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Mattarella dice no all’ipotesi di Minstro Savona e Conte getta la spugna.
La III Repubblica non s’adda fare.
L’amarezza del deputato Antonio Del Monaco:
“Dopo una notte insonne, pensando a questo ennesimo colpo di stato dei poteri forti e della politica malata, voglio esprimere la mia amarezza ma anche la rinnovata forza per mostrare alla fiducia degli italiani che noi non ci fermiamo ma siamo prontissimi a spazzare via le lobby, i caimani ed i pagnottisti. Noi siamo il popolo italiano che vuole il cambiamento e non restare vincolato ad un indice economico. Barra dritta senza fermarci andiamo oltre con il solo pensiero di servire la nostra Italia.”

 
Una candidatura spontanea e naturale quella dell’ex consigliere provinciale Vincenzo Vinciguerra al cospetto della scelta compiuta lo scorso anno con Città di Idee.
E da Città di Idee riparte il percorso del coordinatore infermieristico:
“Ho scelto innanzitutto un progetto, – afferma Vinciguerra – quello che abbiamo messo insieme tempo fa con alcuni amici con la lista Città di Idee; dopodiché ho scelto, unitamente ai miei compagni di viaggio, Bruno Cortese, uomo pragmatico, serio e dalle comprovate capacità professionali. L’affermazione certificata lo scorso anno, in termini di consensi, è stata rilevante e la riproposizione di quell’idea di governo deve essere necessariamente portata avanti.
Lo dobbiamo a chi ha riposto fiducia nei nostri confronti ed a chi ci chiede ancora oggi di mantenere quell’impegno che resta immutato e che si traduce nel bene comune.
Io sono fiducioso e confido nell’intelligenza dei maddalonesi che sapranno scegliere con tutta serenità i loro rappresentanti”.

Al comizio pubblico tenuto domenica 27 maggio in piazza Don Salvatore d’Angelo dal candidato sindaco Andrea De Filippo, ha presenziato anche il candidato al consiglio comunale dott. Claudio Marone in rappresentanza della lista Riscossa di Maddaloni, il quale ha esordito ringraziando «tutti quelli che hanno partecipato al comizio, nonostante il caldo afoso, e che hanno dimostrato ancora una volta il grande affetto nei confronti del sindaco, verso i nostri candidati ma soprattutto per la nostra città». Il dottor Marone ha poi disquisito sull’importanza di queste elezioni e alcuni punti ritenuti cruciali del proprio programma. «Oggi c’è bisogno dell’impegno vero e non del semplice voto. C’è bisogno che l’intera comunità, giovani, professionisti, donne, disoccupati, facciano quadrato intorno al sindaco De Filippo. E dico sindaco e non candidato perché lui ha già vinto. Dobbiamo però prenderci tutti insieme l’impegno di vincere al primo turno per far sì che la vittoria sia schiacciante così da dare un segnale forte e di cambiamento. Noi abbiamo indicato ad Andrea De Filippo, al di là del libro dei sogni, tre priorità: sicurezza, cultura e riorganizzazione della macchina comunale. Mi sono stancato di sentire periodicamente i fuochi d’artificio che annunciano l’arrivo della droga a Maddaloni. Non se ne può più, quella gente va arrestata e sbattuta in galera. Mi sono stancato di soprusi, prepotenze e di chi fa quello che vuole. C’è bisogno di poche regole per far sì che una comunità cresca bena, per questo è necessario un controllo costante del territorio. Maddaloni tanti anni fa era una città che primeggiava in campo politico e soprattutto culturale per la qualità dei propri licei. Bisogna tornare a dare importanza alla cultura, che insieme al recupero del centro storico e dei quartieri popolari, e di conseguenza delle nostre traduzioni, possono essere un volano per innescare con l’artigianato un piccolo rilancio dell’economia che purtroppo langue. È inutile dire che a Maddaloni verranno le grandi aziende, è soltanto un sogno. Dobbiamo quindi essere intelligenti a rilanciare l’economia nel terziario, nell’artigianato, e anche nel turismo – ha osservato il candidato al consiglio comunale –, perché abbiamo la fortuna di avere delle cose bellissime ed eccezionali. La terza priorità è la riorganizzazione della macchina comunale. Non è possibile che Maddaloni non abbia la casa comunale. Abbiamo un progetto e delle idee chiare per ridare dignità al comune, perché una comunità senza municipio è come una famiglia senza casa. Riorganizzazione della macchina comunale significa anche riorganizzazione degli uffici. Sono addolorato dagli arresti dei dirigenti comunali, che dispiace da uomo e da cittadino. Dispiace perché, forse, è anche responsabilità nostra che per anni abbiamo dimostrato disinteresse verso la cosa pubblica. Ma c’è soprattutto il bisogno di mettere in sinergia tutte queste cose per far sì che i nostri giovani, con la loro preparazione ed intelligenza, restino e non se ne vadano, perché altrimenti vuol dire che questa città non ha futuro. Questo però mi fa ragionare, e credo che se abituiamo i nostri giovani al gusto della politica, quella sana che tenta di risolvere i problemi dei cittadini, e se gli diamo il giusto entusiasmo – ha concluso il dott. Claudio Marone –, avremo sicuramente fatto un importante passo avanti».

Riceviamo e pubblichiamo la nota del candidato al Consiglio Comunale in quota Maddaloni Green, Alessandro Fucci:
“Pagare tutti per pagare meno ed avere servizi più efficienti e strutture pubbliche adeguate; è questo l’imperativo che dovrà fronteggiare il futuro Sindaco. A Maddaloni c’è un’evasione fiscale oltremodo preoccupante ed in misura tristemente maggiore rispetto alla provincia di Caserta che ha un trend tra i più negativi d’Italia.
Urge un’azione importante di recupero crediti da parte del Comune nei confronti di quei cittadini e soprattutto nei riguardi delle aziende morose.
Soltanto così i cittadini onesti potranno pagare meno, anzi, il giusto”.

“Solidarietà a Giuseppe Razzano per il vile atto che ha subito la scorsa notte”. Così Bruno Cortese, candidato a sindaco di “Alleanza civica” alle prossime elezioni comunali a Maddaloni del 10 giugno, commenta il lancio di uova sull’auto del sostenitore, Razzano.
“Come futuro sindaco confermo l’impegno contro la criminalità e la microcriminalità. È tempo che a Maddaloni torni a regnare la legalità e, per farlo, è necessario intensificare i controlli e mettere la parola fine all’anarchia che ci circonda. I nostri concittadini, i nostri giovani devono tornare ad essere orgogliosi di essere maddalonesi”.
“Esiste la libertà di parola e di espressione e chi si è reso responsabile di questo gesto incivile e di  presunto intento intimidatorio, sappia che noi non ci fermeremo. Continueremo ad essere dalla parte della giustizia e dell’onesta’ e non permetteremo a nessuno di fermare il nostro programma per il rinnovamento della nostra bella città”, conclude Bruno Cortese