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In EvidenzaMADDALONI- La vita dura da pensionato. E quando arriva il pagamento delle pensioni è ancora più dura: fila, ressa, caldo, assembramento agli sportelli. E poi ci sono quelli che montano la guardia all’alba per guadagnare un “posto in prima fila” o arrivare primi allo sportello. E ora c’è un disagio in più: lo scaglionamento delle file. E’ la segnalazione fatta da alcuni lettor: ammessi allo sportello un numero limitato di utenti. Tre alla volta dentro e tutti gli altri fuori. E’ un metodo, forse anche condivisibile. Se non fosse per un dettaglio. Dentro funziona il sistema di climatizzazione fuori c’è la calura montante. Un dettaglio non secondario che rede ancora più insopportabile la fila quotidiana.
Incrementare le attività di controllo degli impianti di gestione dei rifiuti e contribuire al contrasto degli illeciti nel settore. È lo scopo di una convenzione siglata in seno al Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, a cui partecipa anche Arpa Campania. Si tratta della prima […]
Dalla ProvinciaIncrementare le attività di controllo degli impianti di gestione dei rifiuti e contribuire al contrasto degli illeciti nel settore. È lo scopo di una convenzione siglata in seno al Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, a cui partecipa anche Arpa Campania.
Si tratta della prima convenzione operativa del Sistema, sottoscritta con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con la quale viene appositamente finanziato un programma di sopralluoghi e controlli sugli impianti di gestione dei rifiuti, in particolare di quelle attività di controllo che la legge affida alle Province (ai sensi dell’articolo 197 del Testo Unico Ambientale).
Le attività della convenzione, di durata triennale, riguarderanno nel primo anno un campione di circa 350 impianti di gestione dei rifiuti presenti sul territorio nazionale, di cui 26 ubicati in Campania. Sul tema delle attività di vigilanza e controllo in materia di gestione dei rifiuti, il Consiglio Snpa nel maggio scorso ha costituito uno specifico gruppo di lavoro nazionale, a cui partecipa anche Arpac. Il gruppo di lavoro ha definito il programma dei controlli, in modo da assicurare le attività di vigilanza e controllo previste dall’articolo 206 bis del Testo Unico Ambientale, in supporto alla Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento del Ministero dell’Ambiente.
Sulla base delle indicazioni ricevute dal Ministero, sono stati individuati come prioritari gli impianti di gestione dei flussi di rifiuti che presentano le maggiori criticità sia in termini di gestione che di raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio fissati dalla normativa europea. La convenzione, perciò, riguarda gli impianti di trattamento di veicoli fuori uso (autodemolizione, rottamazione, frantumazione), gli impianti di trattamento Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e gli impianti di smaltimento e recupero in procedura semplificata.
Inoltre, il Ministero ha richiesto anche uno studio sui flussi di rifiuti in entrata e in uscita dagli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb), con relative analisi merceologiche da effettuare sia sul rifiuto urbano indifferenziato in ingresso agli impianti che su quelli in uscita (sopravaglio e sottovaglio ove possibile), al fine di identificare le diverse frazioni merceologiche riciclabili (frazioni metalliche quali alluminio, rame, ferro, plastiche, organico, eccetera).
Arpa Campania effettuerà 26 ispezioni per il primo anno, così ripartite: 3 in provincia di Avellino, 1 in provincia di Benevento, 8 in provincia di Caserta, 9 in provincia di Napoli e 5 in provincia di Salerno.
Complessivamente saranno 6 le ispezioni programmate che riguarderanno gli impianti di trattamento di veicoli fuori uso, 4 gli impianti di trattamento Raee e 16 gli impianti autorizzati in procedura semplificata.
«La convenzione», chiarisce il commissario straordinario Arpac Stefano Sorvino, «prevede, tra i suoi obiettivi, quello di contribuire a prevenire gli incendi negli impianti, anche in linea con gli indirizzi specifici della Regione Campania. Nel complesso, la logica è di confrontare le esperienze delle varie regioni per individuare delle modalità comuni nei controlli, che possano fungere da riferimento su scala nazionale. Arpa Campania – dichiara Sorvino – ha aderito con convinzione a questo accordo che rappresenta un’interessante esperienza operativa nella costruzione del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente».
Il Comune di Santa Maria a Vico rende noto di aver portato a termine i lavori per la realizzazione di una nuova e più potente rete idrica in via Grazia Deledda (già via Censi). Parallelamente sono stati portati a compimento gli allacciamenti delle varie […]
Dalla Provincia
Il Comune di Santa Maria a Vico rende noto di aver portato a termine i lavori per la realizzazione di una nuova e più potente rete idrica in via Grazia Deledda (già via Censi). Parallelamente sono stati portati a compimento gli allacciamenti delle varie utenze private.
Inoltre è stata rinvenuta e risolta una grave perdita nella condotta fognaria in via Domenico Migliarese (località Precisa) che comportava un notevole abbassamento della pressione idrica e conseguenti problemi di erogazione nelle case della zona.
Infine, con il supporto dei tecnici del Consorzio Idrico “Terra di Lavoro”, nell’ottica di un costante controllo dell’impianto di alimentazione idrica in località Monticello, è stata aumentata la captazione dell’acqua da 74 litri al secondo a 94; l’impianto nel complesso così garantirà una costante riserva d’acqua nelle vasche evitando, con la contemporanea regolazione delle sonde, la tracimazione e conseguenti perdite di acqua. «Avere le vasche piene, di modo da garantirsi riserve idriche, è fondamentale per alimentare al meglio le zone più alte del territorio. Stiamo pian piano risolvendo tutti le criticità che attanagliavano il territorio, specie nelle zone più sensibili al problema. Continueremo su questa strada, mettendo in campo ogni tipo di intervento sulla rete in modo da provare a risolvere ogni citicità. Però chiediamo anche la collaborazione della cittadinanza per un più razionale uso delle risorse, visto che in questi giorni c’è grande richiesta, a causa del gran caldo», affermano il sindaco Andrea Pirozzi e l’assessore alle risorse idriche integrate Vincenzo Moniello.
MADDALONI- (di Elio Bove) L’ambiente prima di tutto. E’ stata la parola d’ordine del Ministro Costa al momento dell’approvazione del Decreto sulla Terra dei Fuochi. La prima raccomandazione fu rivolta ai gruppi parlamentari: l’ambiente non ha colori politici, al pari del benessere dei cittadini. A […]
In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) L’ambiente prima di tutto. E’ stata la parola d’ordine del Ministro Costa al momento dell’approvazione del Decreto sulla Terra dei Fuochi. La prima raccomandazione fu rivolta ai gruppi parlamentari: l’ambiente non ha colori politici, al pari del benessere dei cittadini. A tracciare un bilancio delle attività da quando si è insediato il governo Conte, è l’On Antonio Del Monaco, che nel suo intervento alla Camera ha illustrato lo stato dell’arte sulle operazioni in corso.
“In campo ci sono 39 equipaggi, per un totale di circa 100 unità appartenenti al raggruppamento Campania dell’Esercito Italiano, al commissariato della polizia di Stato di Nola, alla compagnia dei carabinieri di Nola, al Comando Compagnia di Nola della Guardia di Finanza, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, nonché funzionari dell’Arpac, dell’Asl Napoli 2, dell’Ispettorato del Lavoro, del comando della polizia locale di Nola e della polizia metropolitana”.
Con quali risultati, On. Del Monaco?
“Sono stati effettuati controlli presso 14 attività imprenditoriali e commerciali: 9 sono state le aziende sequestrate, 28 le persone identificate di cui 10 denunciate all’autorità giudiziaria. Sono state contestate violazioni amministrative per circa 325.000 euro. Sono state sequestrate 30 tonnellate di amianto, stoccate in aree non idonee e non protette e sono stati rinvenuti, altresì, circa 100 mc di rifiuti speciali pericolosi costituiti da parti di veicoli fuori uso, guaine bituminose ed imballaggi contenenti sostanze tossiche. Inoltre sono finiti sotto sequestro 30 mezzi meccanici ed attrezzature strumentali varie e individuati 4 operai irregolari ai fini contributivi”.
A Nola quindi c’è stata una massiccia operazione, che può essere considerata l’apice della lotta nella Terra dei Fuochi?
“E’ così. Sono numeri importanti, dal momento che in località Boscofangone, in via Vicinale Tora, è stata sequestrata invece un’area non autorizzata, di circa 1.500 mq, adibita a deposito di veicoli. Sono stati sequestrati 192 mezzi, alcuni dei quali incendiati e quindi classificati come rifiuti pericolosi, altri in pessimo stato d’uso, altri ancora in palese stato di abbandono e mancanti di parti primarie. Il gestore è stato denunciato. Sempre in località Boscofangone, gli agenti hanno effettuato controlli in un’altra area, di circa 15 mila mq, procedendo al sequestro delle quattro attività svolte prive di autorizzazione. I proprietari delle attività sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria anche per violazione della legislazione in materia ambientale e sono stati sequestrati 250 veicoli. Nel comune di Cicciano, invece, è stata sottoposta a sequestro un’area di circa 20 mila mq, in cui operava un’azienda del settore movimento terra”.
Quindi funziona il coordinamento interforze, con i militari schierati a guardia dei siti e a tutela dell’ambiente e dei cittadini.?
“Sì, con i risultati che sono sotto i nostri occhi. E’ un lavoro immane, che viene svolto 24 ore su 24. Per questo motivo, ho ritenuto doveroso ringraziare non solo l’esercito, ma anche tutti coloro che si adoperano per riscattare la nostra martoriata terra. L’Esercito Italiano, in particolare, schiera i propri droni nella lotta allo sversamento illecito di rifiuti: l’azione di contrasto e prevenzione nelle province di Napoli e Caserta”.
MADDALONI- Il bicchiere è mezzo vuoto. Ci sono perplessità sulla gestione del Nucleo operativo della Protezione Civile locale. Le polemiche sulla gestione dell’anticendio, è proprio il caso di dirlo, non si sono ancora spente. E allora arriva la tecnologia: l’app che avvisa gli utenti sui problemi di protezione […]
In EvidenzaMADDALONI- Il bicchiere è mezzo vuoto. Ci sono perplessità sulla gestione del Nucleo operativo della Protezione Civile locale. Le polemiche sulla gestione dell’anticendio, è proprio il caso di dirlo, non si sono ancora spente. E allora arriva la tecnologia: l’app che avvisa gli utenti sui problemi di protezione civile e fornisce comunicazioni istituzionali. Forse i roghi non potranno essere gestiti in tempo reale ma arriva l’allerta via social e con un sistema di chiamate vocali. La tecnologia ci salverà?
Ecco il comunicato del comune:
Ieri, presso la sede di via San Francesco d’Assisi, si è riunita la Giunta Comunale di Maddaloni che ha approvato il documento di adesione al sistema “Sindaci in Contatto 2.0”, una piattaforma tecnologica che consente di ricevere una chiamata vocale, tramite un sistema di telecomunicazione, da parte di protezione civile e polizia municipale direttamente nella abitazioni in caso di comunicazioni istituzionali o di qualsiasi genere di allerta. La proposta di delibera è stata presentata dall’Assessore alla Protezione Civile Dott. Luigi Bove, su impulso anche del Sindaco Andrea De Filippo. La nuova tecnologia sarà gestita dalla società “Enterprise Contact Group”, azienda campana che fornisce lo stesso servizio per 1.700 comuni fra cui il Comune di Napoli e quello di Firenze. L’intenzione dell’amministrazione naturalmente è quella di migliorare la comunicazione tra ente e cittadino rendendola più fluida e veloce.
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MADDALONI- (di Elio Bove) Si fa sempre più interessante la discussione, a seguito dell’approvazione della mozione sulla disponibilità di allocare l’impianto di compostaggio a Maddaloni. E’ inutile nasconderlo: la divisione tra i sì e i no si fa sempre più marcata. Le motivazioni non mancano, […]
In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) Si fa sempre più interessante la discussione, a seguito dell’approvazione della mozione sulla disponibilità di allocare l’impianto di compostaggio a Maddaloni. E’ inutile nasconderlo: la divisione tra i sì e i no si fa sempre più marcata. Le motivazioni non mancano, ma è ancora una volta il Consigliere d’opposizione, Angelo Tenneriello, a dare ulteriori chiarimenti sull’argomento.
In Consiglio ho detto chiaramente che la città ha bisogno di uno shock, per uscire dal pantano in cui siamo precipitati. La città vive in uno stato di coma vigile la cui guarigione richiede terapie ad alto impatto sociale ed economico. Ci vuole coraggio e pare che stia venendo fuori, nel dovuto rispetto di chi la pensa diversamente. Ma attenzione alla pretestuosità delle argomentazioni.
Sia più chiaro, consigliere Tenneriello…
Partiamo dal referendum, per dare la parola ai cittadini. Potrebbe essere la soluzione migliore. Tengo a precisare che ci vuole più tempo ad indire il referendum cittadino che a realizzare l’impianto di compostaggio.
Per quale motivo?
Siamo in regola con lo statuto, ma manca il regolamento attuativo per istituire il referendum. Il Regolamento deve essere preparato ed approvato in Commissione e poi votato in Consiglio. Si va alle calende greche, ma ciò non toglie che bisogna provvedere al più presto, per fare in modo che si possa ricorrere anche a Maddaloni all’importante istituto giuridico, che fa esprimere il cittadino.
Quindi niente referendum. Passiamo ad altro: ci sono altri motivi pretestuosi, che contesta?
Non voglio assolutamente entrare nei fatti tecnici e puzze varie perché è un discorso che oggi è improponibile. E’ come il referendum: esiste e non esiste. Non siamo ancora alla posa della prima pietra e già vengono fuori tante questioni inutili che danno la dimensione della credibilità di chi le pone. Il percorso dell’impianto di compostaggio è lungo, richiede attente valutazioni e non siamo ancora certi della fattibilità dell’opera. Siamo ad una proposta, ad un impegno. Partiamo dal deliberato del Consiglio per mettere in moto la macchina. Ovviamente essendo stato il presentatore della mozione pretenderò di essere informato su ogni passo dell’iter procedurale e tecnico da parte dell’Amministrazione Comunale
Non vuole entrare nel merito dei fatti tecnici ed è giusto, ma ci dia altri e più convincenti motivi sul da farsi?
Abbiamo il primato negativo della multa più pesante mai inflitta dalla Corte europea, per numero insufficiente di impianti per il trattamento dei rifiuti nella regione Campania. Una maxi multa da 20 milioni più 120 mila euro al giorno fino a quando non sarà risolto il problema. Sono fardelli che ricadono anche sui cittadini di Maddaloni. Poi se vogliamo parlare di percolato, di impatti e di mancati ristori, sono a disposizione. Il comune di Maddaloni in piena emergenza ha conferito l’umido ad oltre 300 euro la tonnellata e si appresta a stipulare un nuovo accordo a 240 euro a tonnellata;vi è il rischio concreto che il banco salti e, come confermato dal Sindaco in Consiglio comunale, vi è la possibilità che si debba provvedere ad un aumento della Tari per il prossimo anno mentre i siti privati di conferimento e gli intermediari continueranno ad arricchirsi.
Andiamo avanti. C’è dell’altro?
Iniziamo dalle spedizioni transfrontaliere dal varco di Ficucella di Maddaloni. Dopo il trasporto su gomma, i rifiuti trattati provenienti dallo Stir di Giugliano, sono trasferiti a bordo dei treni. I convogli assemblati presso lo scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise, raggiungono la sede del recupero finale presso lo stabilimento austriaco EVN (WarmkraftwerkeGmbH). A gennaio del 2019 sono stati autorizzati le prime 2700 tonnellate, in regime di proroga. Come mai siamo ancora in pochi a parlarne? Sono mai state fatte ispezioni, chieste valutazioni sull’impatto ambientale e sui ristori? Poi la storia del termovalorizzatore di Acerra la conosciamo bene: è ubicato ai confini di Maddaloni ed anche in questo caso nessun ristoro viene corrisposto. L’elenco è lungo ed è preferibile fermarsi. Infine c’è da mettere fine alla politica del fosso.
La politica del fosso? Di che si tratta?
Ne abbiamo parlato qualche settimana fa. Non abbiamo escluso un sito di trasferenza provvisorio per fronteggiare l’emergenza dell’umido. Si parla ancora di discariche temporanee per la manutenzione del termovalorizzatore. Basta discariche e fossi. Tanti si sono riempiti la bocca sostenendo che per sconfiggere la camorra dei rifiuti bisognava passare agli impianti di filiera e superare la politica del fosso, della discarica. Ora che si vuole fare il grande passo, eccoti le puzze, le matrici ambientali, l’impianto a freddo o a caldo. Quando? Nella fase della proposta. Col niente in atto.E’ assurdo!
E’ deluso dal voto contrario di parte delle opposizioni alla sua mozione?
Assolutamente no. Ognuno si comporta come meglio crede. Però in politica c’è bisogno di coerenza: ricordo a tanti che l’argomento compostaggio era presente anche nel programma elettorale di Razzano. Semplicemente mi ha stupito chi ha definito la minoranza appiattita sulle posizione della maggioranza. Costoro o sono in malafede o seguivano un altro consiglio comunale. Purtroppo tanti ambiscono ad entrare nelle grazie del Re e denigrare le opposizioni può essere utile alla causa. Noi abbiamo sempre dichiarato che siamo alternativi all’attuale maggioranza, ma nell’interesse della città e soprattutto sui grandi temi non si possono escludere future convergenze, Ripeto Maddaloni ha bisogno di terapie ad alto impatto. Ha bisogno di scelte coraggiose. La politica del tirare a campare, del poltronifici, dei carrozzoni politici e delle prebende pubbliche ha portato la città al fallimento riducendola nelle condizioni in cui è ora.
MADDALONI- E ora? Dopo un lungo percorso, oltremodo accidentato e giuridicamente imbarazzante (per la lunga serie di sconfitte gravose), si apre il capitolo dei progetto esecutivi, delle conferenze dei servizi e delle convenzioni. Più di ogni altra analisi basta un dato su tutti: il primo agosto […]
In EvidenzaMADDALONI- E ora? Dopo un lungo percorso, oltremodo accidentato e giuridicamente imbarazzante (per la lunga serie di sconfitte gravose), si apre il capitolo dei progetto esecutivi, delle conferenze dei servizi e delle convenzioni. Più di ogni altra analisi basta un dato su tutti: il primo agosto del 2000 l’allora sindaco Gaetano Pascarella (il Baffolino di via Caudina) affrontava le maestranze di Italcocer che volevano chiudere il passaggio a livello di via Appia. Poi è toccato nell’ottobre 2003 al sindaco Franco Lombardi. Poi la storia si è ripetuta nel maggio 2007. L’ultimo presidio nell’aprile 2018. Tra una presidio e l’altro dei soliti quattro gatti contro la celere, si sono susseguite una serie imbarazzante di brutte figure e di proposte avanzate da esperti provenienti da tutte le latitudini. Risultato: zero opere e oltre un milione di euro di danni.
Sindaco De Filippo, e ora che succede? Nell’ultimo consiglio non ha voluto attardarsi ad elencare responsabilità e brutte figure passate, come mai?
Perché la sfida è il futuro prossimo. Attardarsi in valutazioni sul passato prossimo o remoto non aiuta a centrare l’obiettivo. Ad onore del vero, ho parlato di professori di mandolino (locali e di importazione) che sulla questione soppressione passaggi a livello ci hanno fatto girare in tondo. E’ stato un gioco dell’oca: ogni volta, una nuova proposta progettuale. E ogni volta si è tornati alla casella di partenza. Adesso, si sta lavorando per sgombrare definitivamente il campo dalle macerie giudiziarie, azzerare tutti gli effetti dei contenziosi e porre un nuovo inizio. Questo è il vero obiettivo che già abbiamo centrato. E ora massima attenzione sui progetti, sui tempi e le modalità di realizzazione delle opere.
Sindaco, l’Ad di Rfi Maurizio Gentile ha così commentato il voto del Consiglio Comunale: “Molto bene, Percorso lungo ma positivo”. Concorda?
Potrei dire la stessa cosa ma al contrario: potevamo chiudere prima ma abbiamo dovuto aspettare a lungo prima che Rfi inviasse le bozze corrette della convenzione. Sono pronto per la firma: aspetto che l’Ad di Rfi formalizzi la sua disponibilità. Un minuto dopo, passeremo all’analisi cronologica e operativa dei singoli si parte da via Appia.
La sfida sembra essere doppia: la realizzazione di pere che la città attende ma anche qualche risposta occupazionale…
Si certo, è doppia. In Consiglio Comunale è emersa la volontà trasversale di liberare opportunità, anche occupazionali per il territorio. Ecco su questo tema molto sentito posso annunciare: entro questo mese terremo un “tavolo occupazionale in Prefettura”.
Sarebbe?
Il nostro territorio è interessato da ben sette cantieri per la costruzione della linea Alta Capacità Bari-Napoli. In aggiunta, ci saranno i cantieri sulla soppressione dei passaggi a livello. Chiediamo e chiederemo un protocollo d’intesa affinché le maestranze locali possano trovare le giuste risposte. Queste è un sentito comune. E proprio per questo, ci mobiliteremo nelle prossime settimane. Abbiamo un obiettivo, tra i tanti obiettivi che ci siamo posti: un protocollo occupazionale prima che si approdi a progetti esecutivi. Sul territorio, solo per i passaggi a livello, si costruiranno opere per 25 milioni di euro. Ci deve essere anche una risposta occupazionale come hanno tutti auspicato nell’ultimo consiglio comunale.
Ieri sera, presso la Casa Comunale di San Felice a Cancello, si è celebrato il consiglio comunale, sei i punti all’ordine del giorno: convalida dei consiglieri comunali, Marco Sardella e Francesco De Lucia; lettura e approvazione verbali seduta precedente, nomina vicepresidente del consiglio comunale, approvazione […]
Dalla ProvinciaIeri sera, presso la Casa Comunale di San Felice a Cancello, si è celebrato il consiglio comunale, sei i punti all’ordine del giorno: convalida dei
consiglieri comunali, Marco Sardella e Francesco De Lucia; lettura e approvazione verbali seduta precedente, nomina vicepresidente del consiglio comunale, approvazione “regolamento per lo svolgimento di attività di volontariato nelle strutture e nei servizi del comune”, approvazione accordo per lo svolgimento congiunto dei servizi di polizia locale per il contrasto del fenomeno dell’abbandono e incendio dei rifiuti, verifica
sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio e sullo stato di attuazione dei programmi e progetti 2019/2021 ed assestamento generale. Attribuite anche le deleghe agli assessori durante la giunta che ha preceduto
l’assise: Enrico Pignata, Bilancio e Tributi; Orlando Savino, Ecologia, Ambiente, Manutenzione; Maria Basilicata, Personale, Urbanistica Privata e Assetto del Territorio; Patrizia Lettieri, Istruzione, Sport, Spettacolo;
Mario Verlezza, Affari Generali. Durante il Consiglio sono stati approvati all’unanimità il “regolamento per lo svolgimento di attività di
volontariato presso le strutture e servizi del comune” e l’accordo per contrastare, tramite il lavoro congiunto della Polizia Locale e dell’Esercito Italiano organizzato e promosso dalla Prefettura di Caserta, il fenomeno dell’abbandono e l’incendio dei rifiuti. Approvato con 14 voti favorevoli e 4 astenuti il documento relativo agli equilibri di bilancio
che, come ha spiegato l’assessore Pignata, è prospettico, è un bilancio di previsione e di programmazione che per una serie di fattori non è stato possibile pianificare nel migliore dei modi, sarà di sicuro argomento di
revisione e riflessione, ma, date le perentorie scadenze imposte dalla legge, andava approvato. Grazie alla rinuncia alle indennità del sindaco Giovanni Ferrara e di tutta la Giunta è stato raggiunto anche l’obiettivo
dell’equilibrio di bilancio. A Gelsomina Piscitelli la nomina di vice presidente del Consiglio Comunale. Durante la seduta Carmine De Lucia ha espresso la volontà di uscire da Forza Italia.
ROMA- Sequestri, arresti, denunce. Il potenziamento dell’attività di vigilanza e controllo, messo in campo nei pressi degli istituti scolastici contro la diffusione delle droghe, ha dato i suoi risultati.Questi i numeri dell’iniziativa “Scuole Sicure 2018-2019” conclusa il 30 giugno, con la chiusura dell’anno scolastico: • […]
ItaliaROMA- Sequestri, arresti, denunce. Il potenziamento dell’attività di vigilanza e controllo, messo in campo nei pressi degli istituti scolastici contro la diffusione delle droghe, ha dato i suoi risultati.Questi i numeri dell’iniziativa “Scuole Sicure 2018-2019” conclusa il 30 giugno, con la chiusura dell’anno scolastico:
• 14,7 chili di droga sequestrati;
• 31 arresti;
• 45 denunce all’autorità giudiziaria;
• 855 violazioni amministrative e reati accertati.
Il progetto ha interessato 598 gli istituti scolastici sparsi in 11 regioni e 15 capoluoghi di provincia: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona.Fra Polizia locale e Forze di polizia, ha coinvolto di più di 26 mila unità di personale, con oltre 13 mila servizi effettuati singolarmente o con operazioni congiunte.Per l’anno prossimo, lo stanziamento è salito a oltre 4 milioni di euro, finanziati con il Fondo per la sicurezza urbana. Questa cifra consente di estendere l’iniziativa, per l’anno scolastico 2018-2019, a 100 comuni su tutto il territorio nazionale.Ogni ente locale ha ricevuto un contributo da 33 a 67 mila euro, calcolato in base alla popolazione residente, destinato a:
• realizzare sistemi di videosorveglianza;
• pagare lo straordinario e assumere agenti a tempo determinato per la polizia locale;
• comprare mezzi e attrezzature e promuovere campagne informative.
MADDALONI- Il confronto sul sito di compostaggio non è ancora iniziato. Gaetano Correra (portavoce di Alternativa per Maddaloni) non ci sta. Il consenso, espresso dal consiglio comunale, si reggerebbe su una grave carenza di informazione. Che fa rilancia la polemica? Non mi interessa fare il […]
In EvidenzaMADDALONI- Il confronto sul sito di compostaggio non è ancora iniziato. Gaetano Correra (portavoce di Alternativa per Maddaloni) non ci sta. Il consenso, espresso dal consiglio comunale, si reggerebbe su una grave carenza di informazione.
Che fa rilancia la polemica?
Non mi interessa fare il ping pong. Tutte le riserve politiche le conferme integralmente. Dico solo che il sindaco, nel suo intervento, ha dato i numeri ma quelli sbagliati. E giocando a sparare le cifre è riuscito a costruire la solita cortina fumogena, fatta da attacchi personali e accenti polemici, che gli permette di scappare dalle questioni imbarazzanti.
Può essere più esplicito?
Le nostre critiche ragionate agli impianti di compostaggio, le confermiamo in pieno. Ma erano solo il prologo per affrontare le questioni vere. Il sindaco ha commentato il nostro prologo ma si è guardato bene dal rispondere alle domande che chiudevano il nostro intervento. E queste si che colgono i veri problemi di Maddaloni. Le ripropongo vediamo se ci risponde.
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