi Enzo Correra e Tonino Cerreto hanno sempre camminato a braccetto. In questo scenario ad avere una difficoltà sono Gigino Russo, Gaetano Correra, Tonino Garofalo, Carlo D’Angelo e Angelo Schiavone. Se in un primo momento hanno dato l’ok all’operazione Di Nuzzo, ora hanno una difficoltà nella decisione da prendere dovuta al comportamento di Flavio Smarrelli. Insomma, la strada è lunga e le sorprese sono dietro l’angolo. Chi ancora non ha assunto una decisione precisa è il gruppo dei Giovani Democratici. Da un lato c’è il forte legame costruito in campagna elettorale con Flavio Smarrelli, dall’altro un bivio: Di Nuzzo o l’abbraccio ad Andrea De Filippo. Se la prima ipotesi pare che non li convinca visto il trascorso nel centrodestra del maggior sponsor del Giudice di Pace Tonino Cerreto, l’orientamento verso il leader di Maddaloni nel Cuore sembra prendere quota. Gli incontri con gli intermediari di Andrea De Filippo sono quotidiani e si potrebbe veramente verificare il matrimonio tanto annunciato da mesi. Ora in una città dove conoscere la verità delle cose è veramente complicato, attendiamo fiduciosi smentite o conferme.