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EvaristoBeccalossi, ex centrocampista dell’Inter, e MaurizioGanz, ex attaccante del Milan, dell’Inter, del Parma e di altre squadre di Serie A, sono pronti a mettere il loro nome e la loro passione per lo sport al servizio dei partecipanti e del pubblico della Corsa del Mito. I […]
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Maddaloni SportLa vittoria più amara della stagione. La Paperdi Caserta si prende il derby con la Geko PSA Sant’Antimo con il punteggio di 72-76, ma è matematicamente retrocessa in Serie B Interregionale vista la contemporanea vittoria della Lars Virtus Arechi Salerno contro la Virtus Cassino. La […]
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SportIeri mattina, nella splendida cornice della Reggia di Caserta, è arrivata la Befana con la sua scopa. La manifestazione, patrocinata dal comune di Caserta in collaborazione con l’ente Reggia di Caserta ed il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta, è stata curata dagli […]
CuriositàIl 20 Ottobre incontro dibattito con gli studenti sulla cultura della legalità e dell’educazione ambientale Sarà inaugurato dal dott. Eugenio Forgillo, maddalonese doc ed attuale Presidente Reggente della Corte di Appello di Napoli, l’anno scolastico della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. Appuntamento già fissato in agenda […]
Curiosità MaddaloniSembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un […]
Cultura & Spettacoli CuriositàI Baschi Verdi del Gruppo Guardia di Finanza di Salerno hanno intensificato le ordinarie operazioni di controllo del territorio nell’area metropolitana del capoluogo provinciale. Tre i soggetti individuati: il primo, segnalato dal cane antidroga “Zebon” nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo, è un italiano […]
Dalla Regione
I Baschi Verdi del Gruppo Guardia di Finanza di Salerno hanno intensificato le ordinarie
operazioni di controllo del territorio nell’area metropolitana del capoluogo provinciale.
Tre i soggetti individuati: il primo, segnalato dal cane antidroga “Zebon” nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo, è un italiano residente a Cava dei Tirreni trovato in possesso di 0,6 grammi di “hashish”; il secondo, anch’egli sorpreso dai Finanzieri sempre alla stazione ferroviaria, è un extracomunitario originario del Venezuela e residente ad Agropoli in possesso di 5,6 grammi di “marijuana”; il terzo, infine, è un italiano di Mercato San Severino che, sottoposto a controllo nel suo Comune di residenza, ha consegnato ai finanzieri 3,1 grammi di “hashish” e due spinelli preconfezionati.
La droga è stata sequestrata e i soggetti sono stati segnalati alla Prefettura di Salerno per uso illecito di sostanze stupefacenti.
Oggi e domani a Napoli, presso il Museo della Pace MAMT, sito in via De Pretis n.130, L’attenzione della Regione Campania sulla questione giovanile trova una importante occasione di confronto interregionale in particolare con Sicilia, Toscana, Piemonte e Liguria sul tema e sul ruolo degli “youth […]
Dalla RegioneOggi e domani a Napoli, presso il Museo della Pace MAMT, sito in via De Pretis n.130, L’attenzione della Regione Campania sulla questione giovanile trova una importante occasione di confronto interregionale in particolare con Sicilia, Toscana, Piemonte e Liguria sul tema e sul ruolo degli “youth workers”, i famosi operatori giovanili spesso confusi con altre figure che operano nell’ampio campo della “educativa”, e sul ruolo che la Regione puo’ svolgere per potenziarne le competenze e valorizzarne le attività che, su certi aspetti della questione giovanile, solo loro stanno riuscendo a mettere in campo. Grande esperienza in questo ambito fu riconosciuta alla storia della Campania, Regione di opportunità e di contrasti, che in passato affrontò tematiche affini con diverse iniziative innovative tra le quali, solo per citarne due rappresentative, la “scuola di teatro sociale” di De Filippo che dette il nome alla Legge Regionale e i “Maestri di strada” del progetto, all’epoca pilota, “Chance” che fu ritenuto una buona prassi europea ma che costituisce una delle tante esperienze interrotte dalle quali ancora oggi non è emersa una traiettoria politica. L’iniziativa è una delle azioni dell’Osservatorio regionale delle Politiche Giovanili, istituito con Legge Regionale n. 26 dell’8 agosto 2016, la quale all’art.3 lettera c) prevede anche il riconoscimento della figura professionale dello youth worker. La scelta di coinvolgere youth workers di diverse regioni d’Italia è motivata dalla complessità della tematica, ma anche dall’interesse per un confronto con realtà molto diverse da quella campana, ma da anni anch’esse impegnate sulla stessa questione, nella certezza che da questo confronto potranno scaturire input piu’ completi e arricchenti per affrontare anche il tema del riconoscimento di questa figura. Strategico sarà il confronto tra i partecipanti sul loro rispettivo lavoro dal quale, grazie ad una sorta di auto-valutazione, la Regione avrà un input prezioso rispetto alle politiche che possono essere programmate e che la potranno porre nuovamente all’avanguardia in tema di risposte alla questione giovanile.
Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ex consigliere comunale Franco Merola che lascia la coalizione in appoggio ad Andrea De Filippo: “La coalizione che sta nascendo attorno a De Filippo è lontano dal mio modo di interpretare la politica e l’ amministrazione di un città con […]
Politica
Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ex consigliere comunale Franco Merola che lascia la coalizione in appoggio ad Andrea De Filippo:
“La coalizione che sta nascendo attorno a De Filippo è lontano dal mio modo di interpretare la politica e l’ amministrazione di un città con tante difficoltà. Vedo troppi interessi in gioco, che non vanno incontro all’ interesse della mia città. Io mi tiro fuori da quel gruppo, e spero che lo facciano anche altri amici che inizialmente avevano creduto in un cambiamento vero. Io non torno indietro”.
La Guardia di Finanza di Scafati ha eseguito ulteriori controlli nei confronti di enti non commerciali con scopi socio-culturali aventi sede nel Comune di Sarno. Gli interventi di polizia economico-finanziaria posti in essere hanno riguardato alcuni enti cd. “no profit” che utilizzavano forme giuridiche associative […]
Dalla Regione
La Guardia di Finanza di Scafati ha eseguito ulteriori controlli nei confronti di enti non commerciali con scopi socio-culturali aventi sede nel Comune di Sarno.
Gli interventi di polizia economico-finanziaria posti in essere hanno riguardato alcuni enti cd. “no profit” che utilizzavano forme giuridiche associative per mascherare attività che, invece, sono risultate vere e proprie attività commerciali, abilmente dissimulate al fine di beneficiare in maniera indebita di un regime tributario di favore previsto dall’ordinamento fiscale.
Le 3 “associazioni” individuate svolgevano a tutti gli effetti l’attività di bar con somministrazione di cibi e bevande anche ai soggetti non associati.
In particolare, all’interno di uno dei bar, oltre a tutte le attrezzature necessarie per svolgere l’attività, è stato rinvenuto un intero scaffale su cui erano esposti i vari tipi di alimenti posti in vendita, compresa la pasta.
Sono così scattate le conseguenti segnalazioni agli uffici comunali competenti che ora dovranno disporre la chiusura di queste associazioni “fake”.
Per tutte i falsi enti “no profit” sono scattati anche i controlli fiscali per sottoporre alla prevista tassazione i redditi e i volumi d’affari derivanti dalle attività commerciali in effetti esercitate.
Con questa ulteriore operazione nello specifico settore da parte della Guardia di Finanza viene riproposto il rispetto delle corrette regole di competitività commerciale con i similari esercizi commerciali della zona, finora penalizzati dalla concorrenza sleale posta in essere dai falsi circoli che avrebbero dovuto operare “a numero chiuso”.
Dopo i ripetuti interventi a massa eseguiti nei mesi scorsi con l’operazione “INVERNO SICURO”, continua senza sosta l’attività delle Fiamme Gialle casertane nella repressione dell’illecito commercio di bombole di gpl da parte di improvvisati rivenditori che operano sul territorio senza alcun rispetto della normativa sulla […]
Dalla Provincia
Dopo i ripetuti interventi a massa eseguiti nei mesi scorsi con l’operazione “INVERNO SICURO”, continua senza sosta l’attività delle Fiamme Gialle casertane nella repressione
dell’illecito commercio di bombole di gpl da parte di improvvisati rivenditori che operano sul
territorio senza alcun rispetto della normativa sulla prevenzione incendi e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, alimentando così un vasto circuito illegale, per la gran parte anche in evasione di imposte.
Questa volta sono stati i militari della Tenenza di Piedimonte Matese che ieri sera hanno intercettato su strada, sulla statale “SS 372 Telesina” nei pressi di Piedimonte Matese, un autocarro con un carico di 54 bombole tutte prive del prescritto collaudo e in pessime
condizioni di conservazione. Come spesso accade l’autista non riusciva a giustificare il
possesso di quei contenitori né esibiva alcuna documentazione di trasporto.
Si è così risaliti ad una piccola azienda con sede in Riardo dove sono state rinvenute, sparse
sul piazzale e all’interno di un capannone, altre 200 bombole, anche queste senza alcuna
certificazione e attestazione di origine.
L’intero deposito, poi, non aveva alcuna autorizzazione per la detenzione di tale materiale, né il titolare aveva mai richiesto il previsto certificato antincendio. Inoltre la contabilità
aziendale esibita è risultata frammentaria ed incompleta e anche l’autista fermato su strada
è risultato essere un dipendente “in nero”.
Ma non basta, perquisendo i locali i finanzieri hanno rinvenuto anche una bilancia e
un’elettropompa artigianale predisposta per eseguire dei travasi di prodotto da un contenitore
ad un altro, operazione assolutamente vietata per la sua intrinseca pericolosità.
Una situazione dunque di evidente e diffusa illegalità economica, purtroppo resa possibile anche da incauti acquirenti, i quali, forse attratti da un prezzo competitivo, si rivolgono a venditori senza scrupoli, mettendosi in casa potenziali ordigni esplodenti, privi di qualsiasi garanzia di sicurezza e senza neppure alcuna certezza del quantitativo di gpl effettivamente caricato nel serbatoio.
Al termine dell’operazione l’amministratore della società e l’autista sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e nei confronti della società è stato
avviato un controllo fiscale finalizzato a ricostruire il reale volume d’affare e a tassare i relativi
proventi illeciti.
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Nella mattinata odierna, in Parma, Sassari e l’Aquila, militari della Compagnia di Casal di Principe (CE) hanno dato esecuzione ad una misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 3 persone (tutte già detenute) ritenute responsabili, a vario titolo, omicidio, detenzione e porto […]
Dalla ProvinciaNella mattinata odierna, in Parma, Sassari e l’Aquila, militari della Compagnia di Casal di Principe (CE) hanno dato esecuzione ad una misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 3 persone (tutte già detenute) ritenute responsabili, a vario titolo, omicidio, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo aggravati dal metodo mafioso e commessi al fine di agevolare il clan dei casalesi
L’indagine, avviata nell’anno 2017, ha consentito di:
– far luce sull’efferato omicidio di Quadrano Giuseppe, cl. 53, postino, cugino dell’omonimo collaboratore di giustizia, avvenuto il 7 luglio 1996;
– ricondurre le motivazioni dell’azione delittuosa alla volontà del clan dei casalesi – fazione SCHIAVONE di impedire la proliferazione di nuovi collaboratori di giustizia;
– attribuire il ruolo di mandante dell’omicidio a Francesco SCHIAVONE, detto “Sandokan” ed a Francesco SCHIAVONE detto “cicciariello”.
– all’esecuzione dell’omicidio prese parte, tra gli altri, anche Panaro Sebastiano, cl. 69. Quest’ultimo nella circostanza, alla guida di una Fiat Punto, condusse il commando in via Acquaro di San Cipriano d’Aversa (Ce), davanti al bar “orientale”, dove furono esplosi complessivi 12 colpi cal. 9×21 all’indirizzo della vittima, cagionandone la morte.
Cedri San Nicola-Pall. San Michele Maddaloni 83-64 Parziali: 19-18; 40-33; 64-49. San Nicola: Spalice n.e., Pignalosa 21, Riccio 7, Di Martino n.e., Viera 18, Marini, Garofalo 2, Mihalich 10, Erra 3, Zamo 2, Russo, Johnson 20, All. Falcombello. Maddaloni: Requena 21, Ragnino 6, Bocciero 2, Cioppa, Spallieri […]
SportCedri San Nicola-Pall. San Michele Maddaloni 83-64
Parziali: 19-18; 40-33; 64-49.
San Nicola: Spalice n.e., Pignalosa 21, Riccio 7, Di Martino n.e., Viera 18, Marini, Garofalo 2, Mihalich 10, Erra 3, Zamo 2, Russo, Johnson 20, All. Falcombello.
Maddaloni: Requena 21, Ragnino 6, Bocciero 2, Cioppa, Spallieri 2, Moccia 9, Desiato 11, Pascarella, Della Peruta 1, Rusciano 6, Chiavazzo 6, Cerreto, All. Parrillo, Ass. Dandolo.
Arbitri: Luca Mogavero di Bellizzi (SA) e Mauro Sacco di Salerno.
Cronaca: La Pallacanestro San Michele Maddaloni ha ceduto il passo al San Nicola nella semifinale della Coppa Campania. Maddaloni ha iniziato bene segnando i primi due canestri, ma di fronte c’era la prima della classe che dopo quattro giri di lancette si è portata sul 10-5. Ai biancazzurri sono stati sanzionati tanti falli, alcuni anche veniali, e così in un batter d’occhio Chiavazzo si è ritrovato con tre penalità. La difesa del San Michele è riuscita a limitare molto bene Johnson, lasciandolo ricevere lontano da canestro. Purtroppo qualche dormita difensiva di troppo sugli altri avversari, che spesso vanno a rimbalzo senza subire il tagliafuori, fa sì che San Nicola continui ad avere il naso avanti. Due triple consecutive di Desiato e Moccia ricucio lo svantaggio sino al meno uno con il quale finisce il primo quarto. Il secondo periodo vede i sannicolesi iniziare con un 8-0 che sembra poter far male. Fortunatamente i calatini non perdono la testa e stringono i denti, restando aggrappati alla partita. I Cedri spingono e raggiungono anche la doppia cifra di vantaggio (31-21 al 15′), ma grazie alle triple di Ragnino, Requena e ancora Moccia il match resta aperto e si va al riposo lungo sul 40-33. La ripresa inizia un po’ in sordina, con entrambe le squadre che devono aggiustare la mira. Maddaloni rosicchia qualche punto sino ad arrivare al meno quattro (42-38). I biancazzurri difendono bene e recuperano un altro pallone che gli permette di partire in contropiede e prendersi una tripla aperta, ma che purtroppo viene sbagliata. Dal possibile meno uno il San Michele si ritrova a subire un break di 5-0 precipitando sul meno nove. È lì, forse, che si è decisa la partita. Al 26′, sul 55-43, coach Parrillo ricorre ad un timeout per motivare i propri giocatori. Mentre il gioco è fermo viene sanzionato un fallo tecnico a Johnson per proteste che, cumulato all’antisportivo precedente, gli vale l’espulsione. Il contraccolpo arriva, ma colpisce Maddaloni che quasi sembra spegnere la luce andando all’ultimo riposo corto sul meno quindici. Nell’ultima frazione non cambia l’andazzo. L’unico che riesce a mettere punti a referto per i calatini è Requena, imbeccato dai compagni con gli scarichi sotto canestro. La difesa però non regge, e così al 35′ San Nicola raggiunge il massimo vantaggio sul 76-56. Il resto è garbage time, con Parrillo che accetta la sconfitta e concede spazio ai più giovani.
Esiste una quarta via, ad altissimo contenuto tecnologico, per il trattamento dei tumori che si affianca alle strategie terapeutiche tradizionali (chirurgia, chemioterapia e radioterapia): la radiologia interventistica. La Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE) ha allestito con nuove apparecchiature d’avanguardia una sala esclusiva […]
In Evidenza
Esiste una quarta via, ad altissimo contenuto tecnologico, per il trattamento dei tumori che si affianca alle strategie terapeutiche tradizionali (chirurgia, chemioterapia e radioterapia): la radiologia interventistica.
La Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE) ha allestito con nuove apparecchiature d’avanguardia una sala esclusiva per la radiologia interventistica, affidandola al dr. Renato Regine, che specifica: «sono procedure minimamente invasive, guidate dall’imaging, che permettono di trattare anche tumori di grandi dimensioni o localizzati in luoghi difficilmente raggiungibili. Un esempio di radiologia interventistica è la Termoablazione che, sfruttando il calore generato da fibre laser o da onde di radiofrequenza, permette di trattare neoplasie primitive o secondarie a sede polmonare, epatica e renale».
Le embolizzazioni e le chemioembolizzazioni rappresentato un altro approccio importante per il trattamento mini-invasivo di formazioni nodulari sia benigne che maligne. Con l’embolizzazione la neoplasia viene privata dell’indispensabile apporto ematico (attraverso l’utilizzo di “palline” similPVC che, espandendosi nel lume del vaso, lo occludono), determinandone un blocco immediato della crescita. Nella chemioembolizzazione queste “palline” veicolano chemioterapici, ottenendo oltre all’effetto occlusivo del vaso anche quello distruttivo della neoformazione, con il vantaggio che il chemioterapico si concentra nel nodulo, preservando tessuti e organi sani, riducendo drasticamente gli effetti collaterali della chemioterapia sistemica e ottenendo maggiori effetti distruttivi delle lesioni; gli organi che si possono trattare con la chemioembolizzazione sono soprattutto il fegato, il rene, il pancreas, la vescica e le ossa.
Alla “San Michele” sono stati trattati con successo metastasi polmonari ed epatiche, ma sono stati embolizzati anche miomi uterini e altri tipi di neoplasie, senza tagli chirurgici e con approcci terapeutici sempre più personalizzati. Con la radiologia interventistica è infatti possibile una strategia non solo multidiciplinare, ma anche multimodale, in quanto le tecniche possono essere utilizzate, oltre che in combinazione con gli interventi tradizionali, pure in combinazione fra loro per conseguire il miglior risultato.
«La minima invasività e l’assenza di effetti collaterali – sottolinea il dr. Regine – può consentire alla radiologia interventistica il trattamento in pazienti che vengono esclusi da altre terapie per condizione generali scadute e per la presenza di importanti comorbilità; inoltre un minor tempo di degenza e un precoce ritorno alla vita normale, la sua efficacia e sicurezza la rendono spesso un trattamento ideale in numerose patologie».
Il radiologo interventista è una figura mista in grado non solo di eseguire la procedura ma di interagire con i pazienti e il medico specialista (oncologo, ginecologo, chirurgo, etc.) per garantire l’assistenza ottimale ai pazienti. Tutte le procedure vengono effettuate per lo più in anestesia locale e in regime di ricovero a totale cardico del SSN.
In data odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Macerata Campania del Comando Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito, in più comuni della provincia di Caserta, un’ordinanza cautelare applicativa della misura coercitiva del divieto di dimora e della misura interdittiva del divieto temporaneo […]
Dalla Provincia
In data odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Macerata Campania del Comando
Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito, in più comuni della provincia di Caserta,
un’ordinanza cautelare applicativa della misura coercitiva del divieto di dimora e della misura
interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione medica, emessa dal GIP presso il
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei
confronti di 4 indagati (2 colpiti da divieto di dimora nella provincia di Caserta e 2 dal divieto di
esercitare per mesi due e mesi tre la professione medica}, ritenuti responsabili di essere promotori e
partecipi di un’associazione per delinquere finalizzata alle truffe ai danni di compagnie assicurative,
nonché autori delle condotte delittuose di simulazione di reato, falsa testimonianza, falsa perizia o
interpretazione, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della
propria persona, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa
dal pubblico ufficiale in atti pubblici (artt. 416, 367, 372, 373, 377 bis, 642, 479 in relazione al 476
e319c.p.).
L’indagine diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ed esperita dai Carabinieri
della predetta Stazione, si è svolta tra i mesi di ottobre 2016 – maggio 2017 attraverso attività
tecniche d’intercettazione telefonica ed audiovisiva, corroborate da attività dinamiche e di riscontro
documentale, dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti, il tutto a seguito del sequestro,
presso uno studio legale di Sessa Aurunca (CE), di nr. 37 fascicoli relativi a richieste di
risarcimento danni per sinistri stradali.
I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare l’operatività, nella
provincia casertana, di un sodalizio delinquenziale diretto alla realizzazione di truffe in danno di
più compagnie assicurative. L’associazione si avvaleva di un collaudato ed allarmante modus
operandi basato sulla prospettazione di fittizi sinistri stradali con lesioni personali alle “parti
coinvolte”.
In particolare, secondo la prospettazione operata da questa Procura ed integralmente
condivisa dal G.I.P.:
– l’associazione operava tramite varie figure, tra cui:
« diversi stabili referenti che impartivano direttive e raccoglievano la documentazione
necessaria per avviare le pratiche di risarcimento per il tramite di studi legali,
» gli organizzatori dei falsi sinistri stradali che individuavano e reclutavano le parti da inserire,
di volta in volta, nelle fittizie attestazioni di incidente ;
» “medici compiacenti ‘”(in numero di 4), tra cui uno in servizio presso l’Ospedale di
Marcianise, che, in cambio di somme di danaro variabili tra i 160 e i 170 euro, redigevano e
rilasciavano, uno di questi esclusivamente durante l’orario di servizio, fittizi certificati
medici di pronto soccorso, spesso a favore di soggetti che non hanno mai effettuato accesso
presso le strutture di pronto soccorso, o consulenze sanitarie attestanti la diagnosi e la
prognosi da porre a fondamento delle istanze risarcitone;
» i “legali patrocinatori'”, ovvero professionisti legali (in numero di due) che, nella piena
consapevolezza della natura dolosa delle istanze risarcitorie, hanno adito la via
giurisdizionale per persuadere le compagini assicurative della “legittimità” delle pretese. In
alcuni casi, per rafforzare il convincimento del perito o funzionario assicurativo di turno, la
documentazione prodotta veniva consolidata ed integrata attraverso consulenze (ecografie e
lastre radiografiche) redatte all’uopo da sanitari e tecnici compiacenti.
– i fittizi sinistri venivano risarciti con un compenso variabile in proporzione all’entità delle
lesioni riportate dalle “parti coinvolte” e documentate nei referti medici. Complessivamente sono
stati accertati nr. 15 sinistri mai verificatisi per un giro d’affari di circa 800.000,00 euro.
Oltre ai destinatari della misura cautelare, risultano indagate ulteriori 30 persone.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pasquale Giordano, candidato a Sindaco di Maddaloni alle prossime amministrative. Una dura presa di posizione nei confronti della politica evdi RFI sulla questione relativa alla rimozione dei passaggi a livello: “L’elemosina che RFI compie nei confronti della città di […]
Politica
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pasquale Giordano, candidato a Sindaco di Maddaloni alle prossime amministrative.
Una dura presa di posizione nei confronti della politica evdi RFI sulla questione relativa alla rimozione dei passaggi a livello:
“L’elemosina che RFI compie nei confronti della città di Maddaloni è un offesa ad un territorio e ad una cittadinanza che non merita di essere presa per i fondelli e schernita per l’ennesima volta.
Il destino è ormai scritto ed a breve ci ritroveremo una città spaccata in due.
Si inizierà con la chiusura dei passaggi a livello di via Appia e poi, presumibilmente, la stessa sorte toccherà al passaggio a livello di via Napoli e tutti gli altri.
Immaginate il danno nei confronti dei commercianti e l’impatto negativo che comporterà una situazione del genere?
Le responsabilità politiche prima e quelle dei commissari che si sono succeduti poi, sono evidenti.
Ho sempre sostenuto che per governare questa città ci vuole cuore e passione.
Se fossi stato io il Sindaco di Maddaloni, avrei organizzato un sit-in fuori gli uffici di RFI e tra i binari.
Contro i provvedimenti scellerati ci vogliono le rivolte popolari, pacifiche ma fatte con determinazione, elemento imprescindibile e fondamentale per affrontare questo tipo di battaglie.”