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MADDALONI- Si scrive sindaco e si legge assistente sociale, sindacalista, consulente finanziario e un poco pure psicologo. E’ lo strano destino del sindaco di Maddaloni costantemente alle prese con le periodiche crisi occupazionali all’Interporto Sud Europa. Tutte le strade portano da De Filippo: la crisi occupazionale, che tiene ben 54 edili sulla graticola e le aziende (affidatarie delle commesse ma senza garanzie finanziarie) nel limbo, resta congelata. E allora inevitabilmente tutte le strade portano a De Filippo. Quindi il sindaco è tonato a suonare la sveglia a a convocare le aziende, l’Interporto Sud Europa , le segreterie di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e ovviamente i lavoratori. I tono sono diplomatici: “Al fine di riprendere i contatti per un doveroso aggiornamento circa le procedure di ricollocamento delle maestranze del bacino Interporto” le maestranze sono convocate per giovedì 23 maggio. La situazione è pesante e socialmente insostenibile. ci permettiamo di interpretare il retropensiero del sindaco, che per motivi istituzionali, De Filippo non esterna. Al centro di sollecitazioni ma anche di tutte le preoccupazioni dei lavoratori, crediamo fondata l’idea che il sindaco sia abbastanza stufo di aspettare. Il suo invito è, sempre garbatamente, uno richiesta di mobilitazione. Ognuno per la sua parte e secondo le sue competenze. ma l’attesa infinita di vie d’uscita ha stancato. L’obiettivo di De Filippo è chiaro: rompere di nuovo l’isolamento degli edili in lotta, rendere concreta la solidarietà (in giorni in cui l’assenza delle istituzioni si è fatta sentire più di prima) e soprattutto lanciare un chiaro richiamo alla responsabilità sociale.

MADDALONI- Rimandate al mittente le contestazioni. Il braccio di ferro a tre tra la Buttol, i netturbini e il comune è cominciato. Andiamo in ordine. Dipendenti e organizzazioni sindacali hanno disertato la convocazione dell’azienda sulle “contestazioni disciplinari”. Ritorna lo «stato di agitazione». E poi pure due giorni di «raccolta a singhiozzo dei rifiuti». Domnai, la Cgil-Fp e Fir-Cisl Reti hanno, per domani, indetto due ore di assemblea sindacale retribuita alla fine del turno. L’assemblea discuterà di due temi molto spinosi: il ritardato riconoscimento delle spettanze di aprile (questo mese parzialmente imputabile anche ad un leggerissimo ritardo del Comune, ininfluente però sul versamento degli stipendi) e sulle misure conseguenti da adottare. Lo scontro-confronto è appena cominciato. Spettatore più che interessato è il Comune di Maddaloni che annuncia. vigilanza e sanzioni in caso di mancato rispetto del capitolato. L’assessore Salvatore Liccardo è inamovibile: “La raccolta a singhiozzo non è condivisa affatto dal Comune. La raccolta, reale o eventuale, per rioni o a zone alterne non è considerata accettabile da questo ente. Pur nel pieno rispetti dei diritti sindacali e delle vertenze in atto, applicheremo le inevitabili sanzioni ogni volta i servizi erogati saranno difformi dallo standard previsto nel capitolato”. Più chiari di così, non si può.