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Riceviamo e pubblichiamo la replica del Consigliere Comunale Bruno Cortese:
“Il comunicato/sentenza degli amici o a dire il vero ex amici è impregnato di quella retorica e linguaggio che è caratterizzante di una “classe” politica obsoleta e rancorosa di un passato remoto e che oggi non trova più spazio.
Essere diversi, porsi in modo coerente con i propri principi, mettere al primo posto la città e non gli interessi di parte, proporsi con proprie idee e progetti per migliorare la situazione che oggi vive la nostra comunità confrontandosi, senza inciuciare, significa per questi signori essere fuori dal loro schema mentale e “politico”.
Non si è tradito il proprio mandato, invece si è rafforzata ancora di più l’idea di mantenere fede alla parola data ai cittadini durante la campagna elettorale e quindi rendere possibile e attuare dei punti del programma presentato alla città, che possono dare una svolta per Maddaloni.
Essere fuori dal coro, non volendo subire nessuna imposizione ideologica, mantenendo ferma la volontà di andare avanti con i dettami di un movimento civico aperto al confronto interno ed esterno e senza pregiudizi nei confronti di nessuno, consapevole di ricoprire un ruolo istituzionale e di opposizione che i cittadini di Maddaloni hanno voluto e che io porterò avanti con abnegazione e risolutezza fino al termine del mandato, significa non essere in linea con un modo di vedere anacronistico della politica. E sfido chiunque a dimostrare che vi è un atto scritto che possa confermare le vergognose affermazioni che rivolgono alla mia persona. Per altro era evidente nel mio comunicato di pochi giorni fa la grande distanza che mi divideva da questi personaggi che oggi “mi mettono fuori”.
Dietro alla parola politica tanti nascondono le proprie frustrazioni di fallimento nei confronti dei cittadini, oggi più di ieri il dibattito politico in città è caratterizzato da un’ eterna contrapposizione, prevale il chiacchiericcio da marciapiede ad un vero confronto politico, è finito il tempo di chiudersi nelle stanze e parlare del sesso degli angeli, bisogna agire nel rispetto dei ruoli e delle proprie idee, ma si deve essere operativi, ricordo a tutti i soloni che il 4 Marzo c’è stato uno tzunami politico e solo lavorando e avendo una proposta che porti a fatti concreti che si può risalire la china.
Il mio rammarico non è tanto per quello che si è scritto e di come si è scritto e di chi l’ha scritto, ma credevo veramente in un reale cambiamento. Il rammarico maggiore, e mi rivolgo ai due giovani consiglieri che ho avuto l’onore di conoscere e frequentare in questo periodo, è quello che proprio loro si sono fatti trascinare dentro una visione della politica che lascia poco spazio alla crescita e all’autonomia. Spero di ritrovare con loro un sentire comune all’interno delle sedi istituzionali continuando un proficuo lavoro.
Mi rivolgo a tutti coloro che mi hanno sostenuto e mi sostengono, alle forze politiche e sociali di opposizione che hanno una visione democratica della politica, confermando e ribadendo il mio pieno impegno alla vita sociale e politica nella città, mettendo con l’associazione MMGreen ancor più energie e tempo per dare il giusto contributo per migliorare le sorti della nostra amata Maddaloni.
Chiedo a tutti di giudicarmi sui fatti e no su illazioni gratuite.”
 
                                                                                                                           Bruno Cortese

MADDALONI- Nuovo manifesto programmatico della nuova opposizione. L’addio burrascoso tra Bruno Cortese e Maddaloni E’ Green è gravido di conseguenze politiche. E’ guerra aperta alle strategie delle “convergenze parallele”. Quelle che oggi, ma anche o soprattutto in passato, hanno portato i candidati a sindaco sconfitti ad assumere posizioni concilianti o addirittura a sostenere i sindaci in carica. A Maddaloni l’ “opposizione sana e coerente” deve essere tutta organizzata. Gaetano Correra, portavoce di Maddaloni E’ Green lancia un appello e un invito al confronto.
Sarebbe a dire?
Inviterò tutte le opposizioni che sono in Consiglio Comunale ad un confronto per dare alla città una voce forte, chiara e non subalterna all’esecutivo. Nel rispetto dei ruoli, delle diversità e senza sincretismi politici.
Quale sarebbe il manifesto dell’ ”opposizione sana e concreta”?
E’ sana e concreta l’opposizione che esercita fino in fondo il suo ruolo. Che non ha paura né del confronto e né dello scontro democratico con la maggioranza.
E questo non c’è?
Non nella misura di cui ha bisogno il territorio e soprattutto la maggioranza che è seriamente travolta dalle “conversioni in massa dell’ultimo minuto”.
E’ la solita corsa per “aiutare il vincitore” come diceva Flaiano?
Siamo ben oltre la decenza. Oltre il solito schierarsi con il vincitore siamo al trasformismo, all’accredito presso la Corte dell’imperatore e alla perdita di memoria che non coglie solo i quadri dirigenziali.
Torniamo all’opposizione che avete in mente. Sarebbe a dire?
A quasi 5 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione siamo immersi nella medesima palude di prima con qualche barlume di speranza.
Solo barlume?
Francamente, il non fatto sulla questione Interporto è gravissimo. Con una sentenza che parla chiaro siamo alle trattative ad oltranza con un evasore di imposte che non è in grado di produrre uno straccio di garanzia finanziaria. Peggio di così non si potrebbe fare. E mi risulta che altre aziende avrebbero chiesto di non pagare alla Tar. Se questo dovrebbe essere l’Interporto. Se questo lo si chiama opportunità di sviluppo. Mi domando perché i cittadini dovrebbero pagare le imposte. E che dire dei 56 edili che ancora una volta rischiano restare senza lavoro. Questa città non può più essere ulteriormente offesa in questo modo. Non parliamo poi della scuola.
Sulla scuola cose sono state fatte. O No?
Si della cose. Ma non c’è una risposta globale sul riordino del settore a cominciare dal riassetto degli istituti comprensivi.
Non siete un po’ troppo severi?
Severi? Semmai indulgenti. Nulla di significativo è stato fatto. E dico nulla per il miglioramento della viabilità La giungla continua e così nulla in materia di sicurezza urbana. E che dire del servizio Nu che non è migliorato di un millimetro. E questa è la cosa più scabrosa.
Non è semplice gestire la Nu?
Infatti, chiederemo che sia istituita una commissione di inchiesta sulla gestione dell’appalto più oneroso per la città. Costi altissimi in cambio di un servizio scadente. E’ inaudito.