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MADDALONI- Dopo il “grande botto” arriva la manutenzione dell’asfalto. Nella curva di via Cancello (in prossimità dell’incrocio di via Grotticella) sono in atto lavori di manutenzione del fondo stradale. Si tratta del luogo dove, da una carambola di una utilitaria, è uscito miracolosamente illeso un giovane di Santa Maria a Vico. Sul sinistro faranno chiarezza le autorità che hanno eseguito i rilievi. Per la cronaca, la vista dell’auto appoggiata alla ringhiera ha destato forte impressione nei testimoni. Un sentimento mitigato solo dal sollievo sopraggiunto dopo l’accertamento dello scampato pericolo per il conducente. Resta gli interrogativi sulla stato di mantenimento e la manutenzione di un’arteria che supporta un traffico enormemente superiore alle sue dimensioni e caratteristiche strutturali.

Maddaloni. Torna al centro dell’attenzione il problema legato all’abbandono delle periferie.
Il video in allegato all’articolo ci giunge da via Lamia.
Sacchi contenenti scarti di materiale industriale abbandonato al centro della carreggiata già invasa dall’erbaccia incolta e caratterizzata dalle voragini.
Stesse difficoltà riscontrate anche in via Lima, via Monaca e via Gravone.
Strade ormai impercorribili.
A questo punto anche l’abbandono di queste sacche potrebbe essere interpretato come una protesta, o almeno, come sostengono i residenti, non è un’ipotesi da escludere.
A tal proposito è intervenuto il Comitato “La Madonnina” attraverso il direttivo:
“Le periferie sono ancora oggetto di abbandono da parte delle istituzioni. I malintenzionati approfittano delle lacune strutturali come ad esempio la scarsa illuminazione e la mancanza degli organi preposti al controllo per delinquere.
Vogliamo ricordare che anche queste zone fanno parte di Maddaloni. Occorre una bonifica immediata. Malauguratamente questi rifiuti dovessero andare in fiamme, rischieremmo un nuovo danno ambientale. Mi auguro che l’amministrazione comunale possa intervenire e scongiurare problemi ancor più gravi di quelli accertati e tristemente noti”.

MADDALONI- Daspo urbano anche per le prostitute? Si Visti gli articoli 10, 11 e 12 della legge Minniti, si potrebbe discutere e combattere ogni forma di comportamento che “compromette il decorso urbano”. E poiché il regolamento sull’allontanamento coatto, a Maddaloni, è stato ampliato, si discute se può essere utilizzato come contrasto sotto forma di provvedimento di allontanamento contro le «prostitute che si denudano in pubblico». Il caso è stato posto dalle denunce plurime redatte dalla Unione coltivatori italiani (Uci) locale contro gli «atti osceni in luogo pubblico» consumati lungo le stradine interpoderali della provinciale 335 (ex statale 265 dei Ponti della Valle) e la solita vasta area perimetrale dell’Interporto. «Si può parlare –polemizza Giuseppe Riccio delegato locale- di degrado sui luoghi di lavoro e per gli agricoltori costretti a convivere con le alcove del sesso mercenario dove già schivano le discariche clandestine. Non sappiano se le norme consentono di intervenire certamente l’emergenza c’è e sarebbe da ipocriti ignorarla».Staremo a vedere se la Polizia Municipale, dopo la stagione delle “ordinanze contigibili ed urgenti”, interverrà contro lo spogliarello e i clienti affezionatissimi delle donnine un tempo eufemisticamente denominate allegre.

MADDALONI- Un plauso che quasi si è trasformato in applauso per i Carabinieri. Alle 17 in via Caudina, una pattuglia della Benemerita ha messo fine all’ennesimo, insopportabile e inspiegabile ingorgo della viabilità cittadina. Quasi alla confluenza con via Tiglio San Biagio è andata in scena la solita paralisi della circolazione: veicoli fermi su ambedue i sensi di marcia. Addirittura un bus di linea intrappolato è rimasto in attesa di un varco, per oltre 10 minuti, nella vana speranza che si liberasse la carreggiata. E ovviamente lunghe file, qualche clacson di troppo e tanta esasperazione. Il motivo di tanto disagio e invivibilità? La presenza di due auto parcheggiate in divieto di sosta da entrambi i lati della carreggiata e rendere impossibile il transito soprattutto al bus di linea. Ed è stato così che i militi, prima hanno cancellato l’ingorgo e ripristinato le ordinarie condizioni di viabilità, e poi, codice della strada alla mano, hanno sanzionato la sosta selvaggia. Ed è stato così che un atto, apparentemente di ordinaria vigilanza, ha suscitato prima l’unanime consenso dei cittadini presenti, l’inevitabile plauso che quasi poteva sfociare in un applauso. Una storia di piccola-grande difesa della legalità che si trasforma in tutela della vivibilità. La prova provata, se mai ce ne fosse bisogno, che il problema maggiore di Maddaloni sono i comportamenti anarchici dei maddalonesi.

MADDALONI- Condannati alla sostituzione perpetua. I tubi di ghisa stanno arrivano anche nel piazzale antistante la scuole media Aldo Moro. Altro crocevia perennamente affetto da importanti perdite dell’acquedotto comunale. Così come inutili o temporanee sono risultati i continui interventi di manutenzione. Ora, la ghisa manderà in pensione la strategia dei rattoppi con annessi allagamenti periodici. E’ l’inizio della soluzione perché ci sono ancora chilometri di tubi sintetici ammalorati, impiantati di recente che hanno causato danni e disagi incalcolabili. Non si faranno più rattoppi ma solo sostituzione dei tubi con materiale in ghisa. Ci vorrà forse più tempo per intervenire, ma le soluzioni poste in essere saranno risolutive. L’emergenza continua ma si intravede la luce in fondo al tunnel.