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Cultura & Spettacoli CuriositàDopo il successo in Coppa all’esordio stagionale, i granata di mister Pontone si aggiudicano anche la prima di campionato. Il palcoscenico è sempre lo stesso, il “Comunale” di Vitulazio. Ma stavolta il risultato è tondo: 0 – 3 per la Maddalonese. Ecco gli undici titolari […]
SportDopo il successo in Coppa all’esordio stagionale, i granata di mister Pontone si aggiudicano anche la prima di campionato. Il palcoscenico è sempre lo stesso, il “Comunale” di Vitulazio. Ma stavolta il risultato è tondo: 0 – 3 per la Maddalonese. Ecco gli undici titolari schierati da Pontone: Cerreto, Zacchia, De Fenza, Di Vico, Pucino, Moulay, Pingue, De Domenico, Barletta (Capitano) , Di Pietro, Parente. A disposizione: Sodano, De Lucia, Farina, Di Siena, Desiato, D’Aiello, Foresta, Toscano, Tedesco. I goal arrivano tutti nel secondo tempo. Sblocca il neoacquisto presentato solo venerdì De Domenico. Il raddoppio è firmato dal bomber Parente. Il tris è dell’immancabile capitano. Al triplice fischio la festa è sotto il settore ospiti, a festeggiare con il nutrito gruppo di tifosi a seguito.
MADDALONI- Vigili urbani a luci spente. Quei quattro gatti che sono rimasti, dopo la grande fuga verso gli uffici (incoraggiata dai politici e dai commissari negli ultimi 10 anni), non hanno nemmeno gli strumenti (auto con lampeggianti funzionanti, divise, gambali e manicotti catarifrangenti per aumentare […]
In EvidenzaMADDALONI- Vigili urbani a luci spente. Quei quattro gatti che sono rimasti, dopo la grande fuga verso gli uffici (incoraggiata dai politici e dai commissari negli ultimi 10 anni), non hanno nemmeno gli strumenti (auto con lampeggianti funzionanti, divise, gambali e manicotti catarifrangenti per aumentare la visibilità al buio), per gestire in sicurezza i sinistri stradali dopo il tramonto. Per giunta sono senza collegamenti radio e sistemi di comunicazione. E’ accaduto lo scorso inverno, e c’è stata una nota di protesta del Cas. E riaccaduto l’altra sera, dopo il tramonto durante un incidente sulla rampa della variante Anas. Nel frattempo, non è cambiato nulla. Insomma, è a rischio l’incolumità sia degli agenti che degli automobilisti soccorsi. E così più che il solito stato di agitazione, arriva un denuncia. «E’ drammatica la situazione lavorativa dei vigili urbani di Maddaloni –spiega, in una nota, Giuseppe De Lucia (segretario provinciale del Csa)- perché la categoria è mandata al macello senza tutela di nessun tipo». Agenti quasi appiedati, con vetture di pattuglia senza lampeggianti, privi di dispositivi di protezione individuali. E tutti gli altri negli uffici. Ci sono più vigili urbani negli uffici che in strada. La situazione è serissima. Infatti, nessun partito , movimento, politico, consigliere comunale su questo argomento fiata. L’ennesimo regalo della classe dirigente locale (si fa per dire) che non vuole ricordare. Il problema è che non si può tacere: in gioco è la «sicurezza sul luogo di lavoro». E pure quella dei cittadini coinvolti in incidenti. Più emergenza di così?
Si pensava, a torto evidentemente, che la nascita del Parco Urbano Intercomunale Dea Diana avrebbe in maniera definitiva allontanato il problema Cava Moccia da quel di Durazzano e quindi evitato gli effetti deleteri su tutta Valle di Suessola. Non è così. Tutto questo a ridosso […]
Dalla ProvinciaSi pensava, a torto evidentemente, che la nascita del Parco Urbano Intercomunale Dea Diana avrebbe in maniera definitiva allontanato il problema Cava Moccia da quel di Durazzano e quindi evitato gli effetti deleteri su tutta Valle di Suessola.
Non è così.
Tutto questo a ridosso delle elezioni santamariane del prossimo anno. Mettiamoci poi anche il caso Cava Balletta che nonostante gli sforzi sarà riempito con rifiuti urbani definiti non pericolosi. Eppure, in quel caso si è fatto la voce grossa, si so sbattuti pugni sul tavolo, contestata la decisione politicamente e giuridicamente, il risultato … nulla, si è perso. E si può solo sperare che quella cava non diventi per “emergenza” ospitante altri tipi di rifiuti.
Ecco per quale motivo abbiamo poche speranze che si possa uscire vincitori dal problema Cava Moccia. Ma poi diciamoci la verità il comune di Santa Maria a Vico non è nemmeno riuscito a creare un’isola ecologica! Come si può sperare di riuscire a contrastare tali interessi!?
Domani pare i sindaci del parco urbano si riuniranno per trovare una soluzione comune o concordare un qualche intervento. Noi tra il serio ed il faceto una proposta di battaglia l’abbiamo proposta e rinnoviamo: referendum tra i comuni interessati direttamente e indirettamente dalla Cava Moccia per il passaggio dalla Regione Campania alla Regione Molise.
Teniamo presente che le elezioni regionali si svolgeranno il prossimo anno.
Ci lascia comunque perplessi il silenzio dell’onorevole regionale Alfonso Piscitelli. Una parolina, pure di condoglianze, a tutta la popolazione per il lutto che sta subendo avrebbe fatto piacere; si dispensa dai fiori.
Sempre in tema rifiuti continua l’assurda vicenda del comune di San Felice a Cancello, tra: dirigenti sollevati, aziende diffidate, si marcia -a nostro avviso- a vista guidati da ciechi. Non ci sembra ci sia alcuna progettualità in merito. Progettualità che manca anche per la scuola, notizia recente che è ufficiale il fatto che il servizio mensa e trasporto alunni non sarà garantito dal comune. Come potrebbe essere altrimenti del resto visto che si è passati la bellezza di quasi tre mesi dopo le elezioni a scherzare con i nomi per la giunta, le dimissioni farlocche o reali, la questione serissima (come no!?) su chi doveva fare il vice-sindaco, ecc. ecc. Siamo nel massimo del dilettantismo misto a una sana dose di tafazismo.
Si vogliono fare i campus, si vogliono fare i palazzetti, si vogliono avere altre idee di città, si vuole fare la città del domani, si vogliono fare i borghi degli innamorati, si vogliono fare tante belle cose, ma qui non si tratta di salvare un territorio, una valle, qui si tratta di salvare delle vite letteralmente, il fatto è che non ci sembra che le stesse siano in ottime mani.
Fateci ricredere.
NAPOLI- (di Elio Bove) L’accordo di governo Pd – M5S non sembra riguardare i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione in Campania. Lo scontro tra Valeria Ciarambino, capogruppo dei 5S, ed il governatore della Campania, Vincenzo De Luca continua, con violenti scambi di accusa. […]
Dalla RegioneNAPOLI- (di Elio Bove) L’accordo di governo Pd – M5S non sembra riguardare i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione in Campania. Lo scontro tra Valeria Ciarambino, capogruppo dei 5S, ed il governatore della Campania, Vincenzo De Luca continua, con violenti scambi di accusa. Questa volta il contrasto nasce dopo che è a Roma è trapelata la notizia che De Luca padre avrebbe chiesto un posto di sottosegretario per il figlio. Non ha perso tempo la Ciarambino a replicare alla presunta richiesta del governatore. “Se questa notizia fosse vera – tuona il capogruppo del M5S – sarebbe la più squallida conferma di ciò che è la politica per Vincenzo De Luca: un poltronificio per se stesso, per i suoi familiari e per i suoi fedelissimi”. Ci sarebbe dell’altro: pare che De Luca, stando sempre alle parole della Ciarambino, farebbe un passo indietro sui 471 navigator. Il Presidente della Regione era stato chiaro: “Navigator? No al nuovo precariato. Latipologia contrattuale farebbe ricadere i navigator in stato di disoccupazione al termine dei 2 anni stabiliti”. I navigator dovrebbero affiancare i beneficiari del reddito di cittadinanza in Campania, con il compito di seguirli personalmente nella ricerca del lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale. E’a questo punto che Valeria Ciarambino insiste sul nepotismo. “Io mi auguro – continua – che questa notizia sia falsa. Non si può fare del sacrosanto diritto al lavoro, conquistato grazie a una selezione pubblica, l’oggetto della mercificazione politica e dello scambio di poltrone sotto il manto vergognoso del familismo. De Luca – conclude – proceda immediatamente alla firma della convenzione per l’assunzione dei navigator. Abbiamo già sopportato troppo!”.
MADDALONI- I tric trac e le botte a muro proprio no. La sobrietà questa sconosciuta. Fatto salvo l’acquisizione di un nuovo spazio didattico da destinare alla platea scolastica della scuola d’infanzia e delle elementari, non c’è molto da festeggiare per l’inaugurazione del nuovo plesso San […]
In EvidenzaMADDALONI- I tric trac e le botte a muro proprio no. La sobrietà questa sconosciuta. Fatto salvo l’acquisizione di un nuovo spazio didattico da destinare alla platea scolastica della scuola d’infanzia e delle elementari, non c’è molto da festeggiare per l’inaugurazione del nuovo plesso San Domenico di viale Europa. Siamo al cospetto dell’ennesima opera pubblica ridimensionata, avversata da lungaggini burocratiche e oggetto di polemiche. Ancora una volta la lista delle opere non fatte o fatte a metà resta troppo lunga. La San Domenico è stata ricostruita al 50 per cento. Sono stati cancellati: il corpo palestra, la casa del custode, gli uffici amministrativi. In più, rispetto ad un intervento originario, che prevedeva due corpi di fabbrica e venti aule, ne è stato realizzato uno per complessive dieci aule. La lista delle opere pubbliche finite nel limbo dei contenziosi e dei cantieri incompleti si allunga: crollo e ricostruzione della casa comunale; project financing e costruzione del campo di calcio; acquisizione di parte dell’ex convento degli Oblati di via Mercorio. Ma quello che manca è la sobrietà. E’ evidente che la scuola agibile, nella restante parte, è ancora un cantiere. E proprio per questo arriva il camuoflage: i pannelli che separano l’area della nuova scuola dall’area non ricostruita. Poco male. Ma c’è un problema aggiuntivo che fa storcere il naso. E non poco: vanno bene i pannelli ma le sponsorizzazioni vistosissime stonano e non poco. Un problema che si ripresenterà anche con io festeggiamenti patronali. In un giorno di festa per la platea scolastica impazza il “Back to school”, la campagna pubblicitaria fatta dai colossi delle vendite on line anche in occasione della riapertura dell’anno scolastico. Ma c’era proprio bisogno di sponsorizzare i pannelli in un’area didattica destinata all’infanzia? C’era proprio bisogno di ricorrere alle sponsorizzazioni e alle affissioni settore che va rifondato e normato? Insomma, va bene lo slogan “Benvenuto alla san Domenico” ma non in stile Amazon…
MADDALONI- (di Elio Bove) L’attivismo dell’On. Antonio Del Monaco è tale da segnare una svolta nella incresciosa vicenda della Villa romana a Boscorotto di Maddaloni. Sommersa dai rifiuti, persino l’amianto, e avvolta nelle erbacce, la Villa è finalmente attenzionata dalla Sovrintendenza, che intende avviare un’azione […]
Cultura & Spettacoli In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) L’attivismo dell’On. Antonio Del Monaco è tale da segnare una svolta nella incresciosa vicenda della Villa romana a Boscorotto di Maddaloni. Sommersa dai rifiuti, persino l’amianto, e avvolta nelle erbacce, la Villa è finalmente attenzionata dalla Sovrintendenza, che intende avviare un’azione di recupero. Ma è mai possibile che questa città sia stata consegnata al degrado e ai rifiuti e nessuno interviene, perché tali nefandezze non abbiano più a ripetersi? Ma è stata fatta una ricognizione dei beni oggi in abbandono da parte del Comune? E’ vero che la sensibilità per la cultura è di pochi, ma fino a prova contraria un Comune dovrebbe essere a conoscenza dell’esistenza di siti come quello di Boscorotto. E’ una vergogna che solo ora sia riportato alla luce come problema e non come ricchezza appartenente alla storia della città.
E’ così, On. Del Monaco?
Capisco la rabbia del momento, ma i fatti devono prevalere sullo scempio della Villa romana di Boscorotto. La polemica serve a poco, anzi a niente, meglio un’azione sinergica per tentare di mettere mano al più presto e cercare di recuperare un sito di straordinaria bellezza. Dopo le parole del Sovrintendente Buonomo, inizio ad essere fiducioso.
E’ stato chiarissimo il Sovrintendente…
Assolutamente sì. Condivide ciò che gli ho trasmesso e si è detto disponibile ad intervenire, per mettere in atto azioni di salvaguardi del sito. La parola arte ha ancora un significato che è in sintonia con il senso pratico, indicando un interesse in un’attività produttiva e nella capacità di fare armonicamente un qualcosa, in maniera adatta. Perciò confido in una collaborazione da parte di tutti, scuole comprese.
Perché le scuole?
Le scuole già aderenti all’iniziativa regionale di Scuola Viva, possono avviare un progetto “La scuola adotta un monumento”, con incontri e laboratori completamente gratuiti a supporto alle attività legate all’adozione del monumento.L’adozione del monumento, qualora non fosse stata già attivata dalla scuola, può partire dal prossimo anno scolastico. La scuola adotta un monumento, nato a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, è un progetto di educazione permanente al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell’ambiente.
On. Del Monaco, lo “Spazza tour” è giunto al capolinea o con quest’ultima rinvenimento continuerà?
Chi mi conosce bene sa quanto sono risoluto nel rivendicare un ambiente sano e che non sia causa di malattie e di morte. Nella Terra dei Fuochi, c’è anche questo: l’arte e la storia letteralmente divorati da una mentalità, che ha il solo scopo di distruggere. E’ questo che dobbiamo impedire. L’incuria genera una mentalità, che tende ad annientare. C’è chi lascia correre e chiude gli occhi davanti alle devastazioni. E’ questo che va lottato.
MADDALONI- Dopo ferragosto, lo scasso del fine settimana. L’obiettivo è sempre la filiale dell’ex banca Popolare di Novara (oggi Banca Bpm). Così, diventa oggetto dell’attenzione della banda del buco anzi dello scasso. Già perchè sono stati i residenti del palazzo Farina, intorno alla 4.00 di […]
CronacaMADDALONI- Dopo ferragosto, lo scasso del fine settimana. L’obiettivo è sempre la filiale dell’ex banca Popolare di Novara (oggi Banca Bpm). Così, diventa oggetto dell’attenzione della banda del buco anzi dello scasso. Già perchè sono stati i residenti del palazzo Farina, intorno alla 4.00 di stamattina, ad accorgersi che qualcosa non andava. Rumori metallici ripetuti e incessanti, prima attribuiti agli operatori della Nu. Troppo prolungati, troppo metallici e quella anomala assenza di voci e rumore di motore. Così è scattato l’allarme e poco dopo sono arrivato i Carabinieri e gli uomini della vigilanza. La filiale dell’ ex Banca popolare di Novara (oggi, Banca Bpm) questa volta è stata violata. Non è stato asportato il bancomat. Obiettivo la cassa continua ed eventuale cassaforte interna. Se l’asportazione del Bancomat esterno è fallita a ferragosto, è in corso la stima innanzitutto dei danni. Si sta valutando se sono stati asportati valori.
MADDALONI- L’ennesimo furto in via Cancello. E pensare che solo sabato scorso altri due tentativi di furto non sono andati a segno in via Pioppolungo e in via Lamia. La situazione delle periferie è allarmante e a nessuno sembra interessare. Consigliera Gaetana Crisci, voi che […]
CronacaMADDALONI- L’ennesimo furto in via Cancello. E pensare che solo sabato scorso altri due tentativi di furto non sono andati a segno in via Pioppolungo e in via Lamia. La situazione delle periferie è allarmante e a nessuno sembra interessare.
Consigliera Gaetana Crisci, voi che siete anche al centro di segnalazioni e sollecitazioni dei residenti, che fate?
È fondamentale segnalare alle forze dell’ordine anche le azioni e le persone che si aggirano con fare sospetto per i quartieri. È importante denunciare in modo tale da avere un visione realistica del livello di sicurezza presente in città e aumentare così i controlli con pattugliamenti straordinari. Molto spesso i furti e i tentativi di furto non vengano segnalati, non viene sporta una regolare denuncia e le forze dell’ordine non hanno la reale percezione di ciò che accade sul territorio.
Insomma, fare aumentare il livello di attenzione affinchè nessuno si senta solo?
La sicurezza è un bene sociale che deve essere garantito a tutti, in particolare agli individui più deboli e che vivono zone disagiate e certamente le periferie di Maddaloni sono terreno fertile per i delinquenti.
Ogni volta che c’è un evento e scatta l’allarme. Sempre in attesa dell’ennesimo nuovo episodio che scateni una nuova mobilitazione. Così, la storia si ripete all’infinito…
Se continuiamo a sottovalutare il problema potremmo andare incontro a pericolose derive giustizialiste della “sicurezza fai da te”. I maddalonesi hanno paura e il timore non è oggi solo rimanere vittima di reato perchè la paura è diventata uno dei tratti fondamentali del nostro tempo. La paura ci rende insicuri e si riflette nella nostra quotidianità. Quante volte si rinuncia a frequentare determinati luoghi; non si esce la sera; si riducono i viaggi e le occasioni di stare in compagnia nel timore che le nostre case vengano “violentate” ? Inevitabilmente questo ci fa perdere la nostra libertà e aumenta purtroppo ancora di più quel senso di solitudine e di mortificazione che appartiene soprattutto a chi vive in periferia.
Come se ne esce?
Purtroppo, non è più sufficiente la porta blindata; non ci sembra abbastanza non tenere oggetti di valore in casa. Non ci danno sicurezza le inferriate a porte e finestre, né gli allarmi e la videosorveglianza privata. Nei prossimi giorni presenterò una mozione che mi auguro questa volta venga condivisa nel mero interesse della cittadinanza.
Cosa può fare l’Amministrazione?
Può attivarsi, per esempio, d’intesa con il Prefetto, per istituire organismi di cittadini-osservatori volontari non armati che possano collaborare in attività di informazione alle Forze di Polizia. Può avviare contatti con le agenzie competenti per l’installazione di telecamere a circuito chiuso nelle zone interessate dai fenomeni di furto, spaccio e microcriminalità in genere. Può promuovere un incontro con i rappresentanti dei quartieri e delle frazioni interessate dai fenomeni per valutare le possibili strategie di prevenzione ed intervento sul versante della sicurezza degli abitanti. Può promuovere la creazione di una “Consulta permanente per la Sicurezza”, a costo zero ed itinerante che si possa riunire agevolmente nelle frazioni e su tutto il territorio comunale e soprattutto nelle zone nelle quali le esigenze di maggior sicurezza sono più avvertite, formata da rappresentanti istituzionali del Comune, rappresentanti dei Comitati di cittadini ed eventualmente allargandola a rappresentanti delle Forze dell’Ordine ed aperta a tutti i cittadini che voglio collaborare, con il compito di fungere da collettore delle esigenze e dei problemi della collettività ed elaborare le risposte più appropriate in tema di prevenzione della sicurezza urbana. Può inoltre attivare contatti con agenzie di polizia privata al fine di concordare una soluzione idonea per lenire i disagi dei cittadini colpiti da furti e razzie. Può istituire uno sportello Sicurezza o Antidegrado che si ponga come obiettivo principale quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza in ambito urbano ed attenuare e limitare la percezione d’insicurezza della cittadinanza.
C’è molto da fare, quindi?
C’è tanto da fare ma sembra che nessuno se ne renda conto. Speriamo che dopo le provinciali e le regionali le energie si concentrino sulle problematiche del territorio.
MADDALONI- Non c’è pace in via Cancello. Nuova ondata di furti a domicilio. Colpi messi a segno d’estete e d’inverno. Nel mirino dei soliti noti è finito anche Fabrizio Crisci, notissimo presidente del Comitato Abc. La sua abitazione è stata oggetto di furto con scasso. […]
CronacaMADDALONI- Non c’è pace in via Cancello. Nuova ondata di furti a domicilio. Colpi messi a segno d’estete e d’inverno. Nel mirino dei soliti noti è finito anche Fabrizio Crisci, notissimo presidente del Comitato Abc. La sua abitazione è stata oggetto di furto con scasso. Di fatto, è stata vandalizzata. Ignoti, oggi pomeriggio, hanno forzato il cancello d’ingresso e la porta principale. Dopo lo scasso multiplo hanno messo a soqquadro le camere da letto alla ricerca di oggetti di valore. Non si conosce l’entità del furto. Ma è ingente invece il danno arrecato ai serramenti. Impressionante invece lo spettacolo della casa rovistata da cima a fondo con cassetti, suppellettili, armadi rivoltati come un calzino. Impressionante il tempismo dei ladri che hanno approfittato dell’assenza dei padroni di casa. Sul posto sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri. L’ipotesi di un palo o di una vedetta, capace di monitorare gli spostamenti dei residenti con colpi messi a segno quando si materializzano le condizioni più favorevoli, prende sempre più corpo. Più inquietante, ma non meno rilevante, è la preoccupazione per un raid portato a segno nell’abitazione di uno dei protagonisti delle battaglie civili, per l’ambiente e per il ripristino della legalità nelle periferie. Il tutto è al vaglio degli inquirenti.
Sono 23 rossoblu partiti alla volta del ritiro pugliese. Prima chiamata in campionato per Caldore e Adamo che hanno scontato i due turni di squalifica. Out per infortunio capitan Rainone, Zivkov, Origlia, a cui si aggiunge Lame. Non convocato in via precauzionale Floro Flores per […]
SportSono 23 rossoblu partiti alla volta del ritiro pugliese.
Prima chiamata in campionato per Caldore e Adamo che hanno scontato i due turni di squalifica.
Out per infortunio capitan Rainone, Zivkov, Origlia, a cui si aggiunge Lame.
Non convocato in via precauzionale Floro Flores per un risentimento muscolare registratosi nel corso della seduta di rifinitura.