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MADDALONI- “E’ un passo in vanti ma è anche una sfida da non perdere”. Così, in sintesi estrema, anche l’assessore regionale Lucia Fortini ha commenta la sentenza del Tribunale che ha accolto la riformolazione della proposta di concordato preventivo per il Villaggio dei ragazzi. L’assessore regionale ha personalmente garantito «il sostegno regionale sia alla solvibilità che alla continuità aziendale con tre milioni di euro annuali rinnovabili per tre anni. sono la prova che crediamo nel futuro del Villaggio e sulla soluzione della condizione di insolvenza». Così la Fortini qualche settimana fa. Oggi, coltiva ancora di più la speranza e la sua fiducia nel futuro della fondazione: «L’accettazione del concordato è l’ennesimo passo verso la salvezza di un’Opera socialmente significativa per tutto il territorio. Il nostro impegno sarà costante e proiettato al futuro: è questa una sfida che non possiamo perdere!». Oltre alla garanzie finanziarie c’è la riattivazione dei servizi. La prima pietra del Villaggio del futuro prossimo è stata la riapertura del Convitto per dare accoglienza, vitto e alloggio agli studenti delle scuole del Villaggio. Assistenza tradizionale e formazione scolastiche fuse insieme. Nel futuro invece più remoto, ma non troppo, c’è invece la creazione di un possibile «Villaggio 4.0» basato su una sinergia con le aziende nell’ambito dell’alternanza formativa scuola-lavoro.

Maddaloni – “A quarantotto ore dal lancio della notizia dell’arresto di quattro persone, tra le quali un ex consigliere comunale, e dall’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Andrea De Filippo, di un funzionario comunale, nonché ex consigliere e presentatore della lista elettorale “Orientiamo Maddaloni” e di un imprenditore maddalonese, per il gravissimo reato di voto di scambio con l’aggravante del metodo mafioso, il gruppo “Alternativa per Maddaloni”, dopo aver atteso che le prime indiscrezioni divenissero più chiare, si dichiara sconcertato da quanto accaduto.
Esprimiamo pieno rispetto e la massima fiducia nell’ operato della Magistratura auspicando un’azione severa volta a debellare per sempre dal nostro territorio tali comportamenti criminali.

Ci chiediamo se l’attuale amministrazione sia nelle condizioni di garantire un governo della città senza ombre e nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità, in previsione dei prossimi importantissimi appuntamenti a cui sarà chiamata (puc, appalti, etc) necessari a garantire lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.

Il sindaco dimostri di avere davvero Maddaloni nel Cuore. Non scappi dalle sue responsabilità politiche e lo invitiamo a convocare d’urgenza un Consiglio Comunale per riferire su quanto accaduto e sciogliere ogni dubbio e prendere le distanze da determinati ambienti di potere e di malaffare.”

il coordinamento di Alternativa per Maddaloni

MADDALONI- Gli incassi o i benefici sono privati e le spese pubbliche. Quanto costa il commercio della frutta a Maddaloni? Non stiamo parlando di quella che finisce sulle nostre tavole ma del commercio e della gestione del mercato ortofrutticolo che continua a pesare sulla casse del comune. Se morosi sono una larga fetta dei 97 inquilini della case comunali: il buco per mancato pagamento dei canoni è di oltre 400 mila euro, il Mercato ortofrutticolo è costato almeno due milioni di euro. Sempre sotto forma di insolvenza periodica dei canoni di occupazione degli stand espositivi e dei piazzali della più antica «area per la commercializzazione agroalimentare» della Provincia. Anche per manutenzione ordinaria e straordinaria, sanificazione ripetuta e rimozione di discariche e cumuli indifferenziati di rifiuti. Tocca al vicesindaco Gigi Bove scavare negli archivi contabili e a rimettere mano nelle «verifiche finanziarie», ordinate prima dal commissario straordinario Samuele De Lucia e poi dal suo successore Benedetto Basile. «Anche quest’ennesimo contenzioso o faccenda irrisolto da lunga durata –spiega il titolare della delega alle finanze e pure al contenzioso- deve essere portato a termine. Sono oltre 25 anni che si discute su come regolarizzare la posizione dei concessionari e ottimizzare la gestione della struttura. Purtroppo, le passività continuano a superare gli incassi». Ad accertamenti completati si riparte dalla contestazione di morosità colpevole e immotivata. Ridiventano d’attualità i provvedimenti, già firmati dall’ex segretaria comunale Maria Carmina Cotugno corredate dalla minaccia di decadenza finale delle concessione degli spazi commerciali. Intanto, si passa alla notifica delle ingiunzioni di pagamento: chi tra i 22 concessionari (ben oltre la metà considerati morosi) non regolarizzerà la condizione debitoria maturerà la condizione di decadenza dalle concessioni. «L’obiettivo vero e finale –insiste Bove- è arrivare ad un mercato ortofrutticolo con controlli efficaci e con i conti non in ordine». Il riferimento è anche alle ripetute ispezioni dei Nas che più volte sanzionato e pure sequestrato l’area vendita.