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Il campione di Maddaloni si impone nelle terre care a Marco Pantani. Dopo la partenza da Faenza, stacca tutti in salita ed arriva da solo al traguardo Il Pirata colpisce in terra emiliana, terra di grande tradizione ciclistica e soprattutto nei luoghi che riportano alla […]
In Evidenza Italia Maddaloni SportLa Giornata Mondiale della Sicurezza del 28 aprile è stata occasione per Colacem di ribadire il suo costante impegno a rafforzare la cultura della sicurezza La Giornata Mondiale della Sicurezza del 28 aprile è occasione per Colacem di ribadire il suo costante impegno a rafforzare […]
ItaliaROMA- Nella giornata di lunedì 22 aprile, il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, ha indetto una riunione con i sindacati delle Forze Armate rappresentativi a livello nazionale. La delegazione di Libera Rappresentanza dei Militari, composta dal Segretario Generale Marco Votano e dal Vice Segretario Nazionale […]
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ItaliaCASERTA- Per fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri venduti fintamente come italiani, prodotti che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore, non rispondendo agli standard che i nostri imprenditori seguono nella creazione delle loro eccellenze, migliaia di agricoltori della Coldiretti […]
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ItaliaSarà presentato, mercoledì 8 maggio alle ore 11,00 nella sede del Real Museo Mineralogico (in via Mezzocannone, 8), il libro di Raffaele Sardo, “Per rabbia e per amore. Le impronte dei passi di don Peppe Diana”. All’iniziativa, moderata da Massimo Franco, dell’Università Federico II di Napoli, […]
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In Evidenza Italia Maddaloni SportUna stagione da dimenticare! Il rammarico è forte, se si considera la partita di oggi ed alcune prestazioni che hanno solo illuso Sempre imbarazzante la fase difensiva, con un Juan Jesus che nuovamente fa la differenza in negativo. Non si comprende perché continua ad essere […]
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In Evidenza SportEvaristoBeccalossi, ex centrocampista dell’Inter, e MaurizioGanz, ex attaccante del Milan, dell’Inter, del Parma e di altre squadre di Serie A, sono pronti a mettere il loro nome e la loro passione per lo sport al servizio dei partecipanti e del pubblico della Corsa del Mito. I […]
SportSI chiude con una sconfitta la stagione della Paperdi Caserta e la sua avventura in Serie B Nazionale. La squadra di Ciro Dell’Imperio, senza Davide Mastroianni tenuto a riposo a causa di un problema fisico, si inchina alla Bakery Basket Piacenza per 82-105, con gli […]
SportUn Napoli a dir poco imbarazzante perde senza mai impensierire seriamente il portiere Caprile Un Napoli “senza capo né coda” perde per uno a zero ad Empoli, dicendo definitivamente addio alle già flebili speranze di qualificazione per l’Europa che conta. Calzona ripropone ancora il suo […]
SportIeri mattina, nella splendida cornice della Reggia di Caserta, è arrivata la Befana con la sua scopa. La manifestazione, patrocinata dal comune di Caserta in collaborazione con l’ente Reggia di Caserta ed il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta, è stata curata dagli […]
CuriositàIl 20 Ottobre incontro dibattito con gli studenti sulla cultura della legalità e dell’educazione ambientale Sarà inaugurato dal dott. Eugenio Forgillo, maddalonese doc ed attuale Presidente Reggente della Corte di Appello di Napoli, l’anno scolastico della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. Appuntamento già fissato in agenda […]
Curiosità MaddaloniSembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un […]
Cultura & Spettacoli CuriositàSabato scorso, 13 aprile, si è svolto il momento conclusivo del premio letterario “Bici & Parole: Memorial Alberto Marzaioli”, organizzato dalla Cartoleria Punto 2 di Angelo Letizia con il supporto di Amedeo e Luigi Marzaioli. Nel pomeriggio, infatti, nella sala “Settembrini” del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, […]
EventiSabato scorso, 13 aprile, si è svolto il momento conclusivo del premio letterario “Bici & Parole: Memorial Alberto Marzaioli”, organizzato dalla Cartoleria Punto 2 di Angelo Letizia con il supporto di Amedeo e Luigi Marzaioli. Nel pomeriggio, infatti, nella sala “Settembrini” del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, è avvenuta la premiazione dei migliori elaborati, scelti fra i 215 presentati da studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia, nonché dal Canada e dal Belgio. Primo e secondo classificato sono risultati ben 2 studenti dell’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “Villaggio dei Ragazzi”, accompagnati, per l’occasione, dalla docente Rosaria Della Ventura. L’allievo Pietro Colombo Albanese, primo classificato della sezione C – Racconto – grazie all’elaborato: “Mi chiamo Gino Bartali” e il “collega” Luca Marotta, secondo posto per la sezione C – Poesia – per l’elaborato: “Giostra d’infanzia, Giostra di vita” sono i “vanti” del “Villaggio” saliti sugli scranni più alti. La cerimonia di premiazione, alla presenza del sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, si è aperta nel commosso ricordo del dipendente del “Villaggio” Lello Nuzzo, prematuramente scomparso proprio sabato scorso. La commissione esaminatrice, composta dai docenti Francesco Angioni, Rosaria De Cristofaro e Iolanda Zollo, nonché dall’editore Marco Boccia, dal giornalista RAI Gianfranco Coppola e dal giornalista e scrittore Gian Paolo Porreca, è stata presieduta dal prof. Angelo Santonastaso. “Sono molto soddisfatto – ha affermato Felicio De Luca, Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi – per un risultato che si aggiunge ad altre brillanti affermazioni ottenute dall’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica, a conferma ulteriore delle capacità e dell’impegno dei nostri alunni e della professionalità e preparazione dei loro docenti”. “Sono orgoglioso di Pietro e Luca – ha continuato Claudio Petrone, Coordinatore scolastico degli Istituti Tecnici – per aver dimostrato di essere all’altezza delle tematiche proposte. Quando si dice: “passare dalle parole ai fatti”. Auspico per loro un futuro come costruttori di un nuovo Umanesimo”.
I Carabinieri della Stazione di Calitri hanno deferito in stato di libertà una 60enne della provincia di Napoli, ritenuta responsabile del reato di “Estorsione”. L’attività d’indagine prende spunto dalla denuncia sporta da un uomo del posto che pochi giorni fa, rispondendo ad un annuncio apparso […]
Dalla RegioneI Carabinieri della Stazione di Calitri hanno deferito in stato di libertà una 60enne della provincia di Napoli, ritenuta responsabile del reato di “Estorsione”.
L’attività d’indagine prende spunto dalla denuncia sporta da un uomo del posto che pochi giorni fa, rispondendo ad un annuncio apparso su una rivista, contattava la predetta sulla sua utenza telefonica per concordare un incontro. Dopo qualche giorno riceveva una telefonata da un soggetto che, spacciandosi per “maresciallo dei carabinieri”, gli riferiva che era stata sporta nei suoi confronti una denuncia per stalking, intimandogli ad accettare una richiesta economica avanzata dalla denunciante, per rimettere la querela. Impaurito per il male ingiusto a fronte di un eventuale rifiuto della pretesa economica, il malcapitato ricontattava la donna ricevendo nel contempo la richiesta di 250 euro nonché il codice fiscale ed il numero della carta prepagata da ricaricare.
Effettuato il versamento, il giorno dopo l’uomo veniva ricontattato dalla malfattrice che pretendeva un ulteriore versamento di pari importo: solo a questo punto non aveva più alcun dubbio del vortice in cui era entrato e non indugiava a denunciare l’accaduto ai Carabinieri.
I militari, a seguito di mirate indagini, sono riusciti ad identificare e deferire in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria la 60enne (già gravata da precedenti di polizia) ritenuta responsabile del reato di estorsione.
Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri finalizzate all’identificazione del complice.
MADDALONI- Il cimitero di Maddaloni è un luogo inquietante. Un posto dedicato alla memoria, al culto dei defunti, alla preghiera e alla meditazione dovrebbe essere il “luogo della cura”, inteso nel seno più profondo e ampio del termine: cura dei ricordi, cura della memoria, cura […]
In EvidenzaMADDALONI- Il cimitero di Maddaloni è un luogo inquietante. Un posto dedicato alla memoria, al culto dei defunti, alla preghiera e alla meditazione dovrebbe essere il “luogo della cura”, inteso nel seno più profondo e ampio del termine: cura dei ricordi, cura della memoria, cura delle lacrime. Ma anche la cura del verde, degli spazi delle strutture. Una cura interiore personale unita a ad una pubblica esteriore. Ebbene sulla seconda non ci siamo proprio. Non parliamo dei rifiuti, dei furti di suppellettili, degli scassi. E’ proprio la fatiscenza, e soprattutto la pericolosità del degrado a sconcertare: al palazzo (PL1, la struttura a tre piani) la situazione è spettrale. Mai termine fu più appropriato: crollo di intonaco all’ingresso. Vetrate rotte alle finestre. E addirittura una finestra rotta, aperta con frammenti di vetro in bilico. Premesso che la manutenzione (ordinaria e straordinaria) non sempre può essere immediata. La rimozione dei vetri in bilico non è un optional ma un’urgenza per la pubblica e privata incolumità.
MADDALONI/MARCIANISE La pace occupazionale e sociale non abita all’Interporto Sud Europa. Si sono concretizzati tutti i peggiori presagi sulla crisi occupazionale all’Ise, sopravvenuta dopo la rescissione delle commesse del novembre scorso. I noti fatti giudiziari hanno complicato oltremodo il quadro: adesso sono le imprese (quantunque […]
CronacaMADDALONI/MARCIANISE La pace occupazionale e sociale non abita all’Interporto Sud Europa. Si sono concretizzati tutti i peggiori presagi sulla crisi occupazionale all’Ise, sopravvenuta dopo la rescissione delle commesse del novembre scorso. I noti fatti giudiziari hanno complicato oltremodo il quadro: adesso sono le imprese (quantunque pronte ad avviare le attività) a cercare garanzie. Il tavolo voluto dal sindaco Andrea De Filippo non ha sortito gli auspici voluti: assente l’Ise e continuano ad essere assenti quelle risposte (finanziarie appunto) che permetterebbero comunque di avviare. Un caso per tutti: l’Edimo ha addirittura acquistato i materiali per attivare il cantiere prossimo al “varco di via Ficucella” ma non ha le condizioni per avviare l’attività operativa. E’ chiaro e palese che, mancando risposte risolutive, si cerca di guadagnare tempo. E infatti puntualmente è arrivata la “riposta non risposta”: il tavolo istituzionale è stato rinviato al prossimo mercoledì 24 ore 11. Insomma, calendario alla mano, in caso di esito positivo dell’incontro che verrà le trattative per il ritorno al lavoro e la programmazione del riavvio dei cantieri slittano a maggio-giugno. Peggio di così non poteva andare. Si prospetta una Pasqua di autentica passione. Ormai, sembra che si vogliano scaricare sugli edili i problemi creati dalla mancata programmazione. Si ripeteranno scene già viste: edili disoccupati in presidio; edili invece occupati (pochissimi) messi sotto scorata e polemiche. Siamo al minimo storico: il “volando dello sviluppo” di terra di Lavoro (ad di là delle fatue dichiarazioni di qualche cultore dei tempi che furono non si rimette in moto.
MADDALONI- La faccenda era tutt’altro che derubricata. Ritorna il tomentone della torre dell’orologio di via Ponte Carolino, il cui ingranaggio (ad onta delle certificazioni fornite dal museo civico e non solo) è stato spacciato come originale. Adesso, l’ingranaggio elettromeccanico ripulito e oleato ha un posto […]
In EvidenzaMADDALONI- La faccenda era tutt’altro che derubricata. Ritorna il tomentone della torre dell’orologio di via Ponte Carolino, il cui ingranaggio (ad onta delle certificazioni fornite dal museo civico e non solo) è stato spacciato come originale. Adesso, l’ingranaggio elettromeccanico ripulito e oleato ha un posto in prima fila nel museo. E si riaprono interrogativi ancora senza risposta: Chi autorizza chi? Per cosa? E quando? A cui si aggiunge un quarto: perchè mettere in museo un meccanismo restaurato con tanta fatica che ha ricominciato a vivere e funzionare? Per uscire dal rosario dei “non so”, “non ricordo” e “dobbiamo verificare” recitato da funzionari e assessori di turno, abbiamo parlato direttamente con il sindaco Andrea De Filippo.
Che senso ha restaurare un meccanismo, farlo funzionare e metterlo in museo?
Si è vero è un controsenso. Ma debbo premettere che mai avrei pensato che questa vicenda, obiettivamente secondaria, potesse sollevare tante reazioni anche polemiche perchè, alla fine fine, si tratta di volontariato e il comune non spende un soldo.
Infatti, forse proprio perchè è un’azione benemerita ha un significativo problema di metodo di lavoro, gestione e rispetto delle regole?
La verità è che per mesi mi sono sgolato per smontare una serie di fandonie che sono circolate su questo orologio. Primo, non è vero che si sta parlando dell’ingranaggio originario; secondo, si tratta di una struttura elettromeccanica che non ha mai funzionato al meglio; terzo, si tratta di un ingranaggio sabotato perchè rumoroso; quarto, la sua rumorosità è stata sempre considerata molesta dagli abitanti; quinto, dopo il non funzionamento prolungato si è giustamente pensato di ripristinare la torre dell’orologio. Ma sia chiaro chi dice o ascrive che si tratta di restauro o che l’ingranaggio è storico dice falsità. L’ingranaggio va al museo non perchè ha una valenza storica ma solo per illustrare una curiosità alle scolaresche. Nessun restauro, nessuna storia salvata e nessun recupero.
Restano le polemiche sulla poca chiarezza che emerge ogni qualvolta che si discute di immobili e strutture comunali. Come mai?
Senza attardarci in polemiche infine, faccio un annuncio di una rivoluzione vera. Dopo aver sondato e verificato attentamente il mondo associativo comunale annuncio che è in corso l’azione di ritorno all’ente comunale di tutti i locali pubblici occupati da associazioni.
Ci annuncia lo sfratto collettivo?
Oltre l’enfasi ingiustificata della domanda dico che l’ex Macello di via Napoli, alcuni locali della Pro Loco occupati da associazioni, e tutti quelli che sono di proprietà del comune verranno, anche a scadenza dei canoni di locazione per alcuni (come l’associazione nazionale finanzieri presso il Comando Vigili n.d.r.), utilizzati esclusivamente per attività dell’ente. Non è scritto da nessuna parte che un comune debba farsi carico delle sedi delle tante associazioni presenti sul territorio. E questa è un’altra anomalia storica maddalonese.
Da quando è stata ristretta la sede stradale, il Ponte Vapore trova spazio periodicamente e puntualmente su giornali cartacei e online. Puntualmente e periodicamente, infatti, autocarri dalle più disparate dimensioni cercano di superare la barriera di new jersey in cemento installata per un’importantissima ragione: inibire […]
CronacaDa quando è stata ristretta la sede stradale, il Ponte Vapore trova spazio periodicamente e puntualmente su giornali cartacei e online.
Puntualmente e periodicamente, infatti, autocarri dalle più disparate dimensioni cercano di superare la barriera di new jersey in cemento installata per un’importantissima ragione: inibire il traffico pesante sul ponte per motivi di sicurezza, in particolare, legati ai guard rail.
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NAPOLI- (di Elio Bove) Il tema dei beni confiscati in Campania è di estrema rilevanza ed attualità in una regione in cui dei 4.756 beni attualmente confiscati 2.383 sono ancora in gestione all’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC). In Campania lo stato di […]
Dalla RegioneNAPOLI- (di Elio Bove) Il tema dei beni confiscati in Campania è di estrema rilevanza ed attualità in una regione in cui dei 4.756 beni attualmente confiscati 2.383 sono ancora in gestione all’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC). In Campania lo stato di abbandono a cui sono soggetti alcuni beni confiscati è la sfida da vincere. È questa purtroppo una delle tipiche criticità dei beni confiscati dove alti livelli raggiunge lo stato di degrado e di vandalizzazione, cui possono essere assoggettati, anche a causa di procedure e lungaggini che prolungano i tempi che precedono la destinazione e l’assegnazione. In molti dei casi il recupero di interi complessi diviene particolarmente oneroso e come molto spesso capita, fuori da ogni possibile aiuto istituzionale: i soggetti del terzo settore si sovraccaricano di ingenti costi.Esistono inoltre ulteriori elementi legati al bene immobile che ne ostacolano il riutilizzo, in particolare: inadeguatezza strutturale ed impiantistica, che rendono complicato il riutilizzo a meno di notevoli investimenti; problematiche relative a pregresse situazioni di mancata sanatoria edilizia (abusivismo totale o parziale); non conformità alla normativa ambientale e/o di sicurezza, mancanza di requisiti di abitabilità.Tali elementi rendono la ristrutturazione fisica nonché la legittimazione dello stesso un passo necessario per la loro valorizzazione.Un altro fattore penalizzante, lamentato da parte dei soggetti assegnatari di beni confiscati presentano, è la scarsa capacità di progettare e di reperire risorse economiche adeguate alle loro azioni progettuali. Infatti, fatte salve alcune importanti esperienze caratterizzate da imprenditoria e innovazione sociale, nella maggior parte dei casi i progetti di valorizzazione del patrimonio confiscato restano ancorati a finanziamenti pubblici e limitati nel tempo. Ciò lo dimostra il fatto che quasi tutti gli enti gestori hanno affermato di autofinanziarsi grazie al volontariato e con quote associative. E’ da rilevare, inoltre, una notevole difficoltà nell’esercizio della potestà amministrativa da parte dei Comuni. Molto spesso la materia dei beni confiscati viene affidata ad uffici gravati da numerose e complesse funzioni (per esempio un unico ufficio, spesso in carenza di organico, che si occupa di patrimonio, lavori pubblici e urbanistica). Ciò comporta rallentamenti e difficoltà nella progettazione degli interventi di rifunzionalizzazione, problemi nelle procedure di affidamento e carenze nell’attività di monitoraggio a seguito dell’affidamento.
MADDALONI/MARCIANISE- Dove eravamo rimasti? Alle ispezioni di Carabinieri e Ispettorato del Lavoro. E si ricomincia con il presidio: la protesta degli edili disoccupati all’Interporto Sud Europa è permanente, h 24 o se volete fino al giorno in cui non si ritornerà a lavorare. Già, perchè […]
CronacaMADDALONI/MARCIANISE- Dove eravamo rimasti? Alle ispezioni di Carabinieri e Ispettorato del Lavoro. E si ricomincia con il presidio: la protesta degli edili disoccupati all’Interporto Sud Europa è permanente, h 24 o se volete fino al giorno in cui non si ritornerà a lavorare. Già, perchè all’Interporto il lavoro c’è ma mancano le garanzie finanziarie dei progetti. Pertanto anche il mercoledì santo le barricate sono attive. Anche oggi cioè nel giorno del confronto con le parti sociali, aziende e Ise. Cioè con il sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo, la delegazione dei lavoratori, le segreterie provinciali di Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil e Ugl e il management dell’Ise.
Il nuovo libro del giornalista Raffaele Sardo, “La sedia vuota” (iod edizioni) esce con il sostegno della Fondazione Polis, e narra tredici storie di vittime innocenti della criminalità, attraverso le testimonianze dei familiari delle vittime. “La memoria – scrive nella prefazione Franco Roberti – rappresenta […]
EventiIl nuovo libro del giornalista Raffaele Sardo, “La sedia vuota” (iod edizioni) esce con il sostegno della Fondazione Polis, e narra tredici storie di vittime innocenti della criminalità, attraverso le testimonianze dei familiari delle vittime.
“La memoria – scrive nella prefazione Franco Roberti – rappresenta la base fondamentale per fare emergere le ragioni di coloro che hanno pagato con la vita l’efferatezza della camorra e delle altre forme di criminalità, a partire dal versante della tutela giuridica, che deve mirare a una reale equiparazione tra tutte le vittime dei reati intenzionali violenti”.
“Ricostruire le storie delle vittime innocenti – scrive Raffaele Sardo nell’introduzione – è come cercare di completare un quadro mai finito. È un pezzo della nostra cronaca recente che in tanti hanno vissuto, ma nei libri di storia difficilmente la si troverà descritta con l’approfondimento dovuto. Spesso proprio in quei libri la presenza della camorra è ignorata, quando invece essa, radicata in modo asfissiante nei nostri territori, ha pervaso la vita delle persone, condizionandola nelle scelte anche più piccole.”
Tra le tredici storie raccontate nel libro, c’è quella del vice sindaco di Mondragone, Antonio Nugnes, scomparso l’11 luglio del 1990. I resti del suo corpo furono fatti ritrovare la mattina del 3 settembre 2003 in fondo al pozzo di una vecchia masseria nella zona dei Mazzoni.
“Per quattro anni e mezzo – racconta la figlia Daniela Nugnes – ogni volta che ci sedevamo a tavola, era un tormento. Nessuno si sedeva al posto che abitualmente occupava papà. La sedia rimaneva vuota e quella sedia ci interrogava, poneva domande, parlava col suo silenzio. Quella sedia dove non si sedeva nessuno, diceva più di ogni altra cosa in quella cucina che ormai era diventata fredda”.
Tra le tredici storie raccontate nel libro, c’è anche quella di Fabio De Pandi, il ragazzino di undici anni ucciso da un colpo di pistola sparato nel corso di un agguato camorristico a Soccavo. Gaetano De Pandi è il papà di Fabio.
«Fabio aveva terminato quell’anno la quinta elementare e doveva fare la prima media a Monte di Dio» racconta Gaetano. «Aveva tutti buoni voti. Giocava anche a basket con una società napoletana, la Partenope», e indica le targhe sistemate al muro.
«A tavola c’erano posti fissi dove ci sedevamo» dice Gaetano con la tristezza negli occhi. «Quel posto vuoto nessuno riusciva a guardarlo. Ci veniva solo voglia di piangere. È stato durissimo non vedere più Fabio seduto a tavola con noi. Non mi ci sono mai abituato. E poi c’era il suo lettino che si vedeva dal corridoio. Sempre vuoto». Si mette una mano in fronte Gaetano come se volesse fermare qualcosa nella sua testa. «Quel letto ce lo guardavamo in continuazione e la sera, soprattutto, quando ti affacciavi nella stanza e vedevi il letto senza Fabio» scuote la testa Gaetano.
«Negli anni» spiega ancora Gaetano guardando una foto di Fabio «ho trovato la forza e il coraggio di andare nelle scuole per parlare coi ragazzi. Sì, parlo di Fabio, dei ragazzi come lui a cui la camorra, la mafia, ha rubato il futuro. È bello parlare con loro. […] ».
“Diverse di queste storie – aggiunge ancora l’autore – sono anche pagine di resistenza civile. Raccontano di persone che hanno fatto fino in fondo il proprio dovere di poliziotti o carabinieri, di imprenditori che non si sono piegati alle minacce dei camorristi, rifiutando di pagare il pizzo, di sottomettersi alle loro regole.
Garantire gratuitamente test prenatali non invasivi e sicuri per il feto e la madre. E’ questo l’obiettivo della mozione presentata dalla consigliera regionale campana di Forza Italia Maria Grazia Di Scala, approvata oggi a maggioranza con l’astensione del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo impegnato il governo […]
Dalla RegioneGarantire gratuitamente test prenatali non invasivi e sicuri per il feto e la madre. E’ questo l’obiettivo della mozione presentata dalla consigliera regionale campana di Forza Italia Maria Grazia Di Scala, approvata oggi a maggioranza con l’astensione del Movimento 5 Stelle.
“Abbiamo impegnato il governo regionale – spiega Di Scala – a sollecitare il ministro della Salute ad approvare rapidamente i provvedimenti attuativi delle misure già previste dai nuovi Lea e a lavorare per garantire quei percorsi diagnostici alternativi all’amniocentesi, test che vede molte donne ultraquarantenni sottrarvisi perché effettivamente rischioso”. “Esistono oggi diversi esami non invasivi e sicuri – prosegue l’esponente di Forza Italia- che tuttavia risultano inaccessibili economicamente per molte donne”.
“Confidiamo dunque che il governo regionale si adoperi in tempi stretti per consentire a tutte le donne ultra-trentaquattrenni, di qualsiasi condizione sociale, la possibilità di conoscere per tempo eventuali malformazioni del feto senza rischi o costi proibitivi, con un semplice prelievo ematico, evitando quindi di essere sottoposte alla introduzione di aghi rischiosi per il nascituro e per la madre”, conclude Di Scala.