GiornaleNews

MADDALONI- Un lunedì amaro. C’è molto da lavorare ma arriva la disoccupazione. Accade all’Interporto Sud Europa o meglio nei cantieri per il completamento della piattaforma intermodale. E’ cominciata da oggi, formalmente e ufficialmente, la traversata dell’ennesimo deserto: via alle procedure di disoccupazione. Per circa è scattato il “nuovo ammortizzatore sociale” ( Riforma Fornero – L. n. 92 del 2012) che si chiama Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASPI) che unifica e sostituisce la maggior parte degli strumenti di sostegno ai lavoratori che hanno perduto il lavoro. L’accesso a questo ammortizzatore è concesso solo se il lavoratore ha raggiunto un livello minimo di contribuzione. Il beneficiario ottiene una indennità mensile di disoccupazione. Per i lavoratori che hanno invece raggiunto requisiti contributivi inferiori è prevista una forma di ammortizzatore ridotta che viene chiamata mini ASPI. Fin qui, la burocrazia. In pratica, non prima di novembre gli edili percepiranno una qualche forma di emolumento. In concreto, alcuni percepiranno solo tre mensilità fino a gennaio. Il lavoro c’è. I cantieri pure. E intanto, c’è la disoccupazione. Il problema della riassunzione delle maestranze, subordinata alla stipula dei nuovi contratti tra imprese e committente, si sposta a gennaio. Sarà, viste le premesse, un inverno molto caldo. C’è da porsi interrogativi sulle motivazioni che abbiano spinto a rifiutare la cassa integrazione che, invece, avrebbe tutelato a priori la continuità occupazionale.Un errore grave che purtroppo rischiano di pagare per intero sempre e solo i lavoratori.

MADDALONI- Il dibattito sulla condizioni in cui versa la Polizia Municipale si infiamma. Il Csa risponde a Barbato, che ha alimentato lo “stato di grave abbandono del servizio”. Il Csa, il sindacato autonomo radicato tra i vigili urbani, parla alla nuora (alias Mario Barbato) affinchè le suocere (il sindaco Andrea De Filippo e il comandante Domenico Renga) intendano. Con questi ultimi silenti spettatori di un dibattito fondamentale per la vivibilità urbana. Ecco il testo del Csa: “Ma è una Caspita Sig. BARBATO MARIO noi ci saremmo aspettati da lei, cittadino così attento ed ex amministratore del Comune di Maddaloni, un plauso per quei pochi Operatori della Polizia Municipale di Maddaloni che lavorano in uno stato di estremo disagio nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali e che non hanno cercato sponde politiche per cambiare profilo professionale e vivere al riparo da critiche e appunti che ogni giorno vengono rivolti.
Ora Sig. Barbato Mario da spettatore così attento e da ex Amministratore del Comune di Maddaloni, le risulta:
– Che negli ultimi 2 anni hanno cambiato profilo ben 8 (OTTO) Operatori di Polizia Municipale, di cui 6 idonei alla viabilità?
– Che le vecchie Amministrazioni hanno prelevato a piene mani negli Uffici della Polizia Municipale spostando con i famosi ordini di servizio, ben 5 Operatori di Polizia Municipale ovviamente tutti idonei alla viabilità, mai più rientrati presso il Comando?
– Che delle 60 unità del 1987 ne sono rimaste 23 di cui 8 addette alla viabilità?
– Che per scelte scellerate si è permessa la mobilità del Dirigente della Polizia Municipale?
– Che da più di 3 anni gli Operatori di Polizia Municipale utilizzano i propri telefonini, ovviamente a proprie spese, per comunicare con il comando di appartenenza e per ricevere disposizioni di servizio?
– Che il Comune spende una barca di soldi per chiamare gli Operatori di PM, visto che si è costretti a chiamarli su telefonini personali? Lei lo sapeva questo?
– Che la stragrande maggioranza dei sinistri stradali viene rilevata dalla Polizia Municipale?
– Lei lo sa il tempo che occorre per adempiere a tutti i compiti derivanti da un sinistro stradale?
– Che il parco auto della Polizia Municipale è inefficiente per i servizi di viabilità e che ogni volta si fa un intervento sulla viabilità esterna si rischia perché nemmeno il lampeggiante funziona?
Lei dovrebbe saperle queste cose, la sua voce doveva farla sentire quando queste cose succedevano, quando la politica in campagna elettorale parlava di fiore all’occhiello, rivolto alla Polizia Municipale, e poi pensava a spostare i vigili ad altri incarichi con l’avallo di chi invece doveva tutelare l’integrità, non solo numerica, dell’Ufficio di cui era responsabile, a non fornire la divisa se non dopo proteste di questa Organizzazione Sindacale, a non fornire sistemi di comunicazione idonei, quando gli uomini e le donne della Polizia Municipale erano costretti a sostituirsi ad altri per riempiere buche, colpevoli a loro insaputa dello stato delle strade e delle perdite di acqua o dell’allagamento di Via Cancello. Lei doveva alzare la voce, da Cittadino ed ex Amministratore del Comune di Maddaloni, quando queste cose accadevano, indicare le responsabilità e affiancare questa Organizzazione Sindacale lasciata sola a difendere principi e regole.
Ora che la situazione è ingestibile, vittime anche di un piano traffico voluto dalla passata Amministrazione politica, che nessun beneficio ha portato alla città, vittime per aver visto fallire l’esperienza degli ausiliari di sosta e dei parcheggi a pagamento, e vittime di una anarchia totale dove vige non la legge del più forte ma la legge di chi arriva prima. Provi Sig. Barbato a passare davanti alle scuole all’ora di uscita dalle lezioni, troverà una situazione assurda, dove chi critica ogni giorno per strada e sui social, parcheggia in terza e quarta fila o sui marciapiedi. Questo accade presso tutte le scuole e la Polizia Municipale riesce a garantire il servizio solo presso due scuole, le più fortunate o le più sfortunate, a seconda dei punti di vista.
Questa è la realtà, piacevole o non piacevole, senza dimenticare tutti gli altri compiti che la Polizia Municipale deve assolvere e senza dimenticare criticità che devono essere affrontate e comportamenti che devono essere corretti.
Ecco noi ci saremmo aspettati dal Sig. Barbato Mario, un’analisi completa e non volutamente parziale che non individua responsabilità dirette ed indirette. Lei non ha indicato responsabili ha solo puntato il dito e, ci permetta, di questo non ce ne era bisogno. Non ce ne era bisogno perché lei doveva dare atto del lavoro svolto dagli uomini e dalle donne della Polizia Municipale di Maddaloni che ogni giorno, pur tra mille difficoltà e contraddizioni, cercano di sopperire alla mancanza di personale, alla mancanza di strutture e mezzi e, ci permetta ancora, alla mancanza di sentirsi parte di un progetto per la città”.