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Maddaloni. Dire che i residenti sono inviperiti è un eufemismo, il nulla al confronto con il reale stato psicologico con il quale i cittadini di via Starzalunga stanno vivendo questa tremenda emergenza igienico sanitaria.
Topi in quantità, come formiche.
I ratti sbucano dalla terra al confine con il civico 27. Un’area privata ed abbandonata, piena di rifiuti ed erba incolta.
“Vogliamo soltanto far prevalere i nostri diritti. Nonostante le segnalazioni qui non si è fatto vedere nessuno, nemmeno per una parola di conforto ma, soprattutto per capire in che direzione procedere. E’ un incubo. Non esistono cittadini di serie A né di serie B. La propaganda elettorale di chi ha Maddaloni nel Cuore si trasformi immediatamente in atti concreti.”
Effettivamente l’emergenza è di straordinaria rilevanza.
Topi anche negli appartamenti.
Un incubo che, come sostengono i residenti, è già stato spiegato ai legali che procederanno con denunce che verranno presentate agli organi preposti.

Maddaloni. Prosegue la caccia al trasgressore. Comune di Maddaloni VS Sporcaccioni, una gara impari ma che comunque l’amministrazione comunale è intenzionata a giocare.
Le fototrappole funzionano e grazie ad esse vengono elevate sanzioni
Anche se, come abbiamo ribadito, questa videosorveglianza  funziona  più come deterrente.
Ecco il post del vicesindaco Giggino Bove che ci ricorda tanto il De Luca Sindaco di Salerno:
“L’ OPERAZIONE “BASTA ZOZZONI” contro il deposito abusivo di rifiuti prosegue con SUCCESSO.
Il Comandante della Polizia Municipale Domenico Renga ha appena iniziato a predisporre due verbali per due cittadini che hanno depositato abusivamente la spazzatura in via Starzalunga così come da foto della video trappola Installata qualche giorno fa.
Con il Comandante abbiamo visto tutte le operazioni di deposito abusivo.
È in fase di accertamento anche l individuazione di altri due zozzoni:
– una donna in bicicletta e con maglietta bianca dall’ apparente età di 60 anni
– un uomo di statura medio bassa, capelli brizzolati, baffi grigi che a piedi consumava il suo atto di zozzismo.”

Nota Croce Rossa Italiana – Maddaloni:
“Alle ore 20:19 è stata registrata una scossa di terremoto con magnitudo 5.2 con epicentro in Molise. (Fonte: INGV)
La scossa è stata avvertita chiaramente anche in provincia di Caserta.
Al momento, stiamo monitorando la situazione e non risultano esservi danni a persone o cose.
Mantenete la calma ed, in caso di nuova scossa, seguite tali consigli.”

 
Subito dopo la scossa, il vicesindaco Luigi Bove, coadiuvato da Caterina Ferraro in costante contatto telefonico con il Sindaco e con i Vigili Urbani di Maddaloni, ha effettuato un sopralluogo in città per costatare eventuali disagi o danni che per fortuna non si sono registrati.

MADDALONI- Nessuno si salva da solo. E nessuno da solo, può sperare di crescere e sviluppare il proprio territorio. Per farla breve, convengono di nuovo le strade del Comune di Maddaloni e del Consozio Asi. «L’Asi è l’unico ente di area in grado di intercettare i finanziamenti necessari alla infrastrutturazione dei territori». In estrema sintesi, potrebbe essere questo il convincimento della nuova amministrazione. Posti i principi, De Filippo rende noto che l’adesione avverrà con modalità che saranno pianificate nei prossimi mesi. Già sono noti invece i punti di incontro tra Asi e Comune: si parte dal mancato completamento del raddoppio dell’ex statale 265 nella tratta terminale, di competenza comunale, e collegata al casello autostradale sull’A30 in fase di costruzione. L’agenda delle cose da fare è già lunghissima e riguarda, tra l‘altro, l’intero sistema di inttreconnessione viaria tra la piattaforma intermodale dell’Interporto Sud Europa (Ise), l’autostrada, le strade di servizio e la viabilità ordinaria. Ma anche il «piano urbanistico attuativo» (Pua), che negli ultimi sei anni ha ricevuto zero richieste di insediamenti produttive e prodotto zero occupati. Sempre lungo l’ex-statale 265, si registra pure il disastro amministrativo della «zona franca urbana» (Zfu). Non è mai decollato il «pacchetto di defiscalizzazione» basato sul dimezzamento delle imposte locali: ex Ici, ex Tarsu, acqua e costi dei servizi comunali più leggeri.