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Curiosità MaddaloniSembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un […]
Cultura & Spettacoli CuriositàMADDALONI- (di Elio Bove) Articolo 35 dello Statuto Comunale, punto 5: il Consiglio Comunale approva un regolamento nel quale vengono stabilite le procedure di ammissibilità, le modalità di raccolta delle firme, lo svolgimento delle consultazioni, la loro validità e la proclamazione del risultato. Eppure di […]
In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) Articolo 35 dello Statuto Comunale, punto 5: il Consiglio Comunale approva un regolamento nel quale vengono stabilite le procedure di ammissibilità, le modalità di raccolta delle firme, lo svolgimento delle consultazioni, la loro validità e la proclamazione del risultato. Eppure di amministrazioni se ne sono succedute a iosa, ma del referendum cittadino pochi hanno parlato. E’ pur vero che alla stragrande maggioranza dei maddalonesi poco interessa, ma a qualcuno sta a cuore, se è vero che lo si è reclamato come strumento per dirimere unaquestione importantecome quella dell’impianto di compostaggio. In politica ci si riempie sempre la bocca di belle parole e poi, a babbo morto,nessuno più si ricorda di averlo tirato in ballo in nome del popolo sovrano. Ma quale popolo sovrano: la verità è che viene evocato solo all’occorrenza e per convenienza. Quindi con fare responsabile e con carte alla mano si metta fine ad una vacatio, che dura da molto tempo e che priva il cittadinodi un sacrosanto diritto. Oggi, purtroppo, le approvazioni o le contrarietà sono espresse col tifo social, con parole e filippiche, cercando la pagina di questo o quel Consigliere, del Sindaco o dell’amico più vicino al Sindaco, per faziosi commenti o pseudo tali. Un’opinione favorevole o contraria va espressa, dando sostanza ad una regolamentazione, che sia il vero veicolo della democrazia. Insomma dateci il referendum, per ritornare ad essere una vera Città. Rendeteci partecipi delle decisioni che ci interessano e fate in modo che i nuovi amministratori non parlino più del niente, quando c’è della sostanza di cui discutere. Non costa un centesimo:il Referendum a Maddaloni è a costo zero. C’è bisogno solo di approvare il Regolamento attuativo, prima in Commissione e poi in Consiglio Comunale. Si può tranquillamente adattarlo, scaricandolo da internet. Basta trovare un qualsiasi comune che fa della civiltà e della democrazia il mezzo che mette al centro delle discussioni la consultazione per la qualeil Consiglio comunale ritenga sia utile sentire la cittadinanza (articolo 32 del nostro Statuto). Il Regolamento attuativo(se nascerà con l’Amministrazione De Filippo) sarà anche l’occasione per ringraziare gli amministratori, che in passato hanno lavorato per darci uno Statuto Comunale e per farci fare il salto di qualità nell’essere cittadini attivi.
ROMA- Oltre 65 milioni di euro a disposizione per la sicurezza delle scuole. Il MIUR ha fatto partire oggi – con l’invio in Conferenza Unificata – l’iter del decreto che destina 65,9 milioni di euro a un Piano straordinario per le verifiche dei solai e […]
ItaliaROMA- Oltre 65 milioni di euro a disposizione per la sicurezza delle scuole. Il MIUR ha fatto partire oggi – con l’invio in Conferenza Unificata – l’iter del decreto che destina 65,9 milioni di euro a un Piano straordinario per le verifiche dei solai e dei controsoffitti degli istituti scolastici e per i relativi interventi urgenti che dovessero rendersi necessari.“È un investimento importante – sottolinea il Ministro Marco Bussetti -, un altro segnale di impegno sul fronte della sicurezza delle scuole, anche attraverso azioni di prevenzione di fenomeni di crollo di solai e controsoffitti. Poter analizzare lo stato degli edifici con indagini mirate consente poi di intervenire tempestivamente sulle criticità rilevate, per garantire l’incolumità degli studenti e del personale scolastico. A differenza del passato, abbiamo deciso di non fermarci alle sole indagini, pur fondamentali, ma di stanziare da subito anche specifiche risorse per intervenire sulle situazioni più gravi di inagibilità. È un’azione concreta che dà risposte agli enti locali e ai dirigenti scolastici, che più volte hanno manifestato la necessità di intervenire in modo specifico per prevenire fenomeni di crollo negli ambienti di apprendimento”.Il decreto prevede l’emanazione di un avviso pubblico nazionale, cui potranno aderire tutti gli enti locali interessati, che saranno selezionati sulla base dei seguenti criteri: vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970, sismicità dell’area in cui sono situati, popolazione scolastica coinvolta, assenza di finanziamento negli ultimi cinque anni per interventi strutturali o per indagini diagnostiche, eventuale quota di cofinanziamento.
NAPOLI- (di Elio Bove) Provvedimenti a raffica a tutela della sicurezza. Strategie in campo nell’ambito di settori considerati strategici. Un protocollo intensifica i controlli in appalti e contratti pubblici, del commercio, dell’urbanistica e dell’edilizia. Un accordo aperto a tutti i sindaci e gli enti pubblici dell’area […]
Dalla RegioneNAPOLI- (di Elio Bove) Provvedimenti a raffica a tutela della sicurezza. Strategie in campo nell’ambito di settori considerati strategici. Un protocollo intensifica i controlli in appalti e contratti pubblici, del commercio, dell’urbanistica e dell’edilizia. Un accordo aperto a tutti i sindaci e gli enti pubblici dell’area metropolitana di Napoli, per rafforzare la collaborazione già in atto tra i firmatari nella prevenzione di possibili infiltrazioni criminali nell’economia, nel settore degli appalti e dei contratti pubblici, del commercio, dell’urbanistica e dell’edilizia. Si tratta del “Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell’economia legale”, firmato dal prefetto di Napoli Carmela Pagano, dal sindaco di Napoli e della Città metropolitana Luigi de Magistris e dal presidente della Camera di Commercio Industria agricoltura e Artigianato di Napoli Ciro Fiola.Saranno aumentati i controlli antimafia nel settore opere pubbliche, concessioni, servizi e forniture, del commercio e dell’urbanistica. Le informazioni antimafia saranno acquisite per tutti gli appalti e concessioni di lavori pubblici pari o superiori a 250.000 euro, e per i subappalti di lavori, forniture e servizi pari o superiori a 50.000 euro nonché, a prescindere dal valore, per alcune attività particolarmente sensibili.Significativo per l’edilizia è l’impegno per i Comuni aderenti di richiedere le informazioni antimafia anche nei confronti dei privati sottoscrittori di convenzioni di lottizzazione. Verranno monitorati, inoltre, i passaggi ripetuti di licenze commerciali nei settori più sensibili quali la ristorazione, le attività ricettive e di intrattenimento, i giochi e la raccolta di scommesse, la vendita al dettaglio e all’ingrosso e i compro oro.
Settimana quella passata in Valle di Suessola all’insegna dei consigli comunali tenutesi tre il 30 e il 31 luglio con eccezione di Arienzo. Partiamo proprio da Arienzo. Tiene banco politicamente la crisi interna che ha coinvolto l’Unione Giovani Arienzani, in particolar modo l’accento si pone su Francesco Crisci che a detta del movimento […]
Dalla ProvinciaSettimana quella passata in Valle di Suessola all’insegna dei consigli comunali tenutesi tre il 30 e il 31 luglio con eccezione di Arienzo.
Partiamo proprio da Arienzo.
Tiene banco politicamente la crisi interna che ha coinvolto l’Unione Giovani Arienzani, in particolar modo l’accento si pone su Francesco Crisci che a detta del movimento politico giovanile si è più volte sottratto alle indicazioni del gruppo. Goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mozione del Partito Democratico sul piano traffico. Anche l’assessore Vigliotti,espressione del medesimo gruppo, ha legato la sua esperienza politica alla decisione di Crisci, quindi alla dimissione del consigliere andrebbe a seguire una dimissione dell’assessore. Può essere confuso questo passaggio ma bisogna esser chiari nel dire che anche l’assessore è fortemente critico nei confronti dell’azione politica del consigliere.
Crisci in un comunicato ha fatto capire che non ha intenzione di dimettersi. Anche il sindaco Guida è intervenuto è ha praticamente rimesso la palla già calciata al consigliere comunale, infatti il sindaco ha detto in pratica che si attiene alle decisioni del consigliere Crisci, che appunto ha già deciso.
A Cervino invece vi è stato il consiglio comunale su variazione e assestamento di bilancio, assente Giovanni De Lucia.
Riguardo la variazione di bilancio che riguardava l’efficientamento energetico delle scuole e la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico va notata la spaccatura nel voto della minoranza in quanto Biagio Di Nuzzo e Giovina Del Gaudio hanno votato contro, ma Orsola Fusco si è astenuta. Non sono state palesate le motivazioni, ma astenersi in una variazione di bilancio ha dei significati, spesso più politici che tecnici.
In realtà anche nell’assestamento di bilancio vi è stata un’astensione dei tre di minoranza, ma in questo caso Biagio Di Nuzzo ha palesato le motivazioni del gruppo in quanto a suo dire tale assestamento è una conseguenza della politica commissariale.
Nello stesso giorno a Santa Maria a Vico, appena qualche ora dopo l’inizio del consiglio cervinese ha celebrato il proprio consiglio comunale. Tiene banco per l’ennesima volta la discussione sulla composizione dei gruppi e dell’articolo 20 dello statuto in modo particolare. Stavolta la miccia è accesa da Giuseppe Nuzzo e Maurizio Masiello che hanno costituito –o provato a costituire– il gruppo Coerenza e Lealtà staccato quindi da città domani, ma sempre in appoggio alla maggioranza tanto che hanno tenuto le deleghe appena riassegnate dal sindaco Pirozzi. Lo statuto dobbiamo dire è molto restrittivo rispetto ad altri e non consente a un singolo consigliere di confluire nel gruppo misto, ma bisogna essere in due almeno per crearlo, non consente in pratica la costituzione di nuovi gruppi anche se questi sono in riferimento ai partiti nazionali. Certo è che all’inizio del cammino di questo consiglio comunale da quando si è insediato vi è stata una larga concessione e deroga all’art.20, in quanto a Santa Maria si è inaugurata l’interpretazione segretariale, cioè se un segretario interpreta in un modo un articolo si segue quella linea, quando un altro segretario arriva e interpreta quello stesso articolo in modo differente si segue poi quella linea. Vittima illustre di questo sistema è stata la Sgambato e il gruppo del Partito Democratico, che ora non esiste più. Quindi in consiglio vi sono tanti gruppi con nomi pittoreschi, ma non c’è più il riferimento in consiglio di un partito nazionale!
Riguardo l’assestamento di bilancio si è assistito al solito teatro delle parti con l’opposizione, in particolar modo GiancarloBernardo, che paventavano il dissesto e un Michele Nuzzoconsigliere delegato al bilancio che invece ha decantato la buona e oculata amministrazione.
A San Felice a Cancello due gli elementi significativi. Il primo chiaramente riguarda gli equilibri di bilancio passato con 14 voti favorevoli e 4 astenuti, e lo stesso assessore Pignata ci dice però che il documento appena licenziato dal consiglio ha dei forti limiti tanto da definirlo prospettico, bilancio che non è stato possibile pianificare nel migliore dei modi per ovvi, quindi sarà oggetto tale documento di modifica e approfondimento ma comunque la legge imponeva di approvarlo.
L’altro elemento degno di nota è ancora il mal di pancia di Clemente De Lucia che ha annunciato l’uscita da Forza Italia in consiglio comunale.
MADDALONI- Ha senso parlare di lavoro e occupazione mentre impazza la smobilitazione vacanziera? A Maddaloni, e in generale nel bacino dell’Interporto Sud Europa, assolutamente si. Anche perché, se non andrà a buon fine il piano di riapertura dei cantieri, si preannuncia un settembre caldo anzi caldissimo. In […]
In EvidenzaMADDALONI- Ha senso parlare di lavoro e occupazione mentre impazza la smobilitazione vacanziera? A Maddaloni, e in generale nel bacino dell’Interporto Sud Europa, assolutamente si. Anche perché, se non andrà a buon fine il piano di riapertura dei cantieri, si preannuncia un settembre caldo anzi caldissimo. In concreto: o si torna in cantiere o si torna sulle barricate. Ecco il «cronopragramma per la riassunzione»: circa 30 edili presso i quattro cantieri, affidati alla Sogesa, Gnarra Costruzioni, Calabit, Cacem e soprattutto Temar del gruppo Edimo. Quest’ultima azienda, dovrebbe, da sola, assorbire 20 unità. L’annuncio è del sindaco Andrea De Filippo: «E’ slittato ancora il termine ultimo perentorio per la tutela dei livelli occupazionali, fissato per il 31 luglio. A partire dal 25 agosto, e per tutto il mese di settembre, c’è l’accordo per riavviare tutte le attività bloccate». Il ritorno al lavoro sarebbe reso possibile grazie alla fine del blocco delle linee di credito della banche. La prima bozza prevede tre unità assorbite dalla Cacem, tre dalla Calbit, più un manovratore e forse tre edili assorbiti ancora dalla Gnarra costruzione. Il grosso della assunzioni sarà fatto dalla Edimo: fino a 20 edili per la costruzione di un capannone di 50 mila metri quadrati sul versate di Maddaloni e che dovrebbe, all’altezza del varco Ficucella, realizzare la base logistica o il magazzino della Decathlon. E’ finita? Manco per sogno. E’ stato chiesto un «Tavolo occupazionale in Prettura» per pianificare le richieste di personale presso il cantieri dell’Alta Capacità/Alta Velocità Benevento-Napoli. «Come –annuncia il sindaco De Filippo- è stato chiesto trasversalmente da tutti i gruppi consiliari, porremo nelle sedei istituzionali la regolamentazione delle assunzioni nei sette cantieri aperti da Rfi sul nostro territorio più quelli che saranno aperti per la soppressione di tutti passaggi a livello urbani». E’ la richiesta avanzata da tutti i gruppi consiliari nell’ultima assise del Civico Consesso.
MADDALONI- (di Elio Bove) La Regione Campania ha concluso l’attività di istruttoria e valutazione delle istanze pervenute dai Comuni, a seguito dell’individuazione del fabbisogno regionale degli interventi necessari degli edifici scolastici. È stato così approvato il Piano Triennale dell’edilizia scolastica della Regione Campania per il […]
In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) La Regione Campania ha concluso l’attività di istruttoria e valutazione delle istanze pervenute dai Comuni, a seguito dell’individuazione del fabbisogno regionale degli interventi necessari degli edifici scolastici. È stato così approvato il Piano Triennale dell’edilizia scolastica della Regione Campania per il periodo 2018-2020. Con 4.750.000,00,importo totale dell’intervento, la scuola statale Lambruschini, è ammessa al finanziamento per i lavori di abbattimento e ricostruzione dell’edificio scolastico. La Lambruschini, diretta dalla Dott.ssa Tiziana D’Errico, è quindi nella condizione di far partire un programma strutturale di interventi, finalizzati a chiudere le situazioni di maggiore criticità in materia di sicurezza. Con il Piano Triennale dell’edilizia scolastica, gli enti locali sono stati chiamati in causa perché facessero fino in fondo la loro parte, presentando le proposte progettuali, che avessero la priorità di porre fine alle problematiche legate al funzionamento degli edifici. Solo la Lambruschini è presente nell’elenco delle scuole finanziate dalla Regione, grazie al decreto congiunto di Ministero Economia e Finanza (MEF), Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR) e Ministro Infrastrutture e Trasporti (MIT) del 3 gennaio 2018. Nessun’altra scuola di Maddaloni ha fatto richiesta al Comune per favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico. Le proposte progettuali di intervento riguardavano esclusivamente gli edifici di proprietà pubblica adibiti o da adibire ad istruzione scolastica statale, compresi i Centri Provinciali Istruzione Adulti (CPIA), nonché edifici pubblici destinati o da destinare a poli di infanzia.
MADDALONI- Il “geometra con i baffi” picchia duro. Mario Barbato mette in fila tutte le grandi opere incompiute del comune di Maddaloni. Poi le incrocia con le responsabilità amministrative. A queste somma l’architettura del nuovo concorso a dirigente tecnico che, a suo dire, penalizza le […]
In EvidenzaMADDALONI- Il “geometra con i baffi” picchia duro. Mario Barbato mette in fila tutte le grandi opere incompiute del comune di Maddaloni. Poi le incrocia con le responsabilità amministrative. A queste somma l’architettura del nuovo concorso a dirigente tecnico che, a suo dire, penalizza le professionalità vere, i giovani e favorisce i burocrati cresciuti all’ombra della pubblica amministrazione. E non le manda a dire. Secondo il “geometra con i baffi” l’esperienza nella pubblica amministrazione non è affatto sinonimo di professionalità. Tutt’altro visto la gestione della cosa pubblica. Un principio che estende anche ai dipendenti del comune di Maddaloni recitando il rosario del mistero doloroso delle opere mai fatte e mai compiute. E poi ci mette il carico: Barbato si candida a diventare membro delle commissione esaminatrice. In un crescendo wagneriano ne vedremo delle belle. Sarà un autunno caldo….
Riportiamo la lettera aperta che ha scritto su foglio di terza elementare.
Lettera: Osservazioni sul concorso pubblico per un posto di dirigente tecnico nel comune di Maddaloni.
Mi scuso per l’utilizzo di un foglio di quaderno di terza elementare, perché ritengo di associarmi a tale classe. Se ci trovassimo in un civico consesso “Absit iniuria verbis” ovvero “non vista offesa nella parola”, ma trovandomi a parlare in un contesto libero, oso dire che non c’è limite alla decenza. Mi spiego: negli ultimi 10/15 anni, il pacchetto delle opere pubbliche messe in cantiere in questa città era di una importanza strategica da poter essere il vanto e il modello in Terra di Lavoro. Nella fase esecutiva ci abbiamo messo tanta di quella attenzione da diventare il luogo dove tutti hanno perso, lasciando a questa città opere incompiute, opere male eseguite e consegnate (vedi global service, Peep, Plesso scolastico San Domenico, casa comunale e chi più ne ha più ne metta) determinando, sicuramente, un notevolissimo danno erariale. Di ciò, nelle pubbliche amministrazioni, è facile arrivare alle responsabilità gestionali delle opere, essendo previsto er legge la figura del responsabile unico del procedimento (Rup). Se si fa un’attenta analisi, la figura (Rup) è sempre la stessa. Oggi, il Comune di Maddaloni ha bandito il concorso pubblico pe un posto di dirigente tecnico. Da indagine da marciapiede, corrono voci che ben quattro dipendenti comunali aspirano a quel posto. Lungi da me ogni pettegolezzo, ma spero tanto che nei loro curricula abbiano inserito tutte le opere che hanno realizzato in questo comune ricoprendo il ruolo di responsabile unico del procedimento (Rup).
Il cittadino Mario Barbato, Maddaloni 03/08/2019
di Angelo Schiavone * La notizia che in questi giorni è rimbalzata su tutti gli organi di stampa e dei media, facendo scomodare anche il ministro delle infrastrutture, è il ritrovamento di antiche vestige dell’epoca romana durante i lavori della TAV a Maddaloni (località Lazzaretto). […]
Cronacadi Angelo Schiavone *
La notizia che in questi giorni è rimbalzata su tutti gli organi di stampa e dei media, facendo scomodare anche il ministro delle infrastrutture, è il ritrovamento di antiche vestige dell’epoca romana durante i lavori della TAV a Maddaloni (località Lazzaretto). Ritrovamenti archeologici che appartengono al tracciato dell’antica via Appia, sicuramente è una scoperta di valore storico, scientifico e archeologico di un’importanza unica, tanto che forse si dovranno rivedere alcune certezze storiche. Finalmente una buona notizia, dopo tanto parlare di “monnezza”, Maddaloni ancora una volta dimostra di avere sul proprio territorio un patrimonio da scoprire e valorizzare e mettere a sistema con le altre realtà già presenti. Il valore storico, architettonico e archeologico della nostra città ci deve far riflettere sul nostro prossimo futuro, tutto questo può, deve, diventare il nostro volano di sviluppo a livello storico-culturale e di un’economia legata al turismo culturale. Un potenziale che Maddaloni ha e deve sfruttare, trovando una sua identità di città proiettata nel futuro, a cui devono concorrere tutte le forze da quelle imprenditoriali, del mondo della cultura, scuola, associazioni, parti sociali e l’intera comunità maddalonese. Il senso comune del cambiamento deve essere di tutti nel concepire un nuovo modello di città che deve incanalare tutti gli sforzi nella riuscita di una nuova visione di città. La nostra Maddaloni fu già inserita nel passato recente in un elenco della Regione Campania come “Città d’Arte e di Cultura” avendone le caratteristiche. Ricominciamo da qui, o come diceva il buon Troisi “Ricominciamo da Tre”, bisogna riprendere quello spirito di curiosità nello scoprire e di valorizzare, che una volta era svolto in modo esemplare e con ottimi risultati dalle due istituzioni presenti a Maddaloni: Istituzione Museo Civico e Istituzione della Biblioteca Comunale. Queste se riprendessero il loro ruolo, visto che per mero calcolo di numeri senza nessun motivo scientifico sono state messe in soffitta da una burocrazia cieca e datata. Le Istituzioni potrebbero diventare dei comitati scientifici permanenti, composto da personalità delle varie professionalità, a titolo gratuito, per progettare e attuare un programma di sviluppo culturale. Maddaloni potrebbe diventare una città d’arte e prima ancora di una meta turistica, deve essere una città viva per i suoi cittadini. Avere un sentire comune su questo argomento può aiutare a trovare una sintesi che ci permetta di programmare, progettare e realizzare un’idea di Maddaloni che può diventare altro.
* Responsabile Culturale Movimento Maddaloni Green
MADDALONI- Le opere non si sa se verranno completate e quando saranno consegnate. Intanto, si sono materializzati oltre «due milioni di euro per i lavori di messa a norma, funzionale e impiantistica per adeguare il presidio di San Felice a Cancello». E’ la seconda parte dei finanziamenti (appena […]
In EvidenzaMADDALONI- Le opere non si sa se verranno completate e quando saranno consegnate. Intanto, si sono materializzati oltre «due milioni di euro per i lavori di messa a norma, funzionale e impiantistica per adeguare il presidio di San Felice a Cancello». E’ la seconda parte dei finanziamenti (appena resi disponibili dalla direzione generale dell’Asl), destinati alla ristrutturazione, ammodernamento e riqualificazione logistica dei nosocomi (fondi ex art. 20), che si sommano ai 2,8 milioni di euro destinati a Maddaloni. Con effetto immediato, nel periodo di semichiusura estiva o contrazione dei reparti, aprono i cantieri. E finalmente anche San Felice a Cancello si prepara ad organizzare le strutture secondo le nove indicazioni del «Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera». Parte il rifacimento dell’impianto elettrico, delle condotte dei gas medicali, dell’ossigeno. Ma soprattutto, secondo il progetto esecutivo affidato alla Sintec srl, è prevista la «ristrutturazione dell’intero terzo piano del presidio» che attualmente ospita la cardiologia e che, a regime, dovrebbe essere adeguato per ospitare i servizi di geriatria, lungodegenza e in parte anche di oncologia. Fin qui gli annunci. Poi c’è la lista d’attesa delle opere in sospeso. Si parte dall’Hospice di San Felice Cancello: il servizio, destinato ad accogliere malati terminali e ad erogare cure palliative, doveva essere inaugurato un anno fa (nel luglio 2018). Non ha aperto i battenti, come promesso, nemmeno il 31 maggio scorso dopo sette mesi aggiuntivi concessi per completare i lavori. I «lavori spezzatino» continuano: infatti, nonostante le risorse finanziarie disponibili, a Maddaloni la facciata esterna è stata rifatta a metà, grazie alla prima tranche dei 2,8 milioni di euro. A metà completati pure i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso: manca la costruzione della camera calda, il completamento del percorsi pulito-sporco, l’adeguamento della sala d’attesa e degli accessi. Opere già finanziate per circa 300 mila euro. A 16 anni dall’inaugurazione, si aspetta ancora l’adeguamento dell’impianto di microclimatizzazione nelle quattro sale operatorie, rimandato a settembre prossimo. Molti annunci, tante delibere e pochissimi lavori. La sanità pubblica può attendere? E continua il silenzio, sbadato, complice o colpevole, Tutti al mare, ne parliamo al ritorno? Poi tutti alle urne, ci sono le provinciali meglio parlarne dopo. Poi si ritorna alle urne per le regionali, è più prudente parlarne dopo… L’importante è mantenere la consegna del silenzio. Silenzio, si vota…
MADDALONI- E’ il momento delle sorprese giudiziarie e amministrative. Dopo che la Regione, «Settore regionale per il ciclo integrato delle acque e dei rifiuti», ha unilateralmente revocato l’esproprio dell’acquedotto abusivo in quota. Adesso, è arrivato pure l’atteso pronunciamento della Corte di Appello di Napoli. Il giudice Antonio […]
Cronaca In EvidenzaMADDALONI- E’ il momento delle sorprese giudiziarie e amministrative. Dopo che la Regione, «Settore regionale per il ciclo integrato delle acque e dei rifiuti», ha unilateralmente revocato l’esproprio dell’acquedotto abusivo in quota. Adesso, è arrivato pure l’atteso pronunciamento della Corte di Appello di Napoli. Il giudice Antonio Quaranta (consigliere della seconda sezione civile) ha confermato la condanna per abusivismo (decretata dal Tribunale di Santa Maria C.V.) a carico del comune di Maddaloni. Ha confermato pure l’abuso reiterato per 93 anni (dal 1926 ad oggi). E’ legittimo l’indennizzo da corrispondere ai proprietari. La decisione più attesa e più temuta è stata solo temporaneamente sospesa. Fermate le ruspe: sulla richiesta di abbattimento del manufatto, la Corte di Appello si pronuncerà dopo una nuova perizia tecnica d’ufficio che dovrà «attestare lo stato dei luoghi e il funzionamento dell’acquedotto che fornisce tutto il centro storico pedemontano». «Perseguiamo in totale solitudine –precisa l’avvocato D’Alessio, proprietario della Torre Artus- l’intento di recuperare ben 25 mila metri quadrati di terreno vincolato (parte integrate di un monumento nazionale), occupati dalle tubazioni, e arrivare alla restitutio ad integrum di un’area dove sono stati abbattuti alberi secolari e parte della cinta muraria».