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Curiosità MaddaloniSembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un […]
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In Evidenza
MADDALONI- Al capezzale del grande ammalato. Il “Comitato per la difesa del Villaggio”, estensore della denuncia documentata (presso i Carabinieri di Maddaloni il 31.12.2014 e poi presso la Corte dei Conti e l’Anac) delle disavventure finanziarie e gestionali dell’ex ente morale, trasformato in fondazione privata, ha incontrato e si è confrontato con il commissario Felicio De Lucia. Quest’ultimo, sebbene chiamato alla difficile impresa di far approvare il “concordato preventivo” dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e quindi ad evitare il fallimento, non si è sottratto al confronto.
Ne parliamo con l’avvocato Franco D’Angelo che di quella stagione, tutt’ora in corso, di denunce documentate e minuziose ne fu uno dei protagonisti. Fatto che gli è valsa l’accusa di essere “nemico del Villaggio” da parte dei dipendenti; ma anche degli ex consiglieri comunali allora in carica e dei partiti politici tutti nelle diverse articolazioni locali, provinciali e regionali. E buon ultimi i sindacati provinciali che invece di preoccuparsi del destino occupazionale dei dipendenti si sono mobilitati per zittire o polemizzare con chi sollevava dubbi su futuro finanziario del Villaggio. Una specie di “Sindrome di Stoccolma” sindacale: ovvero prima l’innamoramento e poi la difesa del proprio persecutore o carnefice.
In che condizioni di salute versa il Villaggio dei Ragazzi?
La prognosi è riservata. E solo dopo il 18 gennaio (data ultima di presentazione della proposta di concordato preventivo) sapremo se continuerà a vivere. Siamo tra la vita e la morte. Con buona pace di chi ha festeggiato il raggiungimento del pareggio di bilancio; ha perseguito (contro qualsiasi argomentata obiezione) la strada del raggiungimento del sovraindebitamento a tutti i costi (dai Legionari, passando per i commissari De Lucia e Alineri); ha paventato fantasmagorici finanziamenti regionali che avrebbero fatto risorgere il moribondo.
C’è un futuro possibile per il Villaggio?
C’è ma solo se viene accettato il concordato preventivo. Altrimenti, senza ipocrisie, il giorno dopo si chiude. E’ uno scenario, francamente apocalittico, che persino il commissario De Luca preferisce non prendere al momento nemmeno in considerazione.
Dal colloquio sono emersi fatti nuovi e significativi?
Con nostra somma soddisfazione assolutamente si. Vede, dopo 15 anni di fandonie dei quali ultimi cinque improntati nel negare l’evidenza, è stato necessario l’arrivo di un ennsimo commissario, esperto fallimentarista, avvezzo a gestire situazioni complicatissime perchè si arrivasse a dire la più semplice, ma anche la più taciuta e avversata delle verità. Il commissario Felicio De Luca ha detto a chiarissime lettere che il Villaggio, se avrà un futuro, questo sarà nel campo dell’assistenza. E in particolare nell’articolato campo dell’assistenza alla persona con attenzione per i minori svantaggiati. E’ la missione fondativa voluta da don Salvatore. Quella cancellata con atto notarile nel 2014 con il placet complice e silenzioso di sindaci, ex sindaci, consiglieri di CdA, partiti e i soliti ben informati.
Torniamo alla questione del Villaggio di don Salvatore ammazzato con atto notarile?
E perchè no? Il commissario De Luca ha spiegato che le scuole non hanno futuro. Che il business dell’istruzione privata a pagamento è finito. E soprattutto che un ente di assistenza non può finanziare le scuole. Mi piacerebbe guardare in faccia i mie detrattori e quanti su questi argomenti ci hanno deriso e sbeffeggiati. Per anni si è agitato lo slogan truffaldino dell’assistenza aggiornata ai tempi. Ecco lo andassero a spiegare ai giudici della sezione fallimentare del Tribunale e provassero a scongiurare con questi argomenti puerili che solo così sussistono le condizioni per evitare il fallimento.
La sua è una rivincita?
Nemmeno per sogno. Il commissario De Luca, con semplici e inoppugnabili argomentazioni, ha spazzato vie decenni di menzogne. Aggiungo che se il Villaggio sopravviverà gran parte dell’elefantiaco apparto della formazione sarà smantellato.
Più assistenza e meno scuole?
No. Solo assistenza con qualche scuola di complemento.
Ci può anticipare cosa sarà tagliato?
Non posso perché il commissario ancora non ha deciso e poi è tutto molto prematuro. Certo ha rilevato delle incongruenze. Ad esempio: ci sono gli istitutori ma non i ragazzi assistiti. Esiste un polo universitario capace di 80 iscritti e i frequentanti sono meno di dieci.
Il lavoro del comitato è stato finalizzato da subito a sollevare le responsabilità di questo stato di cose. Ci può dire quali sono stati gli sviluppi del vostro impegno?
Posso dire subito che le nostre previsioni erano più che ottimistiche. Il Commissario De Luca ci ha aggiornato: la massa debitoria viaggia verso quota 30 milioni di euro. Ma ci ha confermato quello che temevamo: il patrimonio immobiliare non copre nemmeno un terzo, o al massimo un terzo, del buco contabile. Sarà durissima portate su miti consigli i creditori e tra questi soprattutto l’erario dello Stato. La situazione è così delicata che è opportuno concentrarsi sul lavoro propedeutico ad evitare il fallimento. Solo un minuto dopo ci si potrà concedere il lusso di fare le analisi su responsabilità, omissioni e altro.
Ma c’è un filone di indagini e uno giudiziario che sono comunque attivi? O no?
Certo che si. Posso divulgare quanto il commissario De Luca ha voluto rendere ufficiale: il primo dicembre ci sarà l’udienza in sede civile che contesta ai Legionari la condotta finanziaria fallimentare. Posso anche dire che, oltre alla ricostruzione dei ruoli presso Inps ed Equitalia, si stanno ricostruendo tutti gli atti relativi alla validazione dei bilanci.
Si sospettano omissioni?
Si ipotizzano falle o errori nel sistema di controllo. Dico pure che si stanno valutando quali atti avrebbero potuto avviare coloro che sono stati chiamati a sedere nel CdA, i sindaci fino ai funzionari regionali. Nulla di sensazionale ma si sta lavorando per ricostruire le condizioni che hanno portato alla costruzione di una simile condizione debitoria. Ma il momento è delicato: si cerca di salvare la vita e la storia del Villaggio.
I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno deferito in stato di libertà un 45enne originario della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti si sono svolti nei pressi della “Circumvesuviana” dove la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della […]
Dalla RegioneI Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno deferito in stato di libertà un 45enne originario della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I fatti si sono svolti nei pressi della “Circumvesuviana” dove la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Baiano, impegnata in un servizio perlustrativo nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità, procedeva al controllo del pregiudicato che, all’esito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di due cilindretti di plastica contenenti sostanza stupefacente di tipo eroina.
Condotto in Caserma, al termine delle attività si procedeva a deferirlo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
La droga è stata sottoposta a sequestro.
I Carabinieri della Stazione di Montella hanno arrestato un pluripregiudicato che, contestualmente, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare per espiare la sopravvenuta pena alla reclusione per i prossimi mesi. Il destinatario della misura, un 65enne del posto, pluricensurato per delitti contro la persona ed il […]
Dalla RegioneI Carabinieri della Stazione di Montella hanno arrestato un pluripregiudicato che, contestualmente, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare per espiare la sopravvenuta pena alla reclusione per i prossimi mesi.
Il destinatario della misura, un 65enne del posto, pluricensurato per delitti contro la persona ed il patrimonio, era stato arrestato per evasione nel 2013 quando, nel corso dei rituali controlli, non trovato in casa, veniva rintracciato per le vie del paese.
Al termine del procedimento penale, è arrivata la condanna a circa 3 mesi reclusione, che dovrà scontare in regime di detenzione domiciliare.
I militari della Stazione di Montella hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo, notificando al 65enne l’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il proprio domicilio, dove salderà il suo debito con la giustizia.
Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta, tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Lavoratori privi di regolare assunzione: questo è quanto emerso da un controllo effettuato dai Carabinieri presso un cantiere edile di Lioni. L’operazione è stata condotta nell’ambito di servizi ad ampio spettro disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, quotidianamente impegnati nel capillare controllo del territorio […]
Dalla RegioneLavoratori privi di regolare assunzione: questo è quanto emerso da un controllo effettuato dai Carabinieri presso un cantiere edile di Lioni.
L’operazione è stata condotta nell’ambito di servizi ad ampio spettro disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, quotidianamente impegnati nel capillare controllo del territorio teso a garantire rispetto della legalità finanche sui luoghi di lavoro, ancora troppo sovente scenari di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto di normative e procedure di sicurezza.
Nel corso del controllo, i militari della Stazione di Lioni hanno avuto modo di rilevare che cinque lavoratori risultavano privi di regolare contratto di assunzione: 15mila euro l’ammontare delle sanzioni amministrative contestate ed avanzata proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale al competente Ispettorato del Lavoro.
Credeva di potersi recare nella tranquilla provincia irpina per mettere a segno una truffa ai danni di un’anziana signora e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti, ma non avevano fatto i conti con la macchina investigativa che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente […]
Dalla RegioneCredeva di potersi recare nella tranquilla provincia irpina per mettere a segno una truffa ai danni di un’anziana signora e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti, ma non avevano fatto i conti con la macchina investigativa che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega sul territorio nel perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e rispetto della legalità.
I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria un pregiudicato di Napoli ritenuto responsabile di truffa.
I fatti si sono verificati in Montoro alla fine dello scorso mese di ottobre: a cadere nella trappola, una 85enne la quale era stata circuita dall’uomo che, con modi garbati, presentatosi come amico del figlio, riusciva a farsi consegnare la somma in contanti di 5mila euro.
L’attività investigativa avviata nell’immediatezza dai Carabinieri della Stazione di Montoro Inferiore permetteva, attraverso un’attività di ricerca ed incrocio di dati ed immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza nonché l’analisi del “modus operandi” e delle varie testimonianze raccolte, l’identificazione del malfattore nel 50enne di Secondigliano, già gravato da precedenti per analoga fattispecie di reato.
Scattava dunque a suo carico la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Sono tuttora in corso accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati sia a risalire all’identità di eventuali complici sia ad appurate eventuali ulteriori responsabilità del soggetto in analoghi fatti reato.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda ancora una volta i consigli riportati con l’iniziativa “DIFENDITI DALLE TRUFFE”, principalmente rivolta agli anziani potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.
Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento o chiedere al familiare interessato di partecipare al successivo incontro, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.
I Carabinieri della Stazione di Vairano Scalo (Ce), in Vairano Patenora, hanno tratto in arresto per detenzione illegale di armi comuni da sparo, PALERMO Antonio, cl. 52, del posto. I militari dell’Arma a seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione del PALERMO hanno rinvenuto e sequestrato una […]
Dalla Provincia
I Carabinieri della Stazione di Vairano Scalo (Ce), in Vairano Patenora, hanno tratto in arresto per detenzione illegale di armi comuni da sparo, PALERMO Antonio, cl. 52, del posto. I militari dell’Arma a seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione del PALERMO hanno rinvenuto e sequestrato una carabina ad aria compressa cal. 4,5, marca “diana” mod. 35, illegalmente detenuta, occultata nel garage attiguo all’immobile. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.
I Carabinieri della Stazione di Lusciano, in Aversa, presso la locale casa di reclusione, hanno eseguito il “provvedimento di esecuzione pene concorrenti”, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord – ufficio esecuzioni penali, a carico di GRASSI Gerardo, cl. 86, di Sant’antimo […]
Dalla Provincia
I Carabinieri della Stazione di Lusciano, in Aversa, presso la locale casa di reclusione, hanno eseguito il “provvedimento di esecuzione pene concorrenti”, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord – ufficio esecuzioni penali, a carico di GRASSI Gerardo, cl. 86, di Sant’antimo (Na), già detenuto per altra causa. Il soggetto dovrà espiare la pena complessiva di anni 4, mesi 11 e giorni 17 di reclusione, per il reato di rapina commessa il 13.10.2015 in Grumo Nevamo (Na).
I Carabinieri della sezione radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa, nel corso della notte, in quel centro cittadino, hanno tratto in arresto per spaccio di sostanza stupefacente DI CHIARA Vincenzo, cl. 91 e PELLEGRINO Vittorio, cl. 99, del posto. I militari dell’Arma dopo aver sorpreso, fermato e […]
Dalla ProvinciaI Carabinieri della sezione radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa, nel corso della notte, in quel centro cittadino, hanno tratto in arresto per spaccio di sostanza stupefacente DI CHIARA Vincenzo, cl. 91 e PELLEGRINO Vittorio, cl. 99, del posto. I militari dell’Arma dopo aver sorpreso, fermato e segnalato al Prefetto di Caserta un soggetto che aveva poco prima acquistato dai predetti sostanza stupefacente, hanno proceduto ad una mirata perquisizione personale a carico dei citati DI CHIARA e PELLEGRINO a seguito della quale hanno rinvenuto e sequestrato grammi 14 di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, grammi 2 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, suddiviso in dosi.
La successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione del DI Chiara, ha consentito ai carabinieri di rinvenire e sequestrare ulteriori grammi 2 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi, nonché la somma di euro 400,00 in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio. Gli arrestati verranno giudicati con rito direttissimo
MADDALONI – Pochi giorni fa, su Facebook, l’istitutore del Convitto nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, Antonio Pagliaro, ha postato un’immagine che mostra un disegno in chiaroscuro raffigurante l’attuale piazza De Sivo nel 1901. L’opera ha subito attirato l’attenzione del nostro staff, in particolare per quel […]
Eventi
MADDALONI – Pochi giorni fa, su Facebook, l’istitutore del Convitto nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, Antonio Pagliaro, ha postato un’immagine che mostra un disegno in chiaroscuro raffigurante l’attuale piazza De Sivo nel 1901. L’opera ha subito attirato l’attenzione del nostro staff, in particolare per quel che concerne il campanile: infatti la struttura attuale, a differenza da quella che vediamo nel disegno, presenta due gradoni. Tale constatazione ci ha fatto subito sorgere diverse domande: perché c’è questa differenza? E’ frutto di una mancanza dell’artista o di qualche altro fattore a noi sconosciuto? Il nostro staff si è messo al lavoro, iniziando le attività di ricerca proprio dall’anno del disegno, 1901. Alla fine siamo arrivati ad una conclusione. La delibera di consiglio n.5 dell’anno 1903, ci ha dato tutte le risposte alle domande che ci eravamo posti in partenza. Il 27 aprile 1903, infatti, furono presi dei provvedimenti tecnici per assicurare la stabilità del campanile: il prof. Pasquale Castaldi del Real Ispettorato degli scavi e dei monumenti, fece presente al sindaco di Maddaloni, che all’epoca era l’avv. Giuseppe Tammaro, che, in seguito all’abbassamento del livello stradale, era rimasta scoperta una parte delle fondamenta del campanile del Corpus Domini. Il Castaldi, in virtù di questa problematica, invitava il sindaco a curarne il rivestimento che, se non attuato, avrebbe sicuramente portato danni alla “solidità dell’opera del grande Vanvitelli (all’epoca si riteneva che il campanile fosse opera del Vanvitelli, mentre gli studi lo hanno poi attribuito al Regio Tavolario Orazio da Salerno), evitando così danni all’uomo e il relativo deterioramento”. Inoltre Castaldi chiese che il rivestimento avvenisse con “travertini formanti a scalino…tanti comodi per potersi sedere, mettersi a leggere il giornale o riposarsi”. Il consiglio del professore venne seguito in toto dal sindaco: oggi infatti questi gradoni fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità, del nostro essere maddalonesi. Altra incognita che abbiamo affrontato è quella dell’autore del disegno in questione; attraverso dei confronti effettuati dal nostro staff, oggi possiamo dire che l’autore di quest’opera è l’artista maddalonese, professore di disegno del Convitto Nazionale “G. Bruno”, Vincenzo Castaldi. L’Istituzione Museo Civico di Maddaloni ringrazia il Sig. Antonio Pagliaro per lo spunto di ricerca che ci ha offerto.
Giovedì 23 Novembre, ore 21:45 in Piazza Campania CRISTIANO DE ANDRE’ in concerto Ingresso libero Cristiano De André interpreta sul palco un repertorio ricco di nuovi brani del padre che si affiancheranno a quelli contenuti nei progetti discografici di grande successo “De André canta De […]
Dalla ProvinciaGiovedì 23 Novembre, ore 21:45 in Piazza Campania
CRISTIANO DE ANDRE’
in concerto
Ingresso libero
Cristiano De André interpreta sul palco un repertorio ricco di nuovi brani del padre che si affiancheranno a quelli contenuti nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009) e “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e ai suoi brani più celebri.
Cristiano De André nasce a Genova il 29 dicembre 1962 e cresce in un vivace ambiente culturale, dove teatro e musica sono componenti quotidiane. A 11 anni si avvicina con successo alla chitarra, a 17 al violino, che studia per cinque anni al Conservatorio Paganini di Genova. Compone le prime musiche per alcuni spettacoli goliardici in scena al Teatro Popolare di Genova e poi fonda la band Tempi Duri, insieme a Carlo Facchini, Marco Bisotto e Carlo Pimazzoni, con i quali pubblica, nel 1982, il primo singolo “Tempi Duri”, e l’anno dopo l’album di esordio “Chiamali Tempi Duri” da cui nasce anche un tour. Con il gruppo Cristiano accompagna il padre Fabrizio in alcuni suoi tour: come nel 1981 o nel 1984 nella tournée “Creuza de ma”.
Nel 1985 Cristiano De André intraprende la carriera di cantante solista e partecipa al Festival di Sanremo tra le nuove proposte con il brano “Bella più di me”, raccogliendo consensi di pubblico, arrivando al quarto posto e vincendo il Premio della Critica.
Dopo alcuni singoli, nel 1987 esce l’album “Cristiano De André”, comprendente la delicata “Briciola di pane” dedicata all’ appena nata figlia Fabrizia, con la collaborazione di Fio Zanotti e Massimo Bubola. Tre anni dopo, nel 1990, esce “L’albero della cuccagna”, album ispirato e ricco di contenuti con la straordinaria partecipazione di artisti del calibro di Mauro Pagani, Vince Tempera, Ellade Bandini, Fabrizio Consoli, Ares Tavolazzi e Massimo Bubola.
Nel filone della canzone d’autore e con un personale tono ironico si inserisce l’album “Canzoni con il naso lungo” (1992): album maturo, immediato e ricco di energia. Con la straordinaria partecipazione di Eugenio Finardi, Mark Harris, Massimo Luca, Vittorio Cosma, Alfredo Golino, Lucio Fabbri, Demo Morselli e Massimo Bubola nella veste di produttore artistico.
Nel 1993 Cristiano De André torna dopo otto anni al Festival di Sanremo, questa volta nella categoria “Campioni”. Presenta “Dietro la porta” un brano di notevole intensità lirica composto con Daniele Fossati. È un grandissimo successo: il secondo posto assoluto, il premio della Critica, il Premio Volare; il generale apprezzamento del pubblico e di tutti i media per il brano e per l’interpretazione permettono di attribuire a “Dietro la porta” la qualifica di canzone vincitrice morale dell’edizione di quell’anno. E’ un’immensa soddisfazione per Cristiano che vede ripubblicato il precedente album con l’inserimento del brano sanremese.
Nell’aprile 1995 esce “Sul confine”, in cui Cristiano De André è accompagnato da Carlo Facchini, Eugenio Finardi, Phil Palmer, Stefano Melone, Massimo Bubola, Oliviero Malaspina, Daniele Fossati, Manuela Gubinelli ed il padre Fabrizio nel brano “Cose che dimentico”.
Nel 1997 sostituisce Mauro Pagani come arrangiatore e polistrumentista di “prima fila” sul palco del tour “Anime salve” di Fabrizio De André. Ruolo riconfermato nel successivo tour invernale “Mi innamoravo di tutto” e nel tour estivo del 1998.
Nel novembre 2001 esce “Scaramante” intenso album, che vede la partecipazione di Mauro Pagani, di cui lo stesso Cristiano dice: «è un disco terapeutico con cui mi sono tolto i dolori di dosso. E’ un disco che segna il crocevia della mia vita». Con “Scaramante”, nel 2002, vince il Premio Lunezia come miglior album.
Torna al Festival di Sanremo nel 2003 con il brano “Un giorno nuovo”, basato sul concetto della “comprensione” e ricco di echi etnici. Segue la raccolta “Un giorno nuovo – live in studio”, brani del suo passato artistico riarrangiati e proposti in versione live.
Nel 2009 arriva per Cristiano il momento di concretizzare il progetto di intraprendere un lungo tour in cui rileggere il repertorio di Faber con gli occhi di figlio e di artista. Il “De André canta De André” è un grande successo e colleziona numerosi sold out. Nascono l’album “De André canta De André” pubblicato nel 2009 e nel 2010 “De André canta De André – Vol. 2”, una nuova raccolta di brani del grande Fabrizio.
Nel 2013 pubblica per l’etichetta Nuvole, fondata dal padre Fabrizio, l’album d’inediti “Come in Cielo così in Guerra”, realizzato con la collaborazione di Corrado Rustici e distribuito da Universal Music
Nel 2014 partecipa al 64° Festival di Sanremo dove si aggiudica, con il brano “Invisibili” il Premio della Critica “Mia Martini” e del Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo. Per l’occasione viene pubblicato “Come in Cielo così in Guerra (special edition)”, contenente anche “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”, altro brano presentato al Festival.
Il 29 aprile 2016 esce per Mondadori “La versione di C”, una autobiografia intensa in cui Cristiano De André ripercorre il suo passato in modo intimo e disincantato attraversando ricordi sofferti e teneri allo stesso tempo. Il mare, Genova e la Gallura, il rapporto con suo padre Fabrizio e la madre Enrica, il legame fortissimo con la musica, la nascita dei suoi figli. Lo scrivere come arma per scoprirsi e guardarsi come figlio prima e come padre poi alla ricerca di risposte precise per perdonare e per perdonarsi, per poter comprendere chi si è davvero.
Il 13 maggio esce in tutte le radio “Canzone per l’estate” (Universal Music), il nuovo singolo di Cristiano De André, reinterpretazione dello storico brano che Faber scrisse insieme a Francesco De Gregori e che inserì nell’album “Volume 8” del 1975.
“Quando mio padre e Francesco De Gregori, nel 1974, scrissero questa canzone, contestarono apertamente un modo di vivere troppo convenzionale, tendente all’omologazione delle menti – racconta Cristiano De André – Allo stesso tempo manifestarono l’attrazione per un’anarchia intesa soprattutto come categoria dello spirito. In questo passaggio rivedo il disagio di mio padre, per diversi anni al confine delle due condizioni. Durò poco, fortunatamente, la sua identità libertaria vinse su tutto e lo guidò fino alla fine. Ciò che mi spinge a riproporre questo brano non è solo la volontà di estendere alle generazioni future i suoi insegnamenti, ma anche la convinzione che alcuni paradossi sociali non siano cambiati e che quindi valga la pena continuare a lottare“.
Il 24 giugno dello stesso anno parte dalla Cavea dell’Auditorium di Roma il nuovo capitolo del tour di Cristiano De André “De André canta De André”, con cui il cantautore omaggia il padre in occasione dei 50 anni dall’uscita del primo disco “Tutto Fabrizio De André”, album che già conteneva le intramontabili canzoni “La guerra di Piero”, “Via del Campo” e “Amore che vieni, amore che vai”.